Thread Alitalia da agosto 2012


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
0
un anno e tre mesi che cosa?
Non eri tu che dicevi che bisognava avere pazienza per vedere un nuovo piano flotta?

Per il resto ribadisco che vi ci vorrebbe un po' di Marchionne...lui si che farebbe utili ed espansione, solo che mi sa che ci sarebbe qualcuno che se lo guarderebbe da fuori.
Marchionne vuole delocalizzare all'estero... a meno che non gli vengano elargiti italianissimi incentivi, ovvio. :D
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
0
Chissà se è stata Costanza (Esclapon - capo Corporate Communication) prima di andarsene alla RAI a suggerire l'utilizzo del cappelletto sia a terra che a bordo? Voleva un bel saluto da parte di tutti con scappellamento a destra?? ;)
 

sevs17

Utente Registrato
10 Dicembre 2007
1,974
46
Milano, Lombardia.
ho avuto anche io questa impressione. Dopo anni di cose che andavano sempre meglio, e dipendenti gentili e ben motivati, ultimamente ho trovato anche io un certo atteggiamento "scazzato" tipicamente Italiano (come in tante esercizi commerciali, stazioni, uffici pubblici, etc.), ed anche l'attenzione al cliente mi sembra in calo. Me ne dispiace davvero, e spero che sia solo l'impressione mia (e di alcuni altri colleghi che hanno osservato la stessa situazione).

Devo dire invece che con Air France (citata da Mauro, mi pare) invece ho viaggiato la settimana scorsa su un intercontinentale verso gli Stati Uniti ed ho trovato assistenti di volo molto gentili e cordiali (non tutti, ma la maggior parte) e soprattutto che non scappavano via a chiaccherare nel galley posteriore come capitato sul volo AZ preso nell'altra direzione. In ogni caso, una rondine non fa primavera. Ma mi chiedo se quello che stiamo notando sopra e' un trend o solo una eccezione. Spero nell'eccezione.
Concordo, su Air France ho trovato assistenti di volo sempre gentili anche se preoccupati. Parlo molto con loro, in particolare sui voli lunghi ed un po' di preoccupazione me l'hanno fatta percepire, pero' allo stesso tempo sono molto orgogliosi della loro compagnia.


Su Alitalia invece i problemi stanno tornando e mi sembra che AZ sia meno attiva nel gestirli.


Nel primo mese di inizio servizio di CAI ricordo che un utente del forum aveva fatto un reclamo ad Alitalia in quanto degli assistenti di volo dopo il servizio sul volo LHR-LIN si erano seduti a guardare un film col loro portatile con massimo volume. Un dirigente aveva chiamato l'utente del forum.

Ora invece i reclami sono ignorati.
 

TkMatt

Utente Registrato
29 Gennaio 2012
865
0
BLQ
Aggiungo, i bagni sono anche un problema tipico italico: non capisco mai (o purtroppo lo capisco) perche' i bagni sui voli di compagnie italiane e negli aeroporti italiani sono sempre infinitamente piu' brutti, sporchi e mal tenuti che in altri paesi europei e negli stati uniti. Deve trattarsi di una questione culturale
quoto. e non solo suoi voli e negli aereoporti.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,836
1,773
Non eri tu che dicevi che bisognava avere pazienza per vedere un nuovo piano flotta?

Marchionne vuole delocalizzare all'estero... a meno che non gli vengano elargiti italianissimi incentivi, ovvio. :D
Ti ripeto, un anno e tre mese che cosa?

Marchionne sta facendo utili ed espansione, non è quello che si chiede ad AZ? Lo fa all'estero e non in Italia? Allora non si chiedono utili ed espansione ma una cosa diversa, l'imprenditore fa l'imprenditore.
 

Dr Gio

Utente Registrato
Ti ripeto, un anno e tre mese che cosa?

Marchionne sta facendo utili ed espansione, non è quello che si chiede ad AZ? Lo fa all'estero e non in Italia? Allora non si chiedono utili ed espansione ma una cosa diversa, l'imprenditore fa l'imprenditore.
Concordo con Farfallina, tutti a criticare Marchionne, ma alla fine sta facendo quello che gli e' stato chiesto: ha preso in mano una azienda che era a rischio bancarotta, e l'ha portata ad un livello di stabilita' internazionale che mai avrebbe raggiunto sotto passate gestioni. E' stato bravo ad approfittare di alcune situazioni (aiuto del governo americano per Chrysler), ma ha anche visto lontano, e ci ha preso. Certo la situazione non e' ottimale, e Fiat non e' VW, ma avete visto da dove si partiva? Lo stesso dicesi per AZ, non mi sembra che i Capitani Corraggiosi abbiano comprato LH o EK, o sbaglio?

OT: Aggiungo che, dopo anni di stagnazione, Fiat alla fine si sta espandendo e ora vende molto bene negli Stati Uniti con una campagna di espansione (mancata negli anni passati, e centrata nel 2012) centrata anche sul design Italiano. Per chi l'abbia perso, segnalo la campagna molto significatica (in termini di immagine "italiana") di Fiat in USA, che ha contribuito a incrementare le vendite:
http://www.youtube.com/watch?v=XKUrYf1z9Bg

Per i curiosi, vi aggiungo una primizia: in giro per le strade di Las Vegas qualche giorno fa ho visto due auto a spasso in fase di test su strada (completamente oscurate da coperture nere, per coprire linea e marchi) ma la linea era chiara: immaginate cosa? Sono una novita' assoluta in arrivo, un SUV a marchio Alfa Romeo per il mercato americano. - Fine OT

Tornando ad AZ (e Fiat), certo la stagnazione economica in Italia e' notevole, ma e' meglio avere una azienda sana rispetto ad una malata. Giudicare Marchionne se chiude Termini Imerese o un altro impianto e l'Italia perde occupazione investendo fuori dall'Italia e' come criticare AZ se chiude una base (OK, ci sono un po' di differenze, visto il livello di investimenti richiesto), senza guardare la cosa fondamentale: l'azienda si sta risanando (o perlomeno sta provando a farlo) o no? Altrimenti rimane solo una macchina vuota che mantiene posti di lavoro, che pero' potrebbe chiudere poi da un momento all'altro. Un gioco rischioso...
 

stoner

Utente Registrato
23 Luglio 2008
298
0
si ma a che pro un'azienda sana se poi si crea disoccupazione nel suo paese d'"origine"?
che la fiat abbia migliorato la sua situazione interessa poco (a me) se poi si creano migliaia di disoccupati in Italia e si sposta lavoro in Serbia o chissà dove.
Se domani avessimo un brand FIAT senza nemmeno una fabbrica in Italia sarebbe da giudicare come un ottimo laoro quello fatto da marchionne?

per CAI ricordiamoci che i capitani coraggiosi hanno preso un'azienda senza debiti, con un grosso taglio al personale e al suo costo.. diverso sarebbe se avessero investito nella vecchia Alitalia..allora si ci sarebbe da lodare il loro "coraggio" .
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
0
per CAI ricordiamoci che i capitani coraggiosi hanno preso un'azienda senza debiti, con un grosso taglio al personale e al suo costo.. diverso sarebbe se avessero investito nella vecchia Alitalia..allora si ci sarebbe da lodare il loro "coraggio" .
Questi, ed altri, "piccoli" particolari qui dentro di solito li dimenticano...
 

AV CT

Utente Registrato
14 Ottobre 2011
3,179
0
Guidaviaggi

Alitalia, nella winter meno impegno su Torino
Da fine ottobre stop al volo per Alghero, che dovrebbe tornare nell'aprile 2013


Alitalia, in vista della winter 12/13, riduce il suo impegno su Torino. Un primo ridimensionamento riguarderà i voli per Milano e Roma, mentre si fermerà, sembrerebbe solo per la stagione invernale, la rotta per Cagliari. Una rotta, quest'ultima, operata in regime di continuità da tempo e che nel 2011 ha movimentato circa 40mila passeggeri. Il suo ritorno dovrebbe essere per l'aprile 2013.
In inverno, dal Piemonte ci si potrà recare ad Alghero partendo da Cuneo, grazie al volo Ryanair che parte il 9 novembre.
 

shenzen airlines

Utente Registrato
23 Luglio 2010
2,634
0
Guidaviaggi

Alitalia, nella winter meno impegno su Torino
Da fine ottobre stop al volo per Alghero, che dovrebbe tornare nell'aprile 2013


Alitalia, in vista della winter 12/13, riduce il suo impegno su Torino. Un primo ridimensionamento riguarderà i voli per Milano e Roma, mentre si fermerà, sembrerebbe solo per la stagione invernale, la rotta per Cagliari. Una rotta, quest'ultima, operata in regime di continuità da tempo e che nel 2011 ha movimentato circa 40mila passeggeri. Il suo ritorno dovrebbe essere per l'aprile 2013.
In inverno, dal Piemonte ci si potrà recare ad Alghero partendo da Cuneo, grazie al volo Ryanair che parte il 9 novembre.
ridimensionamento dei voli da Torino a Milano???:)
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
0
Guidaviaggi

Alitalia, nella winter meno impegno su Torino
Da fine ottobre stop al volo per Alghero, che dovrebbe tornare nell'aprile 2013


Alitalia, in vista della winter 12/13, riduce il suo impegno su Torino. Un primo ridimensionamento riguarderà i voli per Milano e Roma...
???
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,836
1,773
Concordo con Farfallina, tutti a criticare Marchionne, ma alla fine sta facendo quello che gli e' stato chiesto: ha preso in mano una azienda che era a rischio bancarotta, e l'ha portata ad un livello di stabilita' internazionale che mai avrebbe raggiunto sotto passate gestioni. E' stato bravo ad approfittare di alcune situazioni (aiuto del governo americano per Chrysler), ma ha anche visto lontano, e ci ha preso. Certo la situazione non e' ottimale, e Fiat non e' VW, ma avete visto da dove si partiva? Lo stesso dicesi per AZ, non mi sembra che i Capitani Corraggiosi abbiano comprato LH o EK, o sbaglio?

OT: Aggiungo che, dopo anni di stagnazione, Fiat alla fine si sta espandendo e ora vende molto bene negli Stati Uniti con una campagna di espansione (mancata negli anni passati, e centrata nel 2012) centrata anche sul design Italiano. Per chi l'abbia perso, segnalo la campagna molto significatica (in termini di immagine "italiana") di Fiat in USA, che ha contribuito a incrementare le vendite:
http://www.youtube.com/watch?v=XKUrYf1z9Bg

Per i curiosi, vi aggiungo una primizia: in giro per le strade di Las Vegas qualche giorno fa ho visto due auto a spasso in fase di test su strada (completamente oscurate da coperture nere, per coprire linea e marchi) ma la linea era chiara: immaginate cosa? Sono una novita' assoluta in arrivo, un SUV a marchio Alfa Romeo per il mercato americano. - Fine OT

Tornando ad AZ (e Fiat), certo la stagnazione economica in Italia e' notevole, ma e' meglio avere una azienda sana rispetto ad una malata. Giudicare Marchionne se chiude Termini Imerese o un altro impianto e l'Italia perde occupazione investendo fuori dall'Italia e' come criticare AZ se chiude una base (OK, ci sono un po' di differenze, visto il livello di investimenti richiesto), senza guardare la cosa fondamentale: l'azienda si sta risanando (o perlomeno sta provando a farlo) o no? Altrimenti rimane solo una macchina vuota che mantiene posti di lavoro, che pero' potrebbe chiudere poi da un momento all'altro. Un gioco rischioso...
L'imprenditore fa l'imprenditore, qua c'è chi vorrebbe che AZ ritornasse ad essere un ufficio di collocamento.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,836
1,773
si ma a che pro un'azienda sana se poi si crea disoccupazione nel suo paese d'"origine"?
che la fiat abbia migliorato la sua situazione interessa poco (a me) se poi si creano migliaia di disoccupati in Italia e si sposta lavoro in Serbia o chissà dove.
Se domani avessimo un brand FIAT senza nemmeno una fabbrica in Italia sarebbe da giudicare come un ottimo laoro quello fatto da marchionne?

per CAI ricordiamoci che i capitani coraggiosi hanno preso un'azienda senza debiti, con un grosso taglio al personale e al suo costo.. diverso sarebbe se avessero investito nella vecchia Alitalia..allora si ci sarebbe da lodare il loro "coraggio" .
Marchionne mica deve fare stato sociale...
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,836
1,773
Ho letto nel comunicato che la flotta rimarrà la stessa per tutto il 2013. Quindi.. un anno e tre mesi per avere un nuovo piano flotta.

Certo! Basta che non ci chieda i soldi.
Il piano flotta vuol dire la visione per un certo periodo di tempo sulla flotta.

Se come affermano i sindacati questa è la visione fino alla fine del 2013 questo sarebbe il piano flotta.

Personalmente dubito che voleranno la summer 13 con 142 macchine contro le 154-155 con cui hanno volato mediamente la summer 12, questo piano sarà probabilmente per la winter, comunque si vedrà.

Az è una azienda privata, dubito che ti chiederanno soldi.
 
Ultima modifica:

Cadozzo

Utente Registrato
18 Novembre 2008
309
4
Banca Intesa Alitalia

I banchieri sbeffeggiati a Bankitalia


di Giorgio Meletti | 26 settembre 2012

Il momento topico è quando il numero uno di Unicredit, Federico Ghizzoni, descrive così il caso dell’impresa che non restituisce il prestito alla banca: “Poi uno te lo mette in quel posto”. Gelo in sala. Mai nella solennità del Salone dei Partecipanti della Banca d’Italia si era adoperato un linguaggio così colloquiale. Ma il nervosismo era motivato, perché ieri il governatore Ignazio Visco ha fatto uno brutto scherzo alla casta dei banchieri. In un convegno dal titolo innocuo, ha messo Ghizzoni e un altro superbig, il presidente di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, di fronte a due studiosi provenienti da Marte.
Proprio così. Luigi Zingales, economista dell’Università di Chicago, si presenta beffardo annunciando che lui e Paola Sapienza (docente di Finanza alla Northwestern University, pure a Chicago), sono lì “in quota marziani”. E si vede. A metà prolusione di Bazoli, Zingales si alza e spara: “Professore, lei ha appena detto che la banca deve perseguire interessi generali piuttosto che massimizzare il profitto. Può citare un caso in cui Intesa Sanpaolo ha seguito questa linea?”. L’ottantenne banchiere bresciano non gradisce. Non risponde perché “ci vorrebbe troppo tempo”, e riprende a leggere il testo scritto. Giornataccia per i banchieri, con il buongiorno che si è visto dal mattino, dal saluto al veleno di Visco. Lo scorso luglio era andato all’assemblea dell’Associazione bancaria a dire di smetterla di dare prestiti sulla base delle amicizie.

Stavolta Visco ha mollato le seguenti pillole, in linguaggio spietatamente tecnico:
1) sulla cosiddetta governance sono stati fatti dei progressi ma servono “sforzi aggiuntivi” (tradotto: state facendo i furbi);
2) dovete mettere più donne nei consigli d’amministrazione;
3) avete “costi connessi con assetti di governo pletorici” (tradotto: consigli d’amministrazione oceanici per spartire gettoni);
4) avete ancora “sistemi di remunerazione non coerenti con l’attuale fase congiunturale” (tradotto: l’Italia tira la cinghia e Ghizzoni è ancora sopra i 2 milioni di stipendio). Il presidente dell’Abi, l’ex presidente del Monte dei Paschi Giuseppe Mussari, assente perché ha organizzato il contemporaneo convegno “Donne, banche e sviluppo”, non fa una piega: “Il governatore vuole più donne nei cda? Giusto”, fa sapere.

Ghizzoni riesce a parlare del tema assegnatogli, “Gestione e presidi dei conflitti d’interesse” senza mai pronunciare la locuzione “conflitti d’interesse”. Spiega però che le banche italiane vanno molto meglio di quelle di altri paesi perché “hanno tenuto il contatto con il territorio” e grazie ai loro “azionisti stabili”. Zingales, abituato a fare lezione in inglese, è costretto a tradurre in italiano quello che tutti in Italia dovrebbero sapere: “Ci avete spiegato di avere in mente l’interesse sociale e non la massimizzazione dei profitti. Meno male, così non c’è conflitto di interessi. L’esempio lo faccio io: nella vicenda Alitalia, Intesa Sanpaolo è stata consulente del governo per il salvataggio, compratore dell’Alitalia e creditore di Air One, che Alitalia, salvata da Intesa, ha comprato”. Gelo in sala. Zingales affonda il colpo: “Per fortuna Intesa non pensa a massimizzare i profitti, così non c’è conflitto d’interessi. E poi ci sono gli azionisti stabili, le fondazioni bancarie, che anche loro non cercano il profitto, sennò uscirebbero dalle banche e investirebbero altrove, ma stanno nelle banche per contare sul territorio, cioè per condizionare la gestione delle banche non alla ricerca del profitto ma dell’interesse generale. Ecco, dovremmo pensare a una nuova forma societaria, diversa dalla società per azioni: Bazoli non massimizza il profitto, però poi chiede capitali alla Borsa, cioè ai risparmiatori, per investirli nel perseguimento degli interessi generali”.

La lezione del liberista venuto da Marte si chiude con una proposta choc: “A proposito di trasparenza: pubblichiamo tutte le consulenze e i cosiddetti pareri pro-veritate che chiedete ad avvocati, notai e commercialisti a supporto delle vostre decisioni, così magari ci penseranno due volte prima di scrivere ogni cosa e il suo contrario a seconda delle richieste del committente”. L’unico che trova la forza di rispondergli è Piergaetano Marchetti, navigato notaio dei salotti finanziari: “Dopo il quadro che hai fatto, l’unica soluzione è monaci e carabinieri – avverte paterno –. Sì, stai attento, Luigi, così stai aprendo la via agli eccessi del regolatore”. Che per qualcuno suona come un modo raffinato di definire il rispetto della legge.
 

claudietto

Utente Registrato
4 Dicembre 2008
865
1
Concordo con Farfallina, tutti a criticare Marchionne, ma alla fine sta facendo quello che gli e' stato chiesto: ha preso in mano una azienda che era a rischio bancarotta, e l'ha portata ad un livello di stabilita' internazionale che mai avrebbe raggiunto sotto passate gestioni. E' stato bravo ad approfittare di alcune situazioni (aiuto del governo americano per Chrysler), ma ha anche visto lontano, e ci ha preso. Certo la situazione non e' ottimale, e Fiat non e' VW, ma avete visto da dove si partiva? Lo stesso dicesi per AZ, non mi sembra che i Capitani Corraggiosi abbiano comprato LH o EK, o sbaglio?

OT: Aggiungo che, dopo anni di stagnazione, Fiat alla fine si sta espandendo e ora vende molto bene negli Stati Uniti con una campagna di espansione (mancata negli anni passati, e centrata nel 2012) centrata anche sul design Italiano. Per chi l'abbia perso, segnalo la campagna molto significatica (in termini di immagine "italiana") di Fiat in USA, che ha contribuito a incrementare le vendite:
http://www.youtube.com/watch?v=XKUrYf1z9Bg
Marchionne bravino in finanza, ma va detto che:
1) Il piu' grande successo commerciale FIAT (solo in Europa) é la 500 che é stata ideata sotto una gestione precedente
2) La stessa 500 che LUI ha voluto negli USA sperando di replicare il boom Mini ha venduto ben al di sotto delle previsioni
3) La Fiat perde soldi in Europa e guadagna in Sud America (Brasile) dove é presente da anni (ovvero non é stata una sua idea) e dove la sua quota di mercato é comunque diminuita durante la sua gestione pur aiutato dai dazi doganali al'importazione che aiuta i produttori con fabbriche nel paese come Fiat.
4) Nel 2004 ha salvato l' azienda solo grazie al miliardo e mezzo di euro che GM (poi fallita anche a causa di questo) ha pagato per NON comprare la Fiat. Eravamo ridotti cosi male che c'era chi era disposto a pagare pur di non comprare qualcosa
5) Sta mantenendo a galla la Fiato oggi solo con gli utili che fa Chrysler che gli é stata regalata sull'onda di un momento storico irripetibile di crisi americana
6) Ha ridotto il brand Alfa Romeo ad una gamma con 2 (due) modelli che altro non sono che Fiat con una carrozzeria diversa, mentre la Lancia ormai é non pervenuta.

I business che hanno dato il Cash Flow al gruppo Fiat in questi hanni sono stati Iveco con CNH (oggi fiat industrial che in borsa ha piú che doppiato la sorella automobilistica) e il gruppo Ferrari Maserati che gode di tutta una sua autonomia gestionale e operativa.

Sufficiente?

My two cents, scusate l'OT
 
Ultima modifica:

UM78

Utente Registrato
Marchionne bravino in finanza, ma va detto che:
1) Il piu' grande successo commerciale FIAT (solo in Europa) é la 500 che é stata ideata sotto una gestione precedente
2) La stessa 500 che LUI a voluto negli USA sperando di replicare il boom Mini ha venduto ben al di sotto delle previsioni
3) La Fiat perde soldi in Europa e guadagna in Sud America (Brasile) dove é presente da anni (ovvero non é stata una sua idea) e dove la sua quota di mercato é comunque diminuita durante la sua gestione pur aiutato dai dazi doganali al'importazione che aiuta i produttori con fabbriche nel paese come Fiat.
4) Nel 2004 ha salvato l' azienda solo grazie al miliardo e mezzo di euro che GM (poi fallita anche a causa di questo) a pagato per NON comprare la Fiat. Eravamo ridotti cosi male che c'era chi era disposto a pagare pur di non comprare qualcosa
5) Sta mantenendo a galla la Fiato oggi solo con gli utili che a Chrysler che gli é stata regalata sull'onda di un momento storico irripetibile di crisi americana
6) Ha ridotto il brand Alfa Romeo ad una gamma con 2 (due) modelli che altro non sono che Fiat con una carrozzeria diversa, mentre la Lancia ormai é non pervenuta.

I business che hanno dato il Cash Flow al gruppo Fiat in questi hanni sono stati Iveco con CNH (oggi fiat industrial che in borsa ha piú che doppiato la sorella automobilistica) e il gruppo Ferrari Maserati che gode di tutta una sua autonomia gestionale e operativa.

Sufficiente?

My two cents, scusate l'OT
Ecco bravo i tuoi 2 cents,
...torniamo a parlare di aerei che è meglio
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.