A321 Metrojet diretto a San Pietroburgo si schianta sul Sinai


kenyaprince

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Search teams have recovered the flight recorders of the Metrojet Airbus A321 that crashed Oct. 31 in Egypt’s Sinai Peninsula shortly after takeoff from Sham el-Sheikh airport, en route to Saint Petersburg, killing 217 passengers and seven crew members. This is the biggest crash in Russia’s and the USSR’s aviation history.
Russia’s Federal Air Transport Agency, Rosaviatsia, spokesperson Sergey Izvolskiy confirmed to ATW that both the flight data recorder and cockpit voice recorder have been retrieved, but the deciphering process has not yet started. He said the data recorders are in good condition and will be analyzed in Egypt. Egyptian investigators are waiting for Irish investigation authorities. Metrojet A321 was registered in Ireland, its tail number EI-ETJ.
Izvolskiy also confirmed the aircraft destruction started in the air where the tail unit detached because of the vast debris area, which reached 20 sq km, according to the Russian head of Emergency Control Ministry (EMERCOM) Vladimir Puchkov. EMERCOM had found 12 pieces of fuselage by Nov. 2.
Metrojet representatives said at a Nov. 2 press conference that only external factors could have led to the crash. “None of the system failures could lead to aircraft destruction in the air,” Metrojet deputy CEO Alexander Smirnov added. It is already known that during the last minutes, the aircraft slowed dramatically and dipped down, Smirnov said. The carrier had previously said that all necessary maintenance checks were performed on time. The carrier operates its own line maintenance station.
The aircraft was piloted by Valery Nemov who has 12,000 hours of flight time—3,860 of these hours were spent piloting the A321.

atw
 

kenyaprince

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Spuntano nuovi indizi sul disastro dell’aereo russo precipitato nel Sinai causando la morte di 224 persone. Un satellite statunitense, dotato di telecamere a infrarossi, ha rilevato un lampo di calore al momento dell’incidente dell’aereo russo Metrojet nel Sinai.

MISSILE O ESPLOSIONE A BORDO?
I servizi segreti Usa e funzionari militari stanno analizzando i dati. Visto il tipo di ripresa, satellitare ossia da una grande altitudine che schiaccia ogni prospettiva, non è ancora chiaro se questo “lampo” si sia verificato a mezz’aria - alimentando l’ipotesi dell’esplosione di una bomba a bordo o di un problema a un motore che avrebbe preso fuoco - o sul terreno, fornendo elementi a quella considerata minoritaria di un missile lanciato da terra. Missile che solo un esercito di uno stato può avere per abbattere un aereo che vola a quasi 10 mila metri di quota.

ESPERTI AL LAVORO
«Il numero dei lampi di calore è fondamentale», ha detto l’analista dell’aviazione Usa, Miles O’Brien. «Se uno solo è stato rilevato, questo in qualche modo potrebbe allontanare il lancio di un missile e portare all’idea di un’esplosione a bordo dell’aereo», ha aggiunto.

OGGI L’ESAME DELLE SCATOLE NERE
Intanto il presidente egiziano Abdul Fattah Al Sisi ha allontanato la pista dell’Isis,
bollando la rivendicazione dei jihadisti come «propaganda». Oggi le autorità egiziane cominceranno ad analizzare i contenuti delle scatole nere. «Quella dell’Isis è propaganda - afferma alla Bbc Al Sisi - un modo per danneggiare e screditare l’Egitto. La situazione nel Sinai è sotto il nostro pieno controllo».


«IL FATTORE ESTERNO»
Ieri la compagni Kogalymavia ha escluso sia l’errore umano sia il guasto, e ha assicurato che dopo l’incidente del 2001 in cui l’Airbus del disgraziato volo 92-68 ha battuto contro la pista con la coda atterrando al Cairo, l’aereo era stato riparato perfettamente e i lavori «non ne avevano alterato le caratteristiche». Secondo il vice direttore generale della compagnia, Aleksandr Smirnov, a causare la distruzione in aria del velivolo - ipotizzata dagli investigatori per il fatto che i frammenti dell’aereo e i corpi delle vittime sono dispersi su un’area vasta diversi chilometri quadrati - può essere stato «solo un impatto meccanico», ovvero il sopraggiungere di «un fattore esterno» che ha fatto perdere rapidamente quota e velocità all’Airbus. Inoltre il top manager sostiene che i piloti «probabilmente sin dall’inizio della situazione catastrofica hanno perduto completamente» il controllo dell’aereo e potrebbe essere per questa ragione - spiega Smirnov - «che non c’è stato nessun tentativo di stabilire un contatto e informare della situazione di emergenza a bordo».

LaStampa
 

kenyaprince

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Vi posto anche un altro interessante articolo de La Stampa per capire meglio il contesto nel quale questa tragedia è avvenuta. Ovviamente al momento non ci sono conferme su nessuna delle possibili cause per cui mi limito senza commentare a postarvi l'articolo :


La fortezza Sharm el-Sheikh nel mirino dei clan alleati dell’Isis.I resort sul Mar Rosso sono il motore numero 1 dell’economia egiziana. Il punto debole è la manodopera beduina proveniente dal Nord del Sinai.Secondo il Cairo sono migliaia gli integralisti che combattono nel Sinai

La pista del terrorismo per il disastro aereo russo nel Sinai porta a Sharm el-Sheikh, da dove l’aereo siberiano è decollato, con il conseguente sospetto di infiltrazioni jihadiste nelle locali tribù beduine. Che si sia trattato di un kamikaze salito a bordo con dell’esplosivo oppure di una bomba imbarcata evadendo i controlli, l’ipotesi-attentato parte dall’aeroporto della più nota località turistica del Sinai dove gran parte del personale - dagli autisti ai camerieri, dalle guide ai guardiani - viene dalle tribù beduine Muszeina, Suwalha e Gebeleya che vivono nelle regioni meridionali della penisola desertica.

Dall’inizio della guerriglia jihadista di Beyt al Maqqdis nel 2013 - il gruppo che lo scorso anno ha aderito allo Stato Islamico - queste tribù «sono state le più calme e collaborative con il governo del Cairo» spiega Yossi Melman, esperto israeliano di anti-terrorismo, «grazie alla capacità degli egiziani di sommare minacce, punizioni e corruzione economica». Il turismo di Sharm è stato la loro maggiore fonte di guadagno. Al contrario, Isis è più aggressivo nel Nord Sinai dove alcuni elementi delle grandi tribù Tarabin e Sawarka hanno accettato di allearsi con i gruppi jihadisti, offrendo collaborazione in cambio di danaro e della gestione di traffici illeciti con la Striscia di Gaza.

Nel Nord Sinai la penetrazione di Isis nelle tribù ha portato a spaccature dentro clan e famiglie, con i leader Tarabin firmatari di una lista di «richieste» al Cairo: chiedendo liberazione di detenuti ed aiuti economici per non dover cedere alla seduzione degli jihadisti. Da qui l’ipotesi che Isis sia riuscita a sfruttare elementi delle tribù del Nord per infiltrarsi in quelle del Sud - alcuni clan dei Tarabin confinano con i Gebeleya, pochi chilometri a Nord di Ain Khudra sul Mar Rosso - e dunque riuscire a operare a Sharm el-Sheik, violando una delle ultime roccaforti dell’industria turistica egiziana.

Nel 2014 il turismo è stato la fonte dell’11,3 per cento del pil egiziano grazie soprattutto a Sharm el-Sheik per via del fatto che gli stranieri dalla rivoluzione del 2011 hanno sempre più limitato i viaggi lungo il Nilo ed alle Piramidi, salvando però i resort sul Mar Rosso considerati al riparo da sanguinosi attentati. Se la scorsa primavera il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi scelse proprio Sharm per ospitare il summit economico internazionale sul rilancio della crescita è perché l’eccezione del Sud Sinai ha avuto finora un alto valore strategico per il governo.
Riuscire a violare Sharm può dunque consentire a Isis di infierire un duro colpo a ciò che resta del turismo internazionale in Egitto: e farlo colpendo un obiettivo russo raddoppia l’impatto, ai danni di Vladimir Putin regista dell’intervento militare in Siria che ha per obiettivo proprio i gruppi jihadisti. Tutto ciò spiega la prudenza del Cairo e Mosca nelle indagini sulla tragedia nel Sinai che investono il reticolo di relazioni claniche e famigliari fra una dozzina di maggiori tribù beduine che sommano circa 80 mila anime.

Il capo di stato maggiore egiziano, Hisham Al-Halabi, definisce il conflitto nella penisola «una guerra di intelligence» perché ciò che più conta è riuscire a disegnare la mappa delle complicità tribali che consente ai jihadisti di muoversi impunemente, ricevere rifornimenti e continuare a operare: finora comprendeva solo le regioni a Nord, con l’epicentro a Sheik Zweid, adesso gli interrogativi investono quelle a Sud, che popolano lo strategico angolo di territorio fra il Mar Rosso ed il Canale di Suez. Nel tentativo di consolidare la cooperazione con le tribù l’esercito egiziano ha preso in esame la proposta del capo clan Al-Sawarka Shaykh Ibrahim al-Manei di creare una milizia locale filo-governativa, da affiancare alle truppe con compiti di controguerriglia: è un’opzione che il presidente Al-Sisi potrebbe fare propria se l’emergenza-beduini dovesse arrivare a Sud.
 

The_Aviator

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15 Aprile 2015
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Una tempesta perfetta in cockpit (AF), un abbattimento (MH), e un catastrofico suicidio. A cui vanno aggiunti due eventi misteriosi (di nuovo MH, e AirAsia) che, da passeggero, sono gli unici che mi spaventano. Gli altri infatti li annovero nella categoria della fatalità statisticamente improbabile.
Sono d'accordo sul fatto che siano fatalità. Nel caso del "catastrofico suicidio", però, ho molti dubbi.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Domanda tecnica: è normale il breve ma deciso incremento di quota registrato subito prima dell'incidente?
Se ricordo bene mi sembra di aver visto una cosa simile nel documentario sull'incidente del TWA800 dovuto all'impennata dopo aver perso la prua nell'esplosione.
 

NoEmptyElse

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1 Giugno 2014
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Domanda tecnica: è normale il breve ma deciso incremento di quota registrato subito prima dell'incidente?
Capisco che i dati di FR non debbano essere intesi al millimetro, però a occhio parliamo di 3-4k fette al minuto.
I dati sono gli stessi della prima pagina. E' il motivo per cui chiedevo della portanza dei piani di coda. Tuttavia la salita è avvenuta a velocità costante quindi escluderei il caso di un'anomalia, si tratta di una salita comandata. Ci vuole un sacco di energia per fare quella roba li.
 

falco108

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8 Novembre 2012
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Domanda tecnica: è normale il breve ma deciso incremento di quota registrato subito prima dell'incidente?
Capisco che i dati di FR non debbano essere intesi al millimetro, però a occhio parliamo di 3-4k fette al minuto.
Se si fosse spaccato l'aereo in volo, nulla vieta che la parte rimasta con i motori abbia continuato a volare per pochi secondi e,essendo piu' leegera di prima, ovviamente sale a velocita' costante.....insomma, quella salita potrebbe essere riferita ad una parte dell'aereo che, per caso, includeva pure gli apparati del trasponder....
 

NoEmptyElse

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1 Giugno 2014
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Se si fosse spaccato l'aereo in volo, nulla vieta che la parte rimasta con i motori abbia continuato a volare per pochi secondi e,essendo piu' leegera di prima, ovviamente sale a velocita' costante.....insomma, quella salita potrebbe essere riferita ad una parte dell'aereo che, per caso, includeva pure gli apparati del trasponder....
In effetti anche in Air Force One con l'aereo spezzato a metà ci hanno girato mezzo film con H. Ford attaccato dietro con una corda... Salire a velocità costante richiede un controllo puntuale della spinta e delle superfici di controllo, motori che svolazzano da soli in giro per il cielo è roba da B movie. Pensa solo all'assetto che assumerebbe la macchina impennandosi ed al risultato del farlo a oltre 400 nodi... Roba da Pugačëv con un liner.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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In effetti anche in Air Force One con l'aereo spezzato a metà ci hanno girato mezzo film con H. Ford attaccato dietro con una corda... Salire a velocità costante richiede un controllo puntuale della spinta e delle superfici di controllo, motori che svolazzano da soli in giro per il cielo è roba da B movie. Pensa solo all'assetto che assumerebbe la macchina impennandosi ed al risultato del farlo a oltre 400 nodi... Roba da Pugačëv con un liner.
Da quel grafico mi sa che parliamo al massimo di qualche decina di secondi, come dicevo prima mi ricorda un grafico del tracciato del TWA800 visto nel documentario al quale capitò proprio quello.
 

NoEmptyElse

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Da quel grafico mi sa che parliamo al massimo di qualche decina di secondi, come dicevo prima mi ricorda un grafico del tracciato del TWA800 visto nel documentario al quale capitò proprio quello.
Se i dati in prima pagina sono validi, si tratta di "rottami" che effettuano una salita a 400 nodi costanti per oltre un minuto. Ovvio che nessuno, men che meno io, può escluderlo ma sapendo cosa ci vuole per farlo "bene" mi sembra davvero improbabile che sia capitato per caso. Ripeto che l'avevo pensato anche io, perdendo una coda portante il muso sale, l'angolo di attacco aumenta ma senza i limiti dati da un controllo attivo un liner che fa il cobra, se non va in frantumi subito, rallenta in maniera violenta.
 

drpepper

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Io vorrei sapere, quali sono le probabilità che un satellite spia US, stia guardando in quella posizione (di quanti km2 di risoluzione stiamo parlando per poter vedere una piccola esplosione) in quel preciso istante?

Tralasciando la stessa fortunata dichiarazione per MH in ukraina...

Senza entrare nella politica, ma adesso gli US mi sembrano un po troppo sfacciati.

Lo stesso notam esiste anche per la fir di nairobi da almeno 2anni
 

drpepper

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19 Settembre 2009
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Leggermente OT, ma nemmeno troppo. Questi notam sono obbligatori o soltanto una raccomandazione che può essere seguita o meno a discrezione della compagnia aerea?
Non mi ricordo le parole esatte del notam, ma in pratica informano solo del possibile rischio al di sotto di FL250, ognuno puo fare quello che vuole.

C'era un altro notam ( penso sia ancora valido) emesso da FAA che vieta il sorvolo della libia a qualunque aereo immatricolato N.
 

NoEmptyElse

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1 Giugno 2014
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Io vorrei sapere, quali sono le probabilità che un satellite spia US, stia guardando in quella posizione (di quanti km2 di risoluzione stiamo parlando per poter vedere una piccola esplosione) in quel preciso istante?
Assumendo che nessuno che conosca quell'informazione te la può comunicare, faccio solo alcune considerazioni:
1) quella è una delle zone "calde" del pianeta, se c'è qualcosa da spiare oggi probabilmente è li
2) l'intelligence viene anche fornita a terzi alleati che se la possano permettere
3) su uno sfondo a 50° è facile individuare gli spot a qualche centinaio (ma anche 50 se applichi variazioni a quell'area)
4) tu vedi una fotografia, ma non è una fotografia
5) esistono molti satelliti che coprono l'area con diversi sensori, nessuno sa a quale/quali ci si riferisca
6) non è detto che sia stato usato un satellite

In breve non la vedo così strana
 

Paolo_61

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Assumendo che nessuno che conosca quell'informazione te la può comunicare, faccio solo alcune considerazioni:
1) quella è una delle zone "calde" del pianeta, se c'è qualcosa da spiare oggi probabilmente è li
2) l'intelligence viene anche fornita a terzi alleati che se la possano permettere
3) su uno sfondo a 50° è facile individuare gli spot a qualche centinaio (ma anche 50 se applichi variazioni a quell'area)
4) tu vedi una fotografia, ma non è una fotografia
5) esistono molti satelliti che coprono l'area con diversi sensori, nessuno sa a quale/quali ci si riferisca
6) non è detto che sia stato usato un satellite

In breve non la vedo così strana
Quoto e aggiungo che nella regione c'è anche Israele che ha un evidente interesse a monitorare ciò che avviene nei pressi dei suoi confini, e che ha sicuramente lanciato satelliti "spia".
 

kenyaprince

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Assumendo che nessuno che conosca quell'informazione te la può comunicare, faccio solo alcune considerazioni:
1) quella è una delle zone "calde" del pianeta, se c'è qualcosa da spiare oggi probabilmente è li
2) l'intelligence viene anche fornita a terzi alleati che se la possano permettere
3) su uno sfondo a 50° è facile individuare gli spot a qualche centinaio (ma anche 50 se applichi variazioni a quell'area)
4) tu vedi una fotografia, ma non è una fotografia
5) esistono molti satelliti che coprono l'area con diversi sensori, nessuno sa a quale/quali ci si riferisca
6) non è detto che sia stato usato un satellite

In breve non la vedo così strana
OT : ti faccio i complimenti, il tuo italiano è notevolmente migliorato!