Mi ero ripromesso di non partecipare piu' a questo 3d, anche se ci sarebbero parecchi argomenti interessanti. Infrago il mio proposito.
Premetto che secondo me hanno sbagliato e abbiamo sbagliato a porre come primo obiettivo quello di risparmiare sull'equipaggio. E' proprio sbagliato. Ed ha inquinato la conversazione. Non e' certo il maggior beneficio (ammesso che si possa parlare di beneficio) e probabilmente non e' neanche il maggior possibile risparmio che la tecnologia potrebbe rendere possibile. E' forse meno fantasiosioso ipotizzare che ausili teconogici potrebbero portare a risparmi di carburante, design piu' radicali dei mezzi e minore separazione e maggior capacita' delle infrastrutture, tutti vantaggi che, a naso, surclassano il vantaggio di risparmiare lo stipendio del FO. I vantaggi principali di una eventuale maggiore automazione sono l'aumento della sicurezza, il risparmio energetico e di infrastrutture, il miglioramento delle performance e dell'efficienza... non certo licenziare i piloti.
Seconda premessa: certo che ero ironico. Mi pareva che si capisse, mi pareva di averlo ribadito dicendo che un ipotetico test classico per identificare una intelligenza artificiale e' capire l'ìronia (assolutamente vero, c'e' pure una pagina di wikipedia sul tema:
https://en.wikipedia.org/wiki/Computational_humor ).
Comunque, a scanso di equivoci per chi avesse difficolta' con lo humor, si, certo che scherzavo. Hanno fatto perfino un film, trasmesso in tv qualche giorno fa, in cui una gag ricorrente era il protagonista che sminuiva il ruolo di "Sully" creando scandalo negli interlocutori che lo mitizzavano (un film da quattro soldi con Justin Timberlake come protagonista, il che e' tutto dire e la cosa e' citata nella pagina Wikipedia di Sullenberger
https://en.wikipedia.org/wiki/Chesley_Sullenberger#In_popular_culture ). Ho pensato di inserirmi nel solco dell'ironia, pensado fosse sottinteso, dato che la cosa e' diventata una specie di fenomeno di costume, non pensavo di scatenare il branco. Ero ironico, ma concedetemi almeno questo da inesperto che puo' parlare a vanvera: un po' di cuxo Sully lo ha avuto, dai. Che poi il cuxo e' uno degli skill piu' importanti, nella vita. :-D
Al tempo stesso, sempre da inesperto di volo, la situazione limite di una avaria a bassa quota e' esattamente uno dei case che a naso mi sembrano piu' significativi per analizzare in che modo sistemi automatici in grado di simulare rotte e fare calcoli velocemente potrebbero aiutare. Si dice che i sistemi automatici sono veloci ma stupidi, ed e' abbastanza vero per quanto impreciso. So benissimo che probabilmente non esiste o non esisteva un computer e un algoritmo in grado di fare quel calcolo, tanto e' vero che hanno dovuto usare il simulatore.
Ora per favore non tirate fuori dal contesto pezzi del mio post, e' un forum, frequentato da professionisti ma anche da semplici passeggeri come il sottoscritto, l'argomento e' molto speculativo e poco fondato su certezze pubblicate e accessibili al pubblico, e' tipicamente un argomento "fanta", sappiamo solo che la Boeing e la Nasa ci stanno investendo un po', ma non molto di piu' e non sappiamo cosa potrebbe funzionare. Possiamo sopravvivere al post di qualche vaccata, riserverei le reazioni rabbiose e il bashing per situazioni che lo giustificano e non voglio fare da controparte, e' nella logica delle cose e dell'evoluzione tecnologica che vengano esplorate queste strade, non dipende certo da me.
D'altronde posso confermavi che finora ho evitato accuratamente di comprare automobili con il cambio automatico, al massimo le noleggio, ma non voglio disimparare a guidare. Inoltre vi confermo che il sensore di retromarcia anche su modelli noti per la sicurezza non funziona bene, un bambino o una vecchietta non li vede bene come vede un muro, anche se sarebbe utile non investire le vecchiette in retromarcia. Anche il Brake Assistant System si attiva alla caxxo se fai il pelo all cuxo delle altre auto immettendoti in una rotonda, l'ho sperimentato personalmente. Inoltre e' risaputo che un pilota bravo, su un terreno con scarsa aderenza, puo' far meglio di un ABS anche di ultima generazione (ma non la stragrande maggioranza degli automobilisti). Non so nulla di pioltaggio di jet, ma posso supporre che ci siano molte piu' situazioni in cui un cervello umano con adeguato sale in zucca ed esperienza e' "piuttosto indispensabile". Peronalmente sono anche convinto che siano un po' troppo ottimisti sulla futura introduzione di veicoli a guida automatica.
Peraltro quando ho scritto in un precedente post che un comandante dovra' comandare di piu' e pilotare un po' di meno non mi sembrava un insulto o un destino infausto, volevo solo dire che comunque di cose per cui un umano e' indispensabile ce ne sono in abbondanza, altri hanno scritto cose simili ricevendo consensi.
Inoltre c'e' tutta una categoria di ausili tecnologici che non sostituiscono in nessun modo il pilota, ma offrono un supporto e funzioni in piu'. Tirando a indovinare penso che gli aerei prima o poi avranno una connessione dati permanente con terra. Se invece di loggare su una scatola nera trasmetti tutta la telemetria a terra non solo potresti evitare misteri e ritardi nei soccorsi come per i voli AF447 e MH370, ma in linea di principio potresti addirittura prevenire certe tipologie di incidenti. E una connessione con terra potrebbe permettere a un pilota esperto di subentrare da remoto o in qualche modo dare una mano in una situazione che lo richiede. GLi UAV esistono eccome. Probabilmente molti tipi di tecnologia avrebbero potuto prevenire il disastro di LIN di 16 anni fa (sono sicuro che qualcosa e' stato introdotto nel frattempo, non lo so, non e' il mio campo).
Un altro esempio che potrebbe essere significativo: un campo in cui si parla di intervento da remoto e' la chirugia. La probabilita' di successo di un intervento e' strettamente legata all'esperienza del chirurgo su quel tipo di interventi. Se devi essere operato alla cistifellea in una localita' remota o anche solo in un piccolo ospedale di provincia, e' molto probabile che chi ti opera di cistifellee ne abbia viste ben poche in precedenza, il che e' poco sano per il paziente. Qualcuno e' arrivato a teorizzare che per ogni intervento verra' ingaggiato da remoto, con modalita' su cui si puo' solo speculare, un chiururgo iperspecializzato in quella particolare tipologia, cosa possibile solo grazie alla telepresenza e alla tecnologia ... ma anche questa e' una fantasticheria. D'altronde per lavorare il metallo le macchine sono molto piu' precise di qualunque mano umana quindi qualcuno teorizza che il chirurgo sara' un robot controllato da remoto, ma bisogna dire che per operare su materiali e tessuti molli e flessibili, le macchine sono ancora parecchio indietro.
Comunque sono solo esempi buttati li a caso, ma a naso la automazione e la tecnologia impattera' ulteriormente su tutti i mestieri e le attivita' non certo solo sul pilotaggio di aerei, quindi ci dovremmo incaxxare tutti, non solo i piloti.