In Alitalia si parte come pilota di seconda, poi si passa a pilota di prima, infine a primo ufficiale: dipende da ore di volo e anzianità di compagnia, ma il ruolo sempre quello è (chiaramente non lo stipendio).Comunque io ancora devo capire che voglia dire Pilota di Prima e di Seconda.
No non sono CPT e FO, ma altri ruoli a quanto pare.. ok il 2nd officer, ma questi?
Poi non ci sono minime ore richieste, TEA, licenza, medical, insomma, non c'è una beata mazza di requisiti
Si, mettendoci però almeno 6-8 mesi e spendendoci una valanga di soldi.Penso che Sabre sia l’ultima delle limitazioni che hanno… Anche perché un sito funzionale e fatto bene lo puoi integrare con qualsiasi sistema, che sia Sabre, Amadeus o chicchessia
Il biletterale e il triletterale (AZ e AZA) però sono in vendita come parte del marchio - senza quelli possono operare voli anche in qualità di operatore ACMI? Immagino ci voglia almeno qualche giorno per farsi assegnare da IATA e ICAO i nuovi codici; non mi pare che siano stati annunciati piani per AZ post-mortem e dubito sia intenzione dei commissari continuare a volare come compagnia ACMI, quindi non credo si stiano preparando per richiederne di nuovi. Poi magari qualcuno conferma che non è necessario che abbiano i codici ma solo il COA e tutto si sistema.Se AZ diventa un capacity provider, mantiene COA e licenza e vola in wet-lease con numeri di volo, pax, handling, fuel, catering... Etc... tutto a cura di ITA. Tutto ad eccezione del classico acronimo ACMI.
Non credo possano vendere codici IATA e ICAO che sono proprietà di IATA e ICAO.Il biletterale e il triletterale (AZ e AZA) però sono in vendita come parte del marchio - senza quelli possono operare voli anche in qualità di operatore ACMI? I
ITA ha già un suo codice ICAO che è ITY.Il biletterale e il triletterale (AZ e AZA) però sono in vendita come parte del marchio - senza quelli possono operare voli anche in qualità di operatore ACMI? Immagino ci voglia almeno qualche giorno per farsi assegnare da IATA e ICAO i nuovi codici; non mi pare che siano stati annunciati piani per AZ post-mortem e dubito sia intenzione dei commissari continuare a volare come compagnia ACMI, quindi non credo si stiano preparando per richiederne di nuovi. Poi magari qualcuno conferma che non è necessario che abbiano i codici ma solo il COA e tutto si sistema.
Di riffa o di raffa, a me sembra una farloccata di proporzioni cosmiche.
DaV
Poco ma sicuro.Di riffa o di raffa, a me sembra una farloccata di proporzioni cosmiche.
I tempi di integrazione di un nuovo sistema indubbiamente sono lunghi ma possono essere ridotti se hai bargaining power, IT engineers validi e team IT del PSS disponibile ad accelerare integrazione che comunque rimane un processo molto complesso e non consigliabile da fare frequentemente per una compagnia aerea.Si, mettendoci però almeno 6-8 mesi e spendendoci una valanga di soldi.
La scelta di fare solo un make up del sito è l’unica opzione che ITA ha nel breve termine, soprattutto considerando che ITA insieme ad Air Serbia e Air Malta è l’unica in Europa ad avere Sabre.
Semmai qualcuno dei grandi gruppi si comprerà AZ (nell’ambiente gira voce che il vero obiettivo di Altavilla sia infatti quello di vendere entro la fine del 2022), Sabre sarà la prima cosa che salta.
Non se ne erano accorti manco loroQuindi c'era una soluzione che avrebbe rilanciato Alitalia nell'olimpo dei vettori aerei, temuta e riverita da tutti, e nessuno se n'è accorto?
La persona che ha coniato tale espressione ("convergenze parallele") se ben ricordi non ha fatto una bellissima fine...Poco ma sicuro.
Credo sia la prima volta al mondo che si tenti un'operazione del genere: garantire una continuità aziendale "de facto", abbinata ad una discontinuità "de jure".
E' vero che siamo il paese che ha creato le convergenze parallele, ma in tutta franchezza non invidio chi si trova a dover apporre firme pesanti in un contesto così borderline.
Solo a me non ha senso come cosa?In Alitalia si parte come pilota di seconda, poi si passa a pilota di prima, infine a primo ufficiale: dipende da ore di volo e anzianità di compagnia, ma il ruolo sempre quello è (chiaramente non lo stipendio).
Sempre in Alitalia si richiedeva ICAO 4 di Inglese.
La lupo è tornata dalle vacanzeDue considerazioni politiche che trovo calzanti (da la Repubblica)
"Si prospettano 7-8000 esuberi, in larga parte su Roma, e assunzioni a condizioni inferiori al trattamento applicato dalle low cost. Il Ministro Giovannini, responsabile primario del piano, così attento alla sostenibilità ambientale, è totalmente indifferente alla sostenibilità sociale? Il Ministro Giorgetti e il Ministro Orlando - aggiunge - hanno legittimato l'uscita di Ita da Assoaereo così da consentire la disapplicazione del Ccnl della categoria, nonostante una norma del Decreto Rilancio preveda l'applicazione a tutti gli operatori presenti in Italia del Ccnl? Il Governo Draghi ha dato mandato di far decollare Ita come low cost sulla pelle dei lavoratori? Ha affidato al vertice di Ita l'obiettivo di scatenare una guerra tra disperati per il lavoro senza alcuna attenzione all'anzianità di servizio e a carichi familiari? Dopo la gara al massimo ribasso per i servizi di call center, appaltati senza clausola sociale, il Governo Draghi dove vuole portare la svalutazione del lavoro? Il M5S e il Pd vogliono rimanere a guardare? Il piano va ritirato"
(Fassina, LeU)
"Nel maggio 2020 avevamo unasoluzione per Alitalia che prevedeva 92 macchine, un progetto con visione e un alto mantenimento dei livelli occupazionali. La domanda è: come mai tutti fecero una levata di scudi per bloccare questo progetto che prevedeva un passaggio graduale, con diritto di prelazione, per arrivare all'acquisizione del vettore? Il tema non è il nome del vettore, ma il progetto! All'epoca si parlava di investire 500 milioni. Oggi, invece, utilizzare fino a 3 miliardi per farsi mangiare dal mercato lasciando a casa migliaia di famiglie di fatto è un atto folle!".
(Lupo, M5S)
La storia Swissair/Swiss non è poi così diversa (salvo un giorno di grounding per salvare le apparenze).Poco ma sicuro.
Credo sia la prima volta al mondo che si tenti un'operazione del genere: garantire una continuità aziendale "de facto", abbinata ad una discontinuità "de jure".
E' vero che siamo il paese che ha creato le convergenze parallele, ma in tutta franchezza non invidio chi si trova a dover apporre firme pesanti in un contesto così borderline.
In quel caso, da quel che ricordo, se l'era presa Crossair però, una compagnia regional già esistente, o sbaglio?La storia Swissair/Swiss non è poi così diversa (salvo un giorno di grounding per salvare le apparenze).
Diciamo che Crossair figurò come compratore, ma i soldi (non per l'acquisto ma per la gestione, il problema è sempre lo stesso) di fatto erano dello stato e delle banche.In quel caso, da quel che ricordo, se l'era presa Crossair però, una compagnia regional già esistente, o sbaglio?