Jetblue non potrà acquisire Spirit Airlines


Dancrane

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L'ha spuntata Jetblue

 

Fewwy

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Pessima settimana per il fondo Indigo Partners... Frontier battuta e WizzAir con perdite record.


Per curiosità, sono andato a vedermi le flotte di queste compagnie:
Pretendenti
JetBlue - 285
Frontier - 114
Target
Spirit - 180

Premettendo che questi numeri non vogliono dire niente (le economie di scala le vedi sulla complementarietà del network), praticamente i casi erano due:
1) avesse vinto Frontier (con tanto di cappello per l'ardire di voler acquisire un pesce più grosso), l'accoppiata F9-NK avrebbe raggiunto dimensioni simili a B6 e la guerra per la sopravvivenza sarebbe potuta continuare;
2) invece ora con B6-NK insieme, si rafforza decisamente la loro posizione sul mercato, entrando nel campionato delle big (grandi quanto Alaska Airlines, ma decisamente ancora lontani dal campione Southwest).

Ora chissà se Frontier riuscirà a ritagliarsi una nicchia dove prosperare.
 
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kenadams

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Non credo che sara' una fusione semplice: ammesso che passi il varco dell'antitrust (verosimile visto che ormai l'antitrust e' una barzelletta), poi ci saranno da integrare due culture aziendali decisamente diverse.
JetBlue ha sempre investito molto nel rapporto coi clienti: mi pare che il CEO avesse detto anni fa qualcosa del tipo --"we're a customer service center that happens to fly planes". Spirit e' sempre stata l'opposto.
Almeno si trovano d'accordo sulla flotta: Airbus con GTF per entrambe.
 
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Non ho volato nè con una nè con l'altra (al massimo ho visto il T5 a JFK), ma m'è sempre sembrato che JetBlue fosse una compagnia abbastanza 'di nomea', tra l'altro con un prodotto di business per niente male e un'aria abbastanza "hip". Di Spirit invece vedo solo i video in cui uomini e donne abbastanza "in carne" se la danno di santa ragione davanti al gate... Non so esattamente come si integreranno.
 

Cesare.Caldi

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Le vedo due compagnie agli antipodi, JetBlue a livello di servizio, flotta e attenzione al cliente è probabilmente la migliore compagnia americana, Spirit una ultra low cost stile Wizzair. Per non distruggere il brand di Jetblue l'unica opzione che vedo possibile è che creino un holding che metta in comune acquisti e rifornimenti facendo economie di scala, ma i marchi e l'operatività devono rimanere separate.
 
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Le vedo due compagnie agli antipodi, JetBlue a livello di servizio, flotta e attenzione al cliente è probabilmente la migliore compagnia americana, Spirit una ultra low cost stile Wizzair. Per non distruggere il brand di Jetblue l'unica opzione che vedo possibile è che creino un holding che metta in comune acquisti e rifornimenti facendo economie di scala, ma i marchi e l'operatività devono rimanere separate.
Per una volta sono d'accordo con te. Magari sbagliamo, eh, ma potrebbe essere un'idea.
 

gidsc

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concordo con Cesare, Jetblue si infliggerebbe un auto danno se dovesse avvicinare il suo modello a quello delle banane, sono due prodotti differenti e credo che cosi` debbano restare. Per lavoro e diletto le uso entrambe (da FLL e ora anche da MIA hanno una discreta copertura nei domestici) , ma se posso evito i gialli anche, se non lo nego, forniscono sempre divertenti siparietti tra risse, acqua gettata in faccia ai FA (poretti) , etc etc
 

Planner

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Non conosco i modelli di business delle due compagnie, per cui resto lontanissimo da possibili conclusioni, ma chiedo: deve necessariamente esserci una integrazione? Non potrebbe essere piuttosto una mera acquisizione (non una fusione) con la quale Jetblue si pone l'obiettivo di presidiare nuove fasce di mercato?
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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Non so quanto sia facile per due grandi linee americane operare separatamente (e guadagnarci): un vettore che spende miliardi di dollari per acquisirne un altro lo fa alla ricerca di sinergie ed economie di scala non facili da realizzare quando si mantengono due flotte separate.

Non credo, tra l'altro, che l'idea andrebbe giu' ad ALPA, il sindacato dei piloti sia di JetBlue che di Spirit. Considerata la notevole differenza salariale fra i due vettori dubito che ALPA acconsentirebbe all'operazione parallela di due vettori indipendenti: vorrebbero quasi certamente la parita' di trattamento economico... e operare un modello ultra-lowcost con piloti pagati a la JetBlue (e assistenti di volo, e compagnia bella) non sarebbe facile per Spirit.

C'e' poi da capire chi dara' a JetBlue i contanti necessari per l'acquisizione: le linee aeree americane vivono spesso in simbiosi con le banche: AA con Citi, Delta con Amex, Alaska e Spirit con BoA, United e Southwest con Chase. Mi incuriosisce molto capire che ruolo avra' Barclays nel finanziare l'acquisizione di Spirit da parte di JetBlue (Barclays che peraltro e' un partner importante anche per Frontier): di sicuro alla banca interessa accrescere il portafoglio clienti della propria carta di credito a marchio JetBlue. Barclays e JetBlue hanno rinnovato giusto un anno fa il contratto che garantisce a Barclays i $3,000,000,000 (tre miliardi di dollari) di giro d'affari di quel prodotto finanziario.

A me sembra piu' logico che JetBlue cerchi una fusione pura per consolidare la propria presenza in certi mercati e diminuire la concorrenza che subisce:
- A Ft. Lauderdale JetBlue (19%) e Spirit (28%) sono le prime due compagnie. Insieme faranno il bello e il cattivo tempo, verosimilmente ben in grado di aumentare gli yield e diminuire i prezzi pagati all'aeroporto e ai fornitori.
- A Orlando JetBlue passerebbe da sesta (11%) per percentuale di passeggeri a prima (26%).
- A Las Vegas arriverebbe vicina al 20% (dietro solo a WN).

Mi rendo conto che queste non sono citta' primarie, ma sono citta' che crescono a ritmi vertiginosi e muovono tanto turismo. Secondo me le intenzioni di JetBlue sono queste.
 

Planner

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Partiamo da un presupposto semplice e anche banale: lo hanno fatto. E lo hanno fatto – voglio crederlo – ben consapevoli delle difficoltà, oggettive, che sono state qui evidenziate.

La cosa da domandarsi è: qual è l’obiettivo strategico che Jetblue si è posto? Ancora: qual è la stima dei benefici (quantificabili in maggiori profitti) che possono derivare dall’operazione?

È questo il valore che va confrontato con il costo dell’acquisizione, a cui si aggiungono i costi per le azioni successive (che Jetblue ha un ovvio interesse a minimizzare).

Non c’è dubbio che Jetblue voglia perseguire un consolidamento / una crescita, ovvero accrescere la sua forza competitiva, ma non è questo il suo obiettivo strategico. Non può esserlo perché è poco significativo: l’obiettivo non è “cosa” vogliono fare, ma “come” vogliono farlo. E sul come siamo a congetture che aiutano poco a capire, particolarmente se orientiamo la discussione su rigidi binari.

Concludo dicendo che non posso non essere d’accordo sul fatto che in un’operazione straordinaria si cerchino sinergie, ma le sinergie possono derivare anche da complementarietà, il che significa, o può significare, il mantenimento di differenti identità di mercato.

Questo costa? Certamente. Produce limitate economie di scale? Probabilmente. Ma cosa sappiamo della stima dei benefici di questa strategia?
 

Cesare.Caldi

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Non so quanto sia facile per due grandi linee americane operare separatamente (e guadagnarci): un vettore che spende miliardi di dollari per acquisirne un altro lo fa alla ricerca di sinergie ed economie di scala non facili da realizzare quando si mantengono due flotte separate.

Non credo, tra l'altro, che l'idea andrebbe giu' ad ALPA, il sindacato dei piloti sia di JetBlue che di Spirit. Considerata la notevole differenza salariale fra i due vettori dubito che ALPA acconsentirebbe all'operazione parallela di due vettori indipendenti: vorrebbero quasi certamente la parita' di trattamento economico... e operare un modello ultra-lowcost con piloti pagati a la JetBlue (e assistenti di volo, e compagnia bella) non sarebbe facile per Spirit.

C'e' poi da capire chi dara' a JetBlue i contanti necessari per l'acquisizione: le linee aeree americane vivono spesso in simbiosi con le banche: AA con Citi, Delta con Amex, Alaska e Spirit con BoA, United e Southwest con Chase. Mi incuriosisce molto capire che ruolo avra' Barclays nel finanziare l'acquisizione di Spirit da parte di JetBlue (Barclays che peraltro e' un partner importante anche per Frontier): di sicuro alla banca interessa accrescere il portafoglio clienti della propria carta di credito a marchio JetBlue. Barclays e JetBlue hanno rinnovato giusto un anno fa il contratto che garantisce a Barclays i $3,000,000,000 (tre miliardi di dollari) di giro d'affari di quel prodotto finanziario.
Il discorso della flotta a tendere coi nuovi acquisti di aerei si può unificare, permettendo risparmi e economie di scala, scegliere un unico fornitore e poi personalizzare gli interni Jetblue con una configurazione premium e Spirit con configurazione densa ultra low cost. Il discorso carte di credito anche questo si può unificare dando alla banca emittente la possibilità di avere come clienti i pax di entrambe le compagnie.

A me sembra piu' logico che JetBlue cerchi una fusione pura per consolidare la propria presenza in certi mercati e diminuire la concorrenza che subisce:
- A Ft. Lauderdale JetBlue (19%) e Spirit (28%) sono le prime due compagnie. Insieme faranno il bello e il cattivo tempo, verosimilmente ben in grado di aumentare gli yield e diminuire i prezzi pagati all'aeroporto e ai fornitori.
- A Orlando JetBlue passerebbe da sesta (11%) per percentuale di passeggeri a prima (26%).
Questo si chiama abuso di posizione dominante, e l'antitrust spero che intervenga per evitare che avvengano condizioni simili che porterebbero a una diminuzione della concorrenza, del servizio offerto unito a un deciso aumento dei prezzi. Devono analizzare i singoli mercati locali degli aeroporti o city pair sostituibili e valutare caso per caso in quali mercati la nuova compagnia avrebbe una posizione dominante e imporre dei correttivi.
 
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kenadams

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Il discorso della flotta a tendere coi nuovi acquisti di aerei si può unificare, permettendo risparmi e economie di scala, scegliere un unico fornitore e poi personalizzare gli interni Jetblue con una configurazione premium e Spirit con configurazione densa ultra low cost.
Non lo metto in dubbio. Cio' che metto in dubbio e' che sia possibile mantenere la struttura dei costi del lavoro di Spirit, che e' condizione necessaria al mantenimento di un vettore ultra low cost. Le economie di scala, inoltre, non si applicano solo su''acquisto di aerei e motori, ma su tutto: avere due vettori con servizi diversi complica le cose.

Il discorso carte di credito anche questo si può unificare dando alla banca emittente la possibilità di avere come clienti i pax di entrambe le compagnie.
La fai davvero troppo semplice. Questo che dici sarebbe possibile probabilmente solo alla scadenza del contratto fra Spirit e BoA (che magari e' imminente -- non ho idea di quando sia): prima della scadenza del contratto le penali per riprendere da BoA il portafoglio clienti e passarlo a Barclays sarebbero probabilmente enormi.

Questo si chiama abuso di posizione dominante, e l'antitrust spero che intervenga per evitare che avvengano condizioni simili che porterebbero a una diminuzione della concorrenza, del servizio offerto unito a un deciso aumento dei prezzi. Devono analizzare i singoli mercati locali degli aeroporti o city pair sostituibili e valutare caso per caso in quali mercati la nuova compagnia avrebbe una posizione dominante e imporre dei correttivi.
Esattamente come i correttivi imposti ad ATL per tenere a bada Delta, a Miami per American e cosi' via.
 

Farfallina

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Il discorso della flotta a tendere coi nuovi acquisti di aerei si può unificare, permettendo risparmi e economie di scala, scegliere un unico fornitore e poi personalizzare gli interni Jetblue con una configurazione premium e Spirit con configurazione densa ultra low cost. Il discorso carte di credito anche questo si può unificare dando alla banca emittente la possibilità di avere come clienti i pax di entrambe le compagnie.

Questo si chiama abuso di posizione dominante, e l'antitrust spero che intervenga per evitare che avvengano condizioni simili che porterebbero a una diminuzione della concorrenza, del servizio offerto unito a un deciso aumento dei prezzi. Devono analizzare i singoli mercati locali degli aeroporti o city pair sostituibili e valutare caso per caso in quali mercati la nuova compagnia avrebbe una posizione dominante e imporre dei correttivi.
Il grosso problema è sul personale (i grandi gruppi UE come AF-KL e LH ci hanno sbattuto la testa diverse volte sulla sussidiaria LH). Con i fornitori alla fine puoi trattare diversi livelli di servizio senza grossi problemi, ma sul personale diventa complicato.
Riguardo all'antitrust hanno autorizzato dei mega merger che hanno creato le 3 big attuali, poi Alaska-Virgin America, direi che non ci sarà niente di drammatico nemmeno questa volta.
 

belumosi

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A quanto pare Spirit adotterà il modello di business di JetBlue.

JetBlue is last Spirit suitor standing but hurdles still ahead

By Lewis Harper29 July 2022

When it was announced in February that Frontier Airlines intended to buy Spirit Airlines, analysts saw plenty of logic in the move.
The airlines share similar business models and fleets, they observed, and might be small enough to avoid too many complications when it came to competition oversight.
Crucially, Spirit’s board seemed keen on the idea, and there was a neat narrative around Indigo Partners’ William Franke re-taking control of an airline he previously oversaw.
But a few months later, that deal is now firmly off the table after Spirit shareholders rejected Frontier’s offer on 27 July.
Instead, JetBlue Airways – backed by its higher, all-cash offer, which was announced after the leadership teams at Frontier and Spirit had made loud proclamations about their excitement over a tie-up – is now the only show in town, with the two sides agreeing a takeover deal on 28 July.
Spirit’s board says it wants its airline to become part of a larger JetBlue – one that could, according to the latter, better compete on a national level with the country’s big four carriers: American Airlines, Delta Air Lines, Southwest Airlines and United Airlines.
That means Spirit will abandon the ultra-low-cost leanings that were central to the proposed Frontier tie-up and instead be absorbed into JetBlue’s hybrid model.
The dream of a US ULCC powerhouse is, then, dead for now.
So, what comes next?
Shareholder rejection of Frontier’s offer suggested JetBlue had turned enough heads, but it will soon face a vote on the terms of its own offer.
And there is another key hurdle, regardless of Spirit shareholders’ preference: regulatory approval.
JetBlue executives have expressed confidence that the US government will not oppose the deal on competition grounds, even though the Department of Justice (DOJ) is suing to block JetBlue’s separate alliance with American Airlines.
Indeed, JetBlue chief executive Robin Hayes has previously suggested that the network diversification provided by the purchase of Spirit – including an expansion into central USA – would improve the chances of the DOJ approving the American deal.
Such thinking on the part of the DOJ is, however, far from guaranteed on either partnership, and a long slog is ahead, with completion of the JetBlue-Spirit tie-up eyed in 2024.
JetBlue may be on the front foot, but Spirit’s future ownership remains unresolved.

 
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Cesare.Caldi

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Leggendo l'articolo a me sembra l'idea che Sprit abbandonerà il suo modello ultra low cost per passare all' alto livello di servizio di Jetblue sia solo un commento del giornalista e al momento non ci sia nulla di ufficiale che si andrà in questa direzione. Non è stato ancora annunciato un piano industriale post fusione, visto che la fusione stessa è ancora incerto se e come verrà approvata visto che è sotto l'esame dell' antitrust.
 

belumosi

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5. Will this change the service I get on my JetBlue flight?
  • No. JetBlue will continue to provide the award-winning onboard service customers know and love.
  • After closing, we plan to integrate Spirit aircraft over time by retrofitting its existing fleet as JetBlue, introducing the JetBlue onboard experience to Spirit customers.
 

Cesare.Caldi

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Grazie mi mancava questo chiarimento ufficiale.
A questo punto immagino che anche il marchio Spirit sparirà e tutto andrà sotto Jetblue.
Se questa è la scelta non si capisce se l'obbiettivo è una crescita del marchio Jetblue perché abbiano scelto di complicarsi la vita comprando una compagnia con un business model agli opposti per poi doverla stravolgere e spendere parecchio per ristrutturare la flotta e affrontare problemi sindacali e di antitrust.
Secondo me sarebbe stata più semplice e probabilmente meno costosa una crescita interna ordinando nuovi aerei già in configurazione adatta per Jetblue, e assumendo nuovi equipaggi direttamente col contratto Jetblue.
 

belumosi

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