Da metà febbraio lavori alla pista. Trattative per i check-in sui bus in partenza dal Vespucci per gli scali vicini
Compagnie abbandonano Peretola?
Lo teme il presidente dell´aeroporto dopo la chiusura dello scalo
A febbraio Peretola chiude per lavori e teme l´abbandono: cioè che dopo la riapertura le compagnie aeree non tornino a volare sullo scalo fiorentino. «Il rischio c´è, sarebbe stupido non riconoscerlo, ma anche sopravvalutarlo. Ogni compagnia aerea deciderà quando sarà il momento» dice il presidente dell´Aeroporto di Firenze, Michele Legnaioli. «Tre mesi di chiusura sono un elemento che va a turbare l´equilibrio, già di per sé dinamico, tra aeroporto e compagnie che devono valutare i pro e i contro di una scelta obbligata». In questo periodo, circa tre mesi, le compagnie aeree faranno scalo a Pisa, Siena e Bologna.
Parla il presidente Legnaioli. Stop ai voli nella prima settimana di febbraio, si cerca l´accordo per fare i check-in sui bus diretti agli aeroporti vicini
Peretola ora teme l´abbandono
Dopo la chiusura, le compagnie torneranno a volare dallo scalo?
ALESSANDRA BRAVI
Febbraio sarà il mese della chiusura dell´aeroporto per lavori. E quando riaprirà, probabilmente dopo tre mesi, le compagnie aeree, che in questo periodo faranno scalo a Pisa, Siena e Bologna, potrebbero poi decidere di non tornare a Firenze. Il problema viene spiegato a Repubblica dal presidente dell´Aeroporto di Firenze, Michele Legnaioli, che dice: «Il rischio c´è, sarebbe stupido non riconoscerlo, ma anche sopravvalutarlo troppo. Ogni compagnia aerea deciderà quando sarà il momento, è certo che volerà dove ha interesse a volare».
«Tre mesi di chiusura - continua Legnaioli - sono un elemento che va a turbare l´equilibrio, già di per sé dinamico, tra aeroporto e compagnie che devono valutare i pro e i contro di una scelta obbligata». Allora addio all´aeroporto di Firenze? In realtà, spiega Legnaioli, ogni aeroporto è specializzato su una propria tipologia di traffico. «A Pisa, per esempio - dice - le compagnie avranno la forte concorrenza di Ryanair. Dovranno valutare se per loro è conveniente rimanere lì o meno». La previsione è ottimista ma, dice ancora Legnaioli, «le compagnie aeree sono aziende e come tali scelgono l´aeroporto che gli assicura le maggiori garanzie in termini qualitativi. Nessuno ci può assicurare che non le trovi anche da qualche altra parte». C´è di buono che in mezzo a tanta incertezza - ancora è da definire la data di chiusura vera e propria dell´aeroporto, prevista per i primi di febbraio - secondo il presidente dell´AdF, il sistema toscano sarà stimolato vista la maggiore concentrazione di aerei su Siena, dove atterreranno e partiranno aerei di più piccole dimensioni, come gli Atr. «Se le compagnie dovessero decidere di spostarsi - dice Legnaioli - sarebbe ovviamente un grosso danno per tutti». Intanto il sindacato Filt-Cgil chiede un tavolo di trattativa con l´azienda e l´Assindustria per avere delle garanzie sull´attività lavorativa dei dipendenti dell´aeroporto nei tre mesi di chiusura.
Le nove compagnie aeree, tra cui Air France, Alitalia, Lufthansa e Meridiana, che si servono di Peretola, stanno decidendo cosa fare: cambiare le proprie destinazioni e dirottarsi completamente su Pisa, Bologna e Siena oppure usare Firenze a metà. Tra le ipotesi infatti, c´è quella di continuare a fare le operazioni di check-in nel capoluogo toscano e poi prendere un autobus che raggiungerà le destinazioni da cui decollare. In questo caso, l´aeroporto non resterebbe chiuso ma continuerebbe a svolgere i servizi di accettazione.
Ancora però, a un mese dalla data prevista di chiusura, le compagnie aeree sembrano restie a decidere. «Speriamo di poter dare informazioni certe entro la prossima settimana - dice Legnaioli - ma non possiamo fare fretta ai nostri clienti soprattutto durante una situazione che sono costrette ad accettare, e comunque noi dipendiamo direttamente da loro». Lunedì prossimo forse, il turista di passaggio o il manager che vola ogni giorno, dovrebbe poter sapere cosa troverà allo scalo di Peretola dal mese prossimo.
Il 2 febbraio infatti scade la gara di appalto per i lavori al manto stradale della pista di atterraggio ed è indicata come la data tecnica dell´inizio dei lavori. L´aeroporto di Firenze, in costante aumento di passeggeri e traffico, è stato costretto alla chiusura da un monitoraggio di sorveglianza della pista di volo che aveva messo in luce delle usure sull´asfalto, anche in relazione all´incremento di traffico registrato negli ultimi anni. Con la pista completamente nuova, l´aeroporto non dovrà realizzare le opere di manutenzione che di solito si fanno in questi periodi.
(La Repubblica - Firenze)
CIAO
_goa