Aeroporto di Catania: via agli investimenti per 95 milioni


AZ209

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95 MILIONI DI LAVORI FINO AL 2020, FIRMATO IL CONTRATTO DI PROGRAMMA FRA SAC ED ENAC

23 Maggio 2017


SAC informa che oggi, con la formalizzazione del Contratto di Programma fra SAC ed ENAC, si da il via nell’Aeroporto di Catania a strategici investimenti infrastrutturali del valore di 95 milioni di euro pianificati per il quadriennio 2017-2020.

Alla stipula del Contratto di Programma sono presenti: Roberto Vergari (Direzione Centrale ENAC, Vigilanza Tecnica), Vincenzo Fusco (Direttore ENAC Aeroporto di Catania), Daniela Baglieri (Presidente SAC spa) e Nico Torrisi (Amministratore Delegato SAC Spa) con l’intero cda e i rappresentanti dell’assemblea dei soci.

Sono tre le priorità concordate fra SAC ed ENAC: realizzazione dei Terminal B (vecchia Morandi) e C (ex padiglione Norma); riqualificazione Air Side e piano parcheggi. Si tratta di interventi funzionali che garantiranno un miglioramento sensibile nella qualità dei servizi offerti sia al crescente numero dei passeggeri (il 2017 segnerà un sensibile record di traffico per Catania) sia alle oltre 70 compagnie aeree partner dello scalo. Proprio nei giorni scorsi, ENAC ha diffuso il rapporto trimestrale sul traffico negli aeroporti italiani che documenta come Catania Fontanarossa, con il +16% di crescita registrato nei primi tre mesi del 2017, sia lo scalo con la più alta percentuale di sviluppo.

“Quello di Catania – ha detto Roberto Vergari, Direttore Vigilanza Tecnica ENAC - insieme ai sistemi aeroportuali di Roma, Milano e Venezia, è tra i più grandi del Paese. Ma vanno recuperati alcuni elementi di capacità e ci sono lavori contingenti da portare a termine per dare continuità e qualità dei servizi ai passeggeri. Con l’approvazione, oggi, del Piano di Sviluppo, del Piano della Qualità e del Piano Ambientale con cui è articolato il Contratto di Programma 2017-20 si fa un passo avanti verso l’accelerazione di questi investimenti da realizzare in tempi veramente stretti. Enac garantirà un monitoraggio continuo affinché vengano portati a termine tempestivamente e secondo un cronoprogramma puntuale.”

“Con la firma del Contratto di Programma 2017-2020 fra SAC ed Enac– ha introdotto la Presidente Daniela Baglieri - si rinnova il patto fra l’Authority aeroportuale e la società di gestione del più grande scalo del sud Italia e si chiude un percorso, quanto mai necessario, nella direzione dello sviluppo infrastrutturale e dell’erogazione dei servizi commisurati al costante incremento dei passeggeri. Con questo accordo, dunque, ripartono i cantieri nell’Aeroporto di Catania per opere infrastrutturali che, nei prossimi quattro anni, vedranno consistenti investimenti. Quasi 100 milioni di euro che, da un lato rappresenteranno delle condizioni per implementare un ulteriore sviluppo del Master Plan trentennale, e dall’altro produrranno positive ricadute socio-economiche, non solo in termini di occupazione diretta ma anche di indotto. SAC pertanto rafforza il suo ruolo propulsore dell’economia del territorio e, al tal fine, il CDA sta lavorando su nuovi modelli organizzativi per supportare lo sviluppo infrastrutturale.Tale sviluppo, d’accordo con ENAC, si basa su tre priorità discusse e condivise con il Comitato degli utenti, ovvero tutti gli stakeholders, a cominciare dalle compagnie aeree, che investono nell’aeroporto e sono direttamente interessati agli sviluppi futuri dell’infrastruttura”.

Nel dettaglio degli interventi previsti dal CdP2017-20 entra l’Amministratore Delegato, Nico Torrisi, che spiega: “Innanzitutto vorrei evidenziare come il Contratto di Programma 2017-2020 sia un piano di investimenti “sostenibile”, nel senso che è assolutamente in linea con le possibilità economiche e finanziarie di SAC e ha trovato il supporto e la fiducia di importanti istituti di credito, pronti a sostenere l’impegno economico.

“Abbiamo individuato tre priorità insieme a Enac – recupero aerostazione Morandi ed ex Norma (Terminal B e C), riqualifica Air Side e nuovi parcheggi – e abbiamo messo a punto una serie di interventi in land side e air side (pista) che, se da un lato ottimizzeranno gli spazi a disposizione, secondo un uso più razionale che garantirà standard di servizi commisurati a un’utenza sempre crescente e diversificata, dall’altra parte renderàfruibili spazi di recente acquisizione e sinora inutilizzati: è il caso della vicina area dell’ex campo sportivo, ceduta nello scorso mese di gennaio dal Comune di Catania che, in attesa di diventare un comodo parcheggio multipiano, vedrà un utilizzo “anticipato” con la realizzazione di oltre 400 stalli auto a raso.

“La firma di questo contratto –prosegue l’AD Torrisi - per il quale ho raccolto la fiducia e il pieno sostegno del Cda e degli Enti Soci è propedeutica all’avvio di importanti cantieri di riqualifica e ampliamento di immobili e infrastrutture dell’intero sedime aeroportuale. Rappresenta poi la risposta concreta alla continua crescita di utenti che registra l’Aeroporto di Catania. Impossibile, dinanzi a numeri così importanti nei flussi di traffico, non cogliere l’urgenza improcrastinabile di ampliare spazi e servizi a disposizione dei passeggeri in transito. Non possiamo accontentarci dei risultati di esercizio che di mese in mese ci consegnano numeri lusinghieri di presenze e fatturato. Per questo siamo particolarmente soddisfatti dell’accordo raggiunto con Enac che ci consentirà nei prossimi quattro anni di ampliare e riammodernare lo scalo, rendendolo più confortevole e funzionale alle esigenze di mobilità dei milioni di passeggeri che vi transitano ogni anno, siano essi siciliani o turisti alla scoperta della nostra regione.

http://www.aeroporto.catania.it/new...l-contratto-di-programma-fra-sac-ed-enac-381/
 

Cesare.Caldi

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Spero che gli ampliamenti previsti vengano realizzati in tempi molto brevi CTA con i tassi di crescita costanti a doppia cifra ormai è al collasso specie nella mancanza di spazi e gate sufficienti nel terminal e l'alta stagione estiva è alla porte...
 

AZ209

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In merito a SAC, metto qui.


Aeroporto, dipendenti in malattia beccati al mare o in palestra: partono i licenziamenti

In una lunga intervista a CataniaToday il direttore generale di Sac Service, Giuseppe Interdonato, rivela il contenuto di un'indagine interna sui cosiddetti "furbetti del certificato medico". Dipendenti dell'aeroporto che, anche se in malattia, sono stati pizzicati a fare altro


L'aveva preannuciato in conferenza stampa l'ammistratore delegato di Sac Nico Torrisi con una battuta, ma sotto la diminuzione drastica dei giorni di malattia dei dipendenti di Sac Service - società partecipata al 100% da Sacche si occupa di sicurezza, customer service, dei parcheggi e dei servizi per persone a ridotta mobilità - in realtà ci sono seri provvedimenti presi dalla nuova amministrazione contro i cosiddetti furbetti del certificato medico.

"Da quando è arrivato il nuovo dirigente Giuseppe Interdonato - scherzava Torrisi - improvvisamente il livello di salute nella nostra azienda è nettamente migliorato". Dati alla mano, infatti, rispetto agli anni scorsi, il numero di giorni di malattia ha subìto un 'crollo'. Nello stesso periodo, a giugno del 2016, ne erano stati ottenuti quasi 700 (per un totale di circa 6000 nell'intero anno), mentre ora, nel 2017, sono solo 400, con una differenza quindi di circa 300 giorni. A spiegare i motivi del fenomeno è proprio il nuovo direttore generale di Sac Service Giuseppe Interdonato che, in una lunga intervista a CataniaToday, scoperchia il vaso di Pandora di un'azienda che, accanto ai tanti onesti lavoratori che hanno sempre fatto grossi sacrifici, conteneva al suo interno anche "finti malati" trovati in palestra o, addirittura, al mare. E che, chiaramente, dopo un'indagine, sono stati licenziati.

Direttore Interdonato, ci può raccontare come avete scoperto questi dipendenti?


"Da quando sono stato nominato nel maggio del 2016, ho verificato le condizioni dell'azienda con i sindacati e in armonia con la capogruppo Sac. Fra le cose che mi hanno colpito, il numero delle malattie era in crescita ogni anno, con numeri abbastanza preoccupanti, anche se di contro esiste anche un accumulo di ferie non godute dovute a una carenza di personale. Insieme alle rappresentanze dei lavoratori abbiamo iniziato un'azione di dialogo per riprendere l'attività nel modo migliore, considerando che la nostra società si occupa di dare servizi importanti come quelli al passeggero e di controllarlo. Un'attività che spesso veniva appunto danneggiata da continue assenze del personale. Per questo motivo abbiamo cercato degli strumenti che potessero contenere questo fenomeno".


Di quali strumenti parliamo?

"Ho preso alcune unità che dimostravano una certa ripetitività negli anni con numeri che superavano i cento giorni l'anno per singola persona, quindi sostanzialmente tre mesi di assenza dal lavoro. Come datore di lavoro, mi sono anche avvalso di un'agenzia investigativa per verificare i comportamenti. Stiamo parlando di numeri terribili perché, per esempio, per aprire un varco servono 4 persone e se ne manca anche solo una, non si può più aprire, creando un disservizio. Logicamente questa mancanza è colmata da belle persone che non hanno mai preso né ferie né malattie dimostrando spirito di sacrificio e di attaccamento all'azienda che compensa chi, invece, ne ha molto di meno. Non è stata un'azione persecutoria ma, di concerto con le sigle, ho lanciato questo messaggio che l'azienda avrebbe adottato tutti gli strumenti consentiti dalla legge per questo".

Cosa è emerso da questa indagine?


"Tre dei dipendenti oggetto di verifica avevano dei comportamenti che non erano conformi allo stato di malattia. Gente che è stata trovata fuori, qualcuno in palestra, qualcun altro al mare, e altri ancora in giro per Catania. A quel punto, una volta accertato, ho sospeso dallo stipendio e dal lavoro queste persone".


Le ha cioè licenziate?

"Noi non possiamo licenziare, devo tutelare il dipendente e applicare quelle che sono le norme del contratto. Appena avuta la relazione, assistito da uno studio legale, ho fatto la contestazione e quindi, entro dieci giorni il dipendente deve dare una giustificazione. Dei tre, soltanto uno ha risposto e non ho ritenuto che le sue giustificazioni fossero idonee a far rimuovere il provvedimento e, qualche giorno fa, ho fatto il licenziamento. Mentre gli altri sono ancora in tempo per dimostrare le loro giustificazioni".

Ma come sono state individuate queste persone?


"Ho preso i soggetti con più assenze, i più indicativi e i più costanti negli ultimi tre anni. C'era anche una frequenza nei giorni, le cosiddette malattie del lunedì e del sabato o dei giorni dopo le feste. Tra l'altro ormai il medico, nel certificato, non mette più quale patologia ha un dipendente. Cosa che, invece, viene comunicato all'Inps".


Il medico comunque deve riscontrare che c'è una patologia. Erano compiacenti?

"Questo non posso dirlo. Quello che so è che i certificati erano firmati sempre dagli stessi medici. Tra l'altro i primi tre giorni di malattia sono pagati dall'azienda, dal quarto in poi sono condivisi invece con l'Inps. Non stupisce che, quindi, tutte le malattie riscontrate erano brevi. Voglio sottolineare che parliamo di una percentuale non così importante che, tuttavia, mette a rischio il lavoro della stragrande maggioranza. La nostra è una bella azienda dove però ci sono chiaramente anche queste persone".

Quest'indagine è ancora in corso?


"Sì. Non facciamo la Gestapo ma sicuramente andiamo avanti. Devo dire che, in generale, quello che teniamo a instaurare è chiaramente un rapporto di fiducia con tutti e mi pare che si stia costruendo anche facendo vedere che ci sono i controlli".


In conclusione, farete una segnalazione in Procura?


"Stiamo valutando se farla, insieme al nostro consulente legale".


http://www.cataniatoday.it/cronaca/aeroporto-finti-malati-licenziamenti-28-luglio-2017.html
 

Fewwy

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Comunque, in generale, mi era sfuggito che ci fosse questo master plan e, in particolare, che lo stesso fosse già in esecuzione.