L'aeroporto di Birgi resta chiuso
La riapertura dell'aeroporto di Birgi era stata annunciata per domani direttamente dal ministro alla Difesa Ignazio La Russa. Lo scalo, però, continuerà a restare chiuso. L'unica novità è la costituzione di un comitato tecnico che sarà chiamato a decidere se i voli civili protranno "convivere" con gli aerei militari impegnati nelle operazioni in Libia. Il tavolo tecnico si insedierà domani mattina e sarà costituito da personale dell'Airgest, del 37° Stormo e dell'Enac. Il gruppo di lavoro dovrà valutare se esistono tutte le condizioni di safety e security per la riapertura dell'aeroporto e per la convivenza di voli civili e voli militari in assetto operativo. La decisione è stata presa nel corso di un vertice tenuto a Roma presso la sede dell'Enac."È un primo passo indispensabile, sul piano tecnico, per determinare ogni eventuale decisione di riapertura - ha commentato il presidente di Airgest Salvatore Ombra -. Se non si verificano le condizioni operative di sicurezza non è possibile immaginare alcuna riapertura, né parziale né totale. Sui tempi non sono in grado di esprimere alcuna valutazione. Airgest, come sempre, farà il suo lavoro fino in fondo".
Tra le ipotesi in campo c'è la riapertura parziale dello scalo, ma solo limitatamente ad alcuni voli, ovvero le tratte sociali per Pantelleria. In tutto tre voli al giorno. Una proposta definita dal presidente della Provincia Turano "inaccettabile". In una nota il presidente della Provincia ha parlato di una "colossale presa in giro. Si parla di riapertura parziale dello scalo da lunedì - ha dichiarato Turano - ma in realtà l'aeroporto non funzionerà: sarebbero garantite soltanto le tratte sociali per e da Pantelleria. Non si può parlare quindi, di riapertura, ma solo di risolvere un problema di coscienza".
"Non è ripristinando le tratte sociali - sono sempre le parole del Presidente - che si risolve il gravissimo danno economico registrato ad oggi, stimato ad oltre un milione di euro, e destinato a crescere in maniera esponenziale ad un milione di euro al giorno già da aprile con l'apertura della stagione turistica. Da lunedì andranno in fumo ben 78 collegamenti giornalieri che avrebbero portato nel nostro territorio viaggiatori provenienti da tutta Europa, la vera utenza del nostro aeroporto, formata principalmente non tanto da passeggeri panteschi che meritano comunque il pieno rispetto".
Turano ha poi annunciato una mobilitazione totale dell'intero comparto turistico, che ha già denunciato numerosissime cancellazioni di prenotazioni, ma anche di tutta la cittadinanza a difesa del territorio e della sua economia.
"Non è pensabile che la Sicilia, regione che soffre più delle altre della crisi economica, da sola si possa fare carico di una crisi internazionale. In pratica chi sta pagando a caro prezzo gli oneri di questa crisi sono Lampedusa, Mineo, Trapani e Pantelleria. E' inaccettabile un costo così elevato per un territorio che, con immensi sacrifici, negli ultimi anni stava lentamente sviluppando un'economia basata sul turismo." E gli ultimi dati turistici avevano confermato la bontà di questi investimenti, considerato che nel quadriennio 2006-2009 gli arrivi nella Provincia di Trapani hanno registrato un incremento del 15,38 per cento e le presenze sono cresciute del 14,27 per cento con un vero e proprio boom di quelle straniere, schizzate, nello stesso periodo ad un +60,02 per cento.
"Se Birgi è così strategico per l'Italia e per la comunità internazionale - continua Turano - tali soggetti corrano ai ripari costruendo immediatamente una seconda pista di atterraggio e nuove piazzole per l'aviazione civile." Già da un paio di giorni la provincia di Trapani ha istituito un ufficio speciale per la gestione della crisi causata dalla chiusura dello scalo di Birgi. L'ufficio, che ha aperto un tavolo permanente con gli operatori turistici, ha registrato un'estrema preoccupazione da parte del comparto".
Si temono insomma serie ricadute sul comparto turistico. "La chiusura dello scalo civile di Birgi - ha affermato il senatore Antonio D'Alì - dobbiamo sperare duri il meno possibile, altrimenti la frattura del percorso di crescita turistica sarà difficile da rimediare. Sono in contatto col ministero del Turismo, affinché studi un'adeguata campagna per promuovere queste zone, dove le presenze sono crollate e mi auguro che anche la Provincia provveda al sostegno di chi sta perdendo e perderà introiti per questo. Vorrei ricordare - conclude - che siamo passati da 300.000 presenze nel 2004 a 4 milioni, con gli sforzi dei privati, le risorse locali e europee". "E' una situazione drammatica" conferma il sindaco di Marsala, Lorenzo Carini. "Tutti i dintorni subiscono le conseguenze - aggiunge il sindaco di Trapani, Girolamo Fazio - perché si è diffusa una sorta di psicosi ingiustificata, oltre al disagio dello scalo chiuso, che ha spostato tutti i voli su Palermo".
Anche il presidente della Regione Raffaele Lombardo è tornato a sollecitare la riapertura di Birgi, spostando le operazioni militari su Sigonella. "Birgi deve essere riaperto prima che sia tardi, prima - ha dichiarato il governatore - che sia compromessa la stagione turistica del tutto, si usi una base esclusivamente militare se deve continuare questa sorte di bombardamento sulla Libia. C'é Sigonella, che è un aeroporto esclusivamente militare dove se atterranno o decollano aerei militari non disturbano il traffico civile".
Intanto è mobilitazione generale in provincia di Trapani. Martedì mattina da piazza Inam a Marsala partirà il corteo di protesta che percorrerà la sp 21, passando davanti l'aeroporto per arrivare a Trapani, davanti la Prefettura. La manifestazione è organizzata comitato spontaneo provinciale per la riapertura totale dello scalo civile di Trapani-Birgi, che ha lanciato un appello a tutti i cittadini della provincia di Trapani affinché prendano parte al corteo. Di seguito il programma della mobilitazione di martedì.
Piazza INAM ore 9:00
Via Mazzini, via Mario Nuccio, Lungomare Boeo, Viale Isonzo, Porta Nuova, Via del Fante, Via Sappusi, Lungomare Marinella, Strada Provinciale 21 Marsala-Trapani.
Rotonda aeroporto civile: 10.45
Ingresso aeroporto militare: 11.00
Partenza per Trapani, lungo l'itinerario della Strada Provinciale 21 fino a Via Libica, dorsale ZIR, Piazzale Ilio.
Ritrovo a piazzale Ilio: 11.45
Via ammiraglio Staiti, via Mazzini, piazza Umberto I, piazza Vittorio Emanuele, via Regina Margherita, piazza Vittorio Veneto.
Sosta in prefettura: 12.30
Incontro delegazione con il Prefetto: 13.00
Fonte:
http://www.telesud3.com/attualita/l-aeroporto-di-birgi-resta-chiuso-8395.asp