Alitalia, addio all'italiano: steward e piloti si parleranno solo in inglese... GULP


laureen

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8 Settembre 2006
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Ecco una perla "giornalistica" dal Messaggero di oggi:

ROMA - «Assistenti di volo prepararsi al decollo» addio. Niente più «Armare gli scivoli» e nemmeno «Imbarco completato». D’ora in poi su tutti gli aerei del gruppo Alitalia si parla inglese. La novità è di questi giorni e ha lasciato disorientati non pochi habituè dell’alta quota.

Già perché è un altro pezzetto d’Italia che va in pensione per lasciare il posto all’Europa, alla globalizzazione. Semplicemente al terzo millennio. È così che va, è così che deve andare. Però fa sempre strano. Perché quegli annunci, per chi era solito viaggiare con Alitalia, erano una piacevole abitudine. Un po’ come l’interruttore del corridoio di casa: se te lo spostano passano anni prima che riprendi le misure.

Per non parlare di quelli che hanno paura di volare: quelle frasi, sempre le stesse come fossero una preghiera o un mantra, erano dei punti fermi ai quali aggrapparsi e farsi coraggio fino a tirare un sospiro di sollievo, come fosse un riflesso condizionato, quando all’altoparlante dell’aeroplano si sentiva «Assistenti di volo prepararsi all’atterraggio».

Adesso, invece, l’Alitalia ha deciso (nessuno gliel’ha imposto) che le comunicazioni tra l’equipaggio devono essere rigorosamente in lingua inglese. Così prevede la nuova procedura e i nuovi manuali operativi di bordo. Da qualche giorno, quindi, «Assistenti di volo prepararsi all’atterraggio» è diventato «Cabin crew prepare for take off», «Assistenti di volo armare gli scivoli» è stato sostituito da «Cabin crew arm slides and cross check» e ovviamente «Imbarco completato» ha lasciato il posto a «Boarding completed».

La piccola rivoluzione non riguarda solo le comunicazioni di servizio ma anche le procedure di emergenza che da quando è stata fondata la compagnia di bandiera italiana sono sempre state impartite in italiano. Non c’è da augurarselo, ma chissà cosa possono dire in un momento delicato uno steward e una hostess magari di fronte a una maschera dell’ossigeno che non scende automaticamente.


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=165798&sez=HOME_INITALIA

Io mi chiedo quanto sia grande il coraggio di questo signore nello scrivere e diffondere un messaggio così fuorviante ed inesatto. Ma una regola per i giornalisti non è quella di documentarsi, come prima cosa?
No comment.
 

FlyIce

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6 Novembre 2005
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Da qualche giorno, quindi, «Assistenti di volo prepararsi all’atterraggio» è diventato «Cabin crew prepare for take off»
Iniziamo bene ...

Non c’è da augurarselo, ma chissà cosa possono dire in un momento delicato uno steward e una hostess magari di fronte a una maschera dell’ossigeno che non scende automaticamente.
Spero che imprecazioni e parolacce possano rimanere in italiano, visto che il "manuale" non le contempla.
 
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laureen

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8 Settembre 2006
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"La novità è di questi giorni e ha lasciato disorientati non pochi habituè dell’alta quota"

Questa poi... disorientamento, sconcerto, panico...!
 

laureen

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8 Settembre 2006
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è vero che da poco l'inglese è stato introdotto come lingua in comunicazioni fra membri di equipaggio. Il resto, baggianate.
 

alitaliaboy

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Iniziamo bene ...


Spero che imprecazioni e parolacce possano rimanere in italiano, visto che il "manuale" non le contempla.
ahauhauaahaauahh che risate.
Comunque è stato cambiato per uniformarsi tra Airone, Cityliner (lingua inglese) e Alitalia (italiano). Ovviamente si è scelto la lingua inglese, anche se tifavo per l'italiano :)
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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ahauhauaahaauahh che risate.
Comunque è stato cambiato per uniformarsi tra Airone, Cityliner (lingua inglese) e Alitalia (italiano). Ovviamente si è scelto la lingua inglese, anche se tifavo per l'italiano :)
Ce l'avevo con il giornalista, non con AZ.
Gli annunci in italiano mi piacevano, ma non sono così determinanti per la "passenger experience".
 

laureen

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8 Settembre 2006
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ahauhauaahaauahh che risate.
Comunque è stato cambiato per uniformarsi tra Airone, Cityliner (lingua inglese) e Alitalia (italiano). Ovviamente si è scelto la lingua inglese, anche se tifavo per l'italiano :)
Infatti, in Airone è sempre stato così, con varie modifiche nel corso degli anni. Mai nessun problema o lamentela.
Glielo vogliamo dire al giornalista che non c'è nessuno scandalo su cui marciare? Poi l'ultimo capoverso dell'articolo è epico... che considerazione intelligente, ammazza! Non riesco a credere che tutto ciò sia stato scritto su una testata giornalistica a diffusione nazionale. Mah...
 

lima1

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pescara.
Ecco una perla "giornalistica" dal Messaggero di oggi:

(...)«Assistenti di volo armare gli scivoli» è stato sostituito da «Cabin crew arm slides and cross check»
(...)
per mia curiosità .... ma a me è sempre parso di sentire "Cabin crew arm toboggan ..." o mi sbaglio ?
 

Cesare.Caldi

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è vero che da poco l'inglese è stato introdotto come lingua in comunicazioni fra membri di equipaggio.
Questo tipo di decisioni sono una libera scelta di ogni compagnia aerea o c'è una norma che impone che sia l'inglese la lingua ufficiale?
E' vero che in AF le comunicazioni tra cabina e torre o durante il volo sul territorio nazionale sono in francese e non in inglese?
 

speedbird437

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Questo tipo di decisioni sono una libera scelta di ogni compagnia aerea o c'è una norma che impone che sia l'inglese la lingua ufficiale?
E' vero che in AF le comunicazioni tra cabina e torre o durante il volo sul territorio nazionale sono in francese e non in inglese?
E' un pessimo vizio che hanno quasi solo i francesi anche se in passato ce l'avevano anche spagnoli e italiani, ma mai al livello dei francesi dove è diventato uno standard. Compagnie aeree come AF hanno tradotto in francese anche gli fcom,fctm,qrh in francese e credo che fino a quando utilizzavano i 735 avevano pure diverse placards tradotte in francese.

Personalmente penso che si tratta di una mancanza di rispetto verso i colleghi stranieri anche se sul territorio nazionale è del tutto legale.
 
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Cesare.Caldi

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E' un pessimo vizio che hanno quasi solo i francesi anche se in passato ce l'avevano anche spagnoli e italiani, ma mai al livello dei francesi dove è diventato uno standard. Compagnie aeree come AF hanno tradotto in francese anche gli fcom,fctm,qrh in francese e credo che fino a quando utilizzavano i 735 avevano pure diverse placards tradotte in francese.

Personalmente penso che si tratta di una mancanza di rispetto verso i colleghi stranieri anche se sul territorio nazionale è del tutto legale.
Come al solito i francesi si devono distinguere credendo di essere solo loro i migliori e tutti gli altri sbagliano...
Comunque a proposito di uso dell' inglese si raccontano episodi a volte sconcertanti sui piloti russi dovuti alla loro scarsa dimestichezza con questa lingua.
 
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charly

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A me dispiace che non si comunichi più in italiano. ''Assistenti di volo prepararsi al decollo era bellissimo... ''
In quanto ai Francesi,penso che sappiano difendere la loro cultura meglio di noi!
 

laureen

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Non credo che la difesa della tanto decantata italianità sia in qualche modo condizionata dal fatto che sia stata introdotta la lingua inglese, peraltro già presente in numerose compagnie aeree italiane e straniere, nelle comunicazioni tra membri di equipaggio. Si tratta di procedure, non della Lingua E Cultura Italiana. La difesa dell'italianità e' pure giusta e condivisibile ma non mettiamo questo argomento in ogni ambito come il prezzemolo, cerchiamo di distinguere le questioni. Più apprezzabile sarebbe battersi perché i dipendenti migliorino il loro inglese in generale, cosa che pare stiano iniziando a fare con il self training.
Sono d'accordo sul fatto che i francesi l'abbiamo resa una consuetudine quella di parlare francese nelle comunicazioni radio, come puo' capitare di sentire parlare italiano in radio in Italia durante il movimento a terra. la lingua standard e' l'inglese, punto. E confermo per quanto riguarda gli atc russi. Inglese stentato, terminologia non standard, problema abbastanza noto. Ma negli ultimi anni stanno facendo grossi miglioramenti, e molti di questi atc conoscono l'inglese alla perfezione.
Tornando in argomento, sono le compagnie stesse che scelgono la lingua con la quale stilare le proprie comunicazioni standard fra membri di equipaggio. Penso che Alitalia si stia solo adeguando ad una tendenza generale e come già ricordato sopra Airone già utilizzava l'inglese. Il concetto che il giornalista non ha chiaro e che ha scatenato le polemiche e' che le comunicazioni verso i passeggeri rimangono obbligatoriamente in italiano ed inglese, negli annunci di routine così come in annunci di emergenza e comandi. Si e' diffusa l'idea che gli assistenti di volo parleranno in inglese con i passeggeri, italiani e non. E lo trovo ridicolo. Questo giornalista ha il dovere di informare correttamente il lettore, mettendo da parte sarcasmo, opinioni personali e soprattutto non mettendo in discussione la sicurezza e la professionalità delle persone che lavorano, che magari conoscono ugualmente bene italiano ed inglese. Trovo che si voglia scatenare polemiche anche quando non ce n'e' motivo.
 
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