Alitalia esce ufficialmente dalla JV transatlantica


FlyKing

Moderatore
Utente Registrato
14 Aprile 2011
6,052
312
Genova - LIMJ
Lo hanno detto tutti i manager che sono stati a capo di Az, non io. Evidentemente qualcosa di penalizzante c'è. Non so dirti (non ho i dati) se la IAD andasse bene o male.
I vari manager, visti gli strabilianti risultati ottenuti negli ultimi 20 anni, han dato la colpa più o meno a tutto quello che gli è passato sottomano: la JV, le low cost, i sussidi, i treni, la cina che non concede gli slot, la russia che non si fa sorvolare, le crisi economiche..
Non credo faccia molto testo come prova.
 

setIRSposition

Moderatore
6 Novembre 2005
11,555
196
Il ogni caso la fortuna della nuova AZ è su quanto riusciranno a tagliare il CASK specialmente per quanto riguarda i costi fissi perché più margine commerciale hai e più rotte possono sostenersi.
Ineccepibile, sulla carta. Ma mi riesce difficile pensare che un’operazione economica nata sotto il segno di un massiccio intervento statale abbia al centro dei suoi principi quello del taglio dei costi.

Lo Stato, quello italiano più di altri, non fa mai niente gratis, e avrà sempre l’ultima parola su eventuali misure impopolari che l’azienda dovesse mettere in campo.

Ergo: auguri ad AZ, e ancor di più al contribuente italiano.
 

Matteoexfrequentflyer

Utente Registrato
19 Maggio 2020
268
343
51
Piacenza
I vari manager, visti gli strabilianti risultati ottenuti negli ultimi 20 anni, han dato la colpa più o meno a tutto quello che gli è passato sottomano: la JV, le low cost, i sussidi, i treni, la cina che non concede gli slot, la russia che non si fa sorvolare, le crisi economiche..
Non credo faccia molto testo come prova.
Ho scritto più o meno la stessa cosa in un altro post. E' sempre colpa di qualcosa o qualcuno, nessuno che si assuma responsabilità e nessuno che abbia una visione globale del problema.
 
  • Like
Reactions: FlyKing

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,313
8,167
Facciamo le stesse discussioni da anni, e da anni ancora non mi è riuscito di capire questo problema.

Alitalia non può, nell'ottica che si legge su questo forum, aprire nuove rotte Nordamericane perchè "la JV rema(va) contro. Che AF/KL non vogliono perdere traffico via CDG, e che più AZ = meno % per DL, AF, KL (La JV atlantica, come tutte le JV/JB, é metal neutral, con ripartizione delle revenues in base agli ASK messi in campo.)

Cosí si ripete sempre in questo forum.

Ma:
1. se la nuova rotta di Alitalia è in grado di creare introiti uguali a quelle pre-esistenti, tutti guadagnano di più; e, inoltre
2. La JV è metal neutral, per cui chissenefrega se il pax passa da Fiumicino anziché Charles De Gaulle: agli occhi di Air France, l'introito è il medesimo. Inoltre,
3. Non è necessariamente detto che il pax che vola da FCO sia rubato a CDG. Anzi, con un minimo di intelligenza sarà o un pax che prima non esisteva, oppure che avrebbe volato Star, oneworld, chittepare.

Da un punto di vista logico, l'unico motivo che mi riesce di trovare è che AF/DL/KL non volessero nuove aperture da parte di AZ perchè il ritorno - insomma, i RASK - su quelle rotte sarebbero stati troppo bassi, andando quindi a ridurre il valore medio del RASK sul mercato.
 

Matteoexfrequentflyer

Utente Registrato
19 Maggio 2020
268
343
51
Piacenza
Ineccepibile, sulla carta. Ma mi riesce difficile pensare che un’operazione economica nata sotto il segno di un massiccio intervento statale abbia al centro dei suoi principi quello del taglio dei costi.

Lo Stato, quello italiano più di altri, non fa mai niente gratis, e avrà sempre l’ultima parola su eventuali misure impopolari che l’azienda dovesse mettere in campo.

Ergo: auguri ad AZ, e ancor di più al contribuente italiano.
Parliamo dello Stato Italiano, debito pubblico pari a euro 2.500 miliardi euro più euro meno. In costante e inesorabile crescita nonostante i tassi mondiali siano ai minimi storici. Proprio per questo lo Stato nazionalizza, perché ha dimostrato di essere un azionista oculato e attento al profitto! Citazione: sarà un anno bellissimo.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,313
8,167
Continuando a parlare di AZ, io mi auguro una cosa sola. Non tanto il pareggio, o Dio non voglia l'attivo.

Mi piacerebbe, nel mio piccolo, che inizino a fare della reportistica degna di questo nome.

Non so s'è vi è mai capitato di cercare i dati finanziari di Alitalia. L'ho fatto negli ultimi giorni per un articolo che sto buttando giù e... insomma, secondo me il cartello di Medellin è più organizzato.

Dal 2008 ad oggi hanno usato alternativamente l'EBIT, l'EBITDA o qualcos'altro come unità di misura di base. La maggior parte delle relazioni finanziarie sono disponibili online grazie al buon cuore di un accademico della Cattolica che le ha messe online. Le relazioni dell'AS (tra l'altro, trova l'AS giusta, che ce ne sono due ancora in corso) sono più o meno trimestrali, tranne quando sono bimestrali. Dieci documenti e sette layout diversi. Ogni tanto ci sono CASK e RASK, ogni tanto no. Alle volte il documento è un pdf con caratteri che si possono copiare e incollare, più spesso è una semplice foto. Ci sono più pagine con Omissis che in un documento della CIA. Le relazioni di fine anno includono anche il verbale della riunione, ma non sempre. Una sciatteria clamorosa, e va bene che stiamo parlando di una compagnia con 100 aerei e 4 livree (inclusa Air One) diverse, e va bene anche che non è obbligatorio emettere i dati finanziari se non si è listati... Ma siccome parliamo di un'agenzia - di fatto - pubblica, mantenuta con i soldi delle nostre tasse, mi aspetto e mi auguro un po' di trasparenza. Se serve, guardino ai rapporti di Lufthansa. 100 pagine di numeri e 3 di fuffa, non viceversa.
 

Matteoexfrequentflyer

Utente Registrato
19 Maggio 2020
268
343
51
Piacenza
Facciamo le stesse discussioni da anni, e da anni ancora non mi è riuscito di capire questo problema.

Alitalia non può, nell'ottica che si legge su questo forum, aprire nuove rotte Nordamericane perchè "la JV rema(va) contro. Che AF/KL non vogliono perdere traffico via CDG, e che più AZ = meno % per DL, AF, KL (La JV atlantica, come tutte le JV/JB, é metal neutral, con ripartizione delle revenues in base agli ASK messi in campo.)

Cosí si ripete sempre in questo forum.

Ma:
1. se la nuova rotta di Alitalia è in grado di creare introiti uguali a quelle pre-esistenti, tutti guadagnano di più; e, inoltre
2. La JV è metal neutral, per cui chissenefrega se il pax passa da Fiumicino anziché Charles De Gaulle: agli occhi di Air France, l'introito è il medesimo. Inoltre,
3. Non è necessariamente detto che il pax che vola da FCO sia rubato a CDG. Anzi, con un minimo di intelligenza sarà o un pax che prima non esisteva, oppure che avrebbe volato Star, oneworld, chittepare.

Da un punto di vista logico, l'unico motivo che mi riesce di trovare è che AF/DL/KL non volessero nuove aperture da parte di AZ perchè il ritorno - insomma, i RASK - su quelle rotte sarebbero stati troppo bassi, andando quindi a ridurre il valore medio del RASK sul mercato.
Parole sante...
 
  • Like
Reactions: 13900

masdip

Utente Registrato
16 Luglio 2007
94
13
.
oppure cambi il tuo network...
più che altro dovresti bilanciarlo meglio tra short haul versus long haul attraverso una network strategy che fino adesso è completamente mancata, io penso che a riguardo la figura chiave nella nuova AZ è Comani più che Zeni.

Se vuoi fare soldi sullo short/medium haul il tuo CASK ex fuel deve essere intorno a 4/4,5 €cent, al massimo tra 4,5 e 5 nelle rotte con un RASK più elevato.

Secondo alcune slides circolate in rete con provenienza advisors che lavoravano sul progetto Alitalia/FS il RASK totale di AZ nel 2018 è stato di 6,4 €cent mentre il CASK totale 7,2€ cent.

Per quanto riguarda il modello da seguire io scelgo Iberia come modello, per quanto IAG non è ancora totalmente soddisfatta delle loro prestazioni in quanto vogliono EBIT tra 12/15 % , secondo me ci sono molte affinità socio-economiche tra Italia e Spagna.

Se ricordate, negli anni 2010-2013, Iberia era messa veramente male invece adesso ha un EBIT margin del 8,8 %, ma loro hanno avuto la fortuna di avere una persona di un certo spessore come Luis Gallego che prima ha implementato il progetto Iberia Express ( mentre noi italiani abbiamo partorito l'obbrobrio del progetto smart carrier di AirOne) e poi ha trasformato Iberia con il Plan Futuro ma Alitalia non ha mai avuto e non ha al momento profili come quello di Gallego, ovviamente Luis è stato supportato da IAG ed in primis da Willie.

Invece per Alitalia, secondo il ministro dei trasporti, il modello da seguire è TAP che ha sempre avuto risultati molto altalenanti ( tra l'altro con gli ultimi 2 bilanci pubblicati, 2018 & 2019, in perdita come risultato netto, e anche quando produce utili, sempre con margini minimi), più volte vicina alla chiusura ( certo molto meno di AZ), una produttività non esemplare e una puntualità da far rabbrividire.

btw il CASK di Tap nel 2018 è stato 6,82 €cent quindi meglio di AZ ed anche il RASK è migliore.

Un giorno,ci spiegheranno come sono riusciti a paragonare il mercato italiano con quello portoghese ma dimenticavo che noi abbiamo la Lupo come massima esperto del governo in campo traporto aereo, ma onestamente dove vogliamo andare ?
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,638
1,610
Facciamo le stesse discussioni da anni, e da anni ancora non mi è riuscito di capire questo problema.

Alitalia non può, nell'ottica che si legge su questo forum, aprire nuove rotte Nordamericane perchè "la JV rema(va) contro. Che AF/KL non vogliono perdere traffico via CDG, e che più AZ = meno % per DL, AF, KL (La JV atlantica, come tutte le JV/JB, é metal neutral, con ripartizione delle revenues in base agli ASK messi in campo.)

Cosí si ripete sempre in questo forum.

Ma:
1. se la nuova rotta di Alitalia è in grado di creare introiti uguali a quelle pre-esistenti, tutti guadagnano di più; e, inoltre
2. La JV è metal neutral, per cui chissenefrega se il pax passa da Fiumicino anziché Charles De Gaulle: agli occhi di Air France, l'introito è il medesimo. Inoltre,
3. Non è necessariamente detto che il pax che vola da FCO sia rubato a CDG. Anzi, con un minimo di intelligenza sarà o un pax che prima non esisteva, oppure che avrebbe volato Star, oneworld, chittepare.

Da un punto di vista logico, l'unico motivo che mi riesce di trovare è che AF/DL/KL non volessero nuove aperture da parte di AZ perchè il ritorno - insomma, i RASK - su quelle rotte sarebbero stati troppo bassi, andando quindi a ridurre il valore medio del RASK sul mercato.
In questo concetto con un errore di fondo che è stato evidenziato già divese volte, il punto non è la rotta FCO-ATL se operata da macchina DL o AZ in senso stretto, il punto è che ad AZ andava stratta la suddivisione dei profitti della JV decisa in tempi di guida AF-KL e con uno sbilanciamento per la parte europea a favore di AF-KL. Nel calcolo dei costi era compresa una quota per i voli feed così come una quota per coprire i costi fissi connessi alle macchine impiegate in JV e questo era uno dei punti di frizione fra AZ e AF visto che entrambe potevano trarre beneficio condividendo macchine in JV. Un esempio, che si è ben percepito, è stata la diatriba sul FCO-MEX con AZ a volerlo operare a tutti i costi perfino non avendo la macchina adatta e AF a spingere per la chiusura ed istradamento dei pax via CDG dove non riusciva a sostenere l'inefficiente uso dell'A388 (emerso clamorosamente ora che li ritirano in fretta a furia). Per dire alla JV costava meno utilizzare AZ che permetteva costi migliori rispetto ad AF, solo che così i numeri del volo CDG-MEX non giustificavano più l'A380 e quindi la JV avrebbe dovuto chiedere ad AF di sostituirlo con un B77W ma questo portava un bel segno meno nei conti AF perché si trovava a dover operare un A380 per il suo network in proprio che non riusciva a far fruttare e a condividere IN JV un B77W che poteva operare efficientemente altrove. Dal punto di vista di AZ l'attacco alla JV era giustificato dal fatto che operando i voli diretti la JV ne traeva un vantaggio (ma AF-KL uno svantaggio) e AZ stessa poteva spostare indirettamente un po' dello sbilanciamento del peso nella JV andando ad impiegare macchine in JV scaricando parte dei suoi costi fissi sulla stessa. Agli americani il giochino andava bene visto che per loro era win-win (maggiori utili dalla JV e maggiore peso loro visto l'avvicinamento fra AZ e DL tanto che quando EY è uscita di scena si sono fatti tirare dentro nella discussione della new AZ pur di mantenere questa arma da usare al bisogno nei confronti di AF-KL riguardo agli equilibri interni all'alleanza fra loro e i franco-olandesi).
Tornando al perché del peso di AZ (quindi in parte del mercato italiano) sottostimato i tempi della nascita della JVA. Questo non fu considerato un problema perché da li a qualche anno AZ sarebbe dovuta confluire in un nuovo gruppo AF-KL-AZ con i soci italiani liberi quindi di rimanere soci oppure di commerciare le proprie azioni sul mercato. Questa operazione era già stata discussa ai tempi della nascita di AZ-CAI e avrebbe permesso a Silvio (grande sponsor dell'operazione di urlare all'italianità) e ai franco olandesi di salvaguardare il mercato italiano scacciando le mire di LH. Saltato il merger per il momento di difficoltà della parte AF alle prese, se ricordate, con grossi problemi sindacali la questione sbilanciamento della JV è diventato un problema specialmente quando gli Emiri sono entrati in AZ e hanno provato ad accordarsi con gli americani per appianare le loro divergenze con reciproco vantaggio e una sponda lato europa con gli olandesi sempre più insofferenti delle inefficienze della branca francese (culminata con la scalata del governo olandese in AF-KL per difendere gli interessi dei soci olandesi).
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,638
1,610
più che altro dovresti bilanciarlo meglio tra short haul versus long haul attraverso una network strategy che fino adesso è completamente mancata, io penso che a riguardo la figura chiave nella nuova AZ è Comani più che Zeni.

Se vuoi fare soldi sullo short/medium haul il tuo CASK ex fuel deve essere intorno a 4/4,5 €cent, al massimo tra 4,5 e 5 nelle rotte con un RASK più elevato.

Secondo alcune slides circolate in rete con provenienza advisors che lavoravano sul progetto Alitalia/FS il RASK totale di AZ nel 2018 è stato di 6,4 €cent mentre il CASK totale 7,2€ cent.

Per quanto riguarda il modello da seguire io scelgo Iberia come modello, per quanto IAG non è ancora totalmente soddisfatta delle loro prestazioni in quanto vogliono EBIT tra 12/15 % , secondo me ci sono molte affinità socio-economiche tra Italia e Spagna.

Se ricordate, negli anni 2010-2013, Iberia era messa veramente male invece adesso ha un EBIT margin del 8,8 %, ma loro hanno avuto la fortuna di avere una persona di un certo spessore come Luis Gallego che prima ha implementato il progetto Iberia Express ( mentre noi italiani abbiamo partorito l'obbrobrio del progetto smart carrier di AirOne) e poi ha trasformato Iberia con il Plan Futuro ma Alitalia non ha mai avuto e non ha al momento profili come quello di Gallego, ovviamente Luis è stato supportato da IAG ed in primis da Willie.

Invece per Alitalia, secondo il ministro dei trasporti, il modello da seguire è TAP che ha sempre avuto risultati molto altalenanti ( tra l'altro con gli ultimi 2 bilanci pubblicati, 2018 & 2019, in perdita come risultato netto, e anche quando produce utili, sempre con margini minimi), più volte vicina alla chiusura ( certo molto meno di AZ), una produttività non esemplare e una puntualità da far rabbrividire.

btw il CASK di Tap nel 2018 è stato 6,82 €cent quindi meglio di AZ ed anche il RASK è migliore.

Un giorno,ci spiegheranno come sono riusciti a paragonare il mercato italiano con quello portoghese ma dimenticavo che noi abbiamo la Lupo come massima esperto del governo in campo traporto aereo, ma onestamente dove vogliamo andare ?
Infatti l'esempio da seguire (su cui siamo sempre stati d'accordo io e 13900 è Iberia), ma mi sa che hai colpito nel segno riguardo alla valutazione politica della faccenda.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,313
8,167
In questo concetto con un errore di fondo che è stato evidenziato già divese volte, il punto non è la rotta FCO-ATL se operata da macchina DL o AZ in senso stretto, il punto è che ad AZ andava stratta la suddivisione dei profitti della JV decisa in tempi di guida AF-KL e con uno sbilanciamento per la parte europea a favore di AF-KL.
Ok, questo è comprensibile. Ma come sono suddivisi i profitti? Non sono in base alle quote di mercato, quindi gli ASK?

Nel calcolo dei costi era compresa una quota per i voli feed così come una quota per coprire i costi fissi connessi alle macchine impiegate in JV e questo era uno dei punti di frizione fra AZ e AF visto che entrambe potevano trarre beneficio condividendo macchine in JV. Un esempio, che si è ben percepito, è stata la diatriba sul FCO-MEX con AZ a volerlo operare a tutti i costi perfino non avendo la macchina adatta e AF a spingere per la chiusura ed istradamento dei pax via CDG dove non riusciva a sostenere l'inefficiente uso dell'A388 (emerso clamorosamente ora che li ritirano in fretta a furia).
Che AF non sappia/possa usare il 380 è palese. Però che l'ingresso di Alitalia faccia sì che il 380 diventa non redditizio sulla rotta vuol dire che i passeggeri Alitalia sono comunque 'cannibalizzati' dalla JV, e non provengono - che so - da pax Iberia o Aer Europa che saltano il fosso. In quel senso Air France ha ragione a protestare, il danno è per tutti.

Per dire alla JV costava meno utilizzare AZ che permetteva costi migliori rispetto ad AF, solo che così i numeri del volo CDG-MEX non giustificavano più l'A380 e quindi la JV avrebbe dovuto chiedere ad AF di sostituirlo con un B77W ma questo portava un bel segno meno nei conti AF perché si trovava a dover operare un A380 per il suo network in proprio che non riusciva a far fruttare e a condividere IN JV un B77W che poteva operare efficientemente altrove. Dal punto di vista di AZ l'attacco alla JV era giustificato dal fatto che operando i voli diretti la JV ne traeva un vantaggio (ma AF-KL uno svantaggio) e AZ stessa poteva spostare indirettamente un po' dello sbilanciamento del peso nella JV andando ad impiegare macchine in JV scaricando parte dei suoi costi fissi sulla stessa. Agli americani il giochino andava bene visto che per loro era win-win (maggiori utili dalla JV e maggiore peso loro visto l'avvicinamento fra AZ e DL tanto che quando EY è uscita di scena si sono fatti tirare dentro nella discussione della new AZ pur di mantenere questa arma da usare al bisogno nei confronti di AF-KL riguardo agli equilibri interni all'alleanza fra loro e i franco-olandesi).
Non mi è chiara questa faccenda. Se i costi sono apporzionati tra tutti, e i ricavi pure... se una compagnia entra su quella rotta con un aereo inadatto (Alitalia) e costringe un'altra compagnia a volare in perdita (Air France), allora tutta la JV ne perde.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,313
8,167
più che altro dovresti bilanciarlo meglio tra short haul versus long haul attraverso una network strategy che fino adesso è completamente mancata, io penso che a riguardo la figura chiave nella nuova AZ è Comani più che Zeni.

Se vuoi fare soldi sullo short/medium haul il tuo CASK ex fuel deve essere intorno a 4/4,5 €cent, al massimo tra 4,5 e 5 nelle rotte con un RASK più elevato.

Secondo alcune slides circolate in rete con provenienza advisors che lavoravano sul progetto Alitalia/FS il RASK totale di AZ nel 2018 è stato di 6,4 €cent mentre il CASK totale 7,2€ cent.

Per quanto riguarda il modello da seguire io scelgo Iberia come modello, per quanto IAG non è ancora totalmente soddisfatta delle loro prestazioni in quanto vogliono EBIT tra 12/15 % , secondo me ci sono molte affinità socio-economiche tra Italia e Spagna.

Se ricordate, negli anni 2010-2013, Iberia era messa veramente male invece adesso ha un EBIT margin del 8,8 %, ma loro hanno avuto la fortuna di avere una persona di un certo spessore come Luis Gallego che prima ha implementato il progetto Iberia Express ( mentre noi italiani abbiamo partorito l'obbrobrio del progetto smart carrier di AirOne) e poi ha trasformato Iberia con il Plan Futuro ma Alitalia non ha mai avuto e non ha al momento profili come quello di Gallego, ovviamente Luis è stato supportato da IAG ed in primis da Willie.

Invece per Alitalia, secondo il ministro dei trasporti, il modello da seguire è TAP che ha sempre avuto risultati molto altalenanti ( tra l'altro con gli ultimi 2 bilanci pubblicati, 2018 & 2019, in perdita come risultato netto, e anche quando produce utili, sempre con margini minimi), più volte vicina alla chiusura ( certo molto meno di AZ), una produttività non esemplare e una puntualità da far rabbrividire.

btw il CASK di Tap nel 2018 è stato 6,82 €cent quindi meglio di AZ ed anche il RASK è migliore.

Un giorno,ci spiegheranno come sono riusciti a paragonare il mercato italiano con quello portoghese ma dimenticavo che noi abbiamo la Lupo come massima esperto del governo in campo traporto aereo, ma onestamente dove vogliamo andare ?
metto in allegato l'unico dato per un intero anno che mi riesce di trovare per AZ (torno a dire: rendicontazione pubblica dei risultati PESSIMA) con comparazione con altri delle stesse dimensioni.

Alitalia ha costi simili a quelli di Iberia (e certamente più bassi di quelli di Lufthansa o Air France/KLM), mentre il lato RASK è a livelli da Vueling e Easyjet. Prova che è in un modello operativo sbagliato.

Ho anche provato a fare una comparazione tra voci di costo. È grossolana perchè, oltre ai noti problemi di rendicontazione, ci sono fortissime differenze su come le varie compagnie mostrano i propri risultati. Se si nota, il costo per il carburante è poco più alto della media IATA (e qui possono giocarci un sacco di variabili), mentre quello del lavoro è sostanzialmente in linea con IATA, Aer Lingus e Iberia. I problemi di AZ sul lato costi sono altri, e secondo me sono da ritrovarsi in costi troppo alti per funzioni come vendita, leasing, manutenzione e via dicendo. Purtroppo fare un like-for-like è impossibile.

(ah, dati per il 2017).

Comunque, anche riducendo i CASK a livelli folli, da Aer Lingus, rimane un problema: AZ non guadagna a sufficienza.
 

Allegati

Matteoexfrequentflyer

Utente Registrato
19 Maggio 2020
268
343
51
Piacenza
più che altro dovresti bilanciarlo meglio tra short haul versus long haul attraverso una network strategy che fino adesso è completamente mancata, io penso che a riguardo la figura chiave nella nuova AZ è Comani più che Zeni.

Se vuoi fare soldi sullo short/medium haul il tuo CASK ex fuel deve essere intorno a 4/4,5 €cent, al massimo tra 4,5 e 5 nelle rotte con un RASK più elevato.

Secondo alcune slides circolate in rete con provenienza advisors che lavoravano sul progetto Alitalia/FS il RASK totale di AZ nel 2018 è stato di 6,4 €cent mentre il CASK totale 7,2€ cent.

Per quanto riguarda il modello da seguire io scelgo Iberia come modello, per quanto IAG non è ancora totalmente soddisfatta delle loro prestazioni in quanto vogliono EBIT tra 12/15 % , secondo me ci sono molte affinità socio-economiche tra Italia e Spagna.

Se ricordate, negli anni 2010-2013, Iberia era messa veramente male invece adesso ha un EBIT margin del 8,8 %, ma loro hanno avuto la fortuna di avere una persona di un certo spessore come Luis Gallego che prima ha implementato il progetto Iberia Express ( mentre noi italiani abbiamo partorito l'obbrobrio del progetto smart carrier di AirOne) e poi ha trasformato Iberia con il Plan Futuro ma Alitalia non ha mai avuto e non ha al momento profili come quello di Gallego, ovviamente Luis è stato supportato da IAG ed in primis da Willie.

Invece per Alitalia, secondo il ministro dei trasporti, il modello da seguire è TAP che ha sempre avuto risultati molto altalenanti ( tra l'altro con gli ultimi 2 bilanci pubblicati, 2018 & 2019, in perdita come risultato netto, e anche quando produce utili, sempre con margini minimi), più volte vicina alla chiusura ( certo molto meno di AZ), una produttività non esemplare e una puntualità da far rabbrividire.

btw il CASK di Tap nel 2018 è stato 6,82 €cent quindi meglio di AZ ed anche il RASK è migliore.

Un giorno,ci spiegheranno come sono riusciti a paragonare il mercato italiano con quello portoghese ma dimenticavo che noi abbiamo la Lupo come massima esperto del governo in campo traporto aereo, ma onestamente dove vogliamo andare ?
Intervento chiaro e molto interessante!
 

Matteoexfrequentflyer

Utente Registrato
19 Maggio 2020
268
343
51
Piacenza
13900, ottima analisi come sempre. Mi sembra evidente che i problemi di Alitalia nei CASK dipendano in parte da inadeguatezza del management e in buona parte dal rischio creditizio, nel senso che i fornitori sono consapevoli di vendere prodotti e servizi a un cliente che ogni tot anni salta e lascia debiti a destra e sinistra, quindi è scontato che siano obbligati ad avere margini maggiori. Per il RASK direi che il problema non è solo il mercato italiano, è anche che Alitalia vende pochi biglietti a tariffe alte rispetto alla concorrenza.
 

EdoC

Utente Registrato
7 Giugno 2015
2,163
137
Grazie a 13900 e Farfallina, queste sono le discussioni interessanti, quelle che si basano su idee supportate da numeri e non sparate li senza nessuna spiegazione, per idea presa. E evidente che Az abbia grossi problemi di RASK: credo che in parte molto dipende sul, netto, sbilanciamento tra corto/medio raggio e lungo raggio, soprattutto in un mercato nazionale/europeo dominato dalle LC che fanno calare notevolmente gli yields soprattutto su alcune tratte. Abbassare il CASK è fondamentale: mi sembra che già i nuovi accordi con i lessor portano ad ottimi risparmi, oltre che all' uscita di macchine di corto/medio raggio che non portavano utili perchè utilizzati in rotte che erano in perdita. Per tornare alla JV è evidente che non fosse quello il problema principale di Az, ma che, come ha scritto Farfallina, qualche limitazione l' aveva: il non poter operare alcune rotte comporta anche il non poter scaricare i costi fissi sulla Jv (come fanno altri), e aggiungo che una rotta di LR porta anche dei feeder che servono a riempire i voli nazionali/europei e a poter permettersi di alzare i prezzi del ptp. Sarà interessante vedere cosa vogliono fare con 3 mld in cassa, e considerando che il tutto andrà visto dalla Summer 21, perchè la Summer 20 sarà molto limitata e la Winter, già limitata di suo, soffrirà ancora questa situazione. Concordo anch' io che Az dovrebbe seguire il modello IB: sviluppare un mercato chiaro (come il Sud America), ed evitare di andare a buttarsi in rotte verso est che sono dominate dalle compagnie del golfo. Un' altra cosa che secondo me dovrebbero evitare solo le rotte 3/5 settimanali, non coperte da compagnie partner negli altri giorni (mi riferisco per esempio alla SCL). Inoltre sono fondamentali i cs su prosecuzioni : per esempio non si è mai capito perchè non sono stati messi cs con AereoMexico sulla MEX per raggiungere destinazioni nazionali e caraibiche.
 

dario abbece

Utente Registrato
2 Ottobre 2008
2,379
20
milano
Interessante si....ma difficilissimo se non impossibile fare previsioni...............probabile che chi viaggiava per lavoro sia spostato con un viaggio virtuale da casa sua o al massimo nell'ufficio della sua sede.......
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,313
8,167
Grazie a 13900 e Farfallina, queste sono le discussioni interessanti, quelle che si basano su idee supportate da numeri e non sparate li senza nessuna spiegazione, per idea presa. E evidente che Az abbia grossi problemi di RASK: credo che in parte molto dipende sul, netto, sbilanciamento tra corto/medio raggio e lungo raggio, soprattutto in un mercato nazionale/europeo dominato dalle LC che fanno calare notevolmente gli yields soprattutto su alcune tratte. Abbassare il CASK è fondamentale: mi sembra che già i nuovi accordi con i lessor portano ad ottimi risparmi, oltre che all' uscita di macchine di corto/medio raggio che non portavano utili perchè utilizzati in rotte che erano in perdita. Per tornare alla JV è evidente che non fosse quello il problema principale di Az, ma che, come ha scritto Farfallina, qualche limitazione l' aveva: il non poter operare alcune rotte comporta anche il non poter scaricare i costi fissi sulla Jv (come fanno altri), e aggiungo che una rotta di LR porta anche dei feeder che servono a riempire i voli nazionali/europei e a poter permettersi di alzare i prezzi del ptp. Sarà interessante vedere cosa vogliono fare con 3 mld in cassa, e considerando che il tutto andrà visto dalla Summer 21, perchè la Summer 20 sarà molto limitata e la Winter, già limitata di suo, soffrirà ancora questa situazione. Concordo anch' io che Az dovrebbe seguire il modello IB: sviluppare un mercato chiaro (come il Sud America), ed evitare di andare a buttarsi in rotte verso est che sono dominate dalle compagnie del golfo. Un' altra cosa che secondo me dovrebbero evitare solo le rotte 3/5 settimanali, non coperte da compagnie partner negli altri giorni (mi riferisco per esempio alla SCL). Inoltre sono fondamentali i cs su prosecuzioni : per esempio non si è mai capito perchè non sono stati messi cs con AereoMexico sulla MEX per raggiungere destinazioni nazionali e caraibiche.
Il grosso, grossissimo, enorme problema di AZ è, lo ripeto, il modello di mercato.

L'ultima volta che qualcuno ha provato ad annunciare una strategia è stata nel 2017 (o '18) col piano Etihad. Da qualche parte sul sito corporate dovrebbero esserci i lanci di agenzia. Un piano basato su 'tre hub', Linate Malpensa e FCO. Una fesseria.

Nessuna, torno a dire nessuna, compagnia delle dimensioni di Alitalia in Europa ha tre hub. L'unica più o meno è SAS, col vantaggio di avere un'orografia interessante e con risultati che, a essere gentili, possiamo definire rachitici. Non lo fanno IB, EI, non lo fanno nemmeno le 'grandi' come BA o AF-KL. Solo Lufthansa ha imbastito una strategia multi-hub.

Se AZ vuole sopravvivere deve decidere cosa fare da grande. Se vuole essere un hub carrier, allora deve concentrarsi a FCO. A cosa serve Linate? Le voci che circolano parlano solo di una rotta in attivo, quella per Londra, il resto è profondo rosso. Quali sono i costi derivanti dall'avere tre basi di cui una, a MXP, per farci due voli? Hanno provato di tutto su Linate, senza successo. Che lascino perdere; feeds su Roma, e un hub vero e proprio a FCO. Ma per farlo serve autonomia e serve coraggio. Almeno uno dei due manca.
 
  • Like
Reactions: AlicorporateUK