Ancora su vendita Volare


airblue

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L’Autorità Antitrust ha vietato l’intesa posta in essere dalle compagnie aeree Alitalia e Volare relativamente a nove rotte nazionali

L’Autorità Antitrust ha deliberato, nel corso della sua adunanza del 10 luglio 2003, di vietare l’accordo commerciale di code sharing tra le società Alitalia Linee Aeree Italiana S.p.A. e Volare Group S.p.A. relativamente a nove tratte nazionali rispetto alle quattordici complessive domestiche e alle otto europee interessate dall’accordo fra le due compagnie. Le tratte che secondo l’Autorità Antitrust risultano in contrasto con le norme sulla concorrenza sono quelle di Fiumicino/ Catania, Fiumicino / Palermo, Fiumicino / Venezia, Fiumicino / Bari, Linate / Napoli, Malpensa / Napoli, Linate / Catania, Linate / Bari e Linate / Palermo. L’accordo, stipulato dalle parti e comunicato alla Autorità Antitrust, ha avuto efficacia a partire dal 1 luglio 2002 e riguarda lo svolgimento di servizi di trasporto aereo di linea con condivisione dei codici su quattordici tratte nazionali e otto europee, operate da Alitalia e Volare, nonché l’adesione di volere al Programma di Fidelizzazione “MilleMiglia”di Alitalia. Nelle stagioni Summer 2002 e Winter 2002- 2003 esso ha interessato tutte le rotte nazionali ed internazionali operate da Volare. Nel periodo in questione, pertanto, Volare ha cessato di esercitare autonomamente qualsiasi collegamento nazionale ed europeo. Con riguardo alle rotte internazionali il confronto competitivo avviene tra numerosi e qualificati operatori e le condizioni di accesso ai mercati non presentano rilevanti barriere all’ingresso. Su tali rotte, come anticipato otto in tutto, l’accordo non presenta, a dire della Autorità, alcuna valenza restrittiva. Il problema sorge, al contrario, sulle tratte nazionali. Per quanto concerne tali rotte, l’accordo di code sharing si inquadra in un contesto caratterizzato da un grado di concorrenza assai limitato e da significative barriere all’ingresso. In particolare, le quattordici rotte nazionali indicate rappresentano circa il 28% del totale nazionale, sia in termini di posti offerti, sia di passeggeri trasportati. In ragione dei poteri attribuiti al vettore che materialmente opera il singolo volo, il tipo di code sharing stipulato da Alitalia e Volare riduce significativamente la concorrenza tra i due vettori. Inoltre, mediante l’accordo e, attraverso la definizione congiunta dei Programmi Operativi, Alitalia e Volare hanno realizzato un riposizionamento reciproco su alcune rotte, determinando una ripartizione strategica fra di esse dei mercati nazionali interessati. L’accordo ha per di più permesso ad Alitalia e Volare di presidiare più efficacemente le rotte da e per Linate, dove i due vettori continuano ad essere presenti: sulle rotte che riguardano l’aeroporto di Linate l’accordo ha determinato effetti restrittivi anche in considerazione della situazione di congestionamento degli slot che caratterizza tale aeroporto, consentendo ad Alitalia e Volare di disporre di un numero di slot pressoché doppio rispetto a quello detenuto dall’insieme dei concorrenti e pari a circa tre volte quello di ciascun operatore. La predetta intesa ha pertanto determinato un innalzamento delle barriere all’entrata per i concorrenti sui collegamenti da e per Linate interessati dal code sharing. La Autorità Antitrust ha definitivamente concluso affermando che l’intesa ha determinato una restrizione della concorrenza relativamente a tutti i collegamenti nazionali interessati. L’Autorità ha ritenuto comunque di accogliere la richiesta di autorizzazione in deroga presentata dalle parti ai sensi dell’art. 4 della Legge 287/90 limitatamente a cinque delle quattordici rotte interessate. Relativamente alle rotte Fiumicino/ Catania, Fiumicino / Palermo, Fiumicino / Venezia, Fiumicino / Bari, Linate / Napoli, Malpensa / Napoli, Linate / Catania, Linate / Bari e Linate / Palermo l’Autorità ha invece vietato la prosecuzione dell’accordo, in quanto l’istruttoria ha dimostrato che le restrizioni della concorrenza determinate dall’accordo sono estremamente significative e neppure sussistono le condizioni per una autorizzazione in deroga, atteso che non appaiono dimostrati il miglioramento delle condizioni di offerta, né il trasferimento dei benefici ai consumatori.

(Provvedimento AGCM n. 12185 del 10 luglio 2003, I532, Boll. 28/2003)
 

B787-FLR

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www.aviazionecivile.it
Ognuno tira acqua al suo mulino, il fatto che l'Antitrust abbia bocciato l'accordo di c/s una volta non significa che lo ostacolerà di nuovo perchè su alcune rotte sono mutate le condizioni di mercato e perchè non si conoscono i piani di AZ per VA. Se VA diventasse la low cost di AZ verrebbe meno il presupposto su cui si basa questa decisione.

Ciao
 

Cesare.Caldi

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easyJet è allibita per il via libera alla fusione Alitalia-Volare

easyJet, la compagnia low cost leader nel mercato europeo, è allibita che sia sempre più probabile il take over di Volare, compagnia italiana che aveva dichiarato fallimento, da parte di Alitalia, compagnia di bandiera anch’essa a rischio di fallimento.

Una corte italiana ha respinto il ricorso presentato da Air One, in cui si sosteneva che la compagnia di bandiera non possedesse i mezzi finanziari adeguati per acquisire un altro vettore. La decisione finale per il take over è prevista all’inizio di Febbraio, ma una fusione dei due vettori in difficoltà è sempre più probabile.

Arnaldo Munoz, Country Manager di easyJet per il mercato italiano ha dichiarato:
“Alitalia dovrebbe essere obbligata a risolvere i propri problemi prima di poter anche solo pensare di acquisire un altro vettore. E’ davvero difficile capire come un vettore inefficiente e con difficoltà finanziarie possa acquisirne un altro. Sia Alitalia, sia Volare hanno ricevuto degli aiuti consistenti dallo stato italiano. La sola Alitalia ha ricevuto ben 4,4 miliardi di euro in aiuti di stato e nuovi capitali negli ultimi dieci anni. Molto più di quanto vale al momento. Nonostante le ingenti somme ricevute, Alitalia è riuscita a chiudere in perdita negli ultimi 4 anni.

Questo non sarà un matrimonio felice, perché queste due compagnie in difficoltà non hanno le risorse necessarie per portare avanti una partnership fiorente. C’è ancora chi crede che sia possibile salvare posti di lavoro nel settore aereo garantendo sussidi ad una compagnia di anno in anno. La verità è che nel lungo termine questa politica non salverà nessun posto di lavoro. Comunque, una delle conseguenze è che i passeggeri in Italia continuano a pagare tariffe molto alte su molte rotte e le compagnie come easyJet che offrono tariffe basse e creano lavoro in Italia si trovano ad affrontare un mercato distorto.”

easyJet aprirà una base a Malpensa a Marzo e creerà 100 nuovi posti di lavoro per piloti e assistenti di lavoro. easyJet opererà rotte domestiche e europee e mira ad un ulteriore sviluppo del proprio network in Italia, mirando a una crescita organica.

Comunicato stampa Easyjet
 

goafan

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Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR

Ognuno tira acqua al suo mulino, il fatto che l'Antitrust abbia bocciato l'accordo di c/s una volta non significa che lo ostacolerà di nuovo perchè su alcune rotte sono mutate le condizioni di mercato e perchè non si conoscono i piani di AZ per VA. Se VA diventasse la low cost di AZ verrebbe meno il presupposto su cui si basa questa decisione.

Ciao
Esatto, l'unica rotta che potrebbe dare problemi è la Milano-Parigi, ma basterà rinunciare a qualche slot e fine della storia.

CIAO
_goa
 

caffettiera

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7 Novembre 2005
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.
il girotondo è sempre lo stesso:

ricorso al TAR, poi al Consiglio di Stato e parallelamente aprirà un'istanza all'antitrust italiana oltre che a quella di bruxelles. ovviamente lancerà messaggi trasversali poco chiari a un pò di persone (poco chiari perchè non si capisce mai se son minacce oppure no)con la speranza che questi se la facciano sotto e poi ovviamente terminerà il tutto con "minisdro insoma che ingustiszia pensaci tu"
... sempre così, cambiasse una volta!

:D:D
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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Italy
Che vergogna tirare fuori notizie del 2003 quando Volare aveva quasi più aerei di Air One ...
... le cose sono cambiate, volare ha 1 767 che tra un po' deve restituire e 4 320 in wet lease.

La gara è semplice chi offre di più vince, nella vita bisogna saper vincere ma anche sapere perdere !!!

Se AP offriva 39 mil. VA era sua, ne ha offerti 10 di meno, non rompesse la balle.
 

albert1

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11 Dicembre 2005
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Abruzzo.
confermo e sottoscrivo Flyce!Purtroppo sembra che da qualche mese a questa parte airone sia diventata la dea dei cieli italiani....ma siamo matti?Perche'meridiana ed eurofly non hanno protestato?Hai perso l'asta rassegnati e basta.Quando AP ha preso i postali di az non aveva neanche gli aerei sufficienti per coprirli.Il suo presidente non si sta comportando bene.Vi lancio un'ultima riflessione.Se non sbaglio AP e'cresciuta in questi ultimi 5 anni......e se questo governo malauguratamente dovesse cadere???Come mai ci sono compagnie italiane in cui si registrano innumerevoli avarie agli aa/mm che continuano a volare senza che le autorita'preposte facciano nulla continuando invece a rompere le uova nel paniere solo ad AZ???E'vero volare aveva piu'aa/mm di airone.Ora questiultimi vogliono farla da padrone.Speriamo che le cose cambino perche'altrimenti potremmo ritrovarci di fronte ad una situazione tipo volare 2 il ritorno con protagonisti diversi...