Bologna, un treno per l'aeroporto


FLRprt

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Sul sito www.lavoce.info appaiono articoli riguardanti il trasporto aereo e quanto vi è connesso. Questo è l'ultimo. Non mi sembrano condivisibili alcune delle considerazioni (definire una rottura di carico il dover prendere il people mover mi sembra esagerato, o l'impressione che l'aeroporto non sia moderno perché non ha i "finger"), ma alcuni dati sull'integrazione trasporto aereo - trasporto ferroviario sono impressionanti. L'errore madornale compiuto nel non fare passare l'AV da Malpensa e dal Marconi non ha pari, anche se l'AV da sola non bastava (vedi i casi citati di Zurigo Kloten, Amsterdam Schipol e quelli appena accennati o non citati di Copenhagen Kastrup, Francoforte, Oslo Gardemoen, Stoccolma Arlanda). Il link alla pagina è www.lavoce.info/articoli/pagina1002855.htm
Ai lettori di Bologna: quanto riportato circa la questione del People Mover risponde a verità? So bene che l'esperimento del Phileas -i filobus a guida ottica- è stato una catastrofe, e se ora si utilizza questa ragione per far saltare il progetto del "trenino" sarebbe triste. Per mia esperienza, l'attuale autobus Stazione - aeroporto Marconi è abbastanza comodo, ma in alcuni momenti inavvicinabile.

UN TRENO PER L'AEROPORTO
di Ivan Beltramba - 14.02.2012
La vicenda del "people mover" tra l'aeroporto e la stazione centrale di Bologna ha ormai assunto tratti paradossali. Si tratta infatti di un progetto destinato fin dall'inizio al fallimento. Non tiene conto del fatto che l'area di influenza di un aeroporto non è solo la città di riferimento. D'altra parte la società di gestione sembra più interessata ai parcheggi e ad eventuali centri commerciali. Per il piccolo aeroporto bolognese basterebbe una ferrovia, collegata alla linea Milano-Bologna, che entri all'interno dell'aerostazione.
La vicenda bolognese del people mover tra aeroporto “Guglielmo Marconi” e stazione centrale sta raggiungendo picchi di ridicolo difficilmente eguagliabili.
Dopo un primo bando per la realizzazione in project financing di un collegamento dedicato in sede propria andato deserto alcuni anni fa, la riscrittura ha visto la vittoria della società “Marconi Express” a capitale misto Ccc 75 per cento-Atc 25 per cento. Cioè il Consorzio cooperative costruzioni e la Azienda dei trasporti, ex-municipalizzata ora spa, di provincia e comune; semplificando: il costruttore e l’esercente.

UN FALLIMENTO ANNUNCIATO
Fin qui sembra tutto regolare. Qualche dubbio sorge viste le indiscrezioni sui patti parasociali: Ccc infatti dopo qualche anno potrebbe sfilarsi con obbligo per Atc di acquisire tutto il capitale. Tradotto: se gli affari van male mollo tutto ad Atc.
Ma leggendo le carte allo stato attuale del progetto, gli affari andranno sicuramente male: si dichiara una capacità di trasporto di 400 persone all'ora per senso di marcia, meno di una vecchia seggiovia monoposto. L’infrastruttura, però, dovrebbe costare sui 102 milioni di euro, per circa il 70 per cento in project financing: 27 milioni arriveranno dalla Regione, 3 da aeroporto e 72 appunto in project financing. Senza contare i costi esercizio. Dando poi per scontato che fiumi di viaggiatori vogliano andare o provengano dalla stazione centrale, per di più con una rottura di carico. Infine, pare che il fornitore della parte “tecnologica”, cioè via di corsa e veicoli, sia un costruttore di parchi divertimento e montagne russe.
Ma guardiamo bene i numeri.
La attuale autolinea Aerobus-Blq di Atc, con cadenza 15 minuti, ha una capacità di 300 viaggiatori l’ora e dichiara di essere in pareggio trasportando circa 750mila persone l'anno con la corsa semplice e 100mila abbonati; il biglietto costa ben 6 euro contro un biglietto urbano di 1,20 euro e di 2 euro per la seconda zona.
L’autolinea Modena-Bologna Aeroporto e vv. di Atcm passa ogni due ore (biglietto 15 euro) e non sembra affollata, anzi.
L’aeroporto nel 2010 ha avuto circa 5.500.000 viaggiatori (trend 2011: 6 milioni). Da anni sostiene di volere raggiungere (e superare) gli 8 milioni: un ottimismo della volontà.
Supponendo che il futuro sia roseo, avere un collegamento che dichiara dall’inizio di non superare per limiti tecnici 1,5 milioni di viaggiatori l'anno sembra poco “intelligente”.
Recentemente è stata presentata l’ultima versione del “piano di sviluppo aeroportuale”, che finalmente prevede i “finger”. (1) Però, la nuova aerostazione si allontana dal capolinea del people mover di oltre 500 metri.

COME SI ARRIVA NEGLI AEROPORTO EUROPEI
Vediamo allora che cosa può permettere di portare molte persone all'interno di un aeroporto col trasporto pubblico, assumendo che l’autolinea non sia proprio il non plus ultra.
In Italia abbiamo Malpensa, Pisa, Fiumicino, Caselle e Punta Raisi che hanno una stazione ferroviaria. Salvo Caselle, sono tutte stazioni di testa e in generale non si può dire che i servizi siano molto frequenti. Si tratta sempre di collegamenti solo verso la grande città di riferimento, se trascuriamo le due ridicole coppie di Freccia Rossa Roma Termini-Milano Centrale che proseguono su Malpensa e da lì provengono. In orari inutilizzabili.
Con i pochi dati reperibili, non sembra che la percentuale di passeggeri degli aerei che usano il treno in andata o ritorno dall'aeroporto sia superiore al 5 per cento. Sui dipendenti che lavorano in aeroporto i dati sono ancora meno, ma è improbabile che la percentuale che utilizza il treno sia superiore a quella dei passeggeri.
I Malpensa-Express nelle due versioni - “Cadorna” e “Centrale” - raggiungono circa 12mila saliti nel giorno medio feriale. Con un movimento di 19 milioni all’anno (dati 2010), cioè circa 55mila al giorno medio feriale, non sono molti. Tanto più che i treni sono probabilmente utilizzati anche da alcune delle circa 10mila persone che a Malpensa lavorano.
All’estero abbiamo decine di esempi di aeroporti collegati con linee ferroviarie urbane e suburbane, metropolitane, perfino linee tranviarie. Ma anche lì, si scopre che in caso di semplici collegamenti centro-aeroporto le percentuali non sono, salvo eccezioni, molto sopra il 10 per cento. Si fa allora largo un sospetto: l’area di influenza di un aeroporto non è solo la città di riferimento, come se fosse una stazione ferroviaria. Inoltre chi viaggia in aereo spesso fa viaggi lunghi, ha molti bagagli e gradisce poco il trasbordo dal treno al bus o taxi, dal treno alla metropolitana, ma anche quello da treno a treno “stesso marciapiede”. Conviene allora restringere il campo di osservazione agli aeroporti dotati di stazione con treni “passanti”, sia regionali che “lunga percorrenza”.
Ed ecco che arrivano le sorprese. Intanto, in Europa sono pochi, sette: Lyon Saint Exupery, Oslo Gardermoen, Zürich Kloten, Frankfurt am Mein, Amsterdam Schiphol, Madrid Barajas e Købnhavn Kastrup.
A Madrid dal 22 settembre 2011 i “Cercanias”, i treni suburbani, arrivano al terminale T4, con shuttle bus per gli altri. La linea ha frequenza ogni 30 minuti ed è poco perché quello di Madrid è il quarto aeroporto d’Europa con 50 milioni di viaggiatori all’anno. C’è però la metropolitana linea 8 che nella punta passa ogni 4-5 minuti e serve tutti i terminal. La linea ferroviaria di accesso a quattro binari è nata per fortuna a doppio scartamento, è adeguata cioè anche all'alta velocità Ave, i cui servizi per l'aeroporto dovrebbero inaugurarsi nel 2012.
A Lyon è evidente la scarsità di treni, mentre il tram Rhonexpress passa ogni 15 minuti e raggiunge Gare Part Dieu in città – 15 chilometri di distanza – in trenta minuti.
Negli altri quattro scali, invece, la percentuale di uso del treno sale al 30 per cento, anzi Schiphol (Amsterdam) la supera abbondantemente. Perché? Studiando gli orari ferroviari si capisce che da tutta la Svizzera, salvo casi disperati, si arriva a Kloten cambiando treno una sola volta. Stesso discorso per Kastrup (Copenhagen) e Schiphol. Quest’ultimo è diventato addirittura un hub ferroviario nazionale, dove fermano anche i treni alta velocità della Hsl Zuid che collegano Amsterdam Centraal con Bruxelles e Parigi, cioè ben tre capitali europee. Il caso Francoforte (il secondo aeroporto d’Europa) è leggermente diverso a causa delle dimensioni della Germania, ma anche qui fermano i treni alta velocità Ice che fanno capo a Frankfurt a/M Hauptbahnhof. Kastrup può vantare collegamenti diretti con almeno due capitali scandinave: Stoccolma e Copenhagen. Guardando i “tabelloni partenze” in tempo reale dei treni della stazione dell’aeroporto Schiphol si resta ammutoliti: una partenza mediamente ogni 2 minuti, facile con sei binari di sosta e linee di accesso a quattro binari. E non dimentichiamo che un aeroporto è anche un posto di lavoro: a Schiphol lavorano oltre 60mila persone, tutti potenziali utenti del trasporto pubblico.

MEGLIO IN TRENO
Torniamo allora al nostro aeroporto tascabile bolognese, ancora privo dei “finger”. Che cosa si dovrebbe fare seriamente per avere un collegamento in grado di trasferire dall’automobile al trasporto pubblico quantità significative di passeggeri e lavoratori?
Usare il denaro pubblico (e privato, in project financing) per realizzare una ferrovia di circa 8 chilometri ad almeno un binario che, staccandosi a Lavino dalla linea Milano-Bologna, entri dentro l’aerostazione, abbia uno scalo passante con quattro binari e poi ritorni alla stazione centrale. Gli spazi ci sono, e anche le possibilità tecniche, manca solo la volontà.
Tav ha già perso questa occasione d’oro (anche a Malpensa, peraltro), però dagli errori degli altri si può sempre imparare. Sembra invece poco produttivo, perché introdurrebbe comunque un trasbordo, pretendere di collegare l’aeroporto con un bus navetta alla costruenda fermata Sfm “Aeroporto” della linea Bologna-Modena: quella fermata è ottima per servire il quartiere Borgo Panigale. E in proposito si può trarre qualche insegnamento dai deludenti dati della stazione ferroviaria dell’aeroporto Bwi - Baltimore-Washington International. (2)
Un solo binario per il “Marconi” potrebbe sembrare poco, ma data la brevità dei percorsi consentirebbe di far circolare un treno ogni 10 minuti per senso di marcia. E non dimentichiamoci che Bologna è comunque un aeroporto medio-piccolo: è l’ottavo d’Italia, dietro a Fontanarossa e Capodichino, anche se davanti a Ciampino e Punta Raisi. Se lo scalo venisse servito solo ogni 30 minuti per senso di marcia da treni regionali veloci Piacenza-Ancona (che attualmente sono meno di uno l’ora) potrebbero arrivare e partire dall’aeroporto oltre 800 persone all'ora per senso di marcia.
La società di gestione dell’aeroporto bolognese, la Sab, non sembra però interessata ai grandi sviluppi del traffico che una vera stazione ferroviaria consentirebbe. Nasce allora il sospetto che gli introiti da “parcheggio auto” non siano trascurabili. E infatti basta una rapida occhiata al bilancio per leggere a pagina 18 un numerino: 11.779.000 euro, +6,6 per cento sul 2009, per ricavi da parcheggio. Dato che la gestione caratteristica riporta oltre 68 milioni, le auto in sosta sono quasi il 20 per cento dei ricavi.
Leggendo invece il piano di sviluppo dell’aeroporto si ha l’impressione che l’obiettivo della espansione edilizia e della nuova aerostazione lontana dal people mover sia in realtà la creazione di un grande volume da adattare a centro commerciale, con una operazione dubbia anche sotto il profilo normativo.
A forza di appelli al buon senso, sembra che il comune di Bologna abbia ora avviato una “pausa di riflessione”, spaventato soprattutto dal dover tappare i buchi di bilancio della azienda di trasporti di cui ha comunque ancora la maggioranza del pacchetto azionario.
In ogni caso, progetto, direzione lavori, stazione appaltante e soggetto attuatore di una eventuale linea ferroviaria non dovrebbero coinvolgere Atc, che con la tristissima vicenda dei filobus a guida ottica ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio di non essere all’altezza di un’opera anche solo moderatamente ambiziosa, scivolando nelle pagine di cronaca giudiziaria.


(1) I “finger” sono i pontili che permettono di salire direttamente sull’aereo anziché prendere un bus per fare cinquanta metri.
(2) Nonostante si trovi sul Northeastern Corridor a 1 miglio dall’aerostazione e sia servita da bus navetta gratuito ogni 12 minuti, la stazione vede meno di duemila persone al giorno, anche se fermano sia i treni a lunga percorrenza di Amtrak sia i treni regionali del Marc. Per un aeroporto che ha 22 milioni di viaggiatori all’anno (60mila al giorno) è veramente poco.
 

Shogun

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Mai letto tante sciocchezze in una volta sola. Che idiozia pensare di fara arrivare l'AV in aeroporto. Quante frequenze puoi garantire? Il people mover deve andare avanti senza se e senza ma.
 

belumosi

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Peraltro costruire ex novo 10km di ferrovia passante tra C.le e Lavino di Mezzo, implicherebbe fare una tratta interrata in zona aeroporto, con costi moltiplicati rispetto al PM.
In Comune devono smetterla di sconigliare e dire a chiare lettere che una parte dei costi del PM saranno a carico della collettività. E' una infrastruttura strategica per la città e non ci trovo niente di male. Esattamente come per una strada o una ferrovia.
Devono anche smettere di dire palesi ca..ate come che in un mq, ci stanno 4 pax con bagagli.
Si rendono solo ridicoli e soprattutto rischiano di coprire di ridicolo il PM.
Se la capienza reale viene ritenuta insufficiente, si passi ad un convoglio più capiente.
Il dilettantismo di certi comportamenti, riesce persino a dare fiato agli anti PM, gente così competente, che vorrebbe far scendere i pax ad una futura fermata ferroviaria posta sulla BO-MI e farli proseguire per 1.8 km sul tapis roulant...
 

tHOmMY777

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Bologna / Болонья
www.volabologna.it
A parte che non era il Phileas ma il Civis, ancora peggio ;)
Il problema degli antiPM è che nonostante tutto, non riescono mai ad argomentare quello che sostengono con dati e calcoli vei e propri..Purtroppo dopo che quella gran signora (...) della Gabanelli ha dato voce a certi incompetenti, è scoppiata la mania dei NoPM (ormai il No-qualcosa va di moda)..
Un esempio su tutti: o Milena non ha mai volato da BLQ, o non ha mai preso un treno sulla direttrice per Verona, dato che esiste sì la possibilità di fermarsi a 200 mt dall'aeroporto, ma peccato che quell'AEROPORTO che intendono loro sia la testata pista 12, paradiso per gli spotters ma nulla a che vedere con la classica struttura con check-ins, gates ecc..
Oltrettutto non si tiene presente che la suddetta linea sia abbastanza trafficata da merci, regionali, Servizio Ferroviario Metropolitano e linee internazionali di OBB e DB, ergo l'eventuale traffico rimanente dovrebbe essere contingentato, rendendo difficile la gestione delle corse ad orari cadenzati. Ancora meno possibile sarebbe inserire le corse per l'aeroporto in una linea dell.SFM, essendo un servizio con una scarsa frequenza di corse e con fasce orarie ben diverse da quelle ottimali per il servizio ad uno scalo come il Marconi aperto 24h..
Quindi cosa facciamo? Costruiamo un fascio di binari parallelo all'attuale? compriamo convogli nuovi? Non so a questo punto se verrebbe a costare meno del PM...Anche io sogno una stazione ferroviaria Aeroporto, ma alle condizioni in cui si trova BLQ è nettamente poco fattibile.
 

FLRprt

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Spiacente per l'errore Civis/Phileas. Entrambi mezzi di trasporto che non riescono ad uscire dalla fase sperimentale. Mi pare di capire che siamo alLe solite: chi scrive/pubblica spesso non è sufficientemente documentato (ed l'articolo che ho tratto da LaVoce mi ha fatto appunto questa impressione, di non compiuta conoscenza del problema "People Mover a Bologna". Mi suona anche strana la polemica verso la SACBO per i parcheggi che sarebbero preferiti al PM). Sul servizio di Report ... stendiamo un velo pietoso. Una trasmissione che ha ormai preso una pessima deriva: molte opinioni, pochi fatti, ancor meno obiettività.
Costruire ora la linea ferroviaria per me non ha senso. Andava fatta al momento della costruzione dell'AV (sia per il Marconi che per Malpensa); allora il PM oggi sarebbe stato inutile. Oggi, stando le cose come stanno, serve; ma secondo me avrebbe fatto più gioco la ferrovia.
Il termine People Mover è poi un termine quando mai generico: cosa era stato previsto, qualcosa di simile ad una metropolitana automatica (gli sky train presenti in vari aeroporti/la metro di Torino) o qualcos'altro?
 

TkMatt

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BLQ
Mai letto tante sciocchezze in una volta sola. Che idiozia pensare di fara arrivare l'AV in aeroporto. Quante frequenze puoi garantire? Il people mover deve andare avanti senza se e senza ma.
conosco bene la realtà bolognese e sono un ferroviere quindi quoto .. idiozia.

Ora come ora ci sono 3 soluzioni in essere o cmq fattibili, in ordine crescente di costi


1) aerobus
2) fermata sulla bo-mi (linea storica) in costruzione e con navetta in coincidenza con i treni fermata-terminal , senza semafori o incroci o niente. insomma, A-B senza interruzioni
3) people mover

la terza è la piu "figa"...sopratutto se venisse estesa dal lato stazione verso la zona sudest di bologna, il quartiere mazzini e san lazzaro. Bologna ha fortemente bisogno di un mezzo pubblico veloce ed efficiente su quella direttrice. ma i costi sarebbero altissimi e i tempi biblici

la soluzione 2 la vedo nel breve-medio periodo la migliore. Facendo fermare a "bologna aereoporto" tutti i treni che passano sulla bo-mi storica si fornirebbe un ottimo servizio. In attesa che qualche consiglio comunale si svegli e si decida a realizzare una metropolitana, una sopraelevata o un qualche caxxo di qualcosa che non usi le strade e che colleghi casalecchio-borgo panigale-l'aereoporto-il centro-mazzini-savena
 
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belumosi

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@TkMatt

Però la soluzione 2 ha il grosso limite della frequenza, nel senso che le corse sulla MI-BO storica sono lontane dalle 8 corse orarie garantite dal PM. A meno di non introdurre ulteriori navette dedicate fino alla fermata di via Bencivenni, ma a quel punto ci sarebbe una inaccettabile rottura di carico nella tratta completa C.le-Aeroporto.
Il PM secondo me è preferibile non tanto perchè un opera più "figa" come dici tu, ma perchè ha dei vantaggi strategici anche sul lungo periodo che non vedo nelle altre soluzioni.
Abbiamo la fortuna che la zona tra stazione ed aeroporto sia praticamente l'unica a Bologna non ancora urbanizzata e sappiamo che la situazione è destinata a cambiare. Se perdiamo questa possibilità ora, probabilmente in futuro non ce ne saranno altre e ci saremo giocati per sempre la possibilità di collegare al meglio la stazione con BLQ.
Anche perchè non va dimenticato che un'infrastruttura di questo tipo è progettata per durare decenni, mentre il tracciato sul quale sorge è virtualmente eterno.
Come scritto prima, nel progetto PM ci sono cose da migliorare e soprattutto si impone un ferreo controllo dei costi, affinchè nessuno ci mangi sopra più del dovuto.
Tieni inoltre presente che tra 10-15 anni sarà pronto il nuovo terminal aeroportuale e per allora probabilmente il traffico sarà nettamente superiore a quello odierno.
Riassumendo: il PM non è indispensabile, ma probabilmente è la più completa e definitiva soluzione all'esigenza di un collegamento C.le-aeroporto veloce e frequente.
Sei un macchinista, quindi conosci bene l'importanza del nodo ferroviario bolognese. La città ha la grande fortuna di essere un punto d'incrocio di 8 linee classiche e 2 AV. E diversamente da altre città che hanno più di una stazione "importante", a Bologna tutte le linee convergono verso un solo punto: BO C.le. Credo che farci convergere anche il PM, sarebbe davvero una buona idea.
 

Farfallina

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Se si vuole guardare avanti il PM è una scelta pesante, magari dovrà essere sovvenzionata dalla collettività (meglio il PM che sovvenzionare i voli FR dal mio punto di vista) ma se si vuole pensare ad un futuro dello scalo importante bisogna pensare di mettersi al passo con i tempi.

Per esempio in uno dei primi articoli si parla di come gli italiani usino poco il treno.... ma chi scrive ha mai preso un treno italiano con un servizio da quarto mondo e non parliamo di orari da pendolari dove solo un pazzo prenderebbe un treno con i bagagli.
 

TkMatt

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BLQ
Il PM secondo me è preferibile non tanto perchè un opera più "figa" come dici tu, ma perchè ha dei vantaggi strategici anche sul lungo periodo che non vedo nelle altre soluzioni.


si certo, avevo usato un termine un po cosi per dire che cmq spesso la nostra pochezza in fatto di cultura del mezzo pubblico ci porta a considerare come esotiche infrastrutture che invece sono perfettamente normali. il caso di bologna poi è emblematico. sul lungo termine pm tutta la vita certo. se poi partisse addirittura dall'interno della stazione ferroviaria sarebbe ancora meglio...
 

DusCgn

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La stazione Calderara sarà pure a 300m dalla testata pista, ma quello che conta è la distanza dal terminal anche perchè è da lì che partono/arrivano i pax.



People Mover, Europaviva 21: 'Alternativa c'è già, meno costosa e più rapida'
Le piste dell'aeroporto sono a meno di 300 metri dalla stazione ferroviaria di Calderara che però non ha alcun collegamento col Marconi, "Perchè non si sceglie la soluzione più semplice, rapida ed economica? Di nuovo in campo i soliti noti cui premono solo gli appalti?"


Da anni un "fantasma" si aggira per Bologna: è il People Mover, "l'ennesima grande opera annunciata dalle amministrazioni pubbliche per realizzare una relazione diretta fra la Stazione Centrale di Bologna e l'aeroporto. Ad ogni cambio di amministrazione (o annuncio di ripresa dei finanziamenti alle grandi opere) la proposta torna in campo, sollecitata particolarmente dalle aziende di costruzione. Certo, si tratta di superare l'attuale situazione che vede in campo solo una linea di bus tradizionale e l'aerobus. Entrambe si muovono su strada con tempi inaccettabili causati dalle condizioni del traffico, come del resto chi arriva all'aeroporto con la sua auto ed è costretto a soggiacere alle tariffe dei parcheggi dell'aerostazione. L'aerobus si distingue per il prezzo (6 euro per il tragitto Stazione Centrale/Aeroporto e 3 per andare in Piazza Maggiore) e per una maggiore capienza per i bagagli. Ma la proposta di una nuova opera (la monorotaia sopraelevata) risponde all'esigenza di una soluzione rapida ed economicamente valida del problema? Con i costi che superano i 100 milioni di Euro, i guai già annunciati e i tempi di realizzazione che si prospettano per opere come queste è opportuno avere almeno qualche perplessità."aeroporto aereo ryan air-2

Così l'Osservatorio Europaviva21, che ha voluto sperimentare direttamente un'altra soluzione. “Siamo partiti – racconta Luigi Rambelli, il portavoce - dal binario 4 del piazzale ovest con il treno per Poggio Rusco (direzione Verona). Dopo 7 minuti, pagando un biglietto FS di 1,30 euro, siamo arrivati alla stazione di Calderara/Bargellino. Scesi dal marciapiede della stazione del servizio ferroviario metropolitano solo una strada ci separava dalla recinzione dell'aeroporto Marconi. In tutto, più o meno, 30 metri dalla recinzione dell'aeroporto, 300 dalla pista di atterraggio. Poco oltre si scorgevano le palazzine dei servizi postali e l'aerostazione passeggeri. Gli aerei in arrivo planavano a 25/30 metri di altezza sopra di noi e toccavano terra a qualche centinaio di metri più in là”.

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ALTERNATIVE. Europaviva21 ha documentato l'esperienza con un video, "che sollecita molti interrogativi. Qualsiasi viaggiatore che arriva in alcune capitali europee ha visto infatti come sono state risolte simili situazioni. In qualche caso ci si è collegati alla rete ferroviaria, in altre alla rete metropolitana tramite navette aeroportuali su rotaia". Al limite - rimarca Europaviva21 - si potrebbero utilizzare anche a Bologna "navette aeroportuali, con partenza e arrivo dal piazzale per i bus, situato accanto alla stazione ferroviaria di Calderara/Bargellino. L'ampio spazio è però deserto e non ci sono corse per l'aerostazione. La domanda che si pone è per quale ragione non si sceglie una di queste soluzioni che appare più efficienti, più rapide da realizzare, meno impattanti e con costi minori. Il dubbio, alimentato dalla natura dei soggetti che stanno pressando le amministrazioni perché si dia il via al People Mover è che si voglia evitare una soluzione semplice ed economicamente valida che farebbe venir meno nuovi e lucrosi appalti".


Potrebbe interessarti: http://www.bolognatoday.it/cronaca/...ione-aeroporto-collegamento-europaviva21.html
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Il tragitto per l'aeroporto - stazione centrale Bologna - stazione Bargellino





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londonfog

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La Stazione di Calderara si vede anche atterrando a Bologna, non solo e' vicina alla testata pista ma e' diagonalmente opposta all'aerostazione. Visto non credo che nessuno con un minimo raziocinio pensi ad un collegamento autobus Stazione Calderara-Aeroporto (a questo punto forse conviene piu' l'autobus BLQ per chi ha valigie) ma avete pensato ai costi di portare i binari dalla stazione di Calderara all'aerostazione senza sospendere l'attivita' dell'aeroporto?
Fra le altre cose la linea per Verona e' a binario unico e non potrebbe certo sostenere un treno per l'aeroporto ogni mezz'ora (minimo accettabile).

Io non so se il People Mover rappresenti "value for money" come si dice in Inglese, ma l'alternativa della stazione di Calderara mi semvra piuttosto superficiale
 

DusCgn

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La Stazione di Calderara si vede anche atterrando a Bologna, non solo e' vicina alla testata pista ma e' diagonalmente opposta all'aerostazione. Visto non credo che nessuno con un minimo raziocinio pensi ad un collegamento autobus Stazione Calderara-Aeroporto (a questo punto forse conviene piu' l'autobus BLQ per chi ha valigie) ma avete pensato ai costi di portare i binari dalla stazione di Calderara all'aerostazione senza sospendere l'attivita' dell'aeroporto?
Fra le altre cose la linea per Verona e' a binario unico e non potrebbe certo sostenere un treno per l'aeroporto ogni mezz'ora (minimo accettabile).

Io non so se il People Mover rappresenti "value for money" come si dice in Inglese, ma l'alternativa della stazione di Calderara mi semvra piuttosto superficiale
la BO-VR è a doppio binario ormai da qualche anno.

Tuttavia non ha senso scendere a Calderara che di fatto non è molto più vicino all'aerostazione di quanto non lo sia la staz centrale.

Mi sembra una scemata sta cosa del treno a Calderara.