- 29 Novembre 2006
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Avviso: tutte le foto sono state editate in conformità con la legge sulla sicurezza nazionale della PRC che considera spionaggio il fotografare aerei ed equipaggiamenti militari, con sanzioni che vanno dal carcere alla pena capitale.
(Ok, così dovrebbe bastare...)
Lo scorso ottobre si è tenuto il China International Aviation & Aerospace Exhibition a Zhuhai.
Visto che quest'anno le date cadevano durante la festa nazionale, e che tornare in Italia come faccio di solito era fuori discussione, mi decido ad andarci.
Prenoto a inizio settembre, i voli diretti su ZUH hanno prezzi improponibili, quindi ripiego su Shenzhen, dalla parte opposta del golfo. Tre giorni prima della partenza noto che perlomeno all'andata i prezzi sono scesi parecchio e quindi cambio sul primo volo del giorno su ZUH, così da evitarmi il viaggio in traghetto+bus e assistere all'airshow un giorno prima in cui le previsioni danno sereno.
Arriva il fatidico giorno, sveglia prestissimo e prima dell'alba sono già a Hongqiao. Ormeggio il mio scooterino elettrico quasi sotto al T2 dove c'è un comodo parcheggio per bici e moto usato dai dipendenti dell'aeroporto ma aperto al pubblico. Salgo all'area check-in e scopro che i banchi di Juneyao Airlines non sono più dove erano l'ultima volta. Anzi, non riesco proprio a trovare il settore E indicato dai monitor!
Ammetto la sconfitta e mi rivolgo al banco informazioni, che mi indica una zona un po' nascosta e buia del terminal in direzione della stazione ferroviaria, dove vedo che di recente hanno aperto due nuove isole dei check-in che comunque sono insufficienti viste le file lunghissime. Ok, è anche vero che questo è il periodo peggiore dell'anno per viaggiare, dopo il Capodanno Cinese. Dopo mezz'ora non sono arrivato a metà della fila e comincio a preoccuparmi perché a breve inizierà l'imbarco... fortunatamente in questi casi si viene dirottati ai banchi della business.
Ottenuta la carta d'imbarco corro ai controlli di sicurezza dove per fortuna non c'è fila e in un attimo sono al gate dove l'imbarco sul nostro A321 è già iniziato... Fiuuu ce l'ho fatta anche stavolta.
In volo viene servita la colazione. L'aspettativa non è alta ma... santo cielo ma nel sacchettino c'e' una FOCACCIA!!! Calda, ripiena di prosciutto e mozzarella!!! Ed è pure buona!!!*
Sono commosso, e anche se non c'è il bis Juneyao si conferma ancora la mia compagnia cinese preferita. Date un po' di stelle Skytrax a questa compagnia!
*sono ghiotto di focaccia e non ne vedevo una decente da troppo tempo. Da qui la reazione esagerata
Il resto erano noccioline e yoghurt. Volo uneventful, in arrivo a Zhuhai bisogna mostrare il solito codice QR di tracciamento, compilare una dichiarazione tramite app, e fare un tampone prima di uscire dagli arrivi. Il tutto è veloce e ben organizzato tanto che in una manciata di minuti sono fuori dal terminal.
Fin qui tutto liscio. Il biglietto di ingresso della fiera è valido solo il giorno per cui si ha prenotato (nel mio caso domani), quindi per oggi ho previsto di andare a sud dell'aeroporto da dove si può ammirare meglio l'airshow. Dall'interno della fiera (lato terminal, a nord) si è molto più lontani dalla pista ed è tutto il giorno in controluce.
Prima sorpresa: per l'evento tutta la zona intorno all'aeroporto è stata bloccata al traffico. Ai taxi è vietato raccattare o portare clienti all'interno del distretto, solo corse verso il centro. Gli autobus che solitamente girano intorno all'aeroporto e nei villagi vicini sono stati sospesi. Le bici del bike-sharing non ci sono e la polizia, presente in numero spropositato, presidia ogni metro di strada quindi non c'è nemmeno l'ombra di tassisti abusivi.
Dato che dal terminal e dal perimetro nord dell'aeroporto non si vede 'na mazza non ho altra scelta se non quella di circumnavigare l’aeroporto e farmi a piedi i 7km che mi separano dallo spotting point, con il caldo torrido.
Arrivato a metà strada, passando sotto al sentiero di avvicinamento della pista, all'ennesimo posto di blocco la polizia mi ferma dicendo che non posso proseguire oltre. L'accesso è consentito solo ai residenti muniti di un'apposita autorizzazione.
Non ho menzionato che sia in aeroporto che lungo il tragitto avevo chiesto più volte a dei volontari e a dei poliziotti su come arrivare nel villaggio a sud e nessuno mi aveva detto che era chiuso, anzi mi avevano pure indicato come andarci.
Ho poi scoperto che gli spotters locali, più furbi e meglio informati, erano entrati nel villaggio prima dell'inizio della fiera e della chiusura totale. Questo spiega perché le modeste locande del posto avevano gonfiato i prezzi di 10-12 volte per quelle notti.
Deluso e amareggiato, mi apposto in un vicino piazzale con vista mare dove c'è un discreto pubblico.
La polizia è inflessibile a caccia via gli ambulanti (quasi tutti vecchiette) che si fermano per cercare di vendere bibite. Sarebbe un servizio utile perché il caldo è micidiale. Io mi sono attrezzato con il mio bellissimo cappellombrello (acquisto di cui vado orgoglioso), ottimo per fotografare con entrambe le mani libere sotto pioggia o sole cocente.
Quest'anno, complice la pandemia, l'airshow è molto ridotto rispetto agli anni passati e le esibizioni si riveleranno ancora meno di quelle sul programma già striminzito. Diversi aerei, incluso il nuovo caccia stealth J-20 mostrato continuamente dalla propaganda e che speravo di vedere, sono già andati via dopo i due giorni riservati alla stampa. Il piazzale è affollato da famiglie con bambini, altri spotters bloccati lì come me e curiosi che non hanno sborsato i 500 yuan (70€!) di biglietto per entrare in fiera.
Finalmente si sente un rombo di motori in lontananza, e poco dopo passano i sei Chengdu J-10 del "1st August", la pattuglia acrobatica della PLAAF. Il primo agosto è la data di fondazione delle forze armate della Repubblica Popolare Cinese e la scritta 8-1 in cinese compare negli stemmi di esercito, aviazione e marina.
Il rumore è talmente forte da far vibrare il terreno e fa quasi male alle orecchie, credo avessero acceso il postbruciatore perché il giorno dopo non erano così rumorosi in partenza. Spettacolo.
Un po' di foto dello show, davvero bello, peccato solo per la posizione lontana. Almeno in decollo e atterraggio si vedono da vicino:
Atterrati i J-10, dopo una breve pausa è la volta dei Red Eagles, su cui volano piloti selezionati tra i migliori istruttori della PLAAF. E' formata da otto Hongdu JL-8, un addestratore simile al BAE Hawk o all’MB339 (ammetto di aver cercato su internet, non sono molto ferrato in materia di aerei militari)
Dopo questi, un paio di passaggi di un CRJ-200 e airshow già finito per oggi. Poca roba in confronto alle edizioni passate, da quanto ho sentito. Altra lunga camminata per tornare al terminal dove mi riposo un po' all'aria condizionata.
A Zhuhai si possono ammirare i movimenti anche dal lato landside e le vetrate non sono eccessivamente sporche per fotografare. Un po' di traffico locale:
Prendo il pullman per il centro (circa un’ora di viaggio) dove ho prenotato un alberghetto di bassa lega. A Zhuhai, per i giorni dell'airshow, la maggior parte degli hotel sono fully booked nonostante i prezzi gonfiati di svariate volte il prezzo normale. Lungo la strada, nuovi quartieri residenziali e centri commerciali luccicanti si alternano a case vecchie attaccate una all’altra e fabbriche che ormai stanno scomparendo dal centro.
(Ok, così dovrebbe bastare...)
Lo scorso ottobre si è tenuto il China International Aviation & Aerospace Exhibition a Zhuhai.
Visto che quest'anno le date cadevano durante la festa nazionale, e che tornare in Italia come faccio di solito era fuori discussione, mi decido ad andarci.
Prenoto a inizio settembre, i voli diretti su ZUH hanno prezzi improponibili, quindi ripiego su Shenzhen, dalla parte opposta del golfo. Tre giorni prima della partenza noto che perlomeno all'andata i prezzi sono scesi parecchio e quindi cambio sul primo volo del giorno su ZUH, così da evitarmi il viaggio in traghetto+bus e assistere all'airshow un giorno prima in cui le previsioni danno sereno.
Arriva il fatidico giorno, sveglia prestissimo e prima dell'alba sono già a Hongqiao. Ormeggio il mio scooterino elettrico quasi sotto al T2 dove c'è un comodo parcheggio per bici e moto usato dai dipendenti dell'aeroporto ma aperto al pubblico. Salgo all'area check-in e scopro che i banchi di Juneyao Airlines non sono più dove erano l'ultima volta. Anzi, non riesco proprio a trovare il settore E indicato dai monitor!
Ammetto la sconfitta e mi rivolgo al banco informazioni, che mi indica una zona un po' nascosta e buia del terminal in direzione della stazione ferroviaria, dove vedo che di recente hanno aperto due nuove isole dei check-in che comunque sono insufficienti viste le file lunghissime. Ok, è anche vero che questo è il periodo peggiore dell'anno per viaggiare, dopo il Capodanno Cinese. Dopo mezz'ora non sono arrivato a metà della fila e comincio a preoccuparmi perché a breve inizierà l'imbarco... fortunatamente in questi casi si viene dirottati ai banchi della business.
Ottenuta la carta d'imbarco corro ai controlli di sicurezza dove per fortuna non c'è fila e in un attimo sono al gate dove l'imbarco sul nostro A321 è già iniziato... Fiuuu ce l'ho fatta anche stavolta.
In volo viene servita la colazione. L'aspettativa non è alta ma... santo cielo ma nel sacchettino c'e' una FOCACCIA!!! Calda, ripiena di prosciutto e mozzarella!!! Ed è pure buona!!!*
Sono commosso, e anche se non c'è il bis Juneyao si conferma ancora la mia compagnia cinese preferita. Date un po' di stelle Skytrax a questa compagnia!
*sono ghiotto di focaccia e non ne vedevo una decente da troppo tempo. Da qui la reazione esagerata
Il resto erano noccioline e yoghurt. Volo uneventful, in arrivo a Zhuhai bisogna mostrare il solito codice QR di tracciamento, compilare una dichiarazione tramite app, e fare un tampone prima di uscire dagli arrivi. Il tutto è veloce e ben organizzato tanto che in una manciata di minuti sono fuori dal terminal.
Fin qui tutto liscio. Il biglietto di ingresso della fiera è valido solo il giorno per cui si ha prenotato (nel mio caso domani), quindi per oggi ho previsto di andare a sud dell'aeroporto da dove si può ammirare meglio l'airshow. Dall'interno della fiera (lato terminal, a nord) si è molto più lontani dalla pista ed è tutto il giorno in controluce.
Prima sorpresa: per l'evento tutta la zona intorno all'aeroporto è stata bloccata al traffico. Ai taxi è vietato raccattare o portare clienti all'interno del distretto, solo corse verso il centro. Gli autobus che solitamente girano intorno all'aeroporto e nei villagi vicini sono stati sospesi. Le bici del bike-sharing non ci sono e la polizia, presente in numero spropositato, presidia ogni metro di strada quindi non c'è nemmeno l'ombra di tassisti abusivi.
Dato che dal terminal e dal perimetro nord dell'aeroporto non si vede 'na mazza non ho altra scelta se non quella di circumnavigare l’aeroporto e farmi a piedi i 7km che mi separano dallo spotting point, con il caldo torrido.
Arrivato a metà strada, passando sotto al sentiero di avvicinamento della pista, all'ennesimo posto di blocco la polizia mi ferma dicendo che non posso proseguire oltre. L'accesso è consentito solo ai residenti muniti di un'apposita autorizzazione.
Non ho menzionato che sia in aeroporto che lungo il tragitto avevo chiesto più volte a dei volontari e a dei poliziotti su come arrivare nel villaggio a sud e nessuno mi aveva detto che era chiuso, anzi mi avevano pure indicato come andarci.
Ho poi scoperto che gli spotters locali, più furbi e meglio informati, erano entrati nel villaggio prima dell'inizio della fiera e della chiusura totale. Questo spiega perché le modeste locande del posto avevano gonfiato i prezzi di 10-12 volte per quelle notti.
Deluso e amareggiato, mi apposto in un vicino piazzale con vista mare dove c'è un discreto pubblico.
La polizia è inflessibile a caccia via gli ambulanti (quasi tutti vecchiette) che si fermano per cercare di vendere bibite. Sarebbe un servizio utile perché il caldo è micidiale. Io mi sono attrezzato con il mio bellissimo cappellombrello (acquisto di cui vado orgoglioso), ottimo per fotografare con entrambe le mani libere sotto pioggia o sole cocente.
Quest'anno, complice la pandemia, l'airshow è molto ridotto rispetto agli anni passati e le esibizioni si riveleranno ancora meno di quelle sul programma già striminzito. Diversi aerei, incluso il nuovo caccia stealth J-20 mostrato continuamente dalla propaganda e che speravo di vedere, sono già andati via dopo i due giorni riservati alla stampa. Il piazzale è affollato da famiglie con bambini, altri spotters bloccati lì come me e curiosi che non hanno sborsato i 500 yuan (70€!) di biglietto per entrare in fiera.
Finalmente si sente un rombo di motori in lontananza, e poco dopo passano i sei Chengdu J-10 del "1st August", la pattuglia acrobatica della PLAAF. Il primo agosto è la data di fondazione delle forze armate della Repubblica Popolare Cinese e la scritta 8-1 in cinese compare negli stemmi di esercito, aviazione e marina.
Il rumore è talmente forte da far vibrare il terreno e fa quasi male alle orecchie, credo avessero acceso il postbruciatore perché il giorno dopo non erano così rumorosi in partenza. Spettacolo.
Un po' di foto dello show, davvero bello, peccato solo per la posizione lontana. Almeno in decollo e atterraggio si vedono da vicino:
Atterrati i J-10, dopo una breve pausa è la volta dei Red Eagles, su cui volano piloti selezionati tra i migliori istruttori della PLAAF. E' formata da otto Hongdu JL-8, un addestratore simile al BAE Hawk o all’MB339 (ammetto di aver cercato su internet, non sono molto ferrato in materia di aerei militari)
Dopo questi, un paio di passaggi di un CRJ-200 e airshow già finito per oggi. Poca roba in confronto alle edizioni passate, da quanto ho sentito. Altra lunga camminata per tornare al terminal dove mi riposo un po' all'aria condizionata.
A Zhuhai si possono ammirare i movimenti anche dal lato landside e le vetrate non sono eccessivamente sporche per fotografare. Un po' di traffico locale:
Prendo il pullman per il centro (circa un’ora di viaggio) dove ho prenotato un alberghetto di bassa lega. A Zhuhai, per i giorni dell'airshow, la maggior parte degli hotel sono fully booked nonostante i prezzi gonfiati di svariate volte il prezzo normale. Lungo la strada, nuovi quartieri residenziali e centri commerciali luccicanti si alternano a case vecchie attaccate una all’altra e fabbriche che ormai stanno scomparendo dal centro.