Buonasera a tutti,
vi seguo da tantissimo (prima senza essermi mai registrato poi invece si) e vi faccio i complimenti per il forum: un punto di riferimento per più e meno esperti! Bravissimi.
Letto il titolo non ho potuto che "lanciarmi" alla tastiera cogliendo così l'occasione per il primo post!
Purtroppo la mia esperienza con AirFrance in coincidenza passando per CDG è stata "travagliata".
Provo a descriverla in estrema sintesi anche se, segnalo sin d’ora, la mia situazione è ben diversa da quella del membro che ha dato origine al post (se non altro per la possibilità di essere riprotetto se del caso in giornata con disagi, tutto sommato, “sopportabili”).
L'anno scorso Ho acquistato presso il call center Alitalia 2 biglietti per la tratta Lin-Mia (via CDG) (andata 31 dicembre 2015 / ritorno 10 gennaio 2016) per me e mia moglie, oltre che un passaggio infant per mia figlia di sei mesi (acquistato in realtà direttamente da Air France)
Come noto il tragitto prevedeva il seguente operativo:
31 dic 15 AZ7846 / AF 1813 LIN-CGD 11.00/12.30
31 dic 15 AZ3560 / AF 90 CGD-MIA 13.50/17.55
10 gen 16 AZ3561 / AF 99 LIN-CGD 20.50/11.20 (+1)
11 gen 16 AZ7847 / AF 1813 CDG-LIN 13.00/14.30
Nonostante il periodo di connection limitato l’operatore Alitalia garantiva che la connessione sarebbe potuta avvenire tranquillamente e che tanti passeggeri acquistavano quel tragitto. Peraltro la coincidenza delle 9.00 non erta più disponibile (o vendibile da ALitalia).
In data 31 dicembre 2015 accadeva quanto segue:
- alle ore 8.54 Air France (NON ALITALIA) comunicava con email che il volo AF 1813 era stato rimandato alle ore 11.30
- alle ore 9.36 Air France (NON ALITALIA) comunicava con email che il volo AF 1813 era stato ulteriormente rimandato alle ore 12.00
- circa alle ore 9.00 effettuavo il check in ed ottenevo le carte di imbarco per l’intero itinerario oltre alle ricevute per 4 bagagli (di cui un passeggino);
- non appena passati i controlli mi recavo in sala freccia alata (ero al tempo FAP) a chiedere informazioni circa il limitato tempio di connection dato il ritardo del volo per parigi;
- la signorina al desk prendeva immediatamente contatto con il capo scalo che, a quanto riferito, era in contatto diretto con Parigi posto che altri passeggeri si trovavano nella stessa situazione;
- senza alcuna comunicazione di Alitalia o AF il volo AF 1813 veniva ulteriormente spostato alle ore 12.20 ma ci veniva comunque riferito che Air France aveva preso in carico la situazione e indicava allo scalo di Linate di “inviare su i passeggeri” (frase riferita dal capo scalo a linate appena prima dell’imbarco) perché il volo per miami "ci avrebbe aspettato";
- procedevamo quindi ad imbarcaci per Parigi, unitamente ad altri passeggeri;
- il volo AF 1823 partiva effettivamente da Lin alle ore 12.45 e arrivava a CDG alle ore 13.53, come riportato dal certificato di ritardo rilasciato da Air France;
- non appena atterrati a Parigi accendevo il telefono e visualizzavo un’email di Alitalia ricevuta alle ore 13.04 (quindi a soli 50 minuti dalla partenza del volo e mentre mi trovavo oramai in volo tra milano e parigi come suggerito dallo scalo a linate!!!) che mi informava che il volo AZ 03560 era stato cancellato e che si era proceduto a riprenotare sul volo del giorno successivo;
- analogo messaggio proveniva da Air France alle ore 13.07;
- appena uscito dal finger mi aspettavo di trovare del personale air france o alitalia che ci conducesse al gate del volo AF 90 ma, stranamente, non c’era nessuno ad attenderci o, meglio, non c’era nessuno per il nostro volo mentre invece c’erano diversi addetti che davano indicazioni ai passeggeri diretti a l’Avana o Punta Cana con problematiche analoghe alla nostra dovute al ritardo del volo 1813;
- a questo punto (circa le ore 13.55) procedevamo autonomamente a “correre” verso il gate del volo per Miami come suggerito dal personale di bordo dell’aereo Air France 1813 e anche perché una passeggera aveva ricevuto un messaggio che informava del ritardo del volo per Miami (posticipato di 10 minuti);
- ovviamente, anche a causa del fatto che nessuno ci aveva scortato al nuovo gate, siamo giunti al terminal 2E (hall M) oramai DESERTO alle ore 14.10 scoprendo che il volo era già partito da pochissimi minuti!!!;
- preso atto della situazione chiedevamo di un desk Alitalia ma ci riferivano che non esisteva un desk alitalia (ma solo una biglietteria fuori dall’area controlli) e, come suggeritoci, ci recavamo al desk Air France al Terminal 2E;
- prima di recarmi al desk AF procedevo, per sicurezza, a chiamare il call center Alitalia il quale mi riferiva che non erano in grado di “vedere il ritardo del volo air france” e quindi di risolvere la situazione e mi suggerivano di rivolgermi ad Air France in loco;
- questo punto mi recavo al banco Air France del Terminal 2F ove mi sono venivano offerte le seguenti opzioni: i. proseguire il tragitto il giorno dopo (nessun volo era previsto in giornata); ii. annullare il viaggio e ritornare a Milano;
- mi premuravo di chiedere se l’accettazione della seconda opzione comportasse la perdita del diritto al rimborso del biglietto o altra penale ma mi veniva riferito testualmente che “essendo errore di Air France” il biglietto sarebbe stato rimborsato integralmente dal “canale sul quale era stato inizialmente acquistato”;
- preso atto di quanto sopra, e vista oramai l’impossibilità di poter arrivare a Miami in tempo per i festeggiamenti del capodanno – visto anche il disagio già subito – e visto che qualcuno “ventilava” anche la perdita dei bagagli (si veda dopo) accettavo la soluzione del rientro a Milano e ricevevo dei biglietti per me, mia moglie e mia figlia;
- pur essendoci dei voli disponibili nell’immediato mi è veniva assegnato un volo alle ore 18.15 (che quindi mi costringeva a permanere in aeroporto per più ore) motivato dal fatto che “così siamo sicuri che imbarchino i bagagli”
- alle ore 19.30 all’atterraggio a Linate non ricevevo (come immaginavo visto quanto “ventilato”) neanche un bagaglio, incluso il passeggino di mia figlia costretta in braccio da orami 10 ore (passeggino consegnato al check in delle ore 9.30) e tutta l’attrezzatura e gli alimenti della bimba (bollitore, sterilizzatore, biberon, latte, omogenizzati etc….);
- procedevo a fare denuncia di smarrimento
Seguivano tutte le attività di routine per ottenere rimborsi etc. Per la cronaca i bagagli pervenivano a milano, in più riprese, a partire dal 5 gennaio (5 giorni dopo) e, udite udite, con svariati tags (tra cui Bari, Miami e Parigi).
Spero che la mia esperienza non si ripeta per nessuno ma, con il senno di poi, ritengo che non avrei dovuto “fidarmi” del personale a linate (peraltro sicuramene in buona fede, non lo dubito) e rimandare l'intero tragitto al giorno dopo .
Pur capendo che si sia trattata di una serie sfortunata di coincidenze in futuro eviterò – ove possibile - connections così ravvicinate (anche se sulla carta fattibili).
Un saluto a tutti e spero di non avere spaventato nessuno!