Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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i-ffss

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30 Agosto 2010
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LIMF
Non capisco perche' si ipotizzi di lasciare libero il sedile centrale quando quello che ti spara le sue droplet addosso non e' il vicino di fianco, e' quello che hai dietro.

E poi le droplet svolazzano a lungo. La sicurezza in un aereo e all'imbarco sara' basata sui dispositivi di protezione piu' che sul distanziamento. Non c'e' modo per fare un distanziamento efficace senza rendere ridicolmente inefficiente il trasporto aereo. Neanche se trasformassero tutto in first ci sarebbero distanze sufficienti.
le misure attuali prevedono: temperatura, distanziamento, mascherina e compilazione/consegna autocertificazione. la cosa credo verrà mantenuta per un po' e difficilmente vedremo imbarchi contemporanei da gate adiacenti. per imbarcare un volo con COBUS ti servono più giri che da una capienza di 80/100 scendi a 20, forse. sui bridge ci saranno i marker a 1 mt. la tecnologia potrebbe aiutare gli aeroporti a snellire gli imbarchi implementando gli imabrchi a controllo biometrico, ma significa spendere soldi in hardware/software che al momento nessun aeroporto può spendere. la situazione è fittamente incerta. sicuramente è finito un mondo e se ne deve costruire un altro, forse temporaneo ma la cui scadenza è ignota, nel quale cercare nuovi modi per volare in sicurezza. sono fiducioso però nel fatto che, stabilite delle regole e dei protocolli applicabili e con la giusta comunicazione, i viaggiatori torneranno a pensare che volare sia sicuro anche dal punto di vista sanitario e la fiducia potrebbe divetare virale!
 

magick

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5 Maggio 2016
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le misure attuali prevedono: temperatura, distanziamento, mascherina e compilazione/consegna autocertificazione. la cosa credo verrà mantenuta per un po' e difficilmente vedremo imbarchi contemporanei da gate adiacenti. per imbarcare un volo con COBUS ti servono più giri che da una capienza di 80/100 scendi a 20, forse. sui bridge ci saranno i marker a 1 mt. la tecnologia potrebbe aiutare gli aeroporti a snellire gli imbarchi implementando gli imabrchi a controllo biometrico, ma significa spendere soldi in hardware/software che al momento nessun aeroporto può spendere. la situazione è fittamente incerta. sicuramente è finito un mondo e se ne deve costruire un altro, forse temporaneo ma la cui scadenza è ignota, nel quale cercare nuovi modi per volare in sicurezza. sono fiducioso però nel fatto che, stabilite delle regole e dei protocolli applicabili e con la giusta comunicazione, i viaggiatori torneranno a pensare che volare sia sicuro anche dal punto di vista sanitario e la fiducia potrebbe divetare virale!
Io invece penso che se le regole prevederanno il distanziamento sociale per tornare alle nostre attività, difficilmente le persone potrebbero avere fiducia nel trasporto aereo dove mantenere le distanze è difficoltoso. Spero ovviamente di sbagliarmi.
 

belumosi

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Mi e arrivata questa tabella su WhatsApp. Voi ci credete?!View attachment 10653
E' un'infografica firmata Ego Hub, tra i leader del settore e fornitore di gran parte della stampa.
Suppongo che sia apparsa nell'edizione cartacea oppure online su abbonamento, di qualche giornale.
E immagino sia stata commissionata ad Ego Hub in base a informazioni raccolte da quel giornale.
Che a giudicare dall'ultima frase, suppongo sia di orientamento politico di centro-destra.
Potrebbe comunque essere una bozza sulla quale si sta lavorando, pur senza essere in alcun modo definitiva.

 

13900

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Al momento mi sembra che tutto ciò che va oltre l'orizzonte temporale di giugno sia divinazione. Ci sono troppe, troppe, troppe variabili in gioco per poter fare una qualsivoglia previsione. Che succede, per esempio, se i test sierologici dimostrano - come sembrano dimostrare almeno dai primi risultati - che tra il 15 e il 20% della gente è già immune? Nel mio piccolo ho dei viaggi prenotati per settembre, ottobre e febbraio. Al momento non ci penso nemmeno, tra qui e il primo può succedere di tutto.
 

Qantaslink

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Irish health authorities are not recommending that the general public should wear face masks. According to the HSE/HPSC, there is no evidence that using face masks if you are well is of any benefit.
Irish health officials are not carrying out temperature checks/screening at Irish airports as the HPSC has said it is not an appropriate control measure for Ireland at this time. Irish health officials note that this type of airport screening is not recommended by either the World Health Organization or by European Centre for Disease Prevention and Control.

Ogni nazione vede a modo suo, di questo passo incerto non ne usciremo per molto tempo e le conseguenze saranno più catastrofiche del virus.
Questa mattina dopo tanto tempo(mi sembrano anni) ho visto una scia di un aereo ho sperato che si tornava alla normalità, ma credo ... con il binocolo
 
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carloz

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Ryanair e Easyjet - per il momento - ostentano sicurezza, forti della liquidità accumulata negli anni di vacche grasse. "Abbiamo i soldi per sopravvivere anche se saremo costretti a stare fermi per nove mesi" sfoggia ottimismo Lundgren. "Viaggeremo in pareggio anche con l'aereo pieno solo per due terzi", garantisce il vulcanico Michael O' Leary di Ryanair, che ha in cassa 4 miliardi di euro. Il nervosismo per un futuro quanto meno nebbioso è però evidente. "L'idea di tenere il sedile di mezzo vuoto è una follia" per il numero uno della società irlandese. La low-cost Flybe è stata costretta al fallimento dalla pandemia. Lufthansa, conscia dei problemi del settore, ha sostanzialmente chiuso la filiale a basso prezzo Germanwings. Easyjet è stata costretta a rinviare l'acquisto di alcuni aerei perché altrimenti la cassa si sarebbe prosciugata a settembre. E mentre le ex compagnie di bandiera possono accedere in questi giorni a gigantesche iniezioni di soldi pubblici per rimanere a galla, le low-cost temono di rimanere tagliate fuori dai salvagenti statali. Ryanair, per dire, ha già presentato un esposto all'antitrust Ue contro gli sgravi fiscali garantiti da Parigi solo ai vettori transalpini.
Scusate una domanda, ma Germanwings esiste(va) ancora? Ero convinto che dopo gli sfortunati eventi di qualche anno fa questo brand fosse sparito, trasformato (o assorbito) in Eurowings. Avevo già letto di questa notizia alcuni giorni fa e pensavo appunto ad una svista, ora vedo che si fa cenno nuovamente alla chiusura di Germanwings. Sono refusi ripetuti o mi sono perso qualcosa? Grazie.
 

venexiano

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Scusate una domanda, ma Germanwings esiste(va) ancora? Ero convinto che dopo gli sfortunati eventi di qualche anno fa questo brand fosse sparito, trasformato (o assorbito) in Eurowings. Avevo già letto di questa notizia alcuni giorni fa e pensavo appunto ad una svista, ora vedo che si fa cenno nuovamente alla chiusura di Germanwings. Sono refusi ripetuti o mi sono perso qualcosa? Grazie.
Se non ricordo male, Germanwings esisteva ancora come COA e operava esclusivamente voli per conto di Eurowings. Al momento del grounding c'erano ancora diversi aerei in livrea Germanwings.
 

carloz

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Se non ricordo male, Germanwings esisteva ancora come COA e operava esclusivamente voli per conto di Eurowings. Al momento del grounding c'erano ancora diversi aerei in livrea Germanwings.
AH ok grazie mille. In effetti se avesse chiuso Eurowings sarebbe stata decisamente più ecclatante come notizia.
 

AZ209

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Tenere chiusi i confini per un anno.. come si dice a Roma "levateje er vino"
Infatti non capisco questa cosa dei confini che sarebbero chiusi.
A me risulta continuano ad operare regolarmente voli internazionali pax fra Italia e Germania, Regno Unito, Svizzera, Belgio e altri paesi.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Infatti non capisco questa cosa dei confini che sarebbero chiusi.
A me risulta continuano ad operare regolarmente voli internazionali pax fra Italia e Germania, Regno Unito, Svizzera, Belgio e altri paesi.
Esatto, di confini chiusi nel mondo non ve ne sono, tranne una manciata di casi assai minoritari; si tratta invece, nel 90% dei casi, di TRAVEL RESTRICTIONS, ben altra cosa.
 

Cesare.Caldi

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Esatto, di confini chiusi nel mondo non ve ne sono, tranne una manciata di casi assai minoritari; si tratta invece, nel 90% dei casi, di TRAVEL RESTRICTIONS, ben altra cosa.
Ok ma se i pax hanno forti limitazioni nei viaggi internazionali come li riempi questo tipo di voli? E' probabile dal 4 maggio una ripresa dei voli nazionali in Italia e via via che i vari paesi riusciranno dal lockdown riattiveranno i loro voli nazionali. Avremo quindi dei network di voli nazionali isolati o scarsamente collegati tra loro. Per gli internazionali invece ci vorrà piu' tempo e potrebbero essere riattivati in maniera progressiva.
 

Qantaslink

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La Nuova Zelanda ha adottato un mese di isolamento e tre giorni di chiusura totale come riportano alcune notizie, vorrei sbagliarmi, ma quando poi riaprono i voli internazionali e arrivano molte persone non succede il contrario? La storia insegna alcune malattie sconosciute, sono state portate dai scopritori venuti da altre parti del mondo.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
UNITED inizia a parlare chiaramente di forti riduzioni per il futuro; un po' di lobbying forse, ma anche un'amara e realistica valutazione del prossimo futuro:

To our United Family:

We hope all is well with you and your family. Two weeks ago, we hosted a virtual townhall and it was a valuable opportunity for us to connect with you all. And we’ve been really pleased with the response, more than 50,000 of you tuned in live or watched the broadcast on demand.

At the townhall, we discussed the impact of your calls and letters to Congress as they debated financial support for the airline industry. Washington heard you loud and clear, passing vital legislation that will provide commercial airlines with a total of $50 billion worth of grants and loans. We are grateful for the bipartisan cooperation displayed by leaders in the Congress and Administration — and appreciative of the critical role that you played. The thousands of letters and messages you sent, capturing the spirit of our United family and what our service means to our customers and communities, made all the difference in the world. We will need that spirit more than ever as we set our sights on the rest of 2020 and beyond.

The challenge that lies ahead for United is bigger than any we have faced in our proud 94-year history. We are committed to being as direct and as transparent as possible with you about the decisions that lay ahead and what impact they will have on our business and on you, the men and women of United Airlines.

Let’s start with the near-term. We now expect United to receive approximately $5 billion from the federal government through the Payroll Support Program under the CARES Act – to be used to protect the paychecks of our United employees. This government support does not cover our total payroll expense, but we’re keeping our promise that there will be no involuntary furloughs or pay rate cuts for U.S. employees before September 30. And, payroll only represents about 30 percent of our total costs. Fixed operating and non-payroll costs like airport rent, supplies and infrastructure are significant and not going away. That’s why we’ve been so aggressive in reducing our schedule, slashing capital expenditures, scaling back our work with vendors and consultants and cutting executive salaries in half.

We’re planning to go even further to reduce costs. This weekend, we’ll load a revamped schedule that will further reduce our capacity to about 10 percent of what had been planned for May at the beginning of this year. We expect to announce similar reductions to the June schedule in the next few weeks. We have now essentially redesigned our network to be down 90 percent while complying with the CARES Act and maintaining connectivity among nearly all our domestic destinations. And these May and June schedule reductions will have direct consequences for our frontline employees in terms of total hours worked. Those work groups can expect to hear more details from their leaders soon.

The more flexibility we have from a payroll perspective, the better. So, all work groups can expect to see a continued emphasis on payroll cost cutting options over the next few weeks including new voluntary leave offerings and voluntary separation programs. For those who are eligible, please consider signing up for voluntary COLA and ANP days. We’re grateful to the more than 20,000 employees who have already signed up. Your sacrifice is both deeply appreciated and important to our company’s future.

These schedule changes reflect the stark reality of our situation – and unfortunately, it’s something that even legislation as large as the CARES Act can’t fix. Travel demand is essentially zero and shows no sign of improving in the near-term. To help you understand how few people are flying in this environment, less than 200,000 people flew with us during the first two weeks of April this year, compared to more than 6 million during the same time in 2019, a 97 percent drop. And we expect to fly fewer people during the entire month of May than we did on a single day in May 2019.

The historically severe economic impact of this crisis means even when travel demand starts to inch back, it likely will not bounce back quickly. We believe that the health concerns about COVID-19 are likely to linger which means even when social distancing measures are relaxed, and businesses and schools start to reopen, life won’t necessarily return to normal. For example, not all states and cities are expected to re-open at the same time. Some international travel restrictions will remain in place. Meeting planners and tour operators will do their best to accommodate people looking to avoid large crowds. So, while we have not yet finalized changes to our schedule for July and August, we expect demand to remain suppressed for the remainder of 2020 and likely into next year.

So, let us end where we began, the government funding we expect to receive soon is helpful in the near-term because we can protect our employees in the U.S. from involuntary furloughs and pay rate cuts through the end of September. But the challenging economic outlook means we have some tough decisions ahead as we plan for our airline, and our overall workforce, to be smaller than it is today, starting as early as October 1.

Throughout this crisis, we have been candid and upfront with you. And today is no different. We appreciate the partnership and open dialogue we have with all of you as we confront this extraordinary situation that has had an unprecedented impact on our families and our company. We promise to continue to stay in close touch – and will continue to be as transparent as possible – in the weeks and months ahead.

Stay safe. Stay healthy. And please continue to take good care of our customers and each other. It’s because of you that we remain proud to be United Together.

Oscar and Scott
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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71
Londra.
CX chiude ufficialmente tre basi negli USA. New York, San Francisco e Los Angeles.
Sono 286 i crew basati li.
 
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