Allora innanzitutto l'attuale epidemia di coronavirus non c'entra nulla con l'influenza (in realtà ha più somiglianze con il raffreddore), poiché si tratta di due famiglie diverse di virus: l'influenza stagionale è causata dagli Orthomyxoviridae, famiglia diversa dai Coronaviridae. Infatti, anche se i sintomi sono simili, nessuno dei farmaci contro la "normale" influenza si è dimostrato efficace contro Covid-19, né tanto meno il vaccino. Secondo, l'aggettivo "nuovo" non è riferito all'influenza ma alle precedenti infezioni di coronavirus (MERS e SARS, che non sono state banali e fortunatamente non si verificano ogni anno).
Terzo, non è vero che ogni anno cambia il ceppo dell'influenza: cambiano la proteine (H ed N) che si trovano sui virus. Ogni anno si verificano cambiamenti minimi di queste proteine, per cui può capitare che il vaccino funzioni poco. Tuttavia, a volte capita che queste proteine cambino radicalmente, per cui varia il ceppo e si passa da che so, una banale H1N2 alla H5N1 (l'aviaria), contro cui non abbiamo anticorpi e non abbiamo vaccino e da lì scoppia una pandemia. Ma come detto, questo è un discorso che c'entra relativamente con il Covid-19.
Quarto, il coronavirus di paura ne fa tanta perché ha costretto alla quarantena milioni di persone, perché la sua contagiosità è molto elevata rispetto a
infezioni precedenti, perché non ha attualmente né cura (remdesivir?) né vaccino, perché coinvolgerà una grossa fetta della popolazione (quella degli anziani cardiopatici) e quindi perché stresserà il nostro già malaticcio SSN. Non mi pare esattamente una pagliacciata.
Scusate l'OT