Qualcuno si ricorderà del mio TR sulla Siria ed il racconto di quello che era diventato il paese dopo la primavera araba.
Qualche giorno fa ho letto un articolo che a distanza di tempo parla di Siria ed aviazione. Ho fatto qualche ricerca ed aggiunto qualche considerazione per un mercato che sembra riavviarsi e che a medio termine inizierà a crescere.
Intanto, per chi volesse, qui il link al TR.
La prima considerazione è che la ripresa dei voli commerciali verso (DAM) sta accelerando. Un chiaro segno è il crescente interesse da parte dei vettori arabi dopo oltre un decennio di isolamento.
Poi c’è il progressivo ritorno della Siria sulla scena internazionale, anche se con le dovute cautele ed incertezze, è plausibile prevedere una crescita costante del traffico in ed out.
A questo si aggiunge la normalizzazione delle relazioni diplomatiche con alcuni paesi della regione, unita alla ripresa dei flussi commerciali (i siriani e la loro economia sono affamati di tutto, dalla tecnologia al cibo) ed in parte anche turistici (anche se parzialmente distrutto, il paese ha un patrimonio artistico ed archeologico che è immenso)
Ovviamente maggiore la stabilità interna, maggiore la possibilità che la domanda aumenti. Altra considerazione, del tutto personale, tutti i miei collegamenti/amici siriani, che ho sentito dopo la caduta di Assad, non vedono l'ora di rientrare in patria e nonostante ormai vivano stabilmente altrove vedono la Siria come casa, il posto dove vogliono ritornare con i loro figli. Questo è un chiaro segnale che molti, vedono questo momento, come l'inizio di una lunga ma quasi certa stabilizzazione. Un poco come avvenuto in Iraq qualche anno fa.
Ultimo, non meno rilevante, il fatto che già dopo pochi giorni dalla caduta del regime, ci siano stati i primi incontri (12 gennaio in in Arabia Saudita) per discutere la fine delle sanzioni internazionali nei confronti della Siria. E proprio in questa occasione, la ministra degli esteri tedesca Baerbock ha ribadito quanto sia importante decidere velocemente.
Per quanto riguarda i dati ed i numeri, le fonti sono poco affidabili e precise. Dal 2010 non esiste praticamente nulla ma recentemente è stata fatta una stima tra DAM e i principali mercati del Medio Oriente nel 2024. Ripeto, l’accuratezza di questi dati è limitata però danno una idea e sono basati sui voli del 2024 operati da Cham e Syrian.
Traffico A/R tra DAM e le principali destinazioni:
• Baghdad (BGW): 109.000 pax
• Erbil (EBL): 87.000 pax
• Najaf (NJF): 80.000 pax
• Kuwait City (KWI): 77.000 pax
• Dubai (DXB): 55.000 pax
• Doha (DOH): 38.000 pax
• Tehran (IKA): 36.000 pax
• Sharjah (SHJ): 35.000 pax
• Abu Dhabi (AUH): 24.000 pax
• Karachi (KHI): 22.000 pax
• Beirut (BEY): 11.000 pax
• Mosca (SVO): 10.000 pax
L’unico dato certo riguarda la CDG-DAM-CDG, che registrava 36.704 passeggeri A/R nel 2010 ad una tariffa media di 380 USD.
Intanto, come dicevo prima alcune compagnie hanno ripreso ed altre lo hanno pianificato:
• Qatar Airways: aumento della frequenza a voli giornalieri con Airbus A330-200 a partire dal 1° febbraio.
• Royal Jordanian: incremento a 6 voli settimanali con Embraer E95 dal 30 marzo.
• Turkish Airlines: attualmente opera 3 voli settimanali con Airbus A330-200, con l’obiettivo di passare a una frequenza giornaliera nella stagione S25.
A breve, molto probabilemte summer 2025, dovrebbero essere annunciati voli di Air Arabia, Flyduba e Jazeera Airways. Ovviamente sfruttando la domanda estiva che sarà generata dalle centinaia di famiglie siriane scappate negli Emirati e nei paesi del golfo (soprattutto Iraq e Kuwait)
Se si pensa alle potenzialità ed a quali possano essere le opportunità, anche per i vettori EU, bisogna partire dai dati dei siriani fuggiti dal paese. In rete si trovano varie fonti ma giusto per velocità, wikipedia offre un ottimo summary. Ovviamente TK è quella che prenderà la maggior parte del mercato (almeno all'inizio), ma anche LH e perchè no, ITA (connessioni via FCO) potrebbero intercettare parecchio traffico etnico generato dai circa 500.000 siriani ormai residenti in Germania. Con le macchine giuste (321?) queste rotte potrebbero generare parecchie revenues, considerando e mi ripeto, il traffico etnico, in parte turistico e soprattutto commerciale e cargo appena il "lifting" delle sanzioni sarà definitivamente chiarito.
Qualche giorno fa ho letto un articolo che a distanza di tempo parla di Siria ed aviazione. Ho fatto qualche ricerca ed aggiunto qualche considerazione per un mercato che sembra riavviarsi e che a medio termine inizierà a crescere.
Intanto, per chi volesse, qui il link al TR.
La prima considerazione è che la ripresa dei voli commerciali verso (DAM) sta accelerando. Un chiaro segno è il crescente interesse da parte dei vettori arabi dopo oltre un decennio di isolamento.
Poi c’è il progressivo ritorno della Siria sulla scena internazionale, anche se con le dovute cautele ed incertezze, è plausibile prevedere una crescita costante del traffico in ed out.
A questo si aggiunge la normalizzazione delle relazioni diplomatiche con alcuni paesi della regione, unita alla ripresa dei flussi commerciali (i siriani e la loro economia sono affamati di tutto, dalla tecnologia al cibo) ed in parte anche turistici (anche se parzialmente distrutto, il paese ha un patrimonio artistico ed archeologico che è immenso)
Ovviamente maggiore la stabilità interna, maggiore la possibilità che la domanda aumenti. Altra considerazione, del tutto personale, tutti i miei collegamenti/amici siriani, che ho sentito dopo la caduta di Assad, non vedono l'ora di rientrare in patria e nonostante ormai vivano stabilmente altrove vedono la Siria come casa, il posto dove vogliono ritornare con i loro figli. Questo è un chiaro segnale che molti, vedono questo momento, come l'inizio di una lunga ma quasi certa stabilizzazione. Un poco come avvenuto in Iraq qualche anno fa.
Ultimo, non meno rilevante, il fatto che già dopo pochi giorni dalla caduta del regime, ci siano stati i primi incontri (12 gennaio in in Arabia Saudita) per discutere la fine delle sanzioni internazionali nei confronti della Siria. E proprio in questa occasione, la ministra degli esteri tedesca Baerbock ha ribadito quanto sia importante decidere velocemente.
Per quanto riguarda i dati ed i numeri, le fonti sono poco affidabili e precise. Dal 2010 non esiste praticamente nulla ma recentemente è stata fatta una stima tra DAM e i principali mercati del Medio Oriente nel 2024. Ripeto, l’accuratezza di questi dati è limitata però danno una idea e sono basati sui voli del 2024 operati da Cham e Syrian.
Traffico A/R tra DAM e le principali destinazioni:
• Baghdad (BGW): 109.000 pax
• Erbil (EBL): 87.000 pax
• Najaf (NJF): 80.000 pax
• Kuwait City (KWI): 77.000 pax
• Dubai (DXB): 55.000 pax
• Doha (DOH): 38.000 pax
• Tehran (IKA): 36.000 pax
• Sharjah (SHJ): 35.000 pax
• Abu Dhabi (AUH): 24.000 pax
• Karachi (KHI): 22.000 pax
• Beirut (BEY): 11.000 pax
• Mosca (SVO): 10.000 pax
L’unico dato certo riguarda la CDG-DAM-CDG, che registrava 36.704 passeggeri A/R nel 2010 ad una tariffa media di 380 USD.
Intanto, come dicevo prima alcune compagnie hanno ripreso ed altre lo hanno pianificato:
• Qatar Airways: aumento della frequenza a voli giornalieri con Airbus A330-200 a partire dal 1° febbraio.
• Royal Jordanian: incremento a 6 voli settimanali con Embraer E95 dal 30 marzo.
• Turkish Airlines: attualmente opera 3 voli settimanali con Airbus A330-200, con l’obiettivo di passare a una frequenza giornaliera nella stagione S25.
A breve, molto probabilemte summer 2025, dovrebbero essere annunciati voli di Air Arabia, Flyduba e Jazeera Airways. Ovviamente sfruttando la domanda estiva che sarà generata dalle centinaia di famiglie siriane scappate negli Emirati e nei paesi del golfo (soprattutto Iraq e Kuwait)
Se si pensa alle potenzialità ed a quali possano essere le opportunità, anche per i vettori EU, bisogna partire dai dati dei siriani fuggiti dal paese. In rete si trovano varie fonti ma giusto per velocità, wikipedia offre un ottimo summary. Ovviamente TK è quella che prenderà la maggior parte del mercato (almeno all'inizio), ma anche LH e perchè no, ITA (connessioni via FCO) potrebbero intercettare parecchio traffico etnico generato dai circa 500.000 siriani ormai residenti in Germania. Con le macchine giuste (321?) queste rotte potrebbero generare parecchie revenues, considerando e mi ripeto, il traffico etnico, in parte turistico e soprattutto commerciale e cargo appena il "lifting" delle sanzioni sarà definitivamente chiarito.