I jetliner degli anni 50 che non volarono mai (o quasi)


speedbird001

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E' interessante notare come da est a ovest, tra la fine delle guerra e la metà degli anni 50, vi furono una serie di progetti di aeroplani a getto che, per un motivo o per l'altro, non andarono mai in produzione.
Alcuni effettivamente volarono, altri rimasero sulla carta.

Affascinante per il design il Baade 152, che doveva essere il primo jet prodotto in Germania dell'Est, frutto del recupero di alcuni progetti, per l'epoca avanzatissimi, della germania nazista.
Il Baade 152 derivava direttamente da una delle famose "nazi segret weaphon" che non riuscirono mai a essere pienamente , il bombardiere a getto Junkers 287, vedi http://www.airlinereporter.com/2013/10/the-baade-152/
Il Baade era un progetto ambizioso di jet regionale da 70 posti che si scontrò con alcuni gravi problemi tecnici che ne impedirono il pieno sviluppo, tanto che il primo prototipo cadde uccidendo tutto l'equipaggio per motivi mai del tutto chiariti.
Ad ogni modo i problemi principali vennero dai motori Pirna 114, che mai vennero adeguatamente sviluppati per supportare il velivolo.
In totale vennero costruiti 3 prototipi , prima che il progetto venne cancellato.

Un velivolo che invece, a detta di tutti, aveva tutto per avere successo, ma che , in fondo subì l'ostracismo delle lobby statunitensi, fu il canadese Avro 102c che volò solo 13 giorni dopo il De Havilland Comet.
Comodo, capace di 50 posti che con il pitch dei giorni nostri sarebbero stati comodamente 100, l'Avro scontò una politica commerciale che vide la TCA come unico cliente la quale impose dei dettami commerciali difficili da rispettare, essendo la Avro molto impegnata nella costruzione di un nuovo caccia militare, decise, nonostante le buone prestazioni del jet, di accantonarlo a favore del jet militare.
Il progetto affascinò Howard Hughes a tal punto che decise di ordinarne 30, ma la Avro gli rispose che tutta la linea produttiva era impegnata sul militare.
Hughes cercò invano di farlo costruire su licenza dalla Convair, quindi fu costretto a rinunciare.
Lo sfortunato prototipo fu quindi demolito nel 1956, in quanto la istituzione alla quale fu donato , il National research council, non aveva spazio per tenerlo.
Vedi http://www.avroland.ca/al-c102.html

I britannici Vikers VC 1000 e Avro Atlantic invece furono accomunati dalla derivazione da aerei militari e dal fatto di non vedere mai la luce.
L'Avro Atlantic derivava dal bombardiere Vulcan ed era destinato alle rotte transatrlantiche, non vide mai la luce ma è interessante notare il lay out e di come ,anche la versione cosidetta "economy" avesse spazi per bar e lounge varie, vedi : http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1953/1953 - 0767.html.

Il V 1000 invece derivava dal bombardiere strategico Valiant e assomigliava molto , come look, al Comet.
A differenza dell'Atlantic, pur essendo il progetto cancellato, il V1000 pose le basi per il VC 10 che nacque dalle sue ceneri, pur essendo totalmente diverso, vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Vickers_V-1000

Un aeroplano che trovo affascinante, anche perchè protagonista di uno dei miei film aeronautici preferiti ( "the cone of silence", "la tragedia del phoenix" in italiano) fu L'Avro Asthon, un quadrigetto che venne costruito esclusivamente a scopo di test, convertendo dei vecchi Avro Tudor 9 e montando turbogetti Rols Royce Nene.
Ne volarono 4 e furono usati lungamente per i test, sopratutto montando vari tipi di reattori.
Le risultanze di questi test furono usati principalmente per lo sviluppo del Comet.
Vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Avro_Ashton

Mi scuso per eventuali errori od omissioni, ma diciamo che questo è solo uno spunto di partenza, se poi qualcuno vuole approfondire queste curiosità vi sono appositi link indicati.

Saluti
 

speedbird001

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Prego, sono sempre stato affascinato dal periodo post belllico, a questo proposito consiglio un bellissimo romanzo di Neville Shute, "no highway" in italiano , "viaggio indimenticabile"..
Racconta di un ingegnere di farborough ( quale effettivamente era Shute) che, dopo la caduta di un nuovo modello di aereo, predice che la causa sia la fatica del metallo della parte di coda, dopo un certo numero di ore..... prende un modello della coda e lo sottopone a vibrazioni simili a quelle provocate dal volo e scopre.....
La cosa incredibile è che quando l'ho letto ho pensato che fosse pedissequamente ispirato alla vicenda del Comet....piccolo particolare, questo libro è stato scritto nel 1948 ! Se lo trovi leggilo, è molto bello e racconta molto bene i tempi pionieristici dell'aviazione post bellica.