“ITA Airways a due anni dall’inizio delle attivita’ ha gia’ trasportato oltre 21 milioni di passeggeri, di cui oltre 11 milioni di passeggeri nei primi nove mesi di quest’anno” cosi ha detto Andrea Benassi – Direttore Generale. Poi continua “la flotta e’ aumentata da 52 a 79 aerei, saranno 85 a fine anno, quasi la meta’ sono di nuova costruzione e generazione. A fine 2024 saranno 96”.
Al TTG Travel Experience di Rimini, Emiliana Limosani – CCO – ha annunciato sette nuove destinazioni a lungo raggio per il 2024. “Apriamo Rio de Janeiro tutti i giorni dal 29 ottobre 2023 e il prossimo anno : Chicago, Toronto, Dakar, Accra, Riyadh, Kuwait City e Jeddah”.
Questo e altro ne abbiamo discusso in un intervista proprio con Andrea Benassi.
Oggi annunciate il 2024, ma la situazione di Israele non e’ il massimo. Vero?
Si, questa situazione ci ha costretto a cancellare i voli, ma noi monitoriamo la situazione, siamo in contatto con la Farnesina, l’Unita’ di Crisi. Ci avevano chiesto di fare dei voli di soccorso, abbiamo dato la nostra disponibilita’, ma non avendo aeromobili di proprieta’, i lessor e le assicurazioni non ci davano le garanzie necessarie e quindi abbiamo dovuto fare un passo indietro. Ci siamo offerti di fare navette da scali piu’ sicuri come Cipro e i militari se li avessero portati li, ma hanno preferito trasportarli a Ciampino. Se ci chiedessero di rimpatriare anche i connazionali che vivono li, se la situazione degenerasse allora potremmo farlo se lo chiederanno.
Su Tel Aviv avevate previsto l’inserimento dell’A321neo LR. Perche?
Israele e’ uno dei mercati che richiede una qualita’ di servizio e di comfort. Quindi era un prodotto disegnato perfettamente per Tel Aviv. Quell’aeromobile e’ perfetto per quel tipo di mercato.
Quindi la configurazione dell’A321neo LR e’ stata pensata per quei mercati di Medio Oriente / Africa per offrire un esperienza di volo nel medesimo prodotto?
Si, esattamente. Perche’ sono mercati naturali che servono ad alimentare il nostro hub per il lungo raggio. Questi sono i flussi naturali dal Medio Oriente e Africa.
La domanda successiva viene spontanea, quanto e’ il traffico in connessione come beyond?
Fatto 100 il traffico presente, il 60% e’ punto a punto e 40% e’ quello in connessione. In realta’ con l’introduzione di queste nuove rotte andremo a bilanciare facendo 50 e 50.
Quindi e’ naturale a pensare che con le nuove rotte da Chicago e Toronto sia l’India il beyond nei due sensi.
Si, esatto. C’era anche Israele, ma vista la situazione.
Che cosa la preoccupa questo ambito oltre al blocco temporaneo di un mercato?
Certamente oltre ai mancati introiti, anche un effetto di crescita del prezzo del carburante. Visto che per noi pesa per il 30% dei costi.
Fate hedging sul carburante?
Si, facciamo un po’ di hedging , ma la nostra difficolta’ e’ che noi siamo giovani, con una storia ancora piccola e riuscire a convincere le banche o le societa’ finanziarie a fare hedging non e’ facile, ci stiamo provando, ora lo facciamo al 30/35%.
A breve entrera’ in flotta l’A220/100?
In realta’ doveva entrare quest’estate.
Ritardi per la consegna causa supply chain?
Si e poi c’e’ una situazione logistica in generale preoccupante.Quindi l’A220/100 che doveva arrivare a luglio ora lo sara’ a novembre. Per questo non avendo aerei del tipo per atterrare a London City e mantenere gli slot abbiamo stipulato contratti di wet-lease con German Airways e poi Eastern Airways, con un esperienza tragica per dire che poca professionalita’ ci sia nel mercato.
Quale e’ stato lo scotto pagato sul lato del mercato?
E’ stato terribile come customer experience, perche in termini di reliability data da questi capacity provider e’ stata disastrosa.
Invece Hibernian?
Un pochino meglio, il fatto che sia praticamente Air Nostrum e che questa operi per Iberia hanno una migliore capacita’ e struttura operativa. Anche se qualche problemino lo abbiamo avuto anche con loro.
Fino a quando opereranno?
Fino a fine anno, dopo avremo nostri aerei in leasing o di proprieta’.
Quanto vi sta pesando tutti questi ritardi?
Abbastanza e abbiamo dovuto rinviare tutto quello che era pianificato all’origine. E’ una situazione che sta colpendo tutti, ma a differenza i grandi gruppi hanno una flotta talmente ampia che possono compensare, noi per compensare dobbiamo ricorrere al wet-lease. Oppure dobbiamo posticipare quello che avevamo pianificato e ci costa tanto specie perche siamo piu’ piccoli.
L’apertura delle nuove rotte per il 2024 sono in accordo con Lufthansa o decise in autonomia?
Noi nella due-diligence che abbiamo fatto con loro, diciamo hanno condiviso il nostro piano, abbiamo presentato il nostro piano ed e’ stato condiviso da loro.
Sull’Africa, Lagos?
Era in piano, ma per ragioni di sicurezza e’ stata rinviata, Abbiamo anche verificato con il Ministero degli Esteri e ci hanno detto di aspettare. E’ una destinazione importante per la sua redditivita’.
Le Maldive sono una riapertura importante?
Si, perche’ ci permette di impegnare in inverno le macchine che in estate volano su altri mercati.
Un pensiero su Mauritius?
Probabilmente il prossimo anno.
Come sono andate le nuove destinazioni americane di San Francisco e Washington?
Il lungo raggio e’ andato molto bene in generale. Anche se San Francisco e Washington non hanno brillato in termini di load, pero’ sono ancora in fase di start up.
Il corto e medio raggio?
Il domestico e’ andato bene con load factor anche superiori ai tempi della stessa Alitalia. Bene l’europeo perche’ come traditional carrier puo’ portare passeggeri a Roma e quindi a destinazione finale. il tutto anche se le low cost sono competitor importanti sul punto a punto.
“ITA Airways a due anni dall’inizio delle attivita’ ha gia’ trasportato oltre 21 milioni di passeggeri, di cui oltre 11 milioni di passeggeri nei primi nove mesi di quest…
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