- 6 Febbraio 2010
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(ovvero come saltare il pranzo tra due appuntamenti di lavoro…facendo un sacco di foto!)
Il Museo dell’Aviazione militare Olandese è localizzato appena fuori dall’abitato di Soesterberg, a qualche Km dalla città di Utrecht.
Soesterberg è una cittadina che ospita(va) anche un aeroporto militare, ormai chiuso, che è stato per anni la base del 32nd Tactical Fighter Squadron della USAFE. Gli aerei Americani – da ultimo equipaggiati di MDD F-15 – hanno lasciato l’Olanda nel 2004.
Nel prossimo futuro (si parla del 2013) è’ previsto il trasloco del museo dall’attuale sito agli hangar del vecchio aeroporto militare, dove verrà realizzato un unico museo “militare” Olandese non solamente dedicato all’Aviazione ma anche alle altre forze armate.
Il museo è aperto tutti i giorni esclusi Lunedi e Sabato e l’ingresso è gratuito e senza alcuna formalità. A disposizione il classico fornitissimo Bookshop ed una caffetteria.
La collezione è suddivisa tra due padiglioni coperti più un’aerea espositiva esterna. Un terzo padiglione raccoglie numerosi simulatori ed ausili didattici destinati principalmente ai più giovani visitatori. Unico neo: tutto il materiale informativo è rigorosamente in lingua olandese…certamente non una delle più diffuse e facili da interpretare!
Gli aerei esposti sono tutti in ottimo stato di conservazione se ricoverati al coperto, quelli all’aperto soffrono un po’ di più dell’inclemenza del tempo ma complessivamente sono in buono stato. Da notare che al momento della mia visita diversi aerei normalmente esposti all’esterno (MDD F-15A, Lockheed SP-2H Neptune, Fokker F-27, Douglas DC-3) risultavano mancanti (forse ricoverati per proteggerli dalle intemperie, forse già spostati alla futura location?).
La raccolta “copre” di fatto l’intera storia dell’Aviazione Militare in Olanda, in particolar modo per quanto riguarda il secondo dopoguerra. Numerosi altri aerei recenti sono stoccati presso l’ex aeroporto militare, al momento non visibili al pubblico.
Bando alle ciance, largo alle foto! La qualità di quelle fatte in interno è relativa: la luce nei padiglioni è molto bassa, decisamente d’atmosfera ma poco adatta per fotografare. Tutti gli scatti sono stati fatti a mano libera con ISO in automatico e tempi di scatto di circa 1/10 di secondo.
Cominciamo dagli aerei(e missili) esposti all’esterno:
Questo Fokker (Lockheed) F-104G Starfighter accoglie i visitatori
Un’altro aereo sul palo: North American F-86K Kaasjager:
In pratica l’unico intruso non Olandese, questo Mikoyan MiG-21PMF:
Di grande interesse poi la “32nd TFS line” che raccoglie gli aerei utilizzati da questo Squadron dell’USAFE durante la sua permanenza a Sosterberg (o “Camp New Amsterdam”) durante la Guerra Fredda.
North American F-86F Sabre:
North American F-100D Super Sabre:
Poi il bellissimo ed inusuale Convair F-102A Delta Dagger:
Il successivo McDonnel F-4 Phantom è “stoccato” a Soesterberg apt, mentre il MDD F-15 utilizzato fino alla chiusura dello Squadron non era la momento in esposizione.
Sempre all’esterno, un esemplare storico: Supermarine Spitfire Mk.9:
A completare la collezione all’aperto una interessantissima sezione missilistica:
Una rampa di lancio con missile Nike Ajax, ben due del successivo Nike Hercules (entrambi utilizzati a lungo anche in Italia) ed un’intera batteria di Raytheon Hawk completa di tutti i radar (purtroppo il lanciatore era racchiuso da un “pallone” di protezione chiuso…)
Il missile Nike Ajax
Ed i successivi Nike Hercules, caratterizzati dal grosso booster quadruplo:
Dopo aver preso la nostra bella razione di freddo umido olandese, passiamo al coperto per riscaldarci un po’. Il primo padiglione denominato Snijdershal ospita gli aerei fino alla seconda guerra mondiale, mentre alle pareti numerosi cimeli e pannelli descrittivi. In ordine cronologico e di esposizione:
Fokker D VII, classico caccia della 1GM usato dall’Aviazione tedesca (solo un particolare):
Koolhoven F.K.51, sconosciuto addestratore tuttofare olandese:
De Havilland DH89 Dragon Rapide:
Fokker D XXI, caccia in uso in Olanda al momento dell’invasione tedesca del 1940:
Uno degli aerei più interessanti, il Fokker G-1A, caccia pesante bimotore a doppio trave di coda, usato dall’Aviazione Olandese nel Pacifico. Come tutti i pariclasse, la formula non ha avuto molto successo. Purtoppo l’esemplare esposto è una ricostruzione:
Passiamo alla seconda fase della Seconda Guerra Mondiale, un classico North American P-51D Mustang:
Fronteggiato da un altro superclassico Supermarine Spitfire LF.IX:
L’altra parte è rappresentata da questa bomba volante V1:
Da ultimo il più grosso di tutti quelli esposti in questo padiglione, il North American B-25J Mitchell:
Il secondo padiglione, denominato Vreebughal, ospita invece gli aerei del secondo dopoguerra. Il precorso espositivo si apre con una “sezione” dedicata all’Aviazione di Marina Olandese.
Appena entrati abbiamo davanti il più grosso tra gli aerei qui esposti: l’idrovolante trimotore Dornier Do.24T-3:
Segue un Hawker Sea Fury Mk.50, un vero e proprio “jet” ad elica con motore a pistoni, a sinistra si intravede la teca con il modello della portaerei Olandese R81 Karel Doorman (ex HMS Venerable) che – dopo essere stata venduta alla Marina Argentina parteciperà alla Guerra delle Falkland come “ARA Ventiecinco de Mayo) :
Il successore è un vero jet: Hawker Sea Hawk FGA.6 (utilizzato anche dalla Marina Tedesca)
Un classico ad ala rotante: Sikorsky S-58 Seabat:
Ed un classico dei pattugliatori antisommergibili, il Grumman US-2N Tracker:
Costruito in Italia, questo Agusta Bell AB.204B:
La parte dedicata all’Aviazione di Marina si chiude con due classicissimi addestratori, De Havilland Tiger Moth:
E questo è un T-6, in dettaglio un Noorduyn AT-16ND Harvard:
Gli aerei della Reale Aviazione Militare Olandese si presentano con questo Fokker S14 Mach Trainer, reattore per addestramento a posti affiancati:
A cui segue una “sezione elicotteri”, il primo dei quali è un Hiller OH-23C Raven:
Seguono poi due classici di cotrsuzione Francese: Sud Aviation SE3130 Alouette II:
Sud Aviation SE3160 Alouette III, nei colori della Pattuglia Acrobatica “Grasshopers” famosa per le sue esibizioni in tutti gli Air Show Europei degli anni ’70 ed ’80:
Chiude la sezione elicotteri questo Bolkow Bo-105CB-4 “utility” largamente utilizzato fino ai giorni nostri:
Riprendiamo la storia ed ecco il primo caccia a reazione operativo tra le forze aeree alleate: Gloster Meteor F4:
E poi il successore Hawker Hunter F4 con il “pack” dei 4 cannoni Aden da 30 mm esposto a lato:
Le forniture MAP cominciano a dare un volto comune alle Aviazioni Europee della NATO: Republic F-84G Thunderjet:
Ed il successore Republic F-84F Thunderstreak con ali a freccia (due foto perché a me ‘sto aereo piace troppo…):
Caccia intercettore ognitempo standard degli anni ’60, il North American F-86K Kaasjager (in Italia era “Kappone”):
E poi il vero “superclassico” delle Aviazioni Europee, il Lockheed F-104G Starfighter:
Northrop NF-5B Freedom Fighter:
Arriviamo ai giorni nostri e chiudiamo la carrellata con il “Viper” General Dynamics F-16A:
Come già detto, il museo è completato da molti cimeli, motori ed altri particolari. Una menzione particolare merita questo spazzaneve “bi reattore”:
Saluti a tutti
Guido
Il Museo dell’Aviazione militare Olandese è localizzato appena fuori dall’abitato di Soesterberg, a qualche Km dalla città di Utrecht.
Soesterberg è una cittadina che ospita(va) anche un aeroporto militare, ormai chiuso, che è stato per anni la base del 32nd Tactical Fighter Squadron della USAFE. Gli aerei Americani – da ultimo equipaggiati di MDD F-15 – hanno lasciato l’Olanda nel 2004.
Nel prossimo futuro (si parla del 2013) è’ previsto il trasloco del museo dall’attuale sito agli hangar del vecchio aeroporto militare, dove verrà realizzato un unico museo “militare” Olandese non solamente dedicato all’Aviazione ma anche alle altre forze armate.
Il museo è aperto tutti i giorni esclusi Lunedi e Sabato e l’ingresso è gratuito e senza alcuna formalità. A disposizione il classico fornitissimo Bookshop ed una caffetteria.
La collezione è suddivisa tra due padiglioni coperti più un’aerea espositiva esterna. Un terzo padiglione raccoglie numerosi simulatori ed ausili didattici destinati principalmente ai più giovani visitatori. Unico neo: tutto il materiale informativo è rigorosamente in lingua olandese…certamente non una delle più diffuse e facili da interpretare!
Gli aerei esposti sono tutti in ottimo stato di conservazione se ricoverati al coperto, quelli all’aperto soffrono un po’ di più dell’inclemenza del tempo ma complessivamente sono in buono stato. Da notare che al momento della mia visita diversi aerei normalmente esposti all’esterno (MDD F-15A, Lockheed SP-2H Neptune, Fokker F-27, Douglas DC-3) risultavano mancanti (forse ricoverati per proteggerli dalle intemperie, forse già spostati alla futura location?).
La raccolta “copre” di fatto l’intera storia dell’Aviazione Militare in Olanda, in particolar modo per quanto riguarda il secondo dopoguerra. Numerosi altri aerei recenti sono stoccati presso l’ex aeroporto militare, al momento non visibili al pubblico.
Bando alle ciance, largo alle foto! La qualità di quelle fatte in interno è relativa: la luce nei padiglioni è molto bassa, decisamente d’atmosfera ma poco adatta per fotografare. Tutti gli scatti sono stati fatti a mano libera con ISO in automatico e tempi di scatto di circa 1/10 di secondo.
Cominciamo dagli aerei(e missili) esposti all’esterno:
Questo Fokker (Lockheed) F-104G Starfighter accoglie i visitatori
Un’altro aereo sul palo: North American F-86K Kaasjager:
In pratica l’unico intruso non Olandese, questo Mikoyan MiG-21PMF:
Di grande interesse poi la “32nd TFS line” che raccoglie gli aerei utilizzati da questo Squadron dell’USAFE durante la sua permanenza a Sosterberg (o “Camp New Amsterdam”) durante la Guerra Fredda.
North American F-86F Sabre:
North American F-100D Super Sabre:
Poi il bellissimo ed inusuale Convair F-102A Delta Dagger:
Il successivo McDonnel F-4 Phantom è “stoccato” a Soesterberg apt, mentre il MDD F-15 utilizzato fino alla chiusura dello Squadron non era la momento in esposizione.
Sempre all’esterno, un esemplare storico: Supermarine Spitfire Mk.9:
A completare la collezione all’aperto una interessantissima sezione missilistica:
Una rampa di lancio con missile Nike Ajax, ben due del successivo Nike Hercules (entrambi utilizzati a lungo anche in Italia) ed un’intera batteria di Raytheon Hawk completa di tutti i radar (purtroppo il lanciatore era racchiuso da un “pallone” di protezione chiuso…)
Il missile Nike Ajax
Ed i successivi Nike Hercules, caratterizzati dal grosso booster quadruplo:
Dopo aver preso la nostra bella razione di freddo umido olandese, passiamo al coperto per riscaldarci un po’. Il primo padiglione denominato Snijdershal ospita gli aerei fino alla seconda guerra mondiale, mentre alle pareti numerosi cimeli e pannelli descrittivi. In ordine cronologico e di esposizione:
Fokker D VII, classico caccia della 1GM usato dall’Aviazione tedesca (solo un particolare):
Koolhoven F.K.51, sconosciuto addestratore tuttofare olandese:
De Havilland DH89 Dragon Rapide:
Fokker D XXI, caccia in uso in Olanda al momento dell’invasione tedesca del 1940:
Uno degli aerei più interessanti, il Fokker G-1A, caccia pesante bimotore a doppio trave di coda, usato dall’Aviazione Olandese nel Pacifico. Come tutti i pariclasse, la formula non ha avuto molto successo. Purtoppo l’esemplare esposto è una ricostruzione:
Passiamo alla seconda fase della Seconda Guerra Mondiale, un classico North American P-51D Mustang:
Fronteggiato da un altro superclassico Supermarine Spitfire LF.IX:
L’altra parte è rappresentata da questa bomba volante V1:
Da ultimo il più grosso di tutti quelli esposti in questo padiglione, il North American B-25J Mitchell:
Il secondo padiglione, denominato Vreebughal, ospita invece gli aerei del secondo dopoguerra. Il precorso espositivo si apre con una “sezione” dedicata all’Aviazione di Marina Olandese.
Appena entrati abbiamo davanti il più grosso tra gli aerei qui esposti: l’idrovolante trimotore Dornier Do.24T-3:
Segue un Hawker Sea Fury Mk.50, un vero e proprio “jet” ad elica con motore a pistoni, a sinistra si intravede la teca con il modello della portaerei Olandese R81 Karel Doorman (ex HMS Venerable) che – dopo essere stata venduta alla Marina Argentina parteciperà alla Guerra delle Falkland come “ARA Ventiecinco de Mayo) :
Il successore è un vero jet: Hawker Sea Hawk FGA.6 (utilizzato anche dalla Marina Tedesca)
Un classico ad ala rotante: Sikorsky S-58 Seabat:
Ed un classico dei pattugliatori antisommergibili, il Grumman US-2N Tracker:
Costruito in Italia, questo Agusta Bell AB.204B:
La parte dedicata all’Aviazione di Marina si chiude con due classicissimi addestratori, De Havilland Tiger Moth:
E questo è un T-6, in dettaglio un Noorduyn AT-16ND Harvard:
Gli aerei della Reale Aviazione Militare Olandese si presentano con questo Fokker S14 Mach Trainer, reattore per addestramento a posti affiancati:
A cui segue una “sezione elicotteri”, il primo dei quali è un Hiller OH-23C Raven:
Seguono poi due classici di cotrsuzione Francese: Sud Aviation SE3130 Alouette II:
Sud Aviation SE3160 Alouette III, nei colori della Pattuglia Acrobatica “Grasshopers” famosa per le sue esibizioni in tutti gli Air Show Europei degli anni ’70 ed ’80:
Chiude la sezione elicotteri questo Bolkow Bo-105CB-4 “utility” largamente utilizzato fino ai giorni nostri:
Riprendiamo la storia ed ecco il primo caccia a reazione operativo tra le forze aeree alleate: Gloster Meteor F4:
E poi il successore Hawker Hunter F4 con il “pack” dei 4 cannoni Aden da 30 mm esposto a lato:
Le forniture MAP cominciano a dare un volto comune alle Aviazioni Europee della NATO: Republic F-84G Thunderjet:
Ed il successore Republic F-84F Thunderstreak con ali a freccia (due foto perché a me ‘sto aereo piace troppo…):
Caccia intercettore ognitempo standard degli anni ’60, il North American F-86K Kaasjager (in Italia era “Kappone”):
E poi il vero “superclassico” delle Aviazioni Europee, il Lockheed F-104G Starfighter:
Northrop NF-5B Freedom Fighter:
Arriviamo ai giorni nostri e chiudiamo la carrellata con il “Viper” General Dynamics F-16A:
Come già detto, il museo è completato da molti cimeli, motori ed altri particolari. Una menzione particolare merita questo spazzaneve “bi reattore”:
Saluti a tutti
Guido
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