la montagna ha partorito il topolino.
Aeroporto di Rimini punta a 400mila passeggeri fra 2025 e 2026
A metà novembre Airiminum annuncerà nuove destinazioni
Per l’aeroporto Fellini di Rimini 2025 e 2026 saranno anni cruciali. Con l’obiettivo di raggiungere i 400.000 passeggeri dopo i 320.000 di quest’anno. La città, l’anno prossimo a maggio, ospiterà infatti Routes Europe, il più importante appuntamento di networking legato al settore del volo aereo, capace di generare nel giro di tre anni una crescita di quasi il 7% del traffico. Più voli e più destinazioni, dunque, su cui Airiminum, la società che gestisce la pista, è già al lavoro e che annuncerà a metà novembre.
Ma anche integrazione con gli altri scali regionali, Forlì, Bologna e Parma, prospettiva che anche Enac sponsorizza. “È la sfida per la prossima giunta”, osserva l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, presentando la tre giorni di Routes Europe, dal 18 al 20 maggio, questo pomeriggio al Ttg, il salone del turismo di Italian exhibition group. “Una straordinaria opportunità di sviluppo, concludiamo bene questi cinque anni”. Il tema dell’internazionalizzazione delle presenze, continua, è “la sfida, siamo troppo legati al mercato domestico, ed è possibile solo se gli aeroporti si sviluppano”. Tra l’altro, chiosa, “è stato un errore non inserirli nel Pnrr”.
La contrazione dei turisti italiani “impone un lavoro sui mercati esteri ma senza un adeguato sistema aeroportuale è complicato”, gli fa eco il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. L’obiettivo, prosegue, è “crescere sulle presenze estere e Airimimum metterà in campo un progetto ambizioso di potenziamento delle rotte, con diverse trattative a livello avanzato per scali hub per altre destinazioni”. Di certo, aggiunge, “Bologna che cresce è un bene per tutti, ma non se scoppia”, da qui la necessità di puntare su “un sistema integrato”. Non solo. “Lo scalo è privato, ma pubblico e altri privati- sprona- devono fare la loro parte”.
Per Airiminum, entra nel merito l’amministratore delegato Leonardo Corbucci, “l’obiettivo prioritario è incrementare i voli diretti, vitale anche per il futuro della citta”. E dunque fare del Fellini “un gate per i mercati internazionali e domestici”.
Sulle nuove destinazioni resta abbottonato, solo il 15 novembre, infatti, a Singapore le compagnie aeree sveleranno prenotazioni di slot e destinazioni. La società, prosegue l’ad, tiene conto degli input che arrivano da stakeholder importanti come Ieg e “ragioniamo con una serie di compagnie, ma lo scalo deve crescere su tutte le destinazioni strategiche, nazionali e internazionali”. Nei prossimi anni i quattro aeroporti regionali devono “collaborare, la cooperazione è importante per portare a casa maggiori connessioni. La regione è molto attrattiva”, argomenta Corbucci, ma il 65% dei quattro milioni di turisti che la raggiungono in volo arrivano da aeroporti non regionali. “Rimini ambisce a prendersi parte di questo mercato”.
Il futuro, concorda il direttore di Apt Servizi Emanuele Burioni, “passa per il turismo internazionale. Servono collegamenti aerei per fare crescere l’economia territoriale. Stiamo mettendo le fondamenta per un grande progetto di rilancio di tutti gli aeroporti regionali”. Occorre “evitare il congestionamento degli scali”, è pro integrazione il responsabile direzione Standardizzazione, operatività e sviluppo aeroportualità regionale di Enac Marco Trombetti, e “gli scali minori possono contribuire a creare un network di supporto”.
Per l’aeroporto Fellini di Rimini 2025 e 2026 saranno anni cruciali. Con l’obiettivo di raggiungere i 400.000 passeggeri dopo i 320.000 di quest’anno. La città, l’anno prossimo a maggio, ospiterà infatti Routes Europe, il più importante appuntamento di networking legato al settore del volo...
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