Nuove rotte Easyjet da Malpensa, Napoli e Fiumicino: da MXP Tromso ed Oslo dalla winter


enrico

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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
Sessanta nuove rotte a livello globale. EasyJet annuncia il maggior numero di rotte in una sola volta, alcune delle quali interesseranno Milano. Le destinazioni saranno raggiungibili a partire dalla fine di ottobre.

Oslo, Tromsø (Norvegia) e Pristina (Kosovo). Sono queste tre le nuove mete scelte da EasyJet e connesse con alcuni voli all'aeroporto di Milano Malpensa. Con le prime due la compagnia aerea segna l'ingresso della Norvegia nel proprio network. Saranno operative rispettivamente con quattro frequenza settimanali - lunedì, giovedì, venerdì e domenica - e con due frequenze alla settimana - mercoledì e sabato -. Il primo volo per Oslo è previsto per il 27 ottobre, quello per Tromsø il 4 dicembre. Per quanto riguarda Pristina il primo volo è previsto per il 7 dicembre; la tratta sarà disponibile due volte alla settimana, martedì e sabato.


Nuove rotte anche per altre due grandi città italiane. Napoli sarà collegata con Praga, Alicante, Salisburgo, Lussemburgo, Strasburgo e Tirana. La capitale della Repubblica Ceca sarà raggiungibile dal capoluogo partenopeo a partire dal 28 ottobre, con frequenza lunedì, venerdì e sabato. La vivace città spagnola potrà essere raggiunta il martedì e il sabato dal 29 ottobre. Salisburgo, città austriaca al confine con la Germania, avrà una connessione a settimana con Napoli a partire dal 7 dicembre. Le ultime tre avranno due frequenze settimanali in partenza tra il 9 e il 12 dicembre.

Anche Roma Fiumicino verrà connessa da EasyJet con una nuova destinazione dal 21 febbraio: Bordeaux.
 

Cesare.Caldi

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Easyjet apre Malpensa-Rabat 2x week da fine ottobre. I voli sono in vendita.

Tempo fa volavano su Casablanca che è l'aeroporto principale di quella zona del Marocco, poi era stata chiusa, adesso invece di riaprire Casablanca hanno scelto Rabat che è un aeroporto piu' piccolo con meno collegamenti.

Comunque ottima notizia la nuova rotta, considerato anche i nuovi collegamenti da poco annunciati per Oslo, Tromso e Pristina attiveranno ben 4 nuove rotte da Malpensa nella winter, sembra che si stiano lentamente risvegliando dal torpore invernale che negli ultimi inverni gli ha visto andare in letargo lasciando molti aerei al prato.
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Si possono mettere qui anche le possibili nuove rotte U2 da LIN?


Questa intervista e' interessante e forse si puo' smettere di parlarne sul thread di ITA-LH.

In sintesi capisco questo:

- faranno sopratutto business verso grosse citta' europee, perche' rende bene
- potrebbero non basare aerei a LIN
- io ho capito tra le righe che potrebbero invece servire LIN con aerei e equipaggi basati su MXP, dove sono piu' efficienti e vogliono crescere ancora e fare economie di scala. Oppure usare mezzi basati sull'altro capo delle rotte.

Se ho capito male correggetemi
 
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Paolo_61

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Si possono mettere qui anche le possibili nuove rotte U2 da LIN?


Questa intervista e' interessante e forse si puo' smettere di parlarne sul thread di ITA-LH.

In sintesi capisco questo:

- faranno sopratutto business verso grosse citta' europee, perche' rende bene
- potrebbero non basare aerei a LIN
- io ho capito tra le righe che potrebbero invece servire LIN con aerei e equipaggi basati su MXP, dove sono piu' efficienti e vogliono crescere ancora e fare economie di scala. Oppure usare mezzi basati sull'altro capo delle rotte.

Se ho capito male correggetemi
Direi di no, più probabile che, almeno inizialmente, siano voli originati dall'altra parte.
 

leerit

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La settimana di Ferragosto, una delle più intense per il traffico aereo, è stata quest’anno segnata da una serie di cancellazioni che hanno colpito migliaia di viaggiatori. Lo sciopero del personale di EasyJet, avvenuto proprio nel cuore dell’estate, ha provocato la cancellazione di oltre 200 voli, lasciando a terra numerosi passeggeri e creando una cascata di disagi che si sono estesi ben oltre i confini della nazione coinvolta.

Sciopero EasyJet: quali le motivazioni

Il personale di cabina di EasyJet in Portogallo ha deciso di incrociare le braccia per protestare contro le condizioni di lavoro che ritengono inadeguate.


Secondo i sindacati, le richieste del personale si concentrano principalmente su migliori condizioni contrattuali e aumenti salariali che riflettano l’aumento del costo della vita e l’intensificazione del lavoro durante i periodi di picco.

Le trattative tra i sindacati e la compagnia aerea si sono protratte per mesi, ma senza successo, portando infine alla decisione di procedere con lo sciopero.

Quali sono le conseguenze per i viaggiatori?

Le ripercussioni dello sciopero sono state pesanti. In Portogallo, 1 volo su 5 è stato cancellato, ma l’impatto non si è limitato solo ai confini nazionali. I disagi si sono propagati in tutta Europa, con voli in partenza da altri Paesi che hanno subito ritardi o cancellazioni a catena. Molti viaggiatori, che avevano pianificato le loro vacanze da tempo, si sono trovati costretti a riprogrammare i loro itinerari o, in alcuni casi, a cancellare del tutto le loro vacanze.


Nei principali aeroporti portoghesi, come Lisbona e Porto, la situazione è stata particolarmente critica. Le lunghe file ai banchi del check-in e la difficoltà a ottenere assistenza hanno esasperato i passeggeri, molti dei quali si sono rivolti ai social media per esprimere la loro frustrazione. Anche gli aeroporti italiani, spagnoli e francesi hanno risentito degli effetti dello sciopero, con decine di voli coinvolti e migliaia di passeggeri bloccati.

La risposta di EasyJet

EasyJet ha cercato di affrontare la situazione offrendo rimborsi e la possibilità di riprogrammare i voli cancellati. L’ondata di richieste e l’elevato numero di voli coinvolti ha reso difficile gestire la crisi in modo efficace. Molti passeggeri infatti hanno lamentato la mancanza di informazioni chiare e tempestive, un problema che ha aggravato ulteriormente la loro situazione.


Le reazioni dei passeggeri sono state delle più disparate. Mentre alcuni hanno espresso comprensione per le ragioni dello sciopero, molti altri si sono detti indignati per il timing dello stesso, che ha coinciso con uno dei periodi più critici dell’anno per il turismo. La scelta di scioperare durante Ferragosto ha sollevato polemiche, soprattutto considerando l’impatto sproporzionato che ha avuto sui viaggiatori.

Uno sciopero, più scioperi: il contesto

Lo sciopero del personale EasyJet si inserisce in un contesto più ampio di tensioni nel settore del trasporto aereo, che ha visto una serie di scioperi e disagi in tutta Europa durante l’estate.


Le compagnie aeree, già provate dalla pandemia, stanno ora affrontando una domanda crescente di viaggi e la necessità di migliorare le condizioni di lavoro per il loro personale.


La situazione è resa ancora più complicata dall‘aumento dei costi operativi e dalle sfide legate alla gestione del personale. Il tempo per trovare soluzioni, nel frattempo, è scaduto.

 

OneShot

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Il personale di cabina di EasyJet in Portogallo ha deciso di incrociare le braccia per protestare contro le condizioni di lavoro che ritengono inadeguate.
Condizioni abbondantemente conosciute quando hanno accettato il contratto o richiesto il trasferimento perché così sono vicino casa, al tepore del sole della penisola iberica, dove il costo della vita è ancora ragionevole, con possibilità di avere un forte sconto sulla tassazione. Ora che quest' ultima condizione è venuta a mancare per via della recente riforma, urge chiedere un aumento.
 
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flyingclam

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Condizioni abbondantemente conosciute quando hanno accettato il contratto o richiesto il trasferimento perché così sono vicino casa, al tepore del sole della penisola iberica, dove il costo della vita è ancora ragionevole, con possibilità di avere un forte sconto sulla tassazione. Ora che quest' ultima condizione è venuta a mancare per via della recente riforma, urge chiedere un aumento.
Guarda che nessun AV gode delle agevolazioni fiscali di cui parli, e anche se potessero averle, non converrebbe comunque applicarle, visto che pagherebbero alla fine piu tasse rispetto alla tassazione normale (la soglia di convenienza a livello di reddito è piuttosto alta, sopra quello che guadagna un av).
Il costo della vita a Lisbona e in Portogallo è indecente rispetto agli stipendi che hanno. Gli affitti a Lisbona sono come minimo il 40/50% piu cari rispetto ad esempio a Lione o Nantes, e gli stipendi sono meno della metà rispetto all'equivalente francese in easyJet per lo stesso lavoro.
Lisbona è diventata la nuova Gatwick in termini di inefficienza operativa, la disruption che si sta avando nell'ultimo anno in quell'aeroporto malefico non ha precedenti, basta chiedere a chi ci è basato, e le soluzioni adottate dalla compagnia per migliorare le operazioni totalmente insufficienti.

Detto questo non sono comunque d'accordo con lo sciopero a 6 mesi dal rinnovo del contratto, non ha alcun senso.
 

Paolo_61

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Quando salgono i costi e' normale ribaltarli sui prezzi
Non è così. Il prezzo di vendita è "semplicemente" il punto di equilibrio fra domanda e offerta (salvo situazioni molto particolari come i contratti "cost plus" degli appalti dell'amministrazione pubblica USA).
Salgono i costi, diminuisce il margine, diminuisce l'offerta e si trova un nuovo punto di equilibrio ad un prezzo più alto e volumi minori)

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OneShot

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Guarda che nessun AV gode delle agevolazioni fiscali di cui parli, e anche se potessero averle, non converrebbe comunque applicarle, visto che pagherebbero alla fine piu tasse rispetto alla tassazione normale (la soglia di convenienza a livello di reddito è piuttosto alta, sopra quello che guadagna un av).
Questo non lo sapevo, fa certamente la differenza.
Il costo della vita a Lisbona e in Portogallo è indecente rispetto agli stipendi che hanno. Gli affitti a Lisbona sono come minimo il 40/50% piu cari rispetto ad esempio a Lione o Nantes, e gli stipendi sono meno della metà rispetto all'equivalente francese in easyJet per lo stesso lavoro.
Questo loro non lo sapevano?
Lisbona è diventata la nuova Gatwick in termini di inefficienza operativa, la disruption che si sta avando nell'ultimo anno in quell'aeroporto malefico non ha precedenti, basta chiedere a chi ci è basato, e le soluzioni adottate dalla compagnia per migliorare le operazioni totalmente insufficienti.
Si spera sia una fase transitoria, non completamente dipendente da easyJet, secondo me.
 

indaco1

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Non è così. Il prezzo di vendita è "semplicemente" il punto di equilibrio fra domanda e offerta (salvo situazioni molto particolari come i contratti "cost plus" degli appalti dell'amministrazione pubblica USA).
Salgono i costi, diminuisce il margine, diminuisce l'offerta e si trova un nuovo punto di equilibrio ad un prezzo più alto e volumi minori)
La descrizione del processo di definizione del prezzo in un mercato con una certa elasticita' della domanda nell'ambito della microeconomia era al di la degli scopi del post.

Il post era faceto, e intendeva evidenziare che se come dipendente ti salgono i costi, direttamente o indirettamente possono mettersi in moto meccanismi che portano a una revisione del prezzo, ovvero lo stipendio.

Dove il costo della vita e' piu' alto, le tasse sono piu' alte, per essere disposto a lavorare devono pagarmi di piu' o mi sposto dove a parita' di lavoro riesco ad ottenere un livello di vita piu' elevato.
 

flyingclam

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Questo loro non lo sapevano?
Il grosso esodo verso il Portogallo, soprattutto dalle basi francesi, è avvenuto al più tardi 5/6 anni fa, e in molti casi anche prima, quando hanno aperto Porto.
I prezzi in PT sono esplosi negli ultimi 5 anni, più che raddoppiando nel caso dell'immobiliare, mentre i loro stipendi sono fondamentalmente rimasti uguali, salvo l'aumento di pochi mesi fa.
Che rispetto al costo della vita gli stipendi portoghesi non fossero i migliori del network lo sapevano anche prima, ma era comunque possibile avere una vita decente (non parliamo di lusso, ma uno uno o due gradini sopra la soglia di povertà).
L'esplosione del costo della vita come è poi avvenuto era obiettivamente difficilmente preventivabile.
Ora nessun av, nemmeno cabin manager puó permettersi di vivere da solo, e nei mesi con poco volato non arrivano nemmeno al minimum wage, che si aggira sugli 800/900 euro.
 
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Fewwy

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Questo binomio problematico easyJet+Portogallo me lo ricordo citato anche in uno dei libri autobiografici del pilota Ivan Anzellotti, nei quali racconta le sua vicissitudini di vita/lavorative.

In quel caso, l'autore sosteneva di essere rimasto "fregato" dagli arancioni che gli avevano promesso certe condizioni in sede di assunzione, per poi basarlo in Portogallo con condizioni lavorative inferiori e senza possibilità di avanzamento di carriera.
 

flyingclam

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Sicuro. Quello che magari omette è che l'avanzamento di carriera non era possibile nella base di sua preferenza, immagino italiana. Ai suoi tempi c'era un base freeze di 3 o 5 anni in Portogallo, rimosso successivamente. Fatto ben evidenziato nel contratto di assunzione...
 

Fewwy

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Se non ricordo male, l'assunzione era stata fatta sul presupposto di un "fast-track to command"... promessa che veniva continuamente posticipata dalla compagnia nel segno del "poi vediamo" e intanto nella sua base portoghese arrivavano giovani inglesi freschi di comando.