Politici, ENAC e Alitalia


stoner

Utente Registrato
23 Luglio 2008
298
0
Bandiera Nera
di Fabrizio Gatti
Parlamentari. Consulenti. Più mogli, figli e amici. La lobby di Alleanza nazionale per controllare l'Enac. E la partita Alitalia

Un giro di soldi usciti dalle casse di Alitalia. E finiti alla famiglia di un ex parlamentare di Alleanza nazionale. È una delle partite occulte intorno al futuro della compagnia di bandiera. La stanno giocando un onorevole in pensione, sua moglie, un commerciante di abbigliamento, una società con la sede a pochi passi dal Parlamento e l'Enac, la massima autorità che regola il trasporto aereo. A modo loro, formano la pattuglia aeronautica del governo: un comitato di uomini delle istituzioni e consulenti targato An, che si è fatto largo grazie all'ombrello del presidente della Camera, Gianfranco Fini e del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Ultima missione: sponsorizzare il passaggio verso la Cai di Roberto Colaninno e salvare la faccia a Silvio Berlusconi, nonché il destino di AirOne, la società di Carlo Toto. Il risultato lo si è visto nelle ultime settimane quando l'Enac ha tentato di impedire che i gestori degli aeroporti chiedessero il pignoramento degli aerei Alitalia.

L'uomo chiave della lunga mano del partito di Fini è un ex calciatore della Lazio che in questi tempi sta cercando di accreditarsi tra i consiglieri personali di Roberto Colaninno. Si chiama Luigi Martini e anche se ha appena 59 anni, può contare su due pensioni: una da ex parlamentare e una da ex comandante Alitalia. Martini indossa la maglia biancoceleste quando nel 1974 la Lazio vince lo scudetto. Proprio in quegli anni manifesta le sue simpatie avvicinandosi al Movimento sociale italiano. E nel partito della destra nazionale incontra Gianfranco Fini.

Da comandante Alitalia, Luigi Martini viene eletto due volte in Parlamento. E come massimo esperto di An nel settore va a sedersi fino al 2006 nella commissione Trasporti della Camera. È qui che mette a segno il gol politico più importante. Nel 2003 il governo deve rinnovare i vertici di Enac. A Silvio Berlusconi va bene come presidente Vito Riggio, un professore siciliano ex democristiano, consulente del ministro alle Infrastrutture, Pietro Lunardi. E come direttore generale, carica ben più importante di quella di presidente, Berlusconi e Lunardi vogliono Carlo Damiani, uno dei più attivi progettisti di aeroporti. I giochi sembrano fatti. Invece no: lo scontro nel governo dura tre mesi. E soltanto in luglio il ministro Lunardi annuncia le nomine. Il presidente è Vito Riggio. Ma il direttore generale di Enac, incarico affidato per decreto dal presidente del Consiglio, è uno sconosciuto ai più: Silvano Manera, ex pilota militare ed ex iscritto alla Cgil, fino a quei giorni quality manager di Alitalia dove per anni è stato responsabile della sicurezza. È il nome imposto da Fini, allora vicepresidente del Consiglio. Manera, 62 anni, diventa così il direttore generale che oggi sta gestendo sul filo del codice civile la questione Alitalia: dal minacciato ritiro della licenza alla compagnia alla lettera contro i pignoramenti.


Perché Fini ha imposto proprio lui? Nella compagnia di bandiera raccontano che Luigi Martini volesse un suo uomo. Manera era già stato apprezzato nel centrodestra. Da manager Alitalia aveva studiato l'apertura del collegamento Roma-Albenga voluto dallo staff del ministro ligure Claudio Scajola. Anche se Albenga è un aeroporto pericoloso quando è coperto dalle nuvole. Ma c'è un altro credito che Martini può incassare in quei giorni: l'assunzione in Alitalia di un copilota nel 2002, l'unico preso durante il blocco delle assunzioni. È il figlio di Altero Matteoli, allora ministro all'Ambiente.

Martini e Matteoli si conoscono da tempo. Sono toscani. E a Orbetello, dove l'attuale ministro dei Trasporti è sindaco, la famiglia Martini ha una casa. Un'altra spiegazione però può essere trovata in via del Leoncino 16, a Roma, a pochi passi dal Parlamento. In un elegante palazzo sopra Ciampini, la gelateria degli onorevoli, ci sono gli uffici di una consulente coinvolta in uno scandalo nello scandalo Alitalia. È la moglie di Martini, Cristina Casadio, 57 anni. Nel 2004 si scopre che il disastrato bilancio della compagnia versa soldi alla moglie dell'onorevole, responsabile Trasporti di Alleanza nazionale. Un contratto per attività non meglio precisate di "monitoraggio parlamentare". E la notizia finisce sui giornali. Quello che ancora nessuno immagina è chi sia il socio di Cristina Casadio: un commerciante romano di abbigliamento che non ha nessuna esperienza con il mondo aeronautico, se non l'amicizia fin dall'infanzia con l'uomo più potente del settore, Silvano Manera, direttore generale di Enac. Vito Latrofa, questo il nome del commerciante, 64 anni, entra in società con la moglie dell'onorevole Martini il primo ottobre 2003. Lo stesso giorno in cui Manera assume l'incarico di direttore generale. E secondo gli atti di un processo davanti al Tribunale civile di Roma, non sarebbe una coincidenza.

Nella causa, avviata su questioni private, si sostiene che Vito Latrofa sia il prestanome del direttore generale di Enac. E per accertarlo è stato chiesto l'intervento della Guardia di finanza. Gli interessati smentiscono. Ma se fosse così, Alitalia avrebbe versato soldi a una consulente che è moglie del responsabile di An ai Trasporti. Ed è in affari con il direttore generale voluto da Alleanza nazionale al vertice di Enac: l'uomo che con una sua firma può condizionare le trattative per la rinascita o la fine di Alitalia.
(14 novembre 2008)

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Bandiera-Nera/2049052
 

lorenzocrew

Utente Registrato
7 Novembre 2005
1,186
0
Mantova
vi stupite? è la prassi da sempre.
siamo o non siamo il paese dove è nata la mafia?

ci sarà pure un motivo. o no?

a proposito di Martini. se ne parla anche nel celeberrimo libro "La Casta". non ne esce benissimo.
eppure ha un notevole stuolo di ammiratori.
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
14,581
0
Italy
vi stupite? è la prassi da sempre.
siamo o non siamo il paese dove è nata la mafia?

ci sarà pure un motivo. o no?

a proposito di Martini. se ne parla anche nel celeberrimo libro "La Casta". non ne esce benissimo.
eppure ha un notevole stuolo di ammiratori.
E questo è niente, pensate solo che la moglie di Martini sia una consulente speciale ?
Poi si può passare all'ENAV, dove il colore politico è diverso, ma la musica non cambia di molto ...
 

superjet

Utente Registrato
18 Aprile 2008
133
0
L'amministratore delegato AZ di allora, Zanichelli, durato in carica solo due mesi per provata incapacità, nel breve periodo di gestione ha subito saldato il conto con AN che lo aveva supportato nella nomina.
 

IFLYY

Utente Registrato
25 Gennaio 2006
447
0
.
Nel racconto c'è un imprecisione, Il figlio del Ministro, fù assunto in Eurofly, allora Gruppo Alitalia, nel settore MD80 e poi fatto passare in Alitalia, il tutto per bypassare il blocco delle assunzioni in Alitalia.
 

LH400

Utente Registrato
28 Luglio 2008
2,449
137
Interessante....Se queste sono le premesse , mi sa tanto che la "nuova Alitalia" tanto nuova non sara' e che fra quanche anno ci sara'la "nuova alitalia 2"..e poi la 3..e poi a 4....
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
331
0
Bandiera Nera
di Fabrizio Gatti
Parlamentari. Consulenti. Più mogli, figli e amici. La lobby di Alleanza nazionale per controllare l'Enac. E la partita Alitalia

Un giro di soldi usciti dalle casse di Alitalia. E finiti alla famiglia di un ex parlamentare di Alleanza nazionale. È una delle partite occulte intorno al futuro della compagnia di bandiera. La stanno giocando un onorevole in pensione, sua moglie, un commerciante di abbigliamento, una società con la sede a pochi passi dal Parlamento e l'Enac, la massima autorità che regola il trasporto aereo. [...]


Ebbene ragazzi sapete qual'è il modo più semplice, per non dire l'unico affinchè la procura della Repubblica non possa aprire il coperchio?

La revoca del Commissariamento.

Oggi ho aggiunto un altro tassello al mio racconto dai più considerato delirante
 
Ultima modifica da un moderatore:

miki.baris

Utente Registrato
21 Ottobre 2008
194
0
Puglia
Complimenti, si parlava di mantenere italiana la compagnia di bandiera, adesso capisco perchè: chissà se dal bilancio di Air France sarebbero uscite tutte le tangenti per Alleanza Nazionale, ma poi ci pensate? Alitalia fallisce per delle scelte di gestionedi manager di comprovata incapacità e per scelte che accontentavano la nostra classe politica (tipo l'acquisto del 8% della produzione mondiale di MD80 che berlusconi fece fare ad AZ per far piacere a Bush e alla sua Boeing) e i debiti chi se li accolla? LO STATO, che peraltro ha un bilancio da fare schifo.
COMPLIMENTI AL GOVERNO ALL'ENAC (un covo di porci che non tutelerà mai i diritti dei passeggeri) ed alla nuova CAI che come vedete si circonda di bei tipi al suo interno!
P.S. Andate a vedere chi sarà luomo benetton in CAI, un ex tangentista della DC!!!
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
331
0


in una società in bonis l'azione di responsabilità è esperibile solo dai soci che possiedano più del 2% del capitale sociale.

In una società soggetta a procedura concorsuale le indagini vengono fatte d'ufficio tanto è vero che all'indomani del commissariamento la pruocura della repubblica di roma aveva già aperto il fascicolo annunciando che indagherà sulla gestione degli ultimi 10 anni per individuare le cause dell'insolvenza e le eventuali responsabilità.
 

setIRSposition

Moderatore
6 Novembre 2005
11,575
271
l'acquisto del 8% della produzione mondiale di MD80 che berlusconi fece fare ad AZ per far piacere a Bush e alla sua Boeing!
Non ho nessuna simpatia per la persona di bassa statura cui fai riferimento (e non è Bush né il signor Boeing), ma lasciati dire che sei ampiamente fuori strada.

La dinamica dell'acquisto fu probabilmente quella, ma i protagonisti erano altri, in epoca diversa.
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
331
0
Da quell'articolo iniziamo anche a comprendere la goffaggine (vedi ultimatum) la tensione e l'aggressività nei confronti dei dipendenti che costantemente traspare delle dichiarazioni e dalle iniziative di Matteoli e Riggio.

Se saltasse tutto perchè i piloti non firmano le conseguenze civili e penali nei confronti dei due soggetti e dei loro parenti sarebbero davvero gravi.

D'altro canto queste cose i piloti le sanno ed è per questo che tengono duro per portare a casa qualcosa in più.
 
Ultima modifica:

miki.baris

Utente Registrato
21 Ottobre 2008
194
0
Puglia
Non ho nessuna simpatia per la persona di bassa statura cui fai riferimento (e non è Bush né il signor Boeing), ma lasciati dire che sei ampiamente fuori strada.

La dinamica dell'acquisto fu probabilmente quella, ma i protagonisti erano altri, in epoca diversa.
Confrontarmi con te su questo potrebbe darmi una chiave di lettua diversa sulla questione, potresti dirmi il tuo punto di vista? magari in un altro thread o in un messaggio privato?
P.S. E la questione di scegliere la produzione del Dreamliner puittosto che del A380 per alenia?
 

miki.baris

Utente Registrato
21 Ottobre 2008
194
0
Puglia
Da quell'articolo iniziamo anche a comprendere la goffaggine (vedi ultimatum) la tensione e l'aggressività nei confronti dei dipendenti che costantemente traspare delle dichiarazioni e dalle iniziative di Matteoli e Riggio.

Se saltasse tutto perchè i piloti non firmano salterebbe davvero tutto e le conseguenze civili e penali nei loro confronti sarebbero davvero gravi.

D'altro canto queste cose i piloti le sanno ed è per questo che tengono duro per portare a casa qualcosa in più.
Quoto in pieno: e dedico questo messaggio a tutti quelli che in modo ingiustificato o perchè pilotati politicamente si sono buttati contro i piloti e tutto il personale che protestava in AZ.
Alitalia è un impresa di trasporti: come tale aveva diritto ad avere dei Manager e non dei politici alla sua gestione come quelli che ci sono stati e che l'hanno portata al fallimento.
P.S. ricordo soltanto che 8 mesi fà la potenziale Alitalia acquisita in Air France aveva meno della metà degli esuberi di adesso.
 

superjet

Utente Registrato
18 Aprile 2008
133
0
Se non ricordo male gli M80 furono comprati in un'epoca in cui il Cav. faceva altri giochi con Craxi e si interessava solo di TV. Per vostra info il famigerato Zanichelli, AD di provata incapacità, dopo essere stato cacciato da AZ è passato in Finmeccanica, altro mare magno in ogni senso, alle dipendenze di Guarguaglini.
 

setIRSposition

Moderatore
6 Novembre 2005
11,575
271
Confrontarmi con te su questo potrebbe darmi una chiave di lettua diversa sulla questione, potresti dirmi il tuo punto di vista? magari in un altro thread o in un messaggio privato?
Se non ricordo male gli M80 furono comprati in un'epoca in cui il Cav. faceva altri giochi con Craxi e si interessava solo di TV.
Ha già risposto correttamente superjet. Il primo 80 AZ mi pare sia stato consegnato nel 1985.