relazione Ansv su rischio incidente VCE ottobre '22


Flyfan

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Non ne sapevo niente personalmente, e non ho trovato niente nel forum. In caso contrario pregherei i gestori del forum di far convergere il post.


Due aerei hanno rischiato la collisione a Venezia: la nebbia e un cavo inserito male, ecco cosa è successo

Le cuffie inserite male nella postazione della torre di controllo hanno portato un Airbus A321 di Iberia con 203 persone a bordo ad annullare l’atterraggio all’aeroporto di Venezia — avvolto nella nebbia — per evitare problemi con un altro velivolo, un Boeing 737 di Ryanair con 174 individui, che in quel momento si trovava sulla pista pronto a decollare. È in particolare grazie all’avviso del pilota della low cost sulle frequenze di emergenza che tutte le parti coinvolte hanno scongiurato il peggio.



«Inconveniente grave»
La vicenda, avvenuta il 18 ottobre dell’anno scorso, è finita nei rapporti dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo di qualche giorno fa che l’aveva da subito classificata come «inconveniente grave». E che qualcosa non fosse andato per il verso giusto nelle comunicazioni tra torre e velivoli lo si era capito da quel giorno: in Italia è davvero raro assistere a questo tipo di evento.






La rotta del volo Iberia che ha dovuto annullare il primo atterraggio il 18 ottobre 2022 a Venezia
La rotta del volo Iberia che ha dovuto annullare il primo atterraggio il 18 ottobre 2022 a Venezia



I due voli
È un martedì mattina allo scalo di Venezia, uno dei più importanti d’Italia. Fuori la visibilità è di appena 500 metri. Verso le 11.10 il volo Iberia 3242 partito da Madrid si trova a venti chilometri dallo scalo lagunare con atterraggio previsto lungo la pista 4 destra. In parallelo un velivolo Ryanair si muove dalla piazzola di sosta per posizionarsi nella stessa parte della pista — la 4 destra — e aspetta il via libera dalla torre di controllo per decollare con destinazione Londra Stansted.


Il cambio di turno
Negli stessi istanti dentro la torre avviene il passaggio di consegne tra controllori che, un po’ ovunque nel mondo, utilizzano delle proprie cuffie. Quello appena arrivato, una volta seduto e aggiornato sui movimenti, autorizza il volo Ryanair a decollare. Ma a bordo del Boeing 737 non possono sentirlo — e infatti non partono — perché il controllore appena subentrato ha inserito per errore il cavo delle cuffie nella presa sbagliata, quella dedicata alla linea telefonica.


La mancata comunicazione
Soltanto due minuti dopo — e mentre l’Airbus di Iberia si trova a 9 chilometri dallo scalo — il controllore nota che il velivolo Ryanair non è ancora decollato e a quel punto si accorge che qualcosa non va nelle comunicazioni: «senza tuttavia comprenderne i motivi e adottare, di conseguenza, le possibili azioni di mitigazione e correzione», scrivono gli investigatori italiani.


L’aeroporto di Venezia «Marco Polo»
L’aeroporto di Venezia «Marco Polo»



Il messaggio di emergenza
I piloti di Ryanair — che ancora non sanno dei problemi di comunicazione — avvertono la torre della propria presenza in pista allarmati dall’arrivo dell’Airbus di Iberia. Ma nessuno risponde. La situazione non solo non è cambiata, ma peggiora ogni secondo perché il velivolo sta arrivano a oltre 200 chilometri orari. E così dal bordo dell’aereo della low cost ricorrono alla frequenza radio di emergenza (121.5) per invitare il volo Iberia a interrompere le manovre di avvicinamento e a procedere con il «go-around».


A 1.500 metri
La richiesta di rimandare l’atterraggio però non ottiene alcuna risposta dai piloti di Iberia. E così comandante e primo ufficiale danno potenza ai motori del Boeing di Ryanair per liberare la pista e far scendere l’Airbus di Iberia. È solo a quel punto che dalla torre riescono a risolvere i problemi di comunicazione e dicono — per due volte — all’aereo spagnolo di procedere con il «go-around»: il jet riprende quota quando si trova a 1.500 metri dalla pista, cioè a pochi secondi. Sono le 11.15. Il volo Ryanair poi decolla regolarmente, quello Iberia atterra alcuni minuti dopo.


I connettori presenti nel bancone del controllore di volo (foto Ansv)
I connettori presenti nel bancone del controllore di volo (foto Ansv)



Le cause
Nella relazione l’Ansv elenca una serie di cause. La prima: l’«effettuazione del passaggio di consegne tra controllori di volo in un momento non ottimale, di per sé potenzialmente critico» (la società italiana di navigazione aerea ha poi fatto le sue correzioni per risolvere i problemi individuati). La seconda: «il fatto che il controllore in questione non abbia rilevato l’assenza di “readback” dell’autorizzazione al decollo dell’equipaggio di Ryanair» (è previsto dalle norme internazionali che nel trasporto aereo le parti coinvolte ripetano sempre le istruzioni fornite dall’altra parte per essere sicuri che tutti abbiano compreso).


Il ruolo della scrivania
La terza: «l’incapacità del controllore di individuare tempestivamente l’origine del malfunzionamento». La quarta: «l’ergonomia di funzionamento del bancone del controllore, in relazione al pannello dei connettori di collegamenti dei dispositivi di comunicazione». La quinta: «le condizioni di bassa visibilità che potrebbero non aver consentito all’equipaggio Iberia di vedere, con congruo anticipo, l’aeromobile Ryanair allineato in attesa sulla pista 4 destra».
 

OneShot

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Eh, niente, Leonard doveva arrotondare per andare a mangiare una pizza con gli amici stasera ed ha partorito l’articolo acchiappa clic!
 
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