Io sono stato lassù a Febbraio, e non avevo guide: mi è bastato il tracciato GPS postato da User001 assieme ad un bel po' di fantasia interpretativa e di fortuna. Posso provare a spiegarti più o meno cone raggiungere il posto.
In auto, devi percorrere la strada statale tra Capoterra e Sarroch (in direzione Pula). Ad un certo punto, passata Capoterra ma prima di Sarroch, in corrispondenza di una leggera curva a destra troverai (alla tua destra) il bivio per un posto che si chiama Su Spantu. Gira per quella strada: dovresti entro qualche centinaio di metri trovarti in una strada non troppo larga con degli alberi tipo cipressi su entrambi i lati. Devi raggiungere una centrale elettrica che si trova nelle vicinanze, quindi ti puoi facilmente orientare con i tralicci dell'alta tensione; mi pare comunque da ricordare che il modo per arrivare alla centrale sia proseguire dritto sulla strada con i cipressi, dopodichè svoltare a sinistra non appena ti trovi costretto a girare o a destra o a sinistra. La strada dopo un certo punto diventa sterrata, ma ci sono ancora case nella zona.
Arrivato alla centrale, devi proseguire lasciandotela sulla sinistra (per tuo riferimento, la stradina costeggia la recinzione della centrale stessa). Ti troverai su una strada sterrata in pessime condizioni, con una ripida salita all'inizio. Prosegui per quella per vari km: non puoi più sbagliare. Ad un certo punto, ti troverai una sbarra davanti, e sarai arrivato al posteggio. Lascia lì la macchina. Per inciso, il posteggio è la "macchia" nocciola più grande che si vede nella prima cartina Google Earth postata da User001.
Devi poi incamminarti per una mulattiera che si trova alla tua sinistra quando arrivi con la macchina, che sarebbe quella che si alza praticamente in verticale dal parcheggio nella già citata cartina. Percorsi 100-150 m, la strada fa una curva a destra, ma tu devi girare a sinistra, dove intravederai un ruscello, che sarà il tuo punto di riferimento per la prima parte della salita. Infatti, la vegetazione è fittissima, e preclude qualsiasi possibilità di orientamento guardandosi intorno (è facilissimo perdersi in quel posto...). La salita nel letto del ruscello (o cmq nei paraggi) non è semplice per via della fitta vegetazione, ma almeno hai la certezza di non perderti. Ad un certo punto, il ruscello finirà, nel senso che lo vedrai (man mano che sali) infilarsi sottoterra senza più riemergere, neanche salendo un altro po'. Quando sono salito io, c'era un "muretto" di muschio alto circa 50 cm davanti a me in corrispondenza della fine del ruscello. A questo punto trovi una sottospecie di sentiero mal battuto sulla tua destra, il quale, almeno nella parte iniziale, non è molto ripido ma resta grossomodo in piano. Non so se fosse un caso, ma ho trovato diverse bottiglie vuote lungo il sentiero: non so se fossero dei segnali o semplicemente dei rifiuti.
Dopo un po' che cammini, dovresti trovarti in una piccola radura, dove per la prima volta la vegetazione ti lascia guardare intorno ed orientarti: se hai fatto tutto correttamente dovresti vedere il parcheggio con la tua automobile. Dopo ti devi ri-infilare nel sentiero che prosegue ancora sotto la vegetazione, e dopo non molto la vegetazione alta finisce di botto, lasciando spazio a cespugli più bassi che non danno problemi di orientamento. A questo punto vedrai le rocce a monte: il tuo scopo è superarle e scollinare. Io sono andato su in verticale aggrappandomi qua e là ai cespugli, dopodichè ho trovato un passaggio nel quale mi sono infilato, e sono finalmente passato dall'altra parte. Non ci sono particolari consigli da darti su questa parte: visto che puoi orientarti, un passaggio per scollinare vale l'altro. A questo punto sei arrivato a Conca d'Oru: puoi salire su un punto un po' sopraelevato e guardare in basso, dovresti avvistare la coda blu del DC-9.
Mi sento in obbligo di darti un po'di consigli/avvertimenti:
- La vegetazione nella prima parte è molto fitta: vestiti con jeans brutti e preparati anche a qualche rovo.
- Altamente consigliati gli scarponi da montagna
- Verso la vetta può esserci vento
- Con tutto il rispetto per gli amanti della riserva del Sulcis, ti stai per recare in un postaccio: vai accompagnato o almeno portati un cellulare (che, a parte nella primissima parte del ruscello, prende sempre, almeno la TIM).
- Il relitto dell'aereo è veramente impressionante, ti dà una sensazione che non è possibile descrivere a parole. Andare lassù è un'esperienza di vita oltre che un atto da appassionatissimo di aviazione civile.
Questo è ciò che ho potuto imparare da autodidatta...le correzioni e gli aggiornamenti sono bevenuti!
I-DAWA