In linea generale:
In Italia vige la territorialità del servizio reso. Ne deriva che un volo italia-estero e vv. è considerato trasporto internazionale e quindi non imponibile (art. 9 e 7). In caso di volo nazionale secco invece si applica l'iva (10% per il trasporto aereo).
La stessa logica dovrebbero seguire tutti i servizi accessori legati al volo stesso (ivi compresa, secondo alcune interpretazioni, la vendita a bordo).
A tutto ciò va poi collegata la configurazione fiscale della casa madre (è italiana, è cee, è extra-cee, ha una branch, ha una rappresentanza fiscale, ecc. ecc.), quindi la situazione è un po' complessa.
Ad ogni modo non è certo il layout più o meno dettagliato della ricevuta fiscale che fa la differenza, tanto più che si tratta di ricevute e non di fatture. Quindi un'eventuale verifica fiscale dovrebbe avvenire sulla modalità di registrazione dei corrispettivi di vendita che c'è alla fonte.
La ricevuta è solo un giustificativo per il pax.