Ecco il primo:
Mercoledì, 25 Gennaio 2006
Camolei contro la Finanziaria «Ci toglie risorse per distribuire inutili aiuti di Stato»
«Siamo soddisfatti del servizio reso dall'aeroporto di Treviso a Ryanair, in termini di efficienza, di puntualità e di consegna dei bagagli, oltre che del crescente numero di passeggeri - ha detto ieri Michael Cawley, direttore generale della compagnia leader nei voli a basso costo Ryanair - Abbiamo deciso che è bene trasformare Treviso in una base della nostra compagnia, la quarta in Italia, e stiamo trattando con AerTre».
«Far base a Treviso - ha detto ancora Cawley - significa che nostri aerei saranno posizionati di notte su questo aeroporto e che molte persone troveranno lavoro nella Marca. Nel giro di qualche anno i viaggiatori potranno diventare quattro o cinque milioni, instradati su una ventina di rotte europee. In aprile inaugureremo il volo per Dublino. Più avanti forniremo a Treviso collegamenti aerei con il Portogallo, quindi con Glasgow; poi con i Paesi scandinavi e con i Paesi dell'Europa centrale». L'aeroporto della Marca passerà dal milione e rotti di passeggeri del 2005 ai tre milioni del 2007, sempre che si concretizzi sul discorso della quarta base nazionale. Ancora qualche anno e i passeggeri potranno arrivare a quota cinque milioni.
Le rotte con Treviso capolinea diventeranno più di venti. Credibile tutto questo? «Vi porto l'esempio di Pisa. Da quanto ci siamo posizionati con una nostra base su questo piccolo aeroporto , il traffico di viaggiatori ha superato quello dello scalo di Firenze», ha detto Cawley. A Treviso non si arriverà a superare il traffico di Venezia, ma si arriverà lì lì. Uno scenario grandioso eppure possibile, ad ascoltare il direttore generale della compagnia irlandese.
Il presidente dell'AerTre, Paolo Camolei, non ha potuto che avere parole di ringraziamento per Ryanair. Collegarsi a questa compagnia in forte ascesa ha configurato per Treviso una vincita massima al superenalotto. Camolei, per contro, ha avuto parole di fuoco contro la Legge Finanziaria dello Stato che, nel tentativo di salvare alcuni vettori nazionali, toglie risorse agli scali aerei efficienti. In altre parole, attività messe da parte all'aeroporto di Treviso con una politica attenta, non potranno andare per i piani di sviluppo dato che confluiranno nel calderone nazionale.
«Sono contro gli aiuti di Stato - ha detto Camolei - L'ultima Finanziaria è una vergogna, è ora di finirla. Se Alitalia è ammalata di tumore non è possibile continuare a curarla con l'aspirina in quantità. Perchè questa medicina non serve a risolvere il problema e perchè a pagare sono tutti i cittadini».
Il presidente dell'AerTre è apparso un po' preoccupato per il bilancio dell'aeroporto di San Giuseppe. Anche se gli utili sono in crescita, tutte le risorse sono state pianificate per lo sviluppo, per l'aerostazione nuova, per le infrastrutture indispensabili, parcheggi in testa. Se queste risorse saranno decurtate dalla Finanziaria - come appare - non sarà possibile procedere con i progetti secondo i tempi già previsti. E non è ne bello ne produttivo lasciare un lavoro importante a metà dell'opera.