Il Roma-Catania cancellato dopo che il pilota ha notato le anomalie. Alitalia: "Ma i passeggeri non hanno corso rischi"
Aereo sabotato, paura a Fiumicino
Manomessi sensori e carrelli. La Polaria: "Atto dimostrativo"
Interrogati i dipendenti aeroportuali. La verità potrebbe arrivare dalle telecamere in pista
FEDERICA ANGELI
ROMA - Hanno svitato le valvole delle sei ruote dell´MD80 dell´Alitalia in partenza per Catania e con le etichette adesive dei bagagli hanno coperto i fori della presa statica, un sensore sulla pancia dell´aereo che indica ai computer di bordo informazioni sulla velocità e la quota.
È stato un sabotaggio "dimostrativo" o il gesto di un folle quello che sabato pomeriggio ha impedito al volo AZ1753 Roma-Catania delle 18.40 di decollare dall´aeroporto Leonardo da Vinci e ha lasciato a terra 110 passeggeri già imbarcati. Ne sono convinti gli investigatori della Digos e della Polaria, che, anche se al momento non escludono nessuna ipotesi, cercano il responsabile del gesto tra quanti hanno accesso libero alle piste di Fiumicino. Proprio per questo per tutta la giornata di ieri, e anche nei giorni prossimi, gli investigatori della polizia di frontiera hanno ascoltato e ascolteranno i dipendenti aeroportuali che hanno preso servizio dal primo pomeriggio e fino a qualche minuto prima della scoperta delle manomissioni. Quell´aereo, atterrato al Leonardo da Vinci attorno alle 14, è stato infatti "violato" in un arco temporale di tre ore.
La scoperta è avvenuta verso le 18.20. Ad accorgersi delle ruote prive delle valvole e degli adesivi posizionati sulla presa statica è stato il comandante del volo AZ 1753. È stato lui, dopo aver eseguito tutte le procedure obbligatorie di controllo pre-volo, a dare l´allarme alla centrale operativa della Polaria.
«Era impossibile non notare quelle manomissioni - spiega il funzionario di turno della Polaria - come lo stesso comandante ha dichiarato». Le procedure infatti prevedono che prima del decollo comandante e pilota facciano un giro dell´aereo e compiano diversi controlli, fra i quali appunto lo stato delle gomme e le prese statiche. «I danneggiamenti all´aereo dunque - prosegue il dirigente Polaria - ci sembrano più un atto dimostrativo e di disturbo nei confronti della compagnia di bandiera». Il reato di cui dovrà rispondere il responsabile sarà comunque di attentato alla sicurezza dei trasporti.
Se quell´aeroplano infatti fosse decollato in quelle condizioni le conseguenze avrebbero potuto essere drammatiche: le ruote senza valvole in fase di atterraggio su una pista breve (come quella dell´aeroporto di Catania) avrebbero potuto scoppiare provocando un fuori pista dell´aereo. La manomissione della presa statica invece, una volta in alta quota, avrebbe mandato in tilt i computer della cabina di pilotaggio, impedendo al pilota e al comandante di ricevere informazioni fondamentali come la quota e la velocità dell´aereo.
«I passeggeri non hanno corso nessun rischio - ha spiegato Alitalia - tant´è vero che il comandante del velivolo si è subito accorto dell´anomalia e non poteva assolutamente non accorgersene. Di conseguenza non avrebbe mai portato avanti la procedura per il decollo». I 110 passeggeri hanno lasciato la capitale con un volo decollato alle 21.30. Il giallo del sabotaggio potrebbe comunque risolversi presto: gli uomini della Digos stanno infatti visionando le registrazioni delle riprese effettuate dalle telecamere puntate in pista e collegate con la sala operativa.
(La Repubblica)
CIAO
_goa
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Manomessi sensori e carrelli. La Polaria: "Atto dimostrativo"
Interrogati i dipendenti aeroportuali. La verità potrebbe arrivare dalle telecamere in pista
FEDERICA ANGELI
ROMA - Hanno svitato le valvole delle sei ruote dell´MD80 dell´Alitalia in partenza per Catania e con le etichette adesive dei bagagli hanno coperto i fori della presa statica, un sensore sulla pancia dell´aereo che indica ai computer di bordo informazioni sulla velocità e la quota.
È stato un sabotaggio "dimostrativo" o il gesto di un folle quello che sabato pomeriggio ha impedito al volo AZ1753 Roma-Catania delle 18.40 di decollare dall´aeroporto Leonardo da Vinci e ha lasciato a terra 110 passeggeri già imbarcati. Ne sono convinti gli investigatori della Digos e della Polaria, che, anche se al momento non escludono nessuna ipotesi, cercano il responsabile del gesto tra quanti hanno accesso libero alle piste di Fiumicino. Proprio per questo per tutta la giornata di ieri, e anche nei giorni prossimi, gli investigatori della polizia di frontiera hanno ascoltato e ascolteranno i dipendenti aeroportuali che hanno preso servizio dal primo pomeriggio e fino a qualche minuto prima della scoperta delle manomissioni. Quell´aereo, atterrato al Leonardo da Vinci attorno alle 14, è stato infatti "violato" in un arco temporale di tre ore.
La scoperta è avvenuta verso le 18.20. Ad accorgersi delle ruote prive delle valvole e degli adesivi posizionati sulla presa statica è stato il comandante del volo AZ 1753. È stato lui, dopo aver eseguito tutte le procedure obbligatorie di controllo pre-volo, a dare l´allarme alla centrale operativa della Polaria.
«Era impossibile non notare quelle manomissioni - spiega il funzionario di turno della Polaria - come lo stesso comandante ha dichiarato». Le procedure infatti prevedono che prima del decollo comandante e pilota facciano un giro dell´aereo e compiano diversi controlli, fra i quali appunto lo stato delle gomme e le prese statiche. «I danneggiamenti all´aereo dunque - prosegue il dirigente Polaria - ci sembrano più un atto dimostrativo e di disturbo nei confronti della compagnia di bandiera». Il reato di cui dovrà rispondere il responsabile sarà comunque di attentato alla sicurezza dei trasporti.
Se quell´aeroplano infatti fosse decollato in quelle condizioni le conseguenze avrebbero potuto essere drammatiche: le ruote senza valvole in fase di atterraggio su una pista breve (come quella dell´aeroporto di Catania) avrebbero potuto scoppiare provocando un fuori pista dell´aereo. La manomissione della presa statica invece, una volta in alta quota, avrebbe mandato in tilt i computer della cabina di pilotaggio, impedendo al pilota e al comandante di ricevere informazioni fondamentali come la quota e la velocità dell´aereo.
«I passeggeri non hanno corso nessun rischio - ha spiegato Alitalia - tant´è vero che il comandante del velivolo si è subito accorto dell´anomalia e non poteva assolutamente non accorgersene. Di conseguenza non avrebbe mai portato avanti la procedura per il decollo». I 110 passeggeri hanno lasciato la capitale con un volo decollato alle 21.30. Il giallo del sabotaggio potrebbe comunque risolversi presto: gli uomini della Digos stanno infatti visionando le registrazioni delle riprese effettuate dalle telecamere puntate in pista e collegate con la sala operativa.
(La Repubblica)
CIAO
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