Spari a bordo di un aereo in pista a Miami


ezeiza97

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4 ORE - ESTERI
Sparatoria su un aereo a Miami

MIAMI - Sparatoria a bordo di un volo American Aerlines in pista all'aeroporto di Miami. Lo ha riferito alla Cnn Mary Walters, portavoce della polizia. Non si conoscono ancora i particolari dell'accaduto, ma l'emittente ha parlato di colpi d'arma da fuoco sparati da uno "federal air marshall", uno sceriffo addetto alla vigilanza a bordo degli aerei. Secondo le prime
ricostruzioni, l'agente ha aperto il fuoco contro una persona che aveva detto di avere portato una bomba a bordo, ferendola. Il velivolo, un Boeing 757 fermo all'imbarco D-42, proveniva da Medellin, in Colombia, ed era in procinto di ripartire per Orlando. La polizia ha fatto scendere dall'aereo passeggeri e membri dell'equipaggio.

(2005-12-07 20:42:04)



Medellin, Colombia, posto tranquillo.....
 

tristar10

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WASHINGTON (Reuters) - Un agente federale ha sparato oggi con la sua pistola contro un passeggero nel corridoio che portava ad un aereo dell'America Airlines all'aeroporto internazionale di Miami oggi, ha detto un funzionario della Sicurezza interna.

Il funzionario non ha fornito dettagli sulla sparatoria e sul perché sia avvenutaPubblicita'
. La Cnn ha detto che la persona colpita, probabilmente un passeggero, stava facendo qualcosa di minaccioso.

Le prime notizie da Miami parlavano di una sparatoria a bordo di un aereo.
 

tamtam

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Il passeggero era uno squilibrato che sosteneva di avere una bomba nella valigia, cosa poi risultata non vera, e lo sceriffo del cielo era uno squilibrato che sosteneva di avere una pistola carica, cosa poi risultata esatta.
 

goafan

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Il 44enne statunitense era su un volo American Airlines in arrivo da Medellin: ha insospettito i poliziotti che lo hanno inseguito

Miami, ucciso all´aeroporto da uno sceriffo

"Ho una bomba nella valigia": gli "air marshal" sparano a uno squilibrato

La compagnia: "L´incidente è avvenuto nel corridoio d´uscita"

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

Alberto Flores D´arcais
NEW YORK - Giallo con morto all´aeroporto di Miami. Un cittadino americano, Rogoberto Alpizar di 44 anni, è stato ucciso a colpi di pistola da uno «sceriffo dell´aria» dell´American Airlines dopo che un aereo della più grande compagnia di bandiera Usa era normalmente atterrato sulla pista e si trovava parcheggiato nel gate in attesa di ripartire: per la polizia l´uomo avrebbe minacciato di far esplodere una bomba che aveva nella sua valigia a mano, versione smentita da alcuni testimoni, compresa la moglie - passeggeri imbarcati sullo stesso volo dell´uomo ucciso - secondo cui l´uomo, che ha problemi mentali, è stato freddato quando era ormai steso a terra.
Il Boeing 757 - volo AA 924 proveniente da Medellin (Colombia) - era arrivato come di consueto all´aeroporto internazionale di Miami nel primo pomeriggio, alle 12 e 16 ed era previsto che ripartisse dopo circa due ore, alle 2 e 18, con destinazione finale la città di Orlando, sempre in Florida. Un volo da sempre piuttosto controllato, visto che la rotta collega Medellin, ex capitale del narcotraffico colombiano a Miami, dove i signori della droga controllano ancora buona parte della criminalità locale. Un volo finito sotto le lenti dell´antiterrorismo da quando l´`Homeland Security Department´ (sorta di ministero dell´Interno americano) ha segnalato la possibilità di infiltrati di Al Qaeda tra le fila dei colombiani.
A controllare il volo AA 924 c´erano dunque diversi agenti che, stando a una prima ricostruzione della polizia, si erano insospettiti per il comportamento anomalo di un uomo. Secondo il portavoce dell´Homeland, Brian Doyle, l´uomo avrebbe detto di avere dentro il proprio bagaglio a mano una bomba. Quando il passeggero, con l´aereo al gate, si è messo a correre verso il tunnel d´uscita (e di entrata) il gruppo di sceriffi dell´aria lo ha inseguito costringendolo a buttarsi per terra. A quel punto l´uomo avrebbe tentato di agguantare la borsa con l´ipotetica bomba, mossa che ha provocato l´immediata reazione degli agenti che hanno sparato, uccidendolo sul colpo. Quando gli sceriffi hanno controllato il bagaglio a mano non è stata trovata nessuna bomba né alcun altro tipo di arma. Il tutto si è svolto dopo che i passeggeri erano scesi a Miami, per fare i controlli doganali, in attesa di risalire sul velivolo e proseguire per Orlando.
Fin qui la ricostruzione della polizia. Dalle prime testimonianze rese dai passeggeri la storia è piuttosto diversa.
Una donna ha raccontato di avere visto un uomo, piuttosto alterato, che correva verso il tunnel inseguito dalla moglie che gridava «è mio marito, è mio marito»; che quando gli agenti armati gli hanno intimato di buttarsi a terra l´uomo ha prontamente obbedito e solo in un secondo tempo si è sentita la sparatoria. La moglie ha spiegato che il marito ha una malattia nervosa - il bipolar disorder, una forma di schizofrenia «maniaco-depressiva» - e che non aveva potuto prendere durante il volo le abituali medicine. Solo per questo motivo sarebbe "fuggito" verso l´uscita gridando frasi senza senso.
Le indagini per chiarire fino in fondo l´episodio - si tratta del più grave "errore" commesso su un aereo americano dall´11 settembre ad oggi - sono state affidate alla polizia della Contea di Miami-Dade: «Al momento non abbiamo i dettagli - ha dichiarato Mary Walters, portavoce della polizia cittadina - «ancora non sappiamo se il passeggero stava uscendo dall´aereo o si stava imbarcando».

(La Repubblica)

CIAO
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