Spifferi aria da finestrino?


SvSx

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24 Agosto 2010
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Quello può tranquillamente essere dovuto a una diversa conducibilità termica e/o dall’assenza di bocchette di aerazione in corrispondenza delle porte
Da non sottovalutare, in presenza di un corpo freddo (ponte termico), la sensazione di freddo legata alla maggiore cessione di calore per irraggiamento da parte del nostro corpo. Possiamo avere l'aria interna ad una temperatura confortevole ed avere comunque una spiacevole sensazione di freddo. Di fatto in quel caso siamo noi che riscaldiamo il corpo più freddo.
 

bande

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20 Ottobre 2019
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EIDW
Di tenuta d'aria assolutamente stagna non ce n'è da nessuna parte dell'aereo, e in linea di massima più sono vecchi e più sono dei colabrodo.
Sui 320 mi è capitato due volte di recente di avere cabin crew report di rumore di aria nella zona delle uscite di emergenza e una volta intorno alla fila 4-5 (lì il colpevole era il AoA sensor).
Le uscite di emergenza hanno un blade seal che è in contatto con il door frame dall'interno verso l'esterno (le porte pax/crew invece hanno un bulb seal che preme dall'esterno). Periodicamente i seal si ingrassano per evitare che si incollino al metallo con il freddo, e per aiutare a fare tenuta; se c'è sporco o l'area è molto secca, o se il filler ha dei gradini/si è staccato un pezzo, la tenuta non è più buona e ci sono spifferi/rumore.
Vi faccio vedere un esempio reale di qualche settimana fa:

IMG-3401.jpg

Questo è uno dei vecchietti della flotta (21-22 anni); un pezzo del filler grigio si era staccato e quella piccola irregolarità è abbastanza da provocare rumore di aria in volo.
In questo caso si riapplica e si fa una prova di pressurizzazione a terra; una seconda persona spruzza acqua saponata fuori intorno alla porta e se non fa bolle tadaaaaa that's a fix. Altrimenti carta abrasiva e olio di gomito finchè il profilo non è regolare abbastanza da fare il suo dovere.
 

hyppo

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Di tenuta d'aria assolutamente stagna non ce n'è da nessuna parte dell'aereo, e in linea di massima più sono vecchi e più sono dei colabrodo.
Sui 320 mi è capitato due volte di recente di avere cabin crew report di rumore di aria nella zona delle uscite di emergenza e una volta intorno alla fila 4-5 (lì il colpevole era il AoA sensor).
Le uscite di emergenza hanno un blade seal che è in contatto con il door frame dall'interno verso l'esterno (le porte pax/crew invece hanno un bulb seal che preme dall'esterno). Periodicamente i seal si ingrassano per evitare che si incollino al metallo con il freddo, e per aiutare a fare tenuta; se c'è sporco o l'area è molto secca, o se il filler ha dei gradini/si è staccato un pezzo, la tenuta non è più buona e ci sono spifferi/rumore.
Vi faccio vedere un esempio reale di qualche settimana fa:

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Questo è uno dei vecchietti della flotta (21-22 anni); un pezzo del filler grigio si era staccato e quella piccola irregolarità è abbastanza da provocare rumore di aria in volo.
In questo caso si riapplica e si fa una prova di pressurizzazione a terra; una seconda persona spruzza acqua saponata fuori intorno alla porta e se non fa bolle tadaaaaa that's a fix. Altrimenti carta abrasiva e olio di gomito finchè il profilo non è regolare abbastanza da fare il suo dovere.
Ok, ma in questo caso ovviamente si parla di aria interna ( calda ) che durante crociera esce, non di aria esterna ( fredda ) che entra. Che, come più volte detto, è impossibile
 

Berlin

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Berlin
Ho una domanda che ha a che fare con la pressurizzazione.
Ho letto in questo thread che l´aereo depressurizza (o ripressurizza?) una volta a terra.
Io pero´ soffro di problemi ai seni nasali per cui spesso mi capita che durante la discesa, quando si é ancora a qualche migliaia di metri dal suolo, indicativamente 15 minuti prima dell´atterraggio, mi viene un forte dolore sulla fronte e dietro gli occhi. Credo sia dovuto all´aumento di pressione interna della cabina che ha effetto sui seni nasali congestionati o malformati. Non capita sempre. Ma quando capita é come avere degli aghi incandescenti dentro la testa. Passa una volta raggiunta terra. E ho pensato che fosse dovuto al fatto che a bassa quota, quando si é sotto i 2000 metri o anche meno, la pressione in cabina viene equiparata a quella esterna (maggiore della pressione di cabina durante la crociera). Lo stesso motivo per cui le bottigliette d´acqua mezze vuote si schiacciano.
Quindi mi chiedo, se l´aereo viene depressurizzato una volta a terra, perché si schiacciano le bottigliette giá prima di toccare terra e io ho dolori alla testa poco dopo che inizia la discesa?
 

francesco_752

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28 Agosto 2010
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MXP
Ho una domanda che ha a che fare con la pressurizzazione.
Ho letto in questo thread che l´aereo depressurizza (o ripressurizza?) una volta a terra.
Io pero´ soffro di problemi ai seni nasali per cui spesso mi capita che durante la discesa, quando si é ancora a qualche migliaia di metri dal suolo, indicativamente 15 minuti prima dell´atterraggio, mi viene un forte dolore sulla fronte e dietro gli occhi. Credo sia dovuto all´aumento di pressione interna della cabina che ha effetto sui seni nasali congestionati o malformati. Non capita sempre. Ma quando capita é come avere degli aghi incandescenti dentro la testa. Passa una volta raggiunta terra. E ho pensato che fosse dovuto al fatto che a bassa quota, quando si é sotto i 2000 metri o anche meno, la pressione in cabina viene equiparata a quella esterna (maggiore della pressione di cabina durante la crociera). Lo stesso motivo per cui le bottigliette d´acqua mezze vuote si schiacciano.
Quindi mi chiedo, se l´aereo viene depressurizzato una volta a terra, perché si schiacciano le bottigliette giá prima di toccare terra e io ho dolori alla testa poco dopo che inizia la discesa?
La pressurizzazione viene tenuta secondo un determinato deltaP (differenziale di pressione): per ogni quota c'è un dP da avere e un "programma" di pressurizzazione e depressurizzazione da tenere durante le salite e discese (ogni aereo ha il suo, sul mio type sono 350/500ft min di press. e depress.).
A inizio discesa l'aereo inizia a depressurizzare lentamente, per tenere un rateo costante e il più possibile confortevole fino ad arrivare a terra dove il dP va a 0. Questo a grandi linee.
Poi, come diceva @bande sopra, più l'aereo è anziano e meno può essere "preciso" nella pressurizzazione causando magari fastidi a orecchie e o naso.
 
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Berlin

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Berlin
Molte grazie per la risposta. Avevo quindi inteso male dai messaggi precedenti secondo i quali la depressurizzazione della cabina (o in realtá sarebbe forse piu opportuno parlare di equiparazione di pressione) avviene solo una volta che l´aereo ha toccato terra.
 

bande

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@francesco_752 no non è proprio così, se il pressure vessel ha delle piccole perdite qua e là l'unica conseguenza è che la outflow valve deve rimanere più chiusa per mantenere la pressione in cabina, ma non ha effetti negativi oltre a questo
 
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hyppo

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Sì, e quindi?
Quindi la bassa temperatura che si sente vicino alle uscite non può essere dovuta ad aria fredda che entra a causa delle perdite che hai descritto, ma probabilmente, come so diceva prima, è dovuta a mancanza minor materiale isolante presente in quelle zone. Tutto qui
 
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Azeta

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Una cosa è certa. Vista la differenza di pressione, in crociera sicuramente non entra aria dall'esterno.
Questo è vero. Però è anche vero che l'affare vola a circa 900km/h e quindi a priori non escluderei che in qualche punto della fusoliera si creino delle contropressioni dinamiche contrarie (e superiori) a quella statica. Sottolineo "non escluderei" quindi magari non è così. E oltretutto le pressioni dinamiche variano enormemente lungo la superficie della fusoliera.
 

indaco1

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.
Ma cosa avete contro la trasmissione del calore per conduzione e per irraggiamento? Esistono e pesano parecchio Anche in una casa con vetri vecchi e poco performanti se avvicini la mano al vetro in inverno hai una sensazione di freddo. Idem su qualunque superficie non ben isolata. Non c'e' bisogno che ci sia passaggio di aria per trasferire un sacco di calore dalla sorgente calda a quella fredda. Poi se la superficie non ben isolante e' a contatto con l'aria esterna, che e' molto piu' fredda di quella all'esterno di casa in gennaio, e pure a velocita' elevate che favoriscono lo scambio di calore tra l'involucro e l'aria esterna ci sta che superfici non ben isolate possano diventare molto molto fredde. Se poi le correnti d'aria interne dovute alla ventilazione o a moti convettivi creano correnti d'aria che ti vengono sul collo o sul ginocchio.... ecco quelli che percepisci come spifferi freddi e fastidiosi. Senza bisogno che passi aria da dentro a fuori o viceversa.


Tema diverso, mi ricordo che uno dei fattori principali di comfort del Dreamliner di cui si e' ampiamente parlato e' la migliore pressurizzazione equivalente a solo 1800m rispetto ai 2400m circa di aerei piu' vecchi. Fa una bella differenza.
 
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Tiennetti

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Questo è vero. Però è anche vero che l'affare vola a circa 900km/h e quindi a priori non escluderei che in qualche punto della fusoliera si creino delle contropressioni dinamiche contrarie (e superiori) a quella statica. Sottolineo "non escluderei" quindi magari non è così. E oltretutto le pressioni dinamiche variano enormemente lungo la superficie della fusoliera.
No
 

OneShot

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Paris
Svelato l’arcano sui tre finestrini mancanti dell’A321 Titan che fece ritorno a STN. Vicenda che ha dell’incredibile:
On Nov 3rd 2023 the AAIB released a Special Bulletin stating:

This Special Bulletin is published to raise awareness of a recent occurrence in which several cabin windows on an Airbus A321 were damaged by high power lights used during a filming event. The damage was discovered after takeoff on the aircraft’s next flight. Work is ongoing with the aircraft manufacturer and operator to fully understand the properties of the lights used and how this risk can be managed in future.

and summarizing the sequence of events:

The aircraft was scheduled to embark on a multi-day charter away from base with a flight crew consisting of three pilots, an engineer, a load master and six cabin crew. The first sector was a positioning flight from London Stansted Airport to Orlando International Airport, Florida. In addition to the 11 crew there were nine passengers on board who were all employees of the tour operator or aircraft operating company. The passengers sat together in the middle of the aircraft just ahead of the overwing exits.

The aircraft departed a few minutes ahead of schedule and took off from Runway 22. Several passengers recalled that after takeoff the aircraft cabin seemed noisier and colder than they were used to. As the aircraft climbed through FL100 and the seatbelt signs were switched off, the loadmaster, who had been seated just in front of the other passengers, walked towards the back of the aircraft. He noticed the increased cabin noise as he approached the overwing exits and his attention was drawn to a cabin window on the left side of the aircraft. He observed that the window seal was flapping in the airflow and the windowpane appeared to have slipped down. He described the cabin noise as ‘loud enough to damage your hearing’.

The loadmaster told the cabin crew and then went to the flight deck to inform the commander.

At this stage the aircraft was climbing past FL130, there were no abnormal indications on the flight deck and the aircraft pressurisation system was operating normally. The flight crew stopped the climb at FL140 and reduced airspeed whilst the engineer and then the third pilot went to look at the window. Having inspected the window, it was agreed the aircraft should return to Stansted. The cabin crew told the passengers to remain seated and keep their seatbelts fastened, and reminded them about the use of oxygen masks if that became necessary.

The cabin was quickly secured and the flight crew initiated a descent, first to FL100 and then to FL90. They established the aircraft in a hold whilst they completed the overweight landing checklist, confirmed landing performance and briefed for the return to Stansted.

The approach and landing on Runway 22 were uneventful. Landing at 1151 hrs, the total flight time was 36 minutes. With the airport RFFS in attendance the aircraft taxied to the apron, where the passengers disembarked normally.

Having parked and shut down, the crew inspected the aircraft from the outside and saw that two cabin windowpanes were missing and a third was dislodged. During the flight the crew had only been aware of an issue with a single windowpane. The cabin had remained pressurised normally throughout the flight.

Previous activity

The day before the occurrence flight the aircraft had been used for filming on the ground, during which external lights had been shone through the cabin windows to give the illusion of a sunrise. The lights were first shone on the right side of the aircraft for approximately five and a half hours, with the light focused on the cabin windows just aft of the overwing exits. The lights were then moved to the left side of the aircraft where they illuminated a similar area on the left side for approximately four hours. Photographs taken during filming showed six sets of flood lights on both sides of the aircraft.

Aircraft examination

Cabin windows

Two window assemblies were missing, and the inner pane and seal from a third window were displaced but partially retained in the airframe. A shattered outer pane was recovered from the entrance to a rapid-exit taxiway during a routine runway inspection after the aircraft landed.

A fourth window protruded from the left side of the fuselage. The four affected windows were adjacent to each other, just aft of the left overwing exit.

Removal of the cabin lining inside the passenger cabin revealed that the window retainers were in good condition and correctly installed. The foam ring material on the back of the cabin liners was found to be melted in the areas adjacent to the windows that were damaged or missing.

Visual examination of the damaged windowpanes revealed that they were deformed and shrunk. The deformed panes no longer formed an effective interface with the rubber seals.

With the AAIB in attendance, the operator removed several cabin liners from the right side of the passenger cabin. This revealed additional thermal damage and window deformation in the area around the overwing emergency exit, but to a lesser extent than the left side of the aircraft.

Horizontal stabiliser

The underside of the left horizontal stabiliser leading edge panel was punctured. Small pieces of acrylic were found in the stabiliser when the panel was removed.

Observations

The windows appear to have sustained thermal damage and distortion because of elevated temperatures while illuminated for approximately four to five and a half hours during filming activity the day before the flight. It is likely that the flood lights were positioned closer than 10 m. Whereas in this case the damage became apparent at around FL100 and the flight was concluded uneventfully, a different level of damage by the same means might have resulted in more serious consequences, especially if window integrity was lost at higher differential pressure.
 

OneShot

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Paris
è incredibile che la cabina si sia pressurizzata con 3 finestrini mancanti.
Da quanto ho capito erano ancora bassi (13.000ft) quindi il differenziale era ancora minimo. Probabilmente i pannellini di copertura hanno tenuto il basso differenziale , ma non avrebbero tenuto a differenziali più alti. Il tutto coadiuvato da una outflow valve chiusa al massimo per compensare.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Assurda come causa, tanto più che ormai le lampade a led coprono qualsivoglia necessità; a parte questo (evidentemente le temperature hanno invece raggiunto livelli altissimi) non parliamo di tempered glass?
 

13947

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Assurda come causa, tanto più che ormai le lampade a led coprono qualsivoglia necessità; a parte questo (evidentemente le temperature hanno invece raggiunto livelli altissimi) non parliamo di tempered glass?
Led ≠ freddo
I led producono comunque calore, talvolta anche tanto, difatti vengono spesso dotati di dissipatori più o meno grandi.
 
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