Thread Aeroitalia


fly347

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Infatti, ma era da dire che finiva così. A Forlì si devono mettere in testa che Ryanair è cara ma gli riempie dei B737-800
Tutto vero. Però se tu Aeroitalia fai un accordo per assicurare servizio devi fare il meglio per rispettarlo
Tra l'altro Fa ha sempre difeso Aeroitalia fino a quando sabato e domenica sono esplosi i disservizi e sono stati annullati o coinvolti in maxi ritardi non voli semivuoti ma quelli per Lampedusa e Pantelleria che avevano parecchi passeggeri. Tanto è vero che sabato sera Aeroitalia ha mandato da Roma un 737 per fare il volo su Lampedusa (ma ha aspettato 12 ore per farli): scarsa programmazione. Non ci sono scuse: hai un contratto? Lo rispetti. Tra l'altro moltissime testimonianze riportano di biglietti comprati direttamente su sito Aeroitalia, volo cancellato o super ritardati, nessun rimborso. Semmai errore sta a monte: Fa doveva evitare da subito accordo con compagnia che a Forlì aveva già fatto pasticci ed era poco amata da chi aveva subito disagi.
 

Farfallina

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Tutto vero. Però se tu Aeroitalia fai un accordo per assicurare servizio devi fare il meglio per rispettarlo
Tra l'altro Fa ha sempre difeso Aeroitalia fino a quando sabato e domenica sono esplosi i disservizi e sono stati annullati o coinvolti in maxi ritardi non voli semivuoti ma quelli per Lampedusa e Pantelleria che avevano parecchi passeggeri. Tanto è vero che sabato sera Aeroitalia ha mandato da Roma un 737 per fare il volo su Lampedusa (ma ha aspettato 12 ore per farli): scarsa programmazione. Non ci sono scuse: hai un contratto? Lo rispetti. Tra l'altro moltissime testimonianze riportano di biglietti comprati direttamente su sito Aeroitalia, volo cancellato o super ritardati, nessun rimborso. Semmai errore sta a monte: Fa doveva evitare da subito accordo con compagnia che a Forlì aveva già fatto pasticci ed era poco amata da chi aveva subito disagi.
FA Airport dietro hanno imprenditori seri, poi possiamo discutere se abbia senso tenere in piedi Forlì ma questo è un altro discorso.
 
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fly347

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FA Airport dietro hanno imprenditori seri, poi possiamo discutere se abbia senso tenere in piedi Forlì ma questo è un altro discorso.
Quando ho scritto che contratti vanno rispettati mi riverivo ad aeroitalia non certo a Fa che ha avuto fin troppa pazienza. Poi si può discutere della scommessa Goto-fly.it ma quello è un altro discorso. Certo se lanci brand nuovo, se devi creare abitudine a usare aeroporto Forlì e poi la compagnia aerea che dovrebbe garantire regolarità ( e per questo viene pagata) cancella e ritarda, il brand e la fiducia crollano. Per carità i casi personali non fanno statistica, ma a me diverte ogni tanto organizzarmi triangolazioni fai da te tra Forlì e città che voglio visitare. Con ryan da Forlì, usando katowice come aeroporto dove prendere connessione fai da te, l ho fatto ed è andata molto bene. Su Catania o Cagliari usando aeroitalia- Goto-fly.it non ci ho neppure provato (per fortuna)
 

belumosi

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FA Airport dietro hanno imprenditori seri
Queste sono dichiarazioni di 13 giorni fa di Gilardi, Business Aviation, Communication and Marketing Director di F.A.

"Nel 2022, abbiamo riportato Ryanair a Forlì dopo più di 10 anni di assenza e, grazie all’accordo siglato assieme ad Aeroitalia, abbiamo consentito a 40mila passeggeri di scegliere le nostre destinazioni e decollare dall’aeroporto di prossimità. Un rapporto che confermiamo ora alla luce dell’attivazione, proprio quest’anno, del network afferente a Go To Fly, il nuovo marchio del marketing carrier controllato da F.A. e del quale Aeroitalia è partner operativo. L’obiettivo è superare abbondantemente i 40mila passeggeri dello scorso anno e incrementarli ulteriormente. Alla data del 13 giugno, già oltre 30mila romagnoli sono in portafoglio”.


Da notare anche che FRL, strategicissimo aeroporto della Romagna, per stessa ammissione dei gestori è usato fondamentalmente dai romagnoli per andare in vacanza.
Per me rimane un mistero la scelta dei soci di continuare a sperperare milioni in questo modo.
 
Ultima modifica:

Dany85

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Nel frattempo sul sito di Aeroitalia è spuntato nella tendina il Bologna - Catania...
Anche se non risulta ancora prenotabile
 

fly347

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Nel frattempo sul sito di Aeroitalia è spuntato nella tendina il Bologna - Catania...
Anche se non risulta ancora prenotabile
ora in questa telenovela ci vorrebbe ryanair che ai 3 voli giornalieri su catania che ha già a bologna aggiunge un forlì-catania (scherzo ovviamente)
 

Farfallina

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Nel frattempo sul sito di Aeroitalia è spuntato nella tendina il Bologna - Catania...
Anche se non risulta ancora prenotabile
Che siano accordi presi con Regione Sicilia e la società di gestione di CTA a seguito del litigio di quest'ultimi con FR?
Mi immagino che ora FA Airport andrà da FR, sicuramente è costoso (non che l'accordo precedente non avesse dei costi) ma FR ti da risultati.
 

Dany85

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Che siano accordi presi con Regione Sicilia e la società di gestione di CTA a seguito del litigio di quest'ultimi con FR?
Mi immagino che ora FA Airport andrà da FR, sicuramente è costoso (non che l'accordo precedente non avesse dei costi) ma FR ti da risultati.
Potrebbe essere che siano accordi presi con la Regione Sicilia.
Visto che comunque con la Winter dovrebbe partire anche il Catania - Fiumicino

Al momento è in tendina ma non è in vendita
 

Dany85

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ora in questa telenovela ci vorrebbe ryanair che ai 3 voli giornalieri su catania che ha già a bologna aggiunge un forlì-catania (scherzo ovviamente)
Bé potrebbe farlo..anche se ho notato che Ryan è piu affine ad aprire voli su Palermo negli Aeroporti minori.
Vedi Parma, Rimini, Cuneo, Forli..
Tutti col volo per Palermo ma non per Catania..
Non capisco il perché.. 🤔
 

Giacomo90

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FRL, Italia
Da Fb AD Aeroitalia:

Quello che è successo tra noi e la società Go to Fly rappresenta in piccolissimo uno spaccato di usanze di questo Paese che hanno spesso portato le aerolinee ad essere l'anello debole della value chain dell'industria del trasporto aereo. Aeroitalia ha come primario obbiettivo quello di sottrarsi a queste usanze ormai croniche e scellerate. In quasi trenta anni di aviazione ho imparato che:
1) non ci sono stregoni che possano in anteprima quantificare la bontà di una tratta in termini di passeggeri trasportati e quindi di revenue
2) una tratta può essere valutata in termini di redditività solo dopo che viene messe in vendita e volata per qualche mese
3) la valutazione della tratta a quel punto diventa un processo serio che attraverso modelli evoluti di statistica inferenziale può essere declinata secondo una logica booleana e quindi di tipo duale: on/off
4) quando è off occorre chiudere la tratta se non si vogliono perdere una valanga di soldi.
Questo è il modello che persegue Aeroitalia e questo è il modello che continueremo a perseguire. Non siamo una aerolinea disponibile a portare a spasso 5 o 10 passeggeri volando verso destinazioni che non dimostrano avere un numero sufficienti di passeggeri. Soprattutto oggigiorno dove anche il tema ambientale relativo all'inquinamento atmosferico è diventato un fattore importante.
Le decine di destinazioni che la società Go To Fly aveva scelto si sono rivelate essere tutte non produttive con eccezione delle due destinazioni greche e di Lampedusa in quanto vendute in gran parte a dei tour operator.
L'errore di Aeroitalia è stato quello di non intervenire immediatamente nel rescindere il contratto, ma invece soprattutto per l'affetto e la stima che mi legano al Presidente Silvestrini nel persistere in un progetto agonizzante dove anche il vettore Air Connect che avevamo scelto come operatore visto che non abbiamo nella flotta aerei di piccole dimensioni, ci ha messo del suo in termini di disruption operative.
Domenica mattina dopo un meeting con il board di Aeroitalia abbiamo deciso di risolvere unilateralmente il contratto. Lo abbiamo fatto consci di rendere un servizio anche all'aeroporto di Forlì che non può essere umiliato con voli spesso operanti con un numero di passeggeri che vanno dai 5 ai 20.
Nell'ultimo mese abbiamo più volte cercato di convincere con diverse email il management di Go to Fly nel cambiare direzione proponendo una razionalizzazione del network e proponendo di inserire la tratta Forlì Roma che sarebbe per certo la migliore destinazione per l'esigenze di quel territorio, ma non è stato possibile mediare verso una soluzione di buon senso. La nostra idea era e rimane quella di focalizzarsi su poche destinazioni fatte bene piuttosto che su un network molto sfidante che se fatto con un solo aereo o anche due produrrà solo che disprution operative. Abbiamo addirittura proposto di incrementare i nostri investimenti su alcune rotte da e per Forlì (Roma, Catania e Napoli) pur di terminare di volare verso destinazioni senza senso e senza passeggeri.
L'unica decisione presa da Go To Fly è stata la cancellazione unilaterale delle tratte verso Monstar e Dubrovnik sia ringraziato Dio.
Eravamo persino disponibili a entrare nel capitale di Air Connect per poterla gestire direttamente e risolvere i problemi operativi che abbiamo riscontrato durante le operazioni, pur di dare al territorio un servizio all'altezza come lo stiamo offrendo a tutti i nostri passeggeri in giro per l'Italia e l'Europa deve operiamo direttamente con i nostri aeromobili. Purtroppo la cocciutaggine nell'insistere su destinazioni che nessuno di noi riesce a spiegarsi ha reso vano tutto questo.
Aeroitalia è pronta a riprendere ad operare su Forlì ma solo a condizione che possa determinare in autonomia il network e gestendo direttamente le operazioni di Air Connect e quindi evitando disservizi, ovvero secondo una logica imprenditoriale sostenibile. Senza tali condizioni è impossibile andare avanti ed allora sarebbe importante comprendere cosa c'è dietro tutto questo, io una idea me la son fatta, il probabile contenzioso a cui andremo incontro se non troveremo un accordo, ci aiuterà a chiarirla.
 

BM8208

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Da Fb AD Aeroitalia:

Quello che è successo tra noi e la società Go to Fly rappresenta in piccolissimo uno spaccato di usanze di questo Paese che hanno spesso portato le aerolinee ad essere l'anello debole della value chain dell'industria del trasporto aereo. Aeroitalia ha come primario obbiettivo quello di sottrarsi a queste usanze ormai croniche e scellerate. In quasi trenta anni di aviazione ho imparato che:
1) non ci sono stregoni che possano in anteprima quantificare la bontà di una tratta in termini di passeggeri trasportati e quindi di revenue
2) una tratta può essere valutata in termini di redditività solo dopo che viene messe in vendita e volata per qualche mese
3) la valutazione della tratta a quel punto diventa un processo serio che attraverso modelli evoluti di statistica inferenziale può essere declinata secondo una logica booleana e quindi di tipo duale: on/off
4) quando è off occorre chiudere la tratta se non si vogliono perdere una valanga di soldi.
Questo è il modello che persegue Aeroitalia e questo è il modello che continueremo a perseguire. Non siamo una aerolinea disponibile a portare a spasso 5 o 10 passeggeri volando verso destinazioni che non dimostrano avere un numero sufficienti di passeggeri. Soprattutto oggigiorno dove anche il tema ambientale relativo all'inquinamento atmosferico è diventato un fattore importante.
Le decine di destinazioni che la società Go To Fly aveva scelto si sono rivelate essere tutte non produttive con eccezione delle due destinazioni greche e di Lampedusa in quanto vendute in gran parte a dei tour operator.
L'errore di Aeroitalia è stato quello di non intervenire immediatamente nel rescindere il contratto, ma invece soprattutto per l'affetto e la stima che mi legano al Presidente Silvestrini nel persistere in un progetto agonizzante dove anche il vettore Air Connect che avevamo scelto come operatore visto che non abbiamo nella flotta aerei di piccole dimensioni, ci ha messo del suo in termini di disruption operative.
Domenica mattina dopo un meeting con il board di Aeroitalia abbiamo deciso di risolvere unilateralmente il contratto. Lo abbiamo fatto consci di rendere un servizio anche all'aeroporto di Forlì che non può essere umiliato con voli spesso operanti con un numero di passeggeri che vanno dai 5 ai 20.
Nell'ultimo mese abbiamo più volte cercato di convincere con diverse email il management di Go to Fly nel cambiare direzione proponendo una razionalizzazione del network e proponendo di inserire la tratta Forlì Roma che sarebbe per certo la migliore destinazione per l'esigenze di quel territorio, ma non è stato possibile mediare verso una soluzione di buon senso. La nostra idea era e rimane quella di focalizzarsi su poche destinazioni fatte bene piuttosto che su un network molto sfidante che se fatto con un solo aereo o anche due produrrà solo che disprution operative. Abbiamo addirittura proposto di incrementare i nostri investimenti su alcune rotte da e per Forlì (Roma, Catania e Napoli) pur di terminare di volare verso destinazioni senza senso e senza passeggeri.
L'unica decisione presa da Go To Fly è stata la cancellazione unilaterale delle tratte verso Monstar e Dubrovnik sia ringraziato Dio.
Eravamo persino disponibili a entrare nel capitale di Air Connect per poterla gestire direttamente e risolvere i problemi operativi che abbiamo riscontrato durante le operazioni, pur di dare al territorio un servizio all'altezza come lo stiamo offrendo a tutti i nostri passeggeri in giro per l'Italia e l'Europa deve operiamo direttamente con i nostri aeromobili. Purtroppo la cocciutaggine nell'insistere su destinazioni che nessuno di noi riesce a spiegarsi ha reso vano tutto questo.
Aeroitalia è pronta a riprendere ad operare su Forlì ma solo a condizione che possa determinare in autonomia il network e gestendo direttamente le operazioni di Air Connect e quindi evitando disservizi, ovvero secondo una logica imprenditoriale sostenibile. Senza tali condizioni è impossibile andare avanti ed allora sarebbe importante comprendere cosa c'è dietro tutto questo, io una idea me la son fatta, il probabile contenzioso a cui andremo incontro se non troveremo un accordo, ci aiuterà a chiarirla.
Pur se di parte, il comunicato è impeccabile! Sintesi: inutile far volare aerei per 5/20 passeggeri !
 

fly347

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Quello che è successo tra noi e la società Go to Fly rappresenta in piccolissimo uno spaccato di usanze di questo Paese che hanno spesso portato le aerolinee ad essere l'anello debole della value chain dell'industria del trasporto aereo. Aeroitalia ha come primario obbiettivo quello di sottrarsi a queste usanze ormai croniche e scellerate. In quasi trenta anni di aviazione ho imparato che:
1) non ci sono stregoni che possano in anteprima quantificare la bontà di una tratta in termini di passeggeri trasportati e quindi di revenue
2) una tratta può essere valutata in termini di redditività solo dopo che viene messe in vendita e volata per qualche mese
3) la valutazione della tratta a quel punto diventa un processo serio che attraverso modelli evoluti di statistica inferenziale può essere declinata secondo una logica booleana e quindi di tipo duale: on/off
4) quando è off occorre chiudere la tratta se non si vogliono perdere una valanga di soldi.
Questo è il modello che persegue Aeroitalia e questo è il modello che continueremo a perseguire. Non siamo una aerolinea disponibile a portare a spasso 5 o 10 passeggeri volando verso destinazioni che non dimostrano avere un numero sufficienti di passeggeri. Soprattutto oggigiorno dove anche il tema ambientale relativo all'inquinamento atmosferico è diventato un fattore importante.
Le decine di destinazioni che la società Go To Fly aveva scelto si sono rivelate essere tutte non produttive con eccezione delle due destinazioni greche e di Lampedusa in quanto vendute in gran parte a dei tour operator.
L'errore di Aeroitalia è stato quello di non intervenire immediatamente nel rescindere il contratto, ma invece soprattutto per l'affetto e la stima che mi legano al Presidente Silvestrini nel persistere in un progetto agonizzante dove anche il vettore Air Connect che avevamo scelto come operatore visto che non abbiamo nella flotta aerei di piccole dimensioni, ci ha messo del suo in termini di disruption operative.
Domenica mattina dopo un meeting con il board di Aeroitalia abbiamo deciso di risolvere unilateralmente il contratto. Lo abbiamo fatto consci di rendere un servizio anche all'aeroporto di Forlì che non può essere umiliato con voli spesso operanti con un numero di passeggeri che vanno dai 5 ai 20.
Nell'ultimo mese abbiamo più volte cercato di convincere con diverse email il management di Go to Fly nel cambiare direzione proponendo una razionalizzazione del network e proponendo di inserire la tratta Forlì Roma che sarebbe per certo la migliore destinazione per l'esigenze di quel territorio, ma non è stato possibile mediare verso una soluzione di buon senso. La nostra idea era e rimane quella di focalizzarsi su poche destinazioni fatte bene piuttosto che su un network molto sfidante che se fatto con un solo aereo o anche due produrrà solo che disprution operative. Abbiamo addirittura proposto di incrementare i nostri investimenti su alcune rotte da e per Forlì (Roma, Catania e Napoli) pur di terminare di volare verso destinazioni senza senso e senza passeggeri.
L'unica decisione presa da Go To Fly è stata la cancellazione unilaterale delle tratte verso Monstar e Dubrovnik sia ringraziato Dio.
Eravamo persino disponibili a entrare nel capitale di Air Connect per poterla gestire direttamente e risolvere i problemi operativi che abbiamo riscontrato durante le operazioni, pur di dare al territorio un servizio all'altezza come lo stiamo offrendo a tutti i nostri passeggeri in giro per l'Italia e l'Europa deve operiamo direttamente con i nostri aeromobili. Purtroppo la cocciutaggine nell'insistere su destinazioni che nessuno di noi riesce a spiegarsi ha reso vano tutto questo.
Aeroitalia è pronta a riprendere ad operare su Forlì ma solo a condizione che possa determinare in autonomia il network e gestendo direttamente le operazioni di Air Connect e quindi evitando disservizi, ovvero secondo una logica imprenditoriale sostenibile. Senza tali condizioni è impossibile andare avanti ed allora sarebbe importante comprendere cosa c'è dietro tutto questo, io una idea me la son fatta, il probabile contenzioso a cui andremo incontro se non troveremo un accordo, ci aiuterà a chiarirla.

Io ero perplesso sulla operazione Go to fly ma ciò che dice Gilardi (direttore marketing Aeroporto Forlì) è la risposta più efficace a questo comunicato (ogni volta che leggo "questo è uno spaccato" capisco che è una super Cazzola) che tra l'altro addirittura ipotizza proposta di Aeroitalia di un collegamento Forlì Roma che ha davvero poco senso. Cmq a domanda del giornalista de il Resto del Carlino Gilardi risponde:

Secondo l’amministratore delegato di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, la programmazione fatta a Forlì è sbagliata.

"La compagnia doveva attenersi al contratto. Non è un problema suo se un aereo parte con pochi passeggeri, visto che è Go to Travel a pagare i biglietti che non sono stati venduti. E comunque ci sono destinazioni che vanno molto bene: Cefalonia e Zante, per esempio, sono partite piene anche nell’ultimo week end"
 

Marco Clemente

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8 Febbraio 2016
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A parte il fatto condivisibile dell’ inutilità di partire aerei con 15/20 pax… cosa l’altro a rischio zero per Aeroitalia… ma intrieri un mea culpa per tutte le cancellazioni i cambi di programma le rotte annunciate e mai aperte perché non lo fa?
 
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belumosi

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Eppure a FRL avevano lavorato con Aeroitalia anche l'anno scorso, ma evidentemente hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia.
 
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Giacomo90

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FRL, Italia
Io ero perplesso sulla operazione Go to fly ma ciò che dice Gilardi (direttore marketing Aeroporto Forlì) è la risposta più efficace a questo comunicato (ogni volta che leggo "questo è uno spaccato" capisco che è una super Cazzola) che tra l'altro addirittura ipotizza proposta di Aeroitalia di un collegamento Forlì Roma che ha davvero poco senso. Cmq a domanda del giornalista de il Resto del Carlino Gilardi risponde:

Secondo l’amministratore delegato di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, la programmazione fatta a Forlì è sbagliata.

"La compagnia doveva attenersi al contratto. Non è un problema suo se un aereo parte con pochi passeggeri, visto che è Go to Travel a pagare i biglietti che non sono stati venduti. E comunque ci sono destinazioni che vanno molto bene: Cefalonia e Zante, per esempio, sono partite piene anche nell’ultimo week end"
Giusto, credo sia proprio questo il nodo del contendere: le continue problematiche operative con ritardi, cancellazioni, riprotezioni assurde.
Il tenore del post di Aeroitalia (nella figura del suo AD) punta a mio avviso a sviare dal tema principale di disquisizione, vale a dire la tutela dei passeggeri che avevano prenotato un biglietto per le vacanze da Forlì da continue variazioni operative.
 

Farfallina

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A parte il fatto condivisibile dell’ inutilità di partire aerei con 15/20 pax… cosa l’altro a rischio zero per Aeroitalia… ma intrieri un mea culpa per tutte le cancellazioni i cambi di programma le rotte annunciate e mai aperte perché non lo fa?
Se leggi da la colpa ad Air Connect che vorrebbero rilevare per gestirla bene, ma il contratto con Go To Fly mica è di Air Connect.
Così come i problemi non è colpa di Go To Fly ma prima di firmare il contratto di wet lease il network lo avranno ben studiato di riuscire ad operarlo e quello compete al vettore, non a Go To Fly.
Infine nel momento che sono volo a carico di Go To Fly come dicono a Forlì devi sono rispettare il contratto.
 

Farfallina

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Eppure a FRL avevano lavorato con Aeroitalia anche l'anno scorso, ma evidentemente hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia.
Pensavano di aver concordato un contratto e dopo un anno di aver raggiunto la regolarità operativa. Ora il problema è trovare i sostituti credibili per i wet lease.