Belle parole, ma la perdita continua di quote di mercato sono un dato di fatto. Come la mancanza di una strategia in alcuni mercati è evidente. In Italia ormai per EasyJet è iniziato un declino a cui è ben difficile porre rimedio. Basi di VCE e NAP ridotte a poco o nulla. Presenza marginale nel mercato della capitale. Sulla base principale di MXP è assediata dai competitors. Va riconosciuto che almeno a MXP sono riusciti a difendere il domestico dall‘attacco di Wizz.
Nel resto d’Europa, Germania, Scandinavia ed est Europa non pervenuto.
Resta forte in UK e Francia. Sarà sufficiente per mantenere l’indipendenza?
La vedo allo stesso modo.
Non siamo di fronte ad un problema di conti, che non vanno male, ma di strategie sul lungo periodo.
Questo è il rapporto tra i pax U2 e quelli FR negli ultimi anni:
2013: 75.4%
2014: 75.6%
2015: 68.9%
2016: 63.8%
2017: 63.4%
2018: 63.6%
2019: 67.8%
2020: 30.9%
2021: 28.2%
2022: 43.5%
Q2 2023: 46.5%
I numeri fanno fede di una crescita inferiore a quella di FR nel pre covid e di una decrescita dei pax nel periodo post covid.
L'impressione è che sempre più spesso la compagnia britannica si senta a suo agio solo nei propri fortini, difficilmente contendibili per via della carenza di slot.
La ORY-NCE citata nel comunicato, ne è un ottimo esempio.
E' abbastanza illuminante il caso di Berlino, dove U2 era a suo agio a Tegel, il Linate tedesco. Ma non appena si è trovata a competere ad armi pari con FR e W6 a BER, ha dovuto mollare la presa. E i costi di produzione della compagnia non devono certo avere avuto un ruolo secondario nella decisione.
Un altro aspetto critico, è il ricambio della flotta, molto più lento dei competitor e nel complesso con macchine con minore capacità. A meno di un lungo calo generalizzato del mercato, anche questa scelta conservativa avrà un costo rispetto ai concorrenti.
Tanto per capirci bene, tutto questo NON significa che U2 sia ad un passo dal fallimento, ma che stia massimizzando i profitti attuali a discapito di una crescita futura, che ovviamente presuppone ingenti investimenti oggi (con ovvio peggioramento dei bilanci), con la speranza di maggiori guadagni domani.
Che poi non è altro che quello che stanno facendo FR e W6.