L’Alitalia mette a disposizione dei clienti un Airbus A330 su una tratta nazionale, e gli appassionati ne approfittano… tra questi, anche un neofita del mondo dei Trip Report.
Questo TR risale all'anno scorso ma per motivi vari non sono riuscito a pubblicarlo qui su AC. Ora che, a quanto pare, ho trovato un piccolo spiraglio di tempo, è con piacere che voglio condividere questa esperienza con gli amici del forum. Dato che si tratta del mio primo TR veramente pubblico, ogni suggerimento è ben accetto!
Immagine creata su http://www.gcmap.com
Per il secondo anno consecutivo, la Regione Autonoma della Sardegna e Alitalia hanno trovato un accordo per potenziare l’offerta sulla rotta Roma–Cagliari, con l’assegnazione degli Airbus A330 ad alcune turnazioni del fine settimana. Per gli appassionati di aviazione civile è un’occasione quasi imperdibile, dato che è possibile viaggiare in Magnifica (Business) e Classica Plus (Premium Economy) comprando un normalissimo biglietto di classe Economy. La configurazione degli Airbus a tre classi (20 in Business, 17 in Premium e 213 in Economy) passa “ufficiosamente” ad una configurazione full Economy da 250 posti. C’è chi ha già sperimentato questa esperienza, mi riferisco al buon Edoardo, e mi è sembrato il caso di unirmi a questo particolare “Club”.
La possibilità di viaggiare in Magnifica con biglietti in Economy è molto rara e si ripropone in circostanze molto particolari, come l’impiego da parte di Alitalia di aeromobili wide body per operare voli charter.
Immagine creata su http://www.gcmap.com
L’aumento dell’offerta è tangibile, così come è tangibile l’apprezzamento della clientela che si ritrova su aeromobili normalmente utilizzati per il lungo raggio, ma a conti fatti – e qui partono i dubbi – un’operazione del genere conviene? Per potenziare l’offerta non c’era necessariamente il bisogno di impiegare gli A330, che hanno appena 50 posti in più dei più piccoli A321 già ampiamente usati da Alitalia: sarebbe bastato aumentare la capacità delle altre turnazioni giornaliere con risultati simili, se non superiori, senza movimentare colossi dispendiosi come gli A330.
Fonte: SeatGuru.com
Questa è la seat map dell’Airbus A330 utilizzato. Guardate quanto spazio occupano la Magnifica e la Classica Plus, e immaginate a quanto potrebbero ammontare i mancati ricavi per la compagnia che vende i posti in Business come se fossero in Economy. Manovra pubblicitaria concordata tra la compagnia già di bandiera e la RAS? Potrebbe essere, ma andiamo avanti.
AZ1168
Aeroporto di origine: Lamezia Terme – Sant’Eufemia (SUF)
Aeroporto di arrivo: Roma – Fiumicino (FCO)
Distanza tra gli scali: 469km
Compagnia: Alitalia (AZ)
Aeromobile: Airbus A320
Registrazione: EI-DTK
Nome dell’aereo: Giovanni Verga
Classe: Economy (unica disponibile)
Posto: 2A (finestrino – ufficiale); 1A (finestrino – effettivo)
Gate: 02
Bagagli: No
Ora di partenza prevista: 10:25
Ora di arrivo prevista: 11:40
Ora del decollo: 10:47
Ora dell’atterraggio: 11:37
Tempo di volo: 50min
I miei viaggi iniziano quasi sempre da qui, da Sant’Eufemia Lamezia. Il volo AZ1168 è stato scelto per garantire un transito un po’ lungo e tranquillo, dato che una delle chicche di questo TR è la sala VIP “Dolce Vita” del T1 di Fiumicino, e tutte le sue amenities. Il volo da Lamezia a Roma è stato un volo come tanti altri: l’unica cosa “inusuale” è stata la richiesta da parte di un assistente di volo di cambiare posto e passare dal 2A all’1A per permettere a due passeggeri separati di viaggiare insieme. Pur non essendo un fan delle prime file, che non trovo particolarmente comode, accetto volentieri. Non poteva mancare, ovviamente, un bel primo piano della bag tag di Aviazione Civile.
Atterriamo alle 11:37, parcheggiamo qualche minuto dopo presso uno dei tanti parcheggi remoti di Fiumicino e le circostanze ci costringono ad attendere l’arrivo delle scale per qualche altro minuto. I soliti passeggeri italioti slacciano le cinture di sicurezza prima del dovuto, si alzano e rimangono in piedi, rigorosamente invano, prima dell’apertura delle porte… una scena alla quale siamo tutti abituati e che la dice lunga sull’educazione dei passeggeri italiani. Facile spazientirsi quando si aspetta inutilmente in piedi, lo posso capire, ma perché farlo quando si può stare comodamente seduti fino all’effettiva apertura delle porte?
Dato che l’attesa è abbastanza lunga, mi tocca uscire dall’area transiti e prendere l’ascensore che porta al piano partenze del Terminal 1 di Fiumicino, che si presenta così. Prima però mi tocca passare dall’Unieuro per prendere un ricarica batterie per Samsung, dato che il mio l’avevo scordato a casa e non mi piace andare in giro con la minaccia incombente di spegnimento dello smartphone.
La sala VIP “Dolce Vita”, a mio avviso la migliore lounge Alitalia dello scalo e di tutt’Italia, si trova proprio in prossimità dell’area check-in del T1. Questa è l’entrata.
La lounge è affollata e i posti scarseggiano, ma qualche angolino si trova. La clientela è trasversale, si passa dai soliti passeggeri business ai passeggeri premium vacanzieri.
Panini, pasta e budini. No, non sto scherzando! Queste sono le prime leccornie che provo.
Questa è la prospettiva da una delle comode poltrone che si trovano sulla sinistra, in prossimità dei servizi.
Che non lo proviamo un bicchierino di Pampero?
Dato che il Pampero ha avuto effetti devastanti sulla mia già travagliata gola, passo ad un “semplice” succo di arancia e a qualche arachide.
Questo è il lato destro, rispetto all’entrata, della lounge. Qui è possibile effettuare le operazioni di check-in e biglietteria.
La nuova Alitalia, frutto della collaborazione con Etihad Airways.
Area lavoro che si trova dietro ai banchi check-in della lounge. E’ talmente nascosta che pur avendo visitato questa lounge diverse volte, questa è solo la seconda volta che la guardo.
Questo poster pubblicitario è quanto resta dell’accordo tra Alitalia e Regione Calabria per la sponsorizzazione della stessa regione. Quest’accordo prevedeva anche la presenza di due aeromobili con livrea speciale calabra – un A320 con marche EI-DSM e un A330 con marche EI-EJG – che ad accordo concluso sono stati nuovamente riverniciati. Potrei riaprire una vecchia parentesi sull’efficacia della promozione turistica calabrese, ma forse è meglio evitare.
Il Pilot Bar della lounge e il suo vasto assortimento di alcolici. I primi tempi lo spazio era gestito da Eataly, ma con la gestione attuale la situazione non è poi così tragica, dopotutto quello che servono non è di bassa qualità.
All’angolino a destra si trova la chicca della lounge, il simulatore di Boeing B737 gestito da FSC, Flight Simulator Center. L’aeroporto di oggi dal quale i piloti virtuali partono è lo scalo veneziano Marco Polo.
Dettagli della cabina di pilotaggio del Boeing, riprodotta quasi fedelmente. Certo, la differenza rispetto ai simulatori delle scuole di volo e dei traning center di compagnia che ho già avuto il piacere di provare si nota, ma ciò non rende la cabina FSC meno degna di apprezzamento. Le sessioni di volo simulato sono completamente gratuite, quindi tanto di cappello a FSC per il servizio che offre ai visitatori!
Pronti per la partenza da Venezia! Faremo un circuito intorno allo scalo e alla sua caratteristica città lagunare, per poi atterrare.
La grafica è proprio carina. Non dettagliatissima, ma efficace quanto serve per poter ammaliare chi fa le sessioni di volo… e poi non c’è il tempo di guardare fuori, bisogna tener sempre d’occhio i comandi!
In fase di allineamento per l’atterraggio. LAREN, LATUS, e poi discesa finale. La manovra di flare è morbida e l’istruttore, chiamiamolo così, frena l’aeromobile.
A sessione conclusa quello della FSC mi dà questa spilla, è la seconda che ottengo dato che ne ho già ricevuta una a gennaio. Non so se la danno a tutti o solo ad alcuni visitatori, ma poco importa… il viaggio continua e bisogna andare verso il molo D.
AZ1597
Aeroporto di origine: Roma – Fiumicino (FCO)
Aeroporto di arrivo: Cagliari – Elmas (CAG)
Distanza tra gli scali: 392km
Compagnia: Alitalia (AZ)
Aeromobile: Airbus A330
Registrazione: EI-EJL
Nome dell’aereo: Piero della Francesca
Classe: Business (effettivo); Economy (biglietto)
Posto: 2A (finestrino)
Gate: D08
Bagagli: No
Ora di partenza prevista: 15:05
Ora di arrivo prevista: 16:10
Ora del decollo: 15:37
Ora dell’atterraggio: 16:16
Tempo di volo: 39min
Per arrivare al molo D partendo dalla Dolce Vita bisogna passare il varco di sicurezza dedicato SkyPriority, bypassare l’area imbarchi B e dirigersi verso quella D. Camminando nel tunnel che collega i moli B e D è possibile dare un’occhiata a tantissimi aerei parcheggiati presso suddetti moli… il più vicino a me è un aeromobile Alitalia con la nuova livrea.
Ecco a voi EI-DSY. In lontananza, sulla sinistra, c’è una mia vecchia conoscenza…
Molo D, gate numero 8. Ecco EI-EJL “Piero della Francesca”, l’Airbus A330 che opererà la turnazione Roma-Cagliari-Roma. Perché lo chiamo “vecchia conoscenza”? Perché ho già avuto l’occasione di viaggiare su questo aereo circa tre anni prima. Era il 1 dicembre 2012 e il volo in questione era l’AZ852 da Fiumicino ad Abu Dhabi, il volo inaugurale di una rotta che sarebbe stata solo il primo passo verso l’acquisizione del 49 per cento di Alitalia da parte di Etihad Airways. EI-EJL è stato il pioniere degli Emirati… e ciò spiega il titolo di questo trip report. Beh, anch’io sono stato un pioniere degli Emirati…
Water cannon per EI-EJL il 2 dicembre 2012 al suo arrivo ad Abu Dhabi. Fonte: Alitalia.
Bella foto… sarà strano, ma io ho guardato verso fuori tutto il tempo ma il water cannon non l’ho notato proprio. Ero seduto a destra, al 14L (finestrino). Chiusa questa parentesi “storica”, torniamo al succo del racconto.
Mi avevano detto che il volo sarebbe stato strapieno, con un riempimento vicinissimo al limite dei 250 posti, ma la fila al gate non è poi così lunga. Il volo partirà comunque pieno, con i passeggeri che si presentano al gate a piccoli gruppi.
Per accedere a bordo dell’A330 bisogna camminare non poco. Si scende giù e poi si svolta a destra…
Rieccoti, finalmente! Non avevo l’onore di viaggiare su “Piero della Francesca” da quasi tre anni… quanto tempo!
L’aereo si riempie pian piano e chi ha avuto l’opportunità di sedersi in Magnifica rimane quasi sbalordito. Molti di loro non sono pratici con i comandi del sedile e dello schermo touch screen.
Questo è il 2A, il mio posto.
Schermata di benvenuto tipica di Alitalia e un piccolo sguardo all’esterno per dare un’idea della lunghezza del sedile di classe Business.
Tra le opzioni disponibili smanettando col sistema di intrattenimento c’è anche la telecamera anteriore dell’Airbus, che permette di guardare quello che accade di fronte a noi prima del decollo e sotto di noi dopo il decollo.
La tratta e breve e il sistema marca chiaramente Cagliari come la destinazione del volo.
Per partire bisogna aspettare un po’: il comandante ci ha informati della rimozione dei bagagli di due passeggeri che non si sono presentati, e della conseguente attesa per l’autorizzazione da parte della torre di controllo. Ad autorizzazione avuta, via col motore 1 alla mia sinistra e poi col 2, sblocco e taxi verso il fondo pista.
Questo è il classico briefing di sicurezza del lungo raggio Alitalia. Fino a qualche anno fa gli assistenti di volo lo attivavano pure sul corto raggio, in rare occasioni.
Eccoci quasi pronti per il decollo dalla 25 di Fiumicino, destinazione Elmas. Lasciamo lo scalo romano alle 15:37.
Le belle coste laziali alla nostra sinistra.
Il sistema di intrattenimento fornisce vari dettagli sulla rotta, la temperatura esterna e l’orario stimato di arrivo a Cagliari, nonché la velocità del nostro Airbus.
Interessante gioco di colori dopo il decollo: il riferimento al tricolore è ovvio.
Il servizio di catering è standard per tutti ed è lo stesso dei voli nazionali, anche perché non c’è il tempo di servire un pasto di Magnifica in 20-30 minuti.
Una foto d’obbligo.
Non manca molto all’arrivo a Cagliari.
Durante la discesa finale è possibile ammirare le belle coste della Sardegna meridionale.
Arrivati a Cagliari ci dirigiamo verso un parcheggio remoto, dove il personale dell’handling “aggredisce” (in senso positivo) EI-EJL e posiziona i vari mezzi.
La porta più vicina alla Magnifica rimane chiusa e tutti i passeggeri scendono da due scale. Gli interpista ci portano all’area arrivi di Elmas.
AZ1562
Aeroporto di origine: Cagliari – Elmas (CAG)
Aeroporto di arrivo: Roma – Fiumicino (FCO)
Distanza tra gli scali: 392km
Compagnia: Alitalia (AZ)
Aeromobile: Airbus A330
Registrazione: EI-EJL
Nome dell’aereo: Piero della Francesca
Classe: Business (effettivo); Economy (biglietto)
Posto: 2L (finestrino)
Gate: 12
Bagagli: No
Ora di partenza prevista: 17:40
Ora di arrivo prevista: 18:45
Ora del decollo: 17:57
Ora dell’atterraggio: 18:39
Tempo di volo: 42min
Il tempo tra i due voli non è tantissimo e perdere tempo non è mai una buona idea. Faccio qualche foto panoramica del terminal, prendo qualche regalo per amici e parenti e “volo” via, in tutti i sensi.
Ecco come si presenta Elmas in un caldo pomeriggio di agosto.
Il nostro gate è il numero 12, e il collegamento col parcheggio remoto è effettuato tramite autobus. Il gate 12 si trova in una piccola area dominata da cartelli e sponsor di compagnie low cost.
Rieccoti, finalmente! Non avevo l’onore di viaggiare su “Piero della Francesca” da quasi tre anni, quanto tem-… no, aspetta, ti ho visto circa un’ora fa!
Per l’imbarco si utilizzano due porte su tre. Non male, l’organizzazione mi permette di scattare questa foto del fronte dell’aeromobile.
Il volo è un po’ meno pieno al ritorno ma comunque abbastanza affollato. Prima che qualcun altro arrivi in Magnifica, dal mio posto (2L – finestrino) scatto una foto della classe Business. Una foto ormai storica, dopo il valzer di riconfigurazioni.
L’IFE, il sistema di intrattenimento, ci permette di “spiare” il traffico di mezzi di terra di fronte a noi. Passa di tutto durante la fase di preparazione all’accensione motori…
Motore 2, proprio alla mia destra, e poi motore 1. Accensione motori alternata durante la turnazione tra Roma e Cagliari… sblocchiamo dal parcheggio anticipati dalla solita macchina col “follow me” e colgo l’occasione per scattare una foto del terminal di Elmas.
Quasi allineati con la pista e pronti per il decollo!
Lasciamo il suolo sardo alle 17:57 e grazie all’IFE è possibile vedere l’inizio della pista con orientamento 14, proprio sotto di noi.
La vasta pianura del Campidano, che attraversa trasversalmente la parte sud-occidentale della Sardegna, e le sue tante abitazioni.
Dopo una virata che ci permette di gustare il panorama del Campidano e delle coste cagliaritane, voliamo verso norst-est, direzione Roma-Fiumicino.
Anche nel tardo pomeriggio, questa si conferma una giornata molto tranquilla.
Il catering è da Economy anche al ritorno. Il succo d’arancia e i soliti crostini non potevano mancare.
Dal posto 2L è possibile leggere la registrazione dell’aeromobile, EI-EJL.
Foto scattata intenzionalmente per far notare al lettore quanto è breve questa rotta rispetto alle normali rotte intercontinentali.
A circa 20 miglia da Roma, il più è passato e la procedura di discesa è già nella sua fase inoltrata.
Viriamo a destra per atterrare, da nord, su una delle due piste parallele 16.
L’occhio ci ha ingannati: nonostante i bei panorami, un po’ di vento costringe i piloti a compensare le raffiche con un assetto particolare; solo nelle fasi finali dell’atterraggio, quelle che precedono il tocco, l’aereo si allinea con la pista. L’IFE di bordo permette di seguire tutta la procedura ma le correzioni sono talmente piccole da risultare impercettibili se non si guarda l’apposito schermo.
La camera per spioni è sempre attiva.
Sembra proprio una giornata tranquilla a Fiumicino.
Iniziamo a scendere dall’aereo e come prevedibile usiamo due porte su tre. Il personale di terra riconsegna tantissimi passeggini ai passeggeri che li hanno richiesti.
Sbarco fluido, complice il fatto che questo volo non era proprio pieno.
Una volta arrivato al terminal, il lavoro non è concluso! C’è ancora un ultimo volo da prendere. Provo, forse ingenuamente, a dirigermi verso la sala VIP “Borromini” che si trova all’inizio del molo D, nella speranza che l’abbiano riaperta. Faccio tutta quella camminata a vuoto: la lounge è chiusa e mi tocca uscire per tornare alla Dolce Vita.
AZ1163
Aeroporto di origine: Roma – Fiumicino (FCO)
Aeroporto di arrivo: Lamezia Terme – Sant’Eufemia (SUF)
Distanza tra gli scali: 469km
Compagnia: Alitalia (AZ)
Aeromobile: Airbus A320
Registrazione: EI-DSA (livrea speciale “pigiama”)
Nome dell’aereo: “Muoviamo chi muove l’Italia”
Classe: Economy (unica disponibile)
Posto: 4F (finestrino)
Gate: B23
Bagagli: No
Ora di partenza prevista: 20:45
Ora di arrivo prevista: 21:55
Ora del decollo: 21:05
Ora dell’atterraggio: 21:50
Tempo di volo: 50min
Il personale della lounge “si è rinnovato”: gli addetti incontrati prima hanno finito il loro turno, sostituiti da un nuovo organico. Durante l’attesa incrocio Renato Schifani e qualche altro politico con la faccia familiare, ma del quale non ricordo il nome.
Da dove vengono imbarcati, il più delle volte, i voli per Lamezia? Ma dagli orribili gate con collegamento tramite autobus, ovviamente. In questo caso il gate è il B23.
L’imbarco è fluido e ad accogliermi è un’altra mia vecchia conoscenza, EI-DSA, con livrea speciale detta “pigiama” dagli appassionati di spotting. Spulciando i miei dati su MyFlightMemory emerge che questa è la quinta volta che prendo questo aereo, un record personale.
“Muoviamo chi muove l’Italia”. Saliamo a bordo e mi siedo al 4F, finestrino destro. Mentre osservo le operazioni di carico qualcuno mi chiama, mi giro e noto un caro amico che stava tornando da Amsterdam per un viaggio di riposo post-laurea con lode, più che meritato! L’incontro non era assolutamente programmato e lui va al sedersi al posto 11E, con quattro suoi amici. Conservo le solite battute sull’Olanda per dopo.
EI-DSA by GolfVictorSpotting.it.
Il volo per Lamezia è tranquillo e dura 50 minuti, dalle 21:05 alle 21:50, così come il volo di andata; al nostro arrivo era già buio. Certo, la stanchezza si fa sentire e quattro voli in un giorno solo sono tanti, ma niente di tragico. Al 4E, a fianco a me, un infant in braccio ad una signora che gli parlava alternando inglese e italiano ogni tanto mi ha lanciato addosso alcuni suoi giocattoli. Per fortuna sono abbastanza tollerante.
All'arrivo quattro chiacchiere col mio amico reduce dal suo viaggio, e poi subito a casa. Esperienza tutto sommato positiva.
Questo TR risale all'anno scorso ma per motivi vari non sono riuscito a pubblicarlo qui su AC. Ora che, a quanto pare, ho trovato un piccolo spiraglio di tempo, è con piacere che voglio condividere questa esperienza con gli amici del forum. Dato che si tratta del mio primo TR veramente pubblico, ogni suggerimento è ben accetto!

Immagine creata su http://www.gcmap.com
Per il secondo anno consecutivo, la Regione Autonoma della Sardegna e Alitalia hanno trovato un accordo per potenziare l’offerta sulla rotta Roma–Cagliari, con l’assegnazione degli Airbus A330 ad alcune turnazioni del fine settimana. Per gli appassionati di aviazione civile è un’occasione quasi imperdibile, dato che è possibile viaggiare in Magnifica (Business) e Classica Plus (Premium Economy) comprando un normalissimo biglietto di classe Economy. La configurazione degli Airbus a tre classi (20 in Business, 17 in Premium e 213 in Economy) passa “ufficiosamente” ad una configurazione full Economy da 250 posti. C’è chi ha già sperimentato questa esperienza, mi riferisco al buon Edoardo, e mi è sembrato il caso di unirmi a questo particolare “Club”.
La possibilità di viaggiare in Magnifica con biglietti in Economy è molto rara e si ripropone in circostanze molto particolari, come l’impiego da parte di Alitalia di aeromobili wide body per operare voli charter.

Immagine creata su http://www.gcmap.com
L’aumento dell’offerta è tangibile, così come è tangibile l’apprezzamento della clientela che si ritrova su aeromobili normalmente utilizzati per il lungo raggio, ma a conti fatti – e qui partono i dubbi – un’operazione del genere conviene? Per potenziare l’offerta non c’era necessariamente il bisogno di impiegare gli A330, che hanno appena 50 posti in più dei più piccoli A321 già ampiamente usati da Alitalia: sarebbe bastato aumentare la capacità delle altre turnazioni giornaliere con risultati simili, se non superiori, senza movimentare colossi dispendiosi come gli A330.

Fonte: SeatGuru.com
Questa è la seat map dell’Airbus A330 utilizzato. Guardate quanto spazio occupano la Magnifica e la Classica Plus, e immaginate a quanto potrebbero ammontare i mancati ricavi per la compagnia che vende i posti in Business come se fossero in Economy. Manovra pubblicitaria concordata tra la compagnia già di bandiera e la RAS? Potrebbe essere, ma andiamo avanti.
AZ1168
Aeroporto di origine: Lamezia Terme – Sant’Eufemia (SUF)
Aeroporto di arrivo: Roma – Fiumicino (FCO)
Distanza tra gli scali: 469km
Compagnia: Alitalia (AZ)
Aeromobile: Airbus A320
Registrazione: EI-DTK
Nome dell’aereo: Giovanni Verga
Classe: Economy (unica disponibile)
Posto: 2A (finestrino – ufficiale); 1A (finestrino – effettivo)
Gate: 02
Bagagli: No
Ora di partenza prevista: 10:25
Ora di arrivo prevista: 11:40
Ora del decollo: 10:47
Ora dell’atterraggio: 11:37
Tempo di volo: 50min
I miei viaggi iniziano quasi sempre da qui, da Sant’Eufemia Lamezia. Il volo AZ1168 è stato scelto per garantire un transito un po’ lungo e tranquillo, dato che una delle chicche di questo TR è la sala VIP “Dolce Vita” del T1 di Fiumicino, e tutte le sue amenities. Il volo da Lamezia a Roma è stato un volo come tanti altri: l’unica cosa “inusuale” è stata la richiesta da parte di un assistente di volo di cambiare posto e passare dal 2A all’1A per permettere a due passeggeri separati di viaggiare insieme. Pur non essendo un fan delle prime file, che non trovo particolarmente comode, accetto volentieri. Non poteva mancare, ovviamente, un bel primo piano della bag tag di Aviazione Civile.

Atterriamo alle 11:37, parcheggiamo qualche minuto dopo presso uno dei tanti parcheggi remoti di Fiumicino e le circostanze ci costringono ad attendere l’arrivo delle scale per qualche altro minuto. I soliti passeggeri italioti slacciano le cinture di sicurezza prima del dovuto, si alzano e rimangono in piedi, rigorosamente invano, prima dell’apertura delle porte… una scena alla quale siamo tutti abituati e che la dice lunga sull’educazione dei passeggeri italiani. Facile spazientirsi quando si aspetta inutilmente in piedi, lo posso capire, ma perché farlo quando si può stare comodamente seduti fino all’effettiva apertura delle porte?

Dato che l’attesa è abbastanza lunga, mi tocca uscire dall’area transiti e prendere l’ascensore che porta al piano partenze del Terminal 1 di Fiumicino, che si presenta così. Prima però mi tocca passare dall’Unieuro per prendere un ricarica batterie per Samsung, dato che il mio l’avevo scordato a casa e non mi piace andare in giro con la minaccia incombente di spegnimento dello smartphone.

La sala VIP “Dolce Vita”, a mio avviso la migliore lounge Alitalia dello scalo e di tutt’Italia, si trova proprio in prossimità dell’area check-in del T1. Questa è l’entrata.

La lounge è affollata e i posti scarseggiano, ma qualche angolino si trova. La clientela è trasversale, si passa dai soliti passeggeri business ai passeggeri premium vacanzieri.

Panini, pasta e budini. No, non sto scherzando! Queste sono le prime leccornie che provo.

Questa è la prospettiva da una delle comode poltrone che si trovano sulla sinistra, in prossimità dei servizi.

Che non lo proviamo un bicchierino di Pampero?

Dato che il Pampero ha avuto effetti devastanti sulla mia già travagliata gola, passo ad un “semplice” succo di arancia e a qualche arachide.

Questo è il lato destro, rispetto all’entrata, della lounge. Qui è possibile effettuare le operazioni di check-in e biglietteria.

La nuova Alitalia, frutto della collaborazione con Etihad Airways.

Area lavoro che si trova dietro ai banchi check-in della lounge. E’ talmente nascosta che pur avendo visitato questa lounge diverse volte, questa è solo la seconda volta che la guardo.

Questo poster pubblicitario è quanto resta dell’accordo tra Alitalia e Regione Calabria per la sponsorizzazione della stessa regione. Quest’accordo prevedeva anche la presenza di due aeromobili con livrea speciale calabra – un A320 con marche EI-DSM e un A330 con marche EI-EJG – che ad accordo concluso sono stati nuovamente riverniciati. Potrei riaprire una vecchia parentesi sull’efficacia della promozione turistica calabrese, ma forse è meglio evitare.

Il Pilot Bar della lounge e il suo vasto assortimento di alcolici. I primi tempi lo spazio era gestito da Eataly, ma con la gestione attuale la situazione non è poi così tragica, dopotutto quello che servono non è di bassa qualità.

All’angolino a destra si trova la chicca della lounge, il simulatore di Boeing B737 gestito da FSC, Flight Simulator Center. L’aeroporto di oggi dal quale i piloti virtuali partono è lo scalo veneziano Marco Polo.




Dettagli della cabina di pilotaggio del Boeing, riprodotta quasi fedelmente. Certo, la differenza rispetto ai simulatori delle scuole di volo e dei traning center di compagnia che ho già avuto il piacere di provare si nota, ma ciò non rende la cabina FSC meno degna di apprezzamento. Le sessioni di volo simulato sono completamente gratuite, quindi tanto di cappello a FSC per il servizio che offre ai visitatori!

Pronti per la partenza da Venezia! Faremo un circuito intorno allo scalo e alla sua caratteristica città lagunare, per poi atterrare.

La grafica è proprio carina. Non dettagliatissima, ma efficace quanto serve per poter ammaliare chi fa le sessioni di volo… e poi non c’è il tempo di guardare fuori, bisogna tener sempre d’occhio i comandi!

In fase di allineamento per l’atterraggio. LAREN, LATUS, e poi discesa finale. La manovra di flare è morbida e l’istruttore, chiamiamolo così, frena l’aeromobile.

A sessione conclusa quello della FSC mi dà questa spilla, è la seconda che ottengo dato che ne ho già ricevuta una a gennaio. Non so se la danno a tutti o solo ad alcuni visitatori, ma poco importa… il viaggio continua e bisogna andare verso il molo D.
AZ1597
Aeroporto di origine: Roma – Fiumicino (FCO)
Aeroporto di arrivo: Cagliari – Elmas (CAG)
Distanza tra gli scali: 392km
Compagnia: Alitalia (AZ)
Aeromobile: Airbus A330
Registrazione: EI-EJL
Nome dell’aereo: Piero della Francesca
Classe: Business (effettivo); Economy (biglietto)
Posto: 2A (finestrino)
Gate: D08
Bagagli: No
Ora di partenza prevista: 15:05
Ora di arrivo prevista: 16:10
Ora del decollo: 15:37
Ora dell’atterraggio: 16:16
Tempo di volo: 39min
Per arrivare al molo D partendo dalla Dolce Vita bisogna passare il varco di sicurezza dedicato SkyPriority, bypassare l’area imbarchi B e dirigersi verso quella D. Camminando nel tunnel che collega i moli B e D è possibile dare un’occhiata a tantissimi aerei parcheggiati presso suddetti moli… il più vicino a me è un aeromobile Alitalia con la nuova livrea.

Ecco a voi EI-DSY. In lontananza, sulla sinistra, c’è una mia vecchia conoscenza…

Molo D, gate numero 8. Ecco EI-EJL “Piero della Francesca”, l’Airbus A330 che opererà la turnazione Roma-Cagliari-Roma. Perché lo chiamo “vecchia conoscenza”? Perché ho già avuto l’occasione di viaggiare su questo aereo circa tre anni prima. Era il 1 dicembre 2012 e il volo in questione era l’AZ852 da Fiumicino ad Abu Dhabi, il volo inaugurale di una rotta che sarebbe stata solo il primo passo verso l’acquisizione del 49 per cento di Alitalia da parte di Etihad Airways. EI-EJL è stato il pioniere degli Emirati… e ciò spiega il titolo di questo trip report. Beh, anch’io sono stato un pioniere degli Emirati…

Bella foto… sarà strano, ma io ho guardato verso fuori tutto il tempo ma il water cannon non l’ho notato proprio. Ero seduto a destra, al 14L (finestrino). Chiusa questa parentesi “storica”, torniamo al succo del racconto.

Mi avevano detto che il volo sarebbe stato strapieno, con un riempimento vicinissimo al limite dei 250 posti, ma la fila al gate non è poi così lunga. Il volo partirà comunque pieno, con i passeggeri che si presentano al gate a piccoli gruppi.

Per accedere a bordo dell’A330 bisogna camminare non poco. Si scende giù e poi si svolta a destra…


Rieccoti, finalmente! Non avevo l’onore di viaggiare su “Piero della Francesca” da quasi tre anni… quanto tempo!

L’aereo si riempie pian piano e chi ha avuto l’opportunità di sedersi in Magnifica rimane quasi sbalordito. Molti di loro non sono pratici con i comandi del sedile e dello schermo touch screen.

Questo è il 2A, il mio posto.

Schermata di benvenuto tipica di Alitalia e un piccolo sguardo all’esterno per dare un’idea della lunghezza del sedile di classe Business.

Tra le opzioni disponibili smanettando col sistema di intrattenimento c’è anche la telecamera anteriore dell’Airbus, che permette di guardare quello che accade di fronte a noi prima del decollo e sotto di noi dopo il decollo.

La tratta e breve e il sistema marca chiaramente Cagliari come la destinazione del volo.
Per partire bisogna aspettare un po’: il comandante ci ha informati della rimozione dei bagagli di due passeggeri che non si sono presentati, e della conseguente attesa per l’autorizzazione da parte della torre di controllo. Ad autorizzazione avuta, via col motore 1 alla mia sinistra e poi col 2, sblocco e taxi verso il fondo pista.

Questo è il classico briefing di sicurezza del lungo raggio Alitalia. Fino a qualche anno fa gli assistenti di volo lo attivavano pure sul corto raggio, in rare occasioni.

Eccoci quasi pronti per il decollo dalla 25 di Fiumicino, destinazione Elmas. Lasciamo lo scalo romano alle 15:37.

Le belle coste laziali alla nostra sinistra.

Il sistema di intrattenimento fornisce vari dettagli sulla rotta, la temperatura esterna e l’orario stimato di arrivo a Cagliari, nonché la velocità del nostro Airbus.

Interessante gioco di colori dopo il decollo: il riferimento al tricolore è ovvio.

Il servizio di catering è standard per tutti ed è lo stesso dei voli nazionali, anche perché non c’è il tempo di servire un pasto di Magnifica in 20-30 minuti.

Una foto d’obbligo.

Non manca molto all’arrivo a Cagliari.

Durante la discesa finale è possibile ammirare le belle coste della Sardegna meridionale.


Arrivati a Cagliari ci dirigiamo verso un parcheggio remoto, dove il personale dell’handling “aggredisce” (in senso positivo) EI-EJL e posiziona i vari mezzi.


La porta più vicina alla Magnifica rimane chiusa e tutti i passeggeri scendono da due scale. Gli interpista ci portano all’area arrivi di Elmas.
AZ1562
Aeroporto di origine: Cagliari – Elmas (CAG)
Aeroporto di arrivo: Roma – Fiumicino (FCO)
Distanza tra gli scali: 392km
Compagnia: Alitalia (AZ)
Aeromobile: Airbus A330
Registrazione: EI-EJL
Nome dell’aereo: Piero della Francesca
Classe: Business (effettivo); Economy (biglietto)
Posto: 2L (finestrino)
Gate: 12
Bagagli: No
Ora di partenza prevista: 17:40
Ora di arrivo prevista: 18:45
Ora del decollo: 17:57
Ora dell’atterraggio: 18:39
Tempo di volo: 42min
Il tempo tra i due voli non è tantissimo e perdere tempo non è mai una buona idea. Faccio qualche foto panoramica del terminal, prendo qualche regalo per amici e parenti e “volo” via, in tutti i sensi.


Ecco come si presenta Elmas in un caldo pomeriggio di agosto.

Il nostro gate è il numero 12, e il collegamento col parcheggio remoto è effettuato tramite autobus. Il gate 12 si trova in una piccola area dominata da cartelli e sponsor di compagnie low cost.

Rieccoti, finalmente! Non avevo l’onore di viaggiare su “Piero della Francesca” da quasi tre anni, quanto tem-… no, aspetta, ti ho visto circa un’ora fa!

Per l’imbarco si utilizzano due porte su tre. Non male, l’organizzazione mi permette di scattare questa foto del fronte dell’aeromobile.

Il volo è un po’ meno pieno al ritorno ma comunque abbastanza affollato. Prima che qualcun altro arrivi in Magnifica, dal mio posto (2L – finestrino) scatto una foto della classe Business. Una foto ormai storica, dopo il valzer di riconfigurazioni.

L’IFE, il sistema di intrattenimento, ci permette di “spiare” il traffico di mezzi di terra di fronte a noi. Passa di tutto durante la fase di preparazione all’accensione motori…

Motore 2, proprio alla mia destra, e poi motore 1. Accensione motori alternata durante la turnazione tra Roma e Cagliari… sblocchiamo dal parcheggio anticipati dalla solita macchina col “follow me” e colgo l’occasione per scattare una foto del terminal di Elmas.

Quasi allineati con la pista e pronti per il decollo!

Lasciamo il suolo sardo alle 17:57 e grazie all’IFE è possibile vedere l’inizio della pista con orientamento 14, proprio sotto di noi.

La vasta pianura del Campidano, che attraversa trasversalmente la parte sud-occidentale della Sardegna, e le sue tante abitazioni.

Dopo una virata che ci permette di gustare il panorama del Campidano e delle coste cagliaritane, voliamo verso norst-est, direzione Roma-Fiumicino.

Anche nel tardo pomeriggio, questa si conferma una giornata molto tranquilla.

Il catering è da Economy anche al ritorno. Il succo d’arancia e i soliti crostini non potevano mancare.

Dal posto 2L è possibile leggere la registrazione dell’aeromobile, EI-EJL.

Foto scattata intenzionalmente per far notare al lettore quanto è breve questa rotta rispetto alle normali rotte intercontinentali.

A circa 20 miglia da Roma, il più è passato e la procedura di discesa è già nella sua fase inoltrata.

Viriamo a destra per atterrare, da nord, su una delle due piste parallele 16.

L’occhio ci ha ingannati: nonostante i bei panorami, un po’ di vento costringe i piloti a compensare le raffiche con un assetto particolare; solo nelle fasi finali dell’atterraggio, quelle che precedono il tocco, l’aereo si allinea con la pista. L’IFE di bordo permette di seguire tutta la procedura ma le correzioni sono talmente piccole da risultare impercettibili se non si guarda l’apposito schermo.

La camera per spioni è sempre attiva.

Sembra proprio una giornata tranquilla a Fiumicino.

Iniziamo a scendere dall’aereo e come prevedibile usiamo due porte su tre. Il personale di terra riconsegna tantissimi passeggini ai passeggeri che li hanno richiesti.

Sbarco fluido, complice il fatto che questo volo non era proprio pieno.

Una volta arrivato al terminal, il lavoro non è concluso! C’è ancora un ultimo volo da prendere. Provo, forse ingenuamente, a dirigermi verso la sala VIP “Borromini” che si trova all’inizio del molo D, nella speranza che l’abbiano riaperta. Faccio tutta quella camminata a vuoto: la lounge è chiusa e mi tocca uscire per tornare alla Dolce Vita.
AZ1163
Aeroporto di origine: Roma – Fiumicino (FCO)
Aeroporto di arrivo: Lamezia Terme – Sant’Eufemia (SUF)
Distanza tra gli scali: 469km
Compagnia: Alitalia (AZ)
Aeromobile: Airbus A320
Registrazione: EI-DSA (livrea speciale “pigiama”)
Nome dell’aereo: “Muoviamo chi muove l’Italia”
Classe: Economy (unica disponibile)
Posto: 4F (finestrino)
Gate: B23
Bagagli: No
Ora di partenza prevista: 20:45
Ora di arrivo prevista: 21:55
Ora del decollo: 21:05
Ora dell’atterraggio: 21:50
Tempo di volo: 50min
Il personale della lounge “si è rinnovato”: gli addetti incontrati prima hanno finito il loro turno, sostituiti da un nuovo organico. Durante l’attesa incrocio Renato Schifani e qualche altro politico con la faccia familiare, ma del quale non ricordo il nome.

Da dove vengono imbarcati, il più delle volte, i voli per Lamezia? Ma dagli orribili gate con collegamento tramite autobus, ovviamente. In questo caso il gate è il B23.
L’imbarco è fluido e ad accogliermi è un’altra mia vecchia conoscenza, EI-DSA, con livrea speciale detta “pigiama” dagli appassionati di spotting. Spulciando i miei dati su MyFlightMemory emerge che questa è la quinta volta che prendo questo aereo, un record personale.

“Muoviamo chi muove l’Italia”. Saliamo a bordo e mi siedo al 4F, finestrino destro. Mentre osservo le operazioni di carico qualcuno mi chiama, mi giro e noto un caro amico che stava tornando da Amsterdam per un viaggio di riposo post-laurea con lode, più che meritato! L’incontro non era assolutamente programmato e lui va al sedersi al posto 11E, con quattro suoi amici. Conservo le solite battute sull’Olanda per dopo.

Il volo per Lamezia è tranquillo e dura 50 minuti, dalle 21:05 alle 21:50, così come il volo di andata; al nostro arrivo era già buio. Certo, la stanchezza si fa sentire e quattro voli in un giorno solo sono tanti, ma niente di tragico. Al 4E, a fianco a me, un infant in braccio ad una signora che gli parlava alternando inglese e italiano ogni tanto mi ha lanciato addosso alcuni suoi giocattoli. Per fortuna sono abbastanza tollerante.
All'arrivo quattro chiacchiere col mio amico reduce dal suo viaggio, e poi subito a casa. Esperienza tutto sommato positiva.