[TR] 60 ore tra ghiaccio e fuoco. Islanda dicembre 2024


enrico

Amministratore AC
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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
Dopo qualche anno di assenza, per pigrizia, tra i “tripreportisti” di AC, torno con un racconto del mio ultimo giro veloce in Islanda, ad inizio dicembre.
Una premessa.
Sono stato per la prima volta in Islanda solamente nel maggio 2023, e da quel momento è stato amore a prima vista, di tutta la famiglia, tanto che ho già i biglietti per tornare la quinta volta a maggio del prossimo anno e la sesta a novembre 25, cercando di scoprire l'isola in tutti i propri angoli ed in tutte le stagioni.
I collegamenti negli ultimi anni si sono fatti certamente più semplici ed economici, e da Malpensa volano sia Easy che Wizz su KEF, con frequenze quasi giornaliere e prezzi abbordabilissimi, a patto di prenotare con buon anticipo. L'unico altro aeroporto dell'isola collegato con l'Europa è quello di Akureyri, al nord, sul quale vola anche Easy da LGW e da MAN.
Questa volta andata con U2 e ritorno con W6, partenza la domenica mattina all'alba e ritorno martedì sera intorno a mezzanotte, come da titolo dunque si tratta di 60 ore circa in terra islandese.
Negli scorsi viaggi avevo già visitato i Westfjords (per quanto ho visto al momento per me la parte più spettacolare dell'isola, con la cascata più bella, Dynjandi), la penisola di Snaefellsnes, la costa sud con Selfoss, Gullfoss, Geysir, Skogafoss, Seljalandsfoss, e poi ad est sino a Vik, al Jokursarlon, a Diamond Beach, oltre alla splendida capitale Reykjavik.
Questa volta il programma è molto più semplice e concentrato.
Voglio visitare bene la penisola di Reykjanes, sperando di vedere il vulcano che è da qualche giorno di nuovo in attività vicino a Grindavik, poi il mercatino di Natale di Hafnarfjordur, vicino a Reykjavik, il parco di Pingveller, e godermi una giornata poi in città.
Le ore di sole non sono molte, con il sole che illumina dalle 10 di mattina alle 15:30 del pomeriggio, ma si tratta di una luce assolutamente sufficiente per poter vedere quanto in programma e godersi la blue hour del mattino e della sera.
La partenza, come dicevo, è all'alba delle 7 a MXP, ma in brughiera ci devo arrivare e dunque la sveglia a Rapallo è all'1:30 del mattino.
I miei bimbi, di 10 e 6 anni, sono ormai abituati a queste levatacce e soprattutto quando c'è da andare in giro si alzano di ottimo umore, riposando poi in auto.
Dribblando chiusure autostradali, cantieri e nebbia (da un paio di anni pare essere tornata la nebbia in Pianura Padana!) arrivo in ottimo orario al P1 di Malpensa, dove ho prenotato il parcheggio. Pur volando dal T2, infatti, voglio avere la macchina vicina per il ritorno, che sarà in tardissima serata del martedì, questa volta al T1, con Wizz.
Dunque, bus da T1 a T2!









Anche dopo la romanella degli ultimi anni al terminal il T2 arrivi è sempre tetro come al solito (non che le partenze...)



Primo treno per Cadorna è previsto alle 5:20.



Fidis, solito monocolore U2.
La riapertura del T2 è stata assolutamente salvifica, la situazione al T1 stava degenerando.




Consiglio per chiunque parta per Paesi nordici ed abbia come il sottoscritto problemi di alcolismo, fate scorta in partenza!
In Islanda (così come in Norvegia) l'alcool è venduto solamente, oltre che nei ristoranti e nei bar con apposita licenza (dunque non cafè), solamente nei Vinbudin, negozi autorizzati, che oltre ad essere molto cari e poco frequenti da trovare, hanno orari molto ristretti, aprendo solamente in tarda mattinata e chiudendo intorno alle 17. Il rischio di rimanere a secco è dunque molto alto.



Problema risolto, per tre giorni dovrebbe bastare.





Soliti bagagli, ormai uno zaino a testa è lo standard sino a 4/5 giorni di giro.



La novità più apprezzata al T2 è il nuovo assortimento del bar a piano terra, prima della scala, ottimi dolci e panino al salame davvero fotonico.




Manca un Nando's ed un Costa, e potremmo essere a Londra.



Imbarchiamo dallo scantinato.









Bagagli a mano nel posto dove dovrebbero stare (se poi rimane spazio sopra, li sposto più avanti)



A differenza di Ryanair, U2 ha ancora una minima rivista di bordo.


Aereo piuttosto pieno, a bordo anche un gruppo di quei geniacci (lo dico ovviamente in senso positivo) di Si Vola.



De-icing dalle piazzole zona VVFF.



Volo assolutamente tranquillo, dormicchiamo un po'.
Sopra le Alpi.

lickr

Qualche problema di orientamento del GPS!:)



Meglio.



La foto non rende davvero nulla, una vera emozione passare sopra al vulcano in attività!



In finale da sud.



E siamo a KEF! Bellissima la luce delle 10 e mezzo di mattina!



Foto di rito per chi arriva in Islanda.



Passaggio altrettanto fondamentale, quando si arriva a KEF, passare dal duty free all'arrivo per una scorta di birra, molto molto più economica che ai Vinbudin (ai supermercati hanno solo birre a bassa gradazione) e poi, nel bagagliaio dell'auto rimane sempre fresca, in ogni stagione.



Ricordo a tutti che in Islanda vige la tolleranza zero alla guida (altro che Salvini...) ed il tasso concesso è 0,0. Occhio perchè fanno controlli a tappeto anche la mattina e di giorno (capitato l'anno scorso test alle 9 di una domenica mattina all'ingresso del tunnel che porta a Reykjavik da Borgarnes, fermavano tutti e facevano soffiare dal finestrino).
Scorta fatta, adesso sono sereno!



Fa freddo, siamo ampiamente sotto zero, ma la gioia di essere di nuovo in Islanda (e l'abbigliamento tecnico) fanno stare alla grandissima!



Particolare la forma del terminal aeroportuale.



Il mio autonoleggio di fiducia, Blu Car Rental, mi sono sempre trovato alla stragrande, auto belle e nuove e comodità estrema nel pick up. In Islanda sono grandi amanti delle procedure senza contatto umano, anche i vari cottage hanno sempre keybox e non si incontra mai nessuno.



Avevo già fatto il check in online e dunque rimane solo da ritirare le chiavi della macchina



I prezzi delle macchine a noleggio sono piuttosto alti, ma avere un mezzo proprio è fondamentale per visitare l'isola ed evitare le escursioni organizzate che partono dalla città che, per ben strutturate siano, sono a mio avviso altamente limitanti.
Consigliabile, in ogni stagione, prendere una 4x4, che è comunque obbligatoria per poter andare sulle F road, ovvero le strade sterrate che portano all'interno (che in inverno sono chiuse).



Ruote rigorosamente chiodate





In tutta la sua magnificenza, si intravede la quarta eruzione dall'inizio dell'attività magmatica sulla penisola di Reykyanes.



Sebbene le eruzioni siano a pochi chilometri in linea d'area dall'aeroporto internazionale di Keflavik, non si è mai avuto alcun impatto sulla regolarità delle operazioni né problemi di percorribilità della strada che collega KEF alla capitale (sono circa 50 minuti di auto, a Reykjavik c'è poi un aeroporto domestico per i voli interni).
Che bello essere di nuovo qui!
Luce magnifica, in questo periodo il sole non sale mai tanto oltre l'orizzonte.







Giornata meravigliosa, tersa oltre ogni speranza. Il meteo in Islanda è del tutto imprevedibile, può esserci il gelo e la tormenta a giugno o giornate come questa a dicembre, verosimile trovare in qualunque periodo dell'anno entrambe le opzioni nell'arco della stessa giornata.
Qui è circa mezzogiorno, la luce è sempre molto "invernale".



Prima tappa, la zona di Grindavik, appunto per vedere il sito della precedente eruzioni, e per provare a vedere quella in attività.
Tutto ben indicato ed organizzato, gli islandesi sono maestri nel trarre utilità turistica (ed economica) dalle loro incredibili emergenze naturalistiche.







Qui il freddo era lancinante, dimenticato i guanti in macchina, avevo le mani praticamente assiderate in pochi minuti, per effetto del vento.
Si vede il percorso del magma nell'eruzione della scorsa estate.





E poi, il vulcano in attività. La foto migliore che sono riuscito a fare, i video rendono di più.



Organizzazione spettacolare, in pochi giorni hanno messo su dal nulla un nuovo parcheggio con ogni servizio (ovviamente il tutto a caro prezzo, c'è anche la macchina della polizia che gira per controllare che non si parcheggi fuori dallo spazio a pagamento).





Tutto rigorosamente gestito online (i vari parcheggi si pagano tutti così).



Già che siamo in zona, facciamo un giro in auto nella cittadina di Grindavik, purtroppo famosa anche alle nostre latitudini per essere il centro più vicino alle eruzioni degli ultimi due anni e per essere di fatto evacuato oramai da tempo, sebbene al momento accessibile.
La città, che dopo un lungo periodo di isolamento è adesso raggiungibile, è spettrale ed incute una certa tristezza, pensando agli abitanti che hanno dovuto lasciare le loro case, in larga parte transennate.



Negozi ed attività tutte chiuse.





Sulla strada di ritorno ci fermiamo a visitare uno dei tanti parchi geotermici (la Seltùn geotermal area, visita molto consigliata, gratuita), incredibile l'odore di zolfo nell'aria.



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Ad aprile scorso avevamo visitato (e fatto il bagno) alla Blu Lagoon (il cui parcheggio come avrete visto sui giornali è stato completamente inghiottito dal magma pochi giorni prima il nostro arrivo, e che era chiusa): sebbene posto molto turistico è un'esperienza davvero irripetibile e da fare, spettacolare!

Questa, invece, non è “balneabile”
Subisco a questo punto un tentativo di ammutinamento in famiglia guidato da mia moglie e da mio figlio piccolo che si lamentano perchè alle 15 passate svegli dalle 2 di mattina non abbiamo ancora pranzato (nella zona di Grindavik era tutto strachiuso), ci fermiamo dunque per uno spuntino veloce nel parcheggio del Kronan.



Si fa nel mentre sera (anche se le ore di luce effettiva sono in realtà più di quelle che ci aspettavamo, discorso diverso più a nord dell'isola) ed arriviamo ad Hafnarfjordur, che è un sobborgo pochi chilometri a sud di Reykjavik e dove viene allestito il mercatino natalizio, molto caratteristico, ma anche estremamente piccolo.







Freddo becco, ci sta una bella cioccolata calda, a prezzo di oreficeria!



L'atmosfera natalizia si respira eccome, tutte e dico tutte le case sono ricche di luci e di addobbi, vedo che vanno per la maggiore le corone e le candele luminose.

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Vista di Reykjavik con i potenti mezzi tecnologici a mia disposizione.



Per la prima sera, con la speranza di vedere finalmente l'aurora boreale (mio grande tabù, cercata diverse volte, mai vista, Dancrane ne sa qualcosa...), prenotiamo all'Hild Fisherman's Village ad Alftanes, a pochi chilometri da Hafnarfjordur, in posizione isolata.
La struttura, che si compone di una serie di piccoli cottage, è davvero graziosa ed accogliente.





Il fatto che abbia nel mentre iniziato a “gestire” la mia bottiglia di rum aumenta l'euforia per il luogo, e mi faccio anche una bella pucciata nella hot tube a - 8 gradi!:)



I medici sul forum mi devono spiegare perchè quando vado qui a casa sul terrazzo senza coprirmi con 15 gradi mi viene subito mal di gola, mentre fare il bagno qui in mutande sottozero non mi abbia fatto nulla! (no foto del bagno, meglio così:D).

Bellissimo posto davvero.





In generale per dormire in Islanda calcolate sui 200/250 euro a notte, in periodo di bassa stagione, per belle sistemazioni da quattro persone.
Le case e camere sono tutte caldissime, non avendo praticamente costi di riscaldamento grazie alla geotermia ogni alloggio è pieno zeppo di caloriferi che raggiungono temperature da nocciolo di reattore nucleare.
Si fa ora della cena e torniamo ad Hafnarfjordur al Viking Restaurant, piuttosto turistico, ma non ci sono grandi alternative in zona.





Cena niente di speciale, molto cara.





Rientrati a casa, intorno alle 23 suona l'avviso della app dell'aurora, e finalmente riusciamo a vedere qualcosa (nulla di incredibile, visto il cielo terso le aspettative erano molto più alte, dal vivo si vedeva ancora meno che in foto!).



Durante la notte ogni oretta io e mia moglie diamo uno sguardo fuori, ma niente altro da segnalare.
Il mattino dopo ci alziamo abbastanza presto, diretti verso il parco naturale di Pingvellir, un'ora e qualcosa a nord ovest di Reykjavik, e sulla strada facciamo tappa da un altro Kronan nella periferia nord di Reykjavik per fare un po' di scorte di cibo.



In Islanda i supermercati sono molto ben forniti, le due catene, che potrebbero essere definiti discount, più abbordabili come prezzi, sono il Bonus, quello con il simbolo del maialino, per intenderci (con la cui felpa mia figlia fa ginnastica a scuola!:)), ed il Kronan. Personalmente reputo il secondo migliore del primo come qualità dei prodotti, in generale comunque pur essendo catene discount la qualità è davvero alta (ed i prezzi sicuramente molto più che da noi).
In generale i supermercati sono intorno a tutti i centri maggiori dell'isola, mentre fuori dalle zone urbanizzate ci sono soltanto piccoli negozi.
1, 2 e 3, pranzo pronto.







La scelta di carne locale è spettacolare, non vedo l'ora di tornare in primavera per farmi un bel barbecue!







Non scherzano nemmeno sulle salse.



Sosta all'autogrill locale.



E visita ad una particolarissima chiesa moderna lungo la strada, ricostruita sul sedime di una chiesa precedente, nel villaggio di Mosfell, lungo la strada per Pingveller.





Particolari le croci del cimitero illuminate con i led, non so se per le festività, o se è sempre così.



Arriviamo al parco che si è fatto “giorno”, dopo aver preso lungo gli ultimi chilometri una pioggia ghiacciata che non faceva vedere nulla e che ci ha costretto a sghiacciare il parabrezza con il raschino in dotazione.
Anche qui parcheggio a pagamento, tutto organizzato alla grande.
Bagno spettacolare!



Turisti pochi, penso i tour dalla città arrivino più tardi, siamo comunque in bassa stagione.



I luoghi sono di una bellezza struggente, le foto parlano da sole.





L'incontro tra la placca americana e quella europea.



Oxararfoss ghiacciata.





E vai di birrette, belle fresche di bagagliaio!



Storia. Qui è nata l'Islanda moderna nel 1944.



Questo è il massimo che si trova nei cafè e nei supermercati, capite perché sono arrivato preparato!:)



Finito il giro, con clima peggiore del giorno prima, ma forse più suggestivo, pranzato in auto come le bestie con il nostro salmone di Borgarnes, ci dirigiamo verso Reykjavik, con sosta questa volta al Bonus, giusto per fare un giro.



La felpa di mia figlia, che in famiglia invidiamo tutti!:)



In città torniamo a dormire per la seconda volta in un appartamento che consiglio caldamente in pieno centro, Odinsve apartament, gestito dall'omonimo hotel. Parcheggio a pagamento in strada subito di fronte.





Tipico ingresso nordico.



Si fa buio, inizia a nevicare insistentemente, e l'atmosfera diventa davvero da fiaba.
Una meraviglia!!



Hallgrimskirkja in tutta la sua struggente bellezza.
La chiesa, luogo di culto luterano e simbolo della città, è stata costruita tra il 1945 ed il 1983, ed è progettata da tale Guðjón Samúelsson in quello che è denominato "stile nazionale basaltico islandese", architetto che peraltro ha progettato anche la chiesa principale di Akurery.





Case del centro.





Poca gente in strada (chissà come mai!!:)), ma tanta (relativamente) nei locali.





Giusto per scaldarsi un po'!





Il centro della capitale è davvero molto molto piacevole da girare, raccolto, pienissimo di bar, ristoranti e locali, vale assolutamente la pena farci un giro ogni volta che si passa da queste parti, con ogni meteo.



Magari d'estate c'è più gente per le strade!











Per cena ci buttiamo all'Hard Rock Cafè, e poi a nanna!



Al mattino ci svegliamo con questa vista.



Blue hour del mattino.





Palazzo del Governo.



Perlan, il bellissimo centro culturale\teatro\sala concerti della città.





Viene appetito e si inizia il giro hot dog (uno degli alimenti nazionali, importato dai militari USA, che dalla seconda guerra mondiale frequentano l'isola per la particolarissima posizione geografica tra America ed Europa).





Piccante, buonissimo.





Il famigerato Vinbudin in uno dei pochi momenti di apertura, a me comunque non serve!



Poca gente per le strade anche di mattina (è un martedì).

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Dash in finale per RKV. Questa è la luce della tarda mattinata.
[url=https://flic.kr/p/2qAN5Ej]


Food hall carinissima, prezzi alti, come dappertutto.

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Lago cittadino ghiacciato.



Si fa l'ora del pranzo, dopo gli stuzzicchini di metà mattinata, e vogliamo provare questo ramen che era apparso anni fa in un video di Balini su YT (e che nel mentre si è espanso in un secondo negozio proprio nella principale via pedonale di Reykjavik, la Laugavegur).
Ramen Momo.





Acqua e the gratuiti, come spesso accade nei ristoranti qui.



Responso: ramen e gyoza fotonici, nemmeno in Giappone ne ho mangiati di così buoni (il cuciniere era un ragazzo spagnolo).







Davvero consigliato.
Finito di pranzare, viene l'ora di rientrare in aeroporto e dopo un'oretta di guida tranquilla siamo a KEF a lasciare la macchina.



A presto Blue Car Rental! (per una marchetta del genere gli influencer di sta gargia che stanno appestando l'internter chiederebbero almeno cinque euro di sconto al prossimo noleggio...!).
Consiglio, quando andate dal terminal alla zona noleggi NON prendete la navetta, ma andate a piedi, sono davvero pochi metri e si risparmia un sacco di tempo.



Siamo dentro.

Flickr

L'aeroporto è bello e particolare, luminoso, compatibilmente con la luce fuori, ed è in fase di espansione, visto il costante incremento di traffico.



Terminal unico per tutti i voli, dagli IC ai love coast, anche se in realtà l'ampliamento, collegato da una specie di passerella al coperto, viene denominato south terminal.





Duty free.



Hall airside.



Nuova area di ristorazione appena aperta ed ancora parzialmente in fase di cantiere.



Per le foto ricordo.



E se viene ancora voglia di un icelandic hot dog (maiale ed agnello), unica cosa da mangiare a buon prezzo a KEF.



Imbarco completamente autonomo con e-gates.

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Jetbridge con canalina di scolo acqua.



E siamo a bordo, perfettamente puntuali.
Sarò sicuramente stato fortunato io, sentendo le esperienze in giro, ma mi sono sempre trovato molto bene con Wizz, anche a livello di regolarità negli operativi.
Questa volta si vola con 321neo con pochi mesi di vita.
Anche qui piccola rivista di bordo.



Si va, dopo abbondante e rapido de-icing.

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I motori dei 321neo in partenza sono forse anche più silenziosi di quelli del MAX, rimanendo sui NB, e la sensazione acustica quando si parte è quasi che manchi la spinta.
Pubblicità.



Durante il volo provo a dormicchiare, ma ho ormai invecchiando difficoltà ad addormentarmi sugli aerei.
Volo anche in questo caso tranquillissimo.
Ad un certo punto, dopo mezz'ora dalla partenza, il Cpt annuncia l'aurora a sinistra rispetto all'aereo. Sono a destra, ma riesco a lanciare mia figlia dal finestrino della porta, e lei si gode lo spettacolo. Purtroppo nessuna foto, pare fosse molto luminosa.
In arrivo, direi sopra Magenta.



Sbarco al satellite, dove ancora si respira l'aria della Malpensa che fu, con il suo splendido pavimento.
Sarei davvero curioso di conoscere l'architetto che all'epoca lo scelse.



Strategica la scelta di lasciare la macchina al P1, in un attimo siamo fuori e, fatto il ponte, siamo in auto.






Si è fatta nel mentre mezzanotte passata ed arriviamo a casa intorno a alle 3:00, facendo la Gravellona e fermandoci per uno spuntino a base di caffè, Red Bull e Pocket Coffe.
Il mattino dopo, che è feriale, tutti regolarmente al lavoro e bimbi a scuola. Telefono Azzurro non ti temo!:)
Questo è quanto, se può interessare magari più avanti metto qualche foto dei luoghi più iconici dell'Islanda, visitati in altri periodi.
Che dire, l'isola ora è di moda, c'è anche la canzone dei Pinguini Tattici, ma si tratta di fama meritatissima.
Per me, il posto più bello al mondo.
Grazie per avere letto sino a qui.
 
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londonfog

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Londra
Veramente molto bello. Ci devo ritornare (ricordi di quasi cinquant'anni fa, di un LUX-KEF-JFK, con sosta di 72 ore in Islanda)
 

13900

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L’emozione di vedere il vulcano (oramai sedicimila eruzioni fa) a settembre 2022 è stata epica. Bellissimo il TR, unica pecca lo zainetto dell’Inter. Mi dico che poteva andar peggio, vero, poteva essere uno zaino della Giuve.
 

Seaking

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Bellissimo, oltre che grande fonte di ispirazione!

Prossima volta però vai dopo aver letto questo:

 

ally01

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ho fatto 15 giorni in islanda nell'inverno a cavallo tra il 2017 e il 2018. Sospetto sia stato il viaggio piu' incredibile mai fatto, tra geyser, natura incotaminata, relitti, ghiacciai sterminati e aurora boreale mi sono sentito trasportato in un altro pianeta. Esperienza tanto unica quanto assurda. E' un viaggio che ogniuno di noi divrebbe fare...
 

ploncito

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ex MLA, ora AMS
L'anno scorso a febbraio ho fatto un weekend lungo da quelle parti e mi hai fatto rivivere molte emozioni. Avevo fatto una specie di ring Reykjavik-Gullfoss-Selfoss-Blue Lagoon.
Tutto innevato, tutto bellissimo, temperatura media -12. Þingvallavatn era completamente ghiacciato ed era uno spettacolo. Nei dintorni di Grindavik una delle tante bocche aveva eruttato qualche giorno prima, la strada era stata completamente mangiata ma il parcheggio di Blue Lagoon c'era ancora. Sono riuscito anche a portare a casa un pezzo di lava solidificata grosso quanto un piatto, messo a mo' di pezzo di arredamento in soggiorno.
Concordo su Blue Lagoon: mega turistico ma una volta nella vita va fatto.
 

I-DAVE

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834
a Taiwan, nel cuore e nella mente
Splendido, splendido, splendiderrimo. A parte Taiwan, l'Islanda è l'altro posto dove vorrei vivere, soprattutto in inverno. I continui cambiamenti meteo, i paesaggi ora lunari, ora fiabeschi, la luce radente invernale, la natura che la fa da padrona e l'uomo che si adatta, come può, con rispetto... come si fa a non adorare?

Lo sciagurato autore del granigliato nero, come di tutto l'interior design di Malpensa, è il famoso architetto e designer Ettore Sottsass. Farei solo notare che, all'apertura di Malpensa, il nostro era già 81enne.

DaV
 

Dancrane

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10 Febbraio 2008
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Milano
Valeva la pena spiegarti come si caricano le foto, ottimo lavoro!
Una precisazione: su FR la rivista di bordo c’è, anche se sotto forma di catalogo della mercanzia che vendono a bordo. Mancano le tasche nei sedili, ma viene distribuita dagli assistenti di volo.
 

Ferro97

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19 Dicembre 2022
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Napoli
I miei bimbi, di 10 e 6 anni, sono ormai abituati a queste levatacce e soprattutto quando c'è da andare in giro si alzano di ottimo umore, riposando poi in auto.
[...]
Il mattino dopo, che è feriale, tutti regolarmente al lavoro e bimbi a scuola.
Che meraviglia! Anch'io avrei voluto crescere così :love:


Questo è quanto, se può interessare magari più avanti metto qualche foto dei luoghi più iconici dell'Islanda, visitati in altri periodi.
A me non dispiacerebbe affatto, con delle didascalie così belle come quelle lette finora


[...] a Rapallo... [...]
Il che spiega i continui riferimenti a quanto tutto costi esageratamente tanto :D e da veneziano ti capisco perfettamente
 
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