Nessun motivo tecnico, è solo una questione tradizionale.
Se oggi sali su una carrozza a Media Distanza o su un InterCity, trovi carrozze a salone, cioè senza scompartimenti, dove però le sedie seguono il profilo del finestrino. Per avere ampie vetrate e molta luce naturale di conseguenza, le sedie sono disposte a schienali contrapposti, con il montante del finestrino di larghezza ridotta posto in corrispondenza degli schienali.
Con i treni di oggi la quantità di cavi e circuiti all'interno delle carrozze è aumentata, e con essa la larghezza dei montanti. la larghezza dei montanti.
Sono poi arrivati il Wi-Fi a bordo, gli smartphone, è venuta meno la possibilità di aprire i finestrini, e la loro utilità si è conseguentemente ridotta.
Se a questo aggiungi la velocità molto maggiore di un tempo sulla rete AV e la difficoltà nel guardare il finestrino quando si balza da una galleria all'altra in pochi secondi, ecco che l'ambiente interno di un treno appare molto più impermeabile all'esterno di anche solo 15 anni fa.
Italo a suo tempo ha ordinato treni con sedili solo a correre perché, proprio come una low cost, gioca più sul LF che sull'esperienza di viaggio, e i sedili a correre garantiscono una maggior densità.
Trenitalia si è adeguata in parte con gli interni del 1000, pur volendosi distinguere (scopiazzare faceva brutto).
Chi è digiuno di dinamiche ferroviarie deve immaginare un ambiente molto più rigido e conservatore di quello aviatorio, dove tutto sommato se si decide una cosa si tende a farla fino in fondo.
Se oggi sali su una carrozza a Media Distanza o su un InterCity, trovi carrozze a salone, cioè senza scompartimenti, dove però le sedie seguono il profilo del finestrino. Per avere ampie vetrate e molta luce naturale di conseguenza, le sedie sono disposte a schienali contrapposti, con il montante del finestrino di larghezza ridotta posto in corrispondenza degli schienali.
Con i treni di oggi la quantità di cavi e circuiti all'interno delle carrozze è aumentata, e con essa la larghezza dei montanti. la larghezza dei montanti.
Sono poi arrivati il Wi-Fi a bordo, gli smartphone, è venuta meno la possibilità di aprire i finestrini, e la loro utilità si è conseguentemente ridotta.
Se a questo aggiungi la velocità molto maggiore di un tempo sulla rete AV e la difficoltà nel guardare il finestrino quando si balza da una galleria all'altra in pochi secondi, ecco che l'ambiente interno di un treno appare molto più impermeabile all'esterno di anche solo 15 anni fa.
Italo a suo tempo ha ordinato treni con sedili solo a correre perché, proprio come una low cost, gioca più sul LF che sull'esperienza di viaggio, e i sedili a correre garantiscono una maggior densità.
Trenitalia si è adeguata in parte con gli interni del 1000, pur volendosi distinguere (scopiazzare faceva brutto).
Chi è digiuno di dinamiche ferroviarie deve immaginare un ambiente molto più rigido e conservatore di quello aviatorio, dove tutto sommato se si decide una cosa si tende a farla fino in fondo.