VOLARE: OFFERTE IL 29;ALITALIA, AIRONE E RADICI IN LIZZA
(ANSA) - MILANO - Si avvia al capolinea la lunga vicenda di Volare, la compagnia low-cost varesina messa all'asta dopo il blocco forzato imposto nel novembre 2004 a causa di un crack finanziario da 500 milioni di euro, e rimessa in piedi dal commissario straordinario Carlo Rinaldini in attesa di trovare nuovi proprietari. Il termine fissato per la presentazione delle offerte vincolanti, dopo le manifestazioni di interesse dello scorso novembre, e' infatti il 29 dicembre, in tempo utile per concludere la gara, come previsto, entro l'anno. In particolare, dopo la prima tornata che ha visto 10 soggetti interessati, al secondo appuntamento sono attesi, per la finale, soltanto Alitalia, AirOne e la famiglia Radici, che controlla l'omonimo gruppo tessile bergamasco, affiancata da isabella Rattazzi, fondatrice insieme al fratello Lupo della compagnia Air Europe, poi assorbita dal gruppo Volare, che controlla anche Volareweb. Il commissario Rinaldini, affiancato dall'advisor Ernst & Young, dovra' poi decidere sulla base delle offerte concrete che verranno messe sul piatto dagli interessati. Ma gia' oggi c'e' chi fa il tifo per una soluzione diversa dalla possibile acquisizione da parte di Alitalia, da poco rimpolpata da un robusto aumento di capitale da un miliardo di euro, in virtu' del quale il ministero del Tesoro e' sceso al 49,9% del controllo sul gruppo. Sull'opportunita' che la compagnia varesina, oggi attiva esclusivamente a Malpensa con 3 collegamenti settimanali per le isole Mauritius e con voli giornalieri per Palermo, Catania, Bari e Napoli, ma con una dotazione di slot sugli scali di Linate, Orio al Serio (Bergamo) e Venezia, possa finire nelle mani della compagnia di bandiera, c'e' stata una levata di scudi da parte della Fit-Cisl lombarda guidata da Dario Balotta. Secondo il sindacalista, infatti, Alitalia avrebbe altri problemi da risolvere prima di potersi occupare di quelli di Volare, che invece potrebbe trovare in un socio privato il partner giusto per risollevarsi dalla crisi. In particolare il sindacalista ha spiegato che ''la compagnia di bandiera, se vuole dimostrare di aver voltato pagina, non deve ripetere l'exploit della gara di Gandalf''. Il segretario della Fit-Cisl ha ricordato infatti che ''due anni fa Alitalia, con i soldi pubblici della ricapitalizzazione, pago' un prezzo doppio rispetto ai concorrenti per comprare gli slot e non le attivita' della compagnia di Bergamo, al solo scopo di evitare che altri acquisissero i diritti aeroportuali e le facessero cosi' concorrenza''. Una mossa che pero' non ha impedito ad Alitalia ''nonostante l'oligopolio, di perdere rilevanti quote del mercato interno, senza peraltro ripristinare nessun nuovo collegamento''. L'eventuale acquisizione di Volare da parte di Alitalia, secondo Balotta, rappresenta solo un tentativo di ''comprare i concorrenti'', che in Italia ''ha avuto un altro grande precedente con effetti devastanti con la cessione dell'Alfa Romeo alla Fiat''. Inoltre, secondo Balotta, ''sarebbe assurdo che, le risorse raccolte con le garanzie pubbliche per rilanciare Alitalia in una logica di mercato, venissero di nuovo impiegate per operazioni che con il mercato non hanno assolutamente nulla a che fare''. Balotta si e' quindi rivolto al commissario Rinaldini, ricordando che '' ha superato brillantemente il primo esame con il salvataggio aziendale''. Ora, pero' deve decidere ''sapendo che solo con l'ingresso di risorse finanziarie private sara' possibile garantire l'indipendenza e la continuita' aziendale di Volare''. VE
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(ANSA) - MILANO - Si avvia al capolinea la lunga vicenda di Volare, la compagnia low-cost varesina messa all'asta dopo il blocco forzato imposto nel novembre 2004 a causa di un crack finanziario da 500 milioni di euro, e rimessa in piedi dal commissario straordinario Carlo Rinaldini in attesa di trovare nuovi proprietari. Il termine fissato per la presentazione delle offerte vincolanti, dopo le manifestazioni di interesse dello scorso novembre, e' infatti il 29 dicembre, in tempo utile per concludere la gara, come previsto, entro l'anno. In particolare, dopo la prima tornata che ha visto 10 soggetti interessati, al secondo appuntamento sono attesi, per la finale, soltanto Alitalia, AirOne e la famiglia Radici, che controlla l'omonimo gruppo tessile bergamasco, affiancata da isabella Rattazzi, fondatrice insieme al fratello Lupo della compagnia Air Europe, poi assorbita dal gruppo Volare, che controlla anche Volareweb. Il commissario Rinaldini, affiancato dall'advisor Ernst & Young, dovra' poi decidere sulla base delle offerte concrete che verranno messe sul piatto dagli interessati. Ma gia' oggi c'e' chi fa il tifo per una soluzione diversa dalla possibile acquisizione da parte di Alitalia, da poco rimpolpata da un robusto aumento di capitale da un miliardo di euro, in virtu' del quale il ministero del Tesoro e' sceso al 49,9% del controllo sul gruppo. Sull'opportunita' che la compagnia varesina, oggi attiva esclusivamente a Malpensa con 3 collegamenti settimanali per le isole Mauritius e con voli giornalieri per Palermo, Catania, Bari e Napoli, ma con una dotazione di slot sugli scali di Linate, Orio al Serio (Bergamo) e Venezia, possa finire nelle mani della compagnia di bandiera, c'e' stata una levata di scudi da parte della Fit-Cisl lombarda guidata da Dario Balotta. Secondo il sindacalista, infatti, Alitalia avrebbe altri problemi da risolvere prima di potersi occupare di quelli di Volare, che invece potrebbe trovare in un socio privato il partner giusto per risollevarsi dalla crisi. In particolare il sindacalista ha spiegato che ''la compagnia di bandiera, se vuole dimostrare di aver voltato pagina, non deve ripetere l'exploit della gara di Gandalf''. Il segretario della Fit-Cisl ha ricordato infatti che ''due anni fa Alitalia, con i soldi pubblici della ricapitalizzazione, pago' un prezzo doppio rispetto ai concorrenti per comprare gli slot e non le attivita' della compagnia di Bergamo, al solo scopo di evitare che altri acquisissero i diritti aeroportuali e le facessero cosi' concorrenza''. Una mossa che pero' non ha impedito ad Alitalia ''nonostante l'oligopolio, di perdere rilevanti quote del mercato interno, senza peraltro ripristinare nessun nuovo collegamento''. L'eventuale acquisizione di Volare da parte di Alitalia, secondo Balotta, rappresenta solo un tentativo di ''comprare i concorrenti'', che in Italia ''ha avuto un altro grande precedente con effetti devastanti con la cessione dell'Alfa Romeo alla Fiat''. Inoltre, secondo Balotta, ''sarebbe assurdo che, le risorse raccolte con le garanzie pubbliche per rilanciare Alitalia in una logica di mercato, venissero di nuovo impiegate per operazioni che con il mercato non hanno assolutamente nulla a che fare''. Balotta si e' quindi rivolto al commissario Rinaldini, ricordando che '' ha superato brillantemente il primo esame con il salvataggio aziendale''. Ora, pero' deve decidere ''sapendo che solo con l'ingresso di risorse finanziarie private sara' possibile garantire l'indipendenza e la continuita' aziendale di Volare''. VE
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