Dall’avvento delle low-cost, sempre più compagnie hanno iniziato ad eliminare quelli che in gergo vengono chiamati “frills”, ovvero gli accessori che una volta erano inclusi nel costo del biglietto: bagagli in stiva, scelta gratuita del posto, pasti a bordo. Quest’ultimo, in particolare, sta venendo sostituito dal concetto del Buy On Board (BOB), ovvero dell’acquistare quello che si desidera direttamente a bordo dell’aereo, seduti al proprio posto.
Con una mossa sola, i vettori hanno ottenuto il grande vantaggio di generare incassi aggiuntivi (le cosiddette ancilliary revenue) su quello che prima era unicamente un costo, permettendo una più serrata competizione con le low-cost.
L’idea dell’eliminazione di qualsivoglia rinfresco a 30.000 piedi ha fatto storcere il naso a più persone, soprattutto i passeggeri delle compagnie cosiddette “tradizionali”. D’altra parte, se è vero che Ryanair non ha mai offerto nulla a bordo, era anche vero che la tariffa media offerta dal vettore irlandese era molto più bassa di quella di qualsiasi compagnia di bandiera e quindi si accettava volentieri il piccolo sacrificio.
Occorre anche chiedersi se abbia davvero senso uno snack o spuntino a bordo per voli che, nella maggior parte dei casi, si compiono entro due ore dall’aeroporto di partenza; per rimanere nell’ambito trasportistico, quasi nessuno si aspetta di pranzare o di ricevere uno snack su un treno da Torino a Verona, e chiunque di solito si organizza già da casa con un panino o qualcosa da sgranocchiare, nel caso senta davvero la necessità di nutrirsi. Peraltro, il servizio Buy on Board è già attivo da decenni sui treni a lunga percorrenza – sia come servizio minibar, sia come carrozza ristorante.
Il proliferare di menu a bordo è un trend sempre meno evitabile, soprattutto per chi compra i biglietti alle tariffe più basse che, di solito, non includono neppure un bagaglio imbarcato. L’ultima big, in ordine di tempo, ad introdurre un menu Buy on Board è stata British Airways.
Uno degli assunti da parte delle compagnie aeree, almeno nelle campagne marketing che di solito accompagnano questa, a volte, sgradita novità, è che a fronte di un’unica opzione è ora possibile costruire il proprio spuntino su misura e con prodotti di qualità maggiore, anche se su quest’ultimo punto, a volte, ci sarebbe da discutere. La domanda del passeggero del 2017 è quindi: meglio uno snack impacchettato di dubbia qualità, ma gratuito, oppure ampia scelta ma a pagamento?
In questo articolo ci siamo divertiti ad analizzare quanto costa ai passeggeri acquistare il proprio rinfresco su una serie di vettori, sia lowcost che full-fare, su una ampia gamma di prodotti. La fonte sono i listini forniti del Buy on Board che si possono consultare sui siti dei rispettivi vettori citati.
Iniziamo dall’acqua; posto che acquistare una bottiglietta d’acqua in aeroporto, rigorosamente dopo i controlli di sicurezza, a volte può rappresentare un piccolo salasso, anche a bordo i prezzi non sono propriamente economici. L’acqua più economica viene venduta da due vettori dell’est Europa – con CSA Czech Airlines e Wizzair ve la caverete con appena 2€; la forbice non è molto ampia e tutti i vettori rimangono entro i 3€ per una bottiglietta da mezzo litro. Vale la pena di aggiungere che, con Finnair, l’acqua vi sarà sempre servita gratuitamente!
Se la mattina non potete fare a meno della vostra dose di caffé, sarà meglio per voi non volare con il vettore britannico FlyBE, che richiede ben 3.75€ per una tazza del prezioso liquido nero. La maggior parte dei vettori fissa il prezzo di una tazzina tra i 2.50 e i 3€, per quello che solitamente è caffé solubile o americano. Se volate con SAS o Finnair, invece, siete fortunati, dato che viene offerto gratuitamente.
È ora dell’aperitivo e vi andrebbe un drink o un bicchiere di vino? I vettori del nord Europa hanno prezzi fino al doppio rispetto a quelli dell’Europa continentale: una birra su SAS costa 6€, mentre con Brussels Airlines o Eurowings ve ne basteranno la metà. Se volete farvi un Gin & Tonic, sempre con SAS siate pronti a tirare fuori 10€ (ne bastano solo 9€ con Finnair), mentre con i vettori col listino più economico ne basteranno, si fa per dire, solo 7€. Un buon aperitivo in una città non propriamente economica come Milano, ma con in più un buffet a disposizione, a volte ne costa meno.
Un capitolo a parte merita l’offerta di cibo. La maggior parte dei vettori offre un breve menu a bordo con panini, snack dolci e salati e qualcosa di dolce per la prima colazione. Per molti vettori, tuttavia, la nuova frontiera non è più il Buy on Board, è l’introduzione di un sistema di prenotazione online di pasti caldi, a volte preparati in collaborazione con chef e ristoranti più o meno rinomati. Tali pasti non sono disponibili a bordo a meno che non vengano scelti (e pagati) in anticipo. L’indubbio vantaggio è una maggiore facilità di gestione, l’incasso anticipato sicuro e la riduzione delle scorte a bordo – tutto peso in meno da trasportare.
Con Air Berlin, ad esempio, dei chicken nuggets con purè e carote partono da 6.50€, mentre l’impressionante menu che è possibile prenotare sul sito di Air Baltic include anche l’agnello alle Bretone, per 25€ – va detto che però è un menu completo che include anche antipasto, contorno, bevanda analcolica e dolce.
Se vi accontentate di un panino, British Airways ha un’offerta piuttosto interessante, nata dalla collaborazione con M&S; i prezzi sono ragionevoli (tra i 5 e i 6€ come per la maggioranza dei vettori). I sandwich più economici si trovano tuttavia su Eurowings, dove li porterete a casa con solo 3.90€. Iberia e SAS le più costose, rispettivamente 6.50 e 7€.
Gli snack dolci sono, per tutte le compagnie, la cosa più economica a bordo, e barrette di cioccolato vengono vendute da tutti tra 1.50€ e 2.50€; gli snack salati, invece, tra i 2 e i 3€, sostanzialmente più che il prezzo medio rilevabile in qualsiasi distributore automatico, che già a sua volta è molto di più del prezzo medio che si può trovare in qualsiasi supermercato.
L’unica alternativa al portarsi qualcosa da casa è quindi… mangiare prima di volare!
Se volete divertivi a spulciare i listini Buy on Board dei vari vettori, eccone qui un breve elenco:
AerLingus
Air Baltic
Air Berlin
Air Europa
British Airways
Brussels Airlines
CSA
easyJet
Eurowings
Finnair
FlyBE
Iberia
Ryanair
SAS
Transavia
Wizzair
2 comments
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