Trasporto aereo e sostenibilità

by Redazione AC

Un binomio di crescente rilevanza che l’emergenza Covid ha contribuito ad accentuare

Un ricercatore svedese della Linnaeus University, Stefan Gössling, da anni impegnato nello studio sulla relazione tra il trasporto aereo e l’ambiente, sostiene che i flussi di traffico pre-pandemia siano insostenibili, imponendosi una radicale diminuzione dell’offerta.

Secondo il ricercatore, l’imponente crescita del traffico passeggeri registrata nel corso degli ultimi anni è stata generata non da una domanda reale ma dall’artificiale erogazione di sussidi governativi che hanno permesso una sensibile diminuzione dei prezzi.

Gössling aveva pubblicato nel settembre del 2020 uno studio sui rischi ambientali del trasporto aereo, proponendo attraverso la crisi del Covid-19 una soluzione atta a determinare un incremento della sostenibilità per il settore.

Secondo il professore svedese, peraltro, anche la sostenibilità economica del modello globale del trasporto aereo è fittizia, determinata dal “mancato rispetto delle regole economiche d base”, e di fatto drogando il mercato attraverso sussidi pubblici diretti e indiretti a sostegno del settore del trasporto aereo.

A questo, aggiunge Gössling, bisogna aggiungere che le compagnie non sono mai state chiamate realmente a pagare il conto del proprio impatto sull’ambiente, che, se determinato e preteso dalle istituzioni, presenterebbe un quadro di crisi ancora più allarmante per l’intero settore. Si stima che a questo comparto debbano essere imputate un miliardo di tonnellate di anidride carbonica all’anno (valori pre-pandemia), oltre ad emissioni di diverso tipo come il monossido di azoto e l’ossido di azoto.

Una conclusione forte, quindi, quella del ricercatore svedese, secondo il quale il settore del trasporto aereo non è un elemento centrale e fondamentale dal punto di vista economico, mentre lo è diventato attraverso una politica artificiale e insostenibile di sostegno industriale e sociale a spese dei governi.

A tal fine, Gössling propone di adottare una carbon tax applicata ai vettori del trasporto aereo, valutata secondo le sue stime in 100 euro per ogni tonnellata di anidride carbonica prodotta, che certamente inciderebbe sulla capacità di ripresa delle compagnie, conducendo tuttavia a suo avviso in direzione di un modello più sano ed equilibrato, e certamente virtuoso sotto il profilo della sostenibilità.

In sintesi, secondo Gössling è necessario diminuire radicalmente la capacità del trasporto aereo – almeno del 40% – favorendo in tal modo anche la sostenibilità economica di un settore dove l’offerta è stata sino all’inizio della pandemia sproporzionatamente superiore alla domanda, provocando diseconomie che hanno alterato la stabilità del mercato.

Un parere non isolato, quello del professore svedese, come conferma anche un recente studio condotto dalla Raiffeisen Capital Management che, nell’ambito dei lavori del suo Team Investimenti Socialmente Responsabili, ha recentemente denunciato il vertiginoso incremento del fenomeno del flight-shaming, cioè vergogna del volo peril suo impatto ambientale e critica al settore del trasporto aereo.

Secondo Andreas Pasteur, di Raiffeisen Capital Management, il fattore reputazionale per la sostenibilità ambientale sarà fondamentale nel prossimo futuro, e molte compagnie stanno cercando di proporre soluzioni adeguate in tal senso.

Nel breve termine, i vettori guardano come unica soluzione all’impiego di carburanti meno inquinanti, mentre nel medio e lungo periodo la frontiera della sostenibilità transita attraverso le propulsioni ibride e i velivoli alimentati esclusivamente attraverso propulsori elettrici.

L’adozione dei criteri ESG (Environmental, Social e Governance), quindi, è secondo lo staff della Raiffeisen Capital Management un imperativo nella transizione dell’economia del trasporto aereo, con conseguenze importanti sotto il profilo anche della sostenibilità economica di modelli che sino ad oggi hanno considerato la questione ambientale come meramente accessoria.

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OneShot

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Capisco che a quelle latitudini allineare le piattaforme inerziali sia un processo che richiede più tempo, ma cosa ha fatto di male l'aviazione agli scandinavi?
 

13900

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Di certo c’è che il trasporto aereo è cresciuto di più del PIL pro capite mondiale per almeno un decennio.
 

nicolap

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Roma
Il pensiero di fondo del professore svedese è che si sia trattato di una crescita drogata dai sussidi, e dalla mancanza di una vera politica di responsabilità in termini di sostenibilità ambientale. Una sorta di far west che adesso è necessario regolare, ma che necessariamente vedrà comprimersi l'offerta.
 

vipero

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Pure secondo me il trasporto aereo dovrebbe rimanere, finché condotto con gli attuali sistemi, una modalità d'élite per la quale bisogna pagare il giusto prezzo.
Non è normale che viaggiare in treno costi meno dell'aereo.
 
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13900

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Pure secondo me il trasporto aereo dovrebbe rimanere, finché condotto con gli attuali sistemi, una modalità d'élite per la quale bisogna pagare il giusto prezzo.
Non è normale che viaggiare in treno costi meno dell'aereo.
D'elite non direi. Ma a giusto prezzo, si. Fenomeni come le svendite di Qatar Airways, i voli foraggiati dagli enti locali di Ryanair, le offertazze di Norwegian hanno drogato il mercato e fatto si che ci siano ambiti - tu sai bene, immagino - in cui si fa la fame. Ground handling, catering e pulizie a bordo in particolare.
 
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vipero

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D'elite non direi. Ma a giusto prezzo, si. Fenomeni come le svendite di Qatar Airways, i voli foraggiati dagli enti locali di Ryanair, le offertazze di Norwegian hanno drogato il mercato e fatto si che ci siano ambiti - tu sai bene, immagino - in cui si fa la fame. Ground handling, catering e pulizie a bordo in particolare.
Con elite non intendo una casta, ma solo chi non ha tempo da perdere e deve raggiungere un posto nel più breve tempo possibile.
Trasporto non di massa, certamente.
E sicuramente non per chi esclama: "m'hanno chiesto 150€ sola andata per Catania il 15 di Agosto, 'sti delinquenti!".
 

Flyfan

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LJU
Con elite non intendo una casta, ma solo chi non ha tempo da perdere e deve raggiungere un posto nel più breve tempo possibile.
Trasporto non di massa, certamente.
E sicuramente non per chi esclama: "m'hanno chiesto 150€ sola andata per Catania il 15 di Agosto, 'sti delinquenti!".
Quindi tagliare tutta la parte turistica del trasporto aereo? Dal nazionale all'intercontinentale?Giusto per capire, perchè in quel caso dovresti spiegare ad un po di gente che ci mangia con quella parte che deve trovarsi altro impiego.
 

vipero

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Quindi tagliare tutta la parte turistica del trasporto aereo? Dal nazionale all'intercontinentale?Giusto per capire, perchè in quel caso dovresti spiegare ad un po di gente che ci mangia con quella parte che deve trovarsi altro impiego.
L'Intercontinentale andava benissimo, quando si compravano pacchetti coi voli charter.
Per il nazionale basterebbe un sistema funzionante, tanto comunque la stragrande maggioranza è incolonnata in autostrada.
Ma è esattamente quello il punto: vuoi stare tre giorni sulla SA-RC oppure metterci un'ora?
Ecco la differenza che bisogna pagare.
 
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Flyfan

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LJU
L'Intercontinentale andava benissimo, quando si compravano pacchetti coi voli charter.
Per il nazionale basterebbe un sistema funzionante, tanto comunque la stragrande maggioranza è incolonnata in autostrada.
Ma è esattamente quello il punto: vuoi stare tre giorni sulla SA-RC oppure metterci un'ora?
Ecco la differenza che bisogna pagare.
non ti decodifico proprio...erano meglio i charter intercontinentali a pacchetto? Guarda se non ti spieghi bene esponendo e motivando è difficile impostare una discussione.
 

vipero

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.
non ti decodifico proprio...erano meglio i charter intercontinentali a pacchetto? Guarda se non ti spieghi bene esponendo e motivando è difficile impostare una discussione.
Per me, si, erano meglio i charter a pacchetto (parlando di noi in Italia che andiamo in vacanza oltreoceano).
Poi per quanto riguarda la gente che si vuole fare il uichend a 25€ tasse incluse a Barcellona... Oppure necessita del Bologna Marsiglia daily... Beh pure no.
Io sono per i voli di linea tipo legacy, dove i turisti viaggiano con le pex superpex etc... ;)
 

Flyfan

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LJU
Per me, si, erano meglio i charter a pacchetto (parlando di noi in Italia che andiamo in vacanza oltreoceano).
Poi per quanto riguarda la gente che si vuole fare il uichend a 25€ tasse incluse a Barcellona... Oppure necessita del Bologna Marsiglia daily... Beh pure no.
Io sono per i voli di linea tipo legacy, dove i turisti viaggiano con le pex superpex etc... ;)
Boh...non vedo argomentazioni scientifiche, sociologiche o tecniche nelle tue teorie, più che altro è una specie di arruffato partito preso, peraltro in continua contraddizione, che mischia charter di massa e voli nazionali d'elite, il tutto senza motivare niente se non con un secondo me. Se almeno dicessi che la tua è un opposizione su base ecologica sarebbe un minimo credibile...
 

londonfog

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Londra
In parte.
Per il resto... Sono contrario al trasporto di massa per via aerea.
I charter erano uno al giorno, in fondo.
In certe direzioni i charter erano uno al giorno, forse, in bassa stagnione. Io ho fatto il primo viaggio intercontinentale a sei mesi nel Giugno del '54. L'aereo oggi e' la primo mezzo di trasporto che viene in mente, una volta era il treno o l'aereo. Quando ero bambino il modo 'normale' per rientrare in Europa (abitavo in Kenya) era la nave. Mia madre non voleva affrontare un viaggio lungo in nave con un bambino e noi usavamo l'aerreo, ma eravamo una mezza eccezione. Adesso l'eccezione sarebbe usare la nave.
 

vipero

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In effetti per far decollare l’industria e’ la soluzione migliore. Degno del buon Cesare: togliamo per aumentare.
Dai, non è difficile: se il biglietto paga il volo va bene. Se il volo è pagato dalle ancillary e dalle sovvenzioni, io dico non va bene.
 

vipero

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Ma no. Fino ad ora c'è stata la safety mi sembra, e quando il "folle" ha proposto di fare volare in piedi tutti gli si sono scagliati contro, giustamente!
Ci deve essere un limite, appunto, per coloro che vogliono continuare a volare abbassando i prezzi in modo non compatibile con una sicurezza del passeggero e dell'equipaggio (famoso risparmio sul carburante della solita compagnia low cost con il disastroso giorno dei tre mayday su MAD nel 2012).
Nel trasporto aereo, per esempio, non esiste quasi più il problema delle "carrette dei cieli" perché anche i paesi emergenti ormai hanno flotte moderne; molto diverso il discorso inquinamento dei mari con vere bombe ecologiche che ancora navigano!
Si confonde l'età dell'aereo con l'organizzazione alle sue spalle.
Come sempre d'altronde.
Poi giri sui social ed è tutto un quotare la frase di Bill Gates "non mi paghi per i 10 minuti che ci metto a farti il lavoro, ma per i 15 anni di studi ed esperienze che hanno portato a quei 10 minuti".