Odissea a FCO, troppi handler?


sevs17

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Non sapevo fossimo arrivati a 7 (de facto 6 visto che EAS ed Alitalia Airport ormai sono Alitalia).


http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/cronaca_locale/roma/2010/05/30/1164444-odissea_quotidiana.shtml

L'ODISSEA QUOTIDIANA DEI BAGAGLI SMARRITI.

Aeroporti e disagi. A Fiumicino impossibile ritrovare borse e zaini. Soltanto Alitalia risponde al numero verde.

Borse in balia della sfiducia

Una decina di telefoni squillano a vuoto in uffici deserti all'aeroporto di Fiumicino. Sono i numeri delle società di assistenza a cui i passeggeri che hanno perso la valigia si rivolgono disperati. C'è un po' di confusione nel mondo delle sette società di handling dello scalo romano, le aziende che si occupano, anche, della gestione dei bagagli. La ricerca kafkiana del viaggiatore di turno inizia quando, smarrito il bagaglio, si reca all'ufficio «lost&found» del Leonardo Da Vinci. Qui, a seconda della compagnia con cui si è volato, danno i riferimenti dell'handler che gestisce le valigie. Con il Pir alla mano, il Property irregularity report, rapporto di smarrimento, tocca tornare a casa, o peggio alla propria vacanza, senza valigia e attendere. E iniziano le telefonate speranzose. I recapiti si trovano, oltre che sul Pir, anche sul sito Internet di Aeroporti Di Roma, società concessionaria del Leonardo da Vinci, ma sono gli stessi, con qualche eccezione: peccato che siano sbagliati o non aggiornati. Aggiornamento che, come sottolinea Adr, «non è stato comunicato dalle aziende».


Ma andiamo con ordine. Tra i sette handler dello scalo, solo due rispondono all'appello nel corso di diversi tentativi: le prime della classe sono Alitalia Airport e Globeground. Chiamare le altre cinque, Flightcare, Aviapartner, Eas, Consulta e Aviation Services, è una scommessa per il passeggero che ha perso valigia e, spesso, ha perduto anche la denuncia dello smarrimento con relativi indirizzi a cui rivolgersi. Alla Flightcare, società di handling che serve Lufhtansa, ai telefoni 06.65954252 e 06.65956777, un messaggio registrato comunica che «il numero chiamato non può essere raggiunto». Che vuol dire non si sa. A volte non risponde nessuno, a seconda degli orari. «Ho provato più volte a chiamare questi numeri ma nulla – racconta Vera C., sbarcata con il volo LH 3866 proveniente da Monaco – A un terzo indirizzo telefonico invece (lo 06.65958911) c'era una registrazione che assicurava che stavano cercando la mia valigia e basta». Squillano perennemente nel nulla invece i telefoni di Aviapartner (06.65957249 e 06.65953545). Capitolo a parte meritano le nuove arrivate Aviation Services e Consulta. La prima, che serve la low cost EasyJet, è invisibile, sui siti degli scali non esiste e ai numeri, rintracciati con difficoltà in Internet, non c'è nessuno.


Mistero per Consulta: sul sito di Adr ci sono ben quattro recapiti possibili: peccato che la registrazione dichiari i numeri inesistenti. Potrebbe essere il primo segnale del prossimo caos bagagli estivo, annunciato da Assohandler, che un mese fa aveva già parlato della guerra al ribasso tra gli handler che, per accaparrarsi le compagnie aeree a prezzi concorrenziali, tagliano sul personale. Società in attesa del rinnovo del contratto con Assoaeroporti, scaduto dal 2007. «Nulla di sorprendente – spiega Walter Mancini, coordinatore nazionale dell'Unione sindacale di base, nonché uno degli 86 cassaintegrati Flightcare – Non c'è nessuno che risponde al telefono e che aggiorni numeri e siti Internet perché l'organico è ridotto. Un altro problema poi sono i mezzi utilizzati da tutti gli handler, fatiscenti e vecchi. Trattorini che si perdono le valigie in pista, bus passeggeri senza aria condizionata». «A giugno sono in programma nuovi scioperi che certo non aiuteranno a limitare il caos bagagli – dichiara Maurizio Montagna, UilTrasporti – Gli handler sono sotto organico. E senza contratto come si farà a multare le società che creano disservizi?».



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Valeria Costantini

30/05/2010
 
Ultima modifica:

Alitalia Fan

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Non ho letto l'articolo perché mi è venuto il voltastomaco solo a leggere il titolo. Con 7 handler dovremmo avere dei servizi quanto meno decenti e invece...
 

micky87

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in effetti....dovrebbe essere una cosa positiva avere più hadlers che pochi o solo uno

però se ce ne sono tanti e tutti disorganizzati....ecco quello che succede :morto:
 

ivan

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Approfitto di questo per chiedervi lumi sulla normativa sullo smarrimento dei bagagli :
quali obblighi hanno le compagnie e quali risarcimenti devono dare ai passeggeri?
 

Farfallina

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Approfitto di questo per chiedervi lumi sulla normativa sullo smarrimento dei bagagli :
quali obblighi hanno le compagnie e quali risarcimenti devono dare ai passeggeri?
Poca roba purtroppo... e infatti se ne approfittano!
Valà che se gli dessero una ripassata per ogni bagaglio perso e doppia ripassata per i bagagli persi e non recuperati chissà come mai per magia miglioreranno i propri servizi di handling!
 

goaT2

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Approfitto di questo per chiedervi lumi sulla normativa sullo smarrimento dei bagagli :
quali obblighi hanno le compagnie e quali risarcimenti devono dare ai passeggeri?
Ti rispondo un pò a grandi linee perchè è un bel pò di tempo che non mi occupo di bagagli disguidati.
Ad ogni modo, in linea generale, il processo è questo: il passeggero apre la denuncia di smarrimento, viene informato che ha la possibilità di acquistare beni di prima necessità fino ad una certa somma per poi chiederne il rimborso alla compagnia aerea (inoltrando tutta la documentazione e le ricevute degli acquisti). Dopo 5 giorni (o forse 7 non ricordo bene) se il bag non è stato ancora riconciliato, il vettore accoglie la richiesta di rimborso integrale del passeggero (a tal fine quest'ultimo dovrebbe inviare alla compagnia anche un modulo in cui descrive il bagagli ed il suo contenuto). Mi pare dopo una ventina di giorni il bag viene dichiarato perso e si procede con il rimborso che, stando alla carta dei diritti del passeggero, può raggiungere un importo massimo intorno ai 1100 euri (euro più euro meno).

Per quanto riguarda i bag ritrovati invece, dipende dalla compagnia e dalla situazione, ed è possibile quindi per il passeggero chiedere la consegna a domicilio del bagaglio oppure il ritiro presso l'aeroporto. In linea generale, se il disguido non è stato causato dal passeggero stesso (ad esempio late checkin) la compagnia si impegna a far recapitare il bagaglio a domicilio, ci sono però compagnie che non prevedono questo servizio e quindi uno se lo deve andare a prendere di persona presso l'aeroporto.

Spero di non aver dimenticato nulla di importante, e comunque nel frattempo qualche normativa probabilmente è stata modificata.... ciao
 

diesel niner

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.
Non ho letto l'articolo perché mi è venuto il voltastomaco solo a leggere il titolo. Con 7 handler dovremmo avere dei servizi quanto meno decenti e invece...
e invece quando la realta' impatta l' ideologia, in genere e' la seconda a farsi male; se si continua con la spirale dei ribassi senza controllare l' idoneita' delle ditte, non si va da nessuna parte. Si e' ormai arrivati a raschiare il barile, il sangue dalla rapa non esce, ormai i costi non si possono ulteriormente tagliare.
 

sevs17

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e invece quando la realta' impatta l' ideologia, in genere e' la seconda a farsi male; se si continua con la spirale dei ribassi senza controllare l' idoneita' delle ditte, non si va da nessuna parte. Si e' ormai arrivati a raschiare il barile, il sangue dalla rapa non esce, ormai i costi non si possono ulteriormente tagliare.
Concordo, poi ci sono casi "strani" dove ci sono sub-appalti senza fine dove ci sono società di servizi aeroportuali che sub-appaltano il servizio a cooperative che hanno contratti schifosi per i dipendenti (é successo a Bologna).
 

maxlanz

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VRN
Vero, la corsa al ribasso non può che portare al peggioramento del servizio. E non solo in questo campo bensì in tutti.

Ciao
Massimo
 

thejakal

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13 Gennaio 2011
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Aviapartner é una maga dei costi al ribasso.

Rilimitiamo gli handler a tre in rampa.
IO direi che anche uno solo ridiviso in due sezioni magari andrebbe piu' che bene cosi tutti della stessa parrocchia e vediamo di chi e' la colpa.......ma fidatevi prima o poi torneremo cosi' il caos e' oramai totale,,,,:diavoletto:
 

sevs17

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Milano, Lombardia.
Ecco un articolo che riassume la gravità della situazione a FCO:

FIUMICINO, TENSIONE TRA GLI HANDLER
di
Francesco Nariello


Alta tensione sull'handling a Fiumicino. Le società che si occupano dell'assistenza a terra nell'aeroporto continuano ad aumentare, con il settimo operatore che ha iniziato le attività il 1° gennaio scorso (erano tre poco più di un anno fa). E le tariffe per i servizi offerti, dallo stivaggio bagagli al check in passeggeri, calano a picco: la gestione di un aereo nello scalo romano costa fino al 30-40% in meno rispetto a due-tre anni fa, con molte compagnie aeree che passano con facilità da una società all'altra, attratte da sconti anche minimi.Gli handler che perdono clienti si ritrovano così con esuberi da gestire. Una situazione che ha portato nei giorni scorsi all'avvio della procedura di mobilità per 242 persone da parte di Flightcare, principale operatore a Roma dopo Alitalia. I sindacati di categoria, intanto, invocano il rispetto della clausola sociale (che in caso di rottura di un accordo commerciale prevede che il personale passi dalla vecchia alla nuova società) e minacciano lo sciopero generale.
«Non si devono porre ostacoli alla concorrenza – spiega Franco Giudice, direttore generale di Adr, gestore dell'aeroporto - ma sull'handling a Roma è in atto una liberalizzazione selvaggia. In nessun grande scalo europeo c'è una situazione così». A Fiumicino, nel dettaglio, Alitalia gestisce circa il 54% delle operazioni di full handling, a seguire si piazzano Flightcare e Aviapartner (circa il 20% ciascuna) e, poi, GlobeGround, Aviation Services, Consulta e Ata (l'ultima entrata), che si spartiscono il resto. Secondo Marco Ponti, ordinario di Economia dei trasporti al Politecnico di Milano, la situazione sul fronte dell'assistenza a terra a Fiumicino potrebbe essere legata a diversi fattori: «L'operatore principale dell'handling, Alitalia, che è anche vettore di riferimento, è meno forte rispetto a quanto accade in altri hub europei. Resta così sguarnita una fetta ampia di mercato. E sono molte le società interessate a entrare nel primo aeroporto italiano». A pesare, inoltre, potrebbero essere «le difficoltà a creare economie di scala, in parte riconducibili a carenze infrastrutturali, e una minore tutela del lavoro».
A raccontare cosa accade nell'aeroporto capitolino è Patrizio Longo, country manager di Aviapartner, filiale italiana dell'omonimo gruppo belga che ha appena sfilato Blue Panorama (tra i primi 5 vettori a Fiumicino) a Flightcare. «Negli ultimi due-tre anni le tariffe sono scese di almeno il 30%. La gestione di un aereo medio, che si attestava sopra i 900 euro, ora viene proposta anche a 500. E bastano sconti minimi per convincere alcune compagnie a cambiare». Lo stesso Longo, aggiunge: «Essere in troppi significa lavorare in spazi congestionati. L'adeguamento dell'aeroporto è in ritardo». Sulla stessa linea Roberto Bruni, direttore generale di Flightcare, società che ha appena avviato la procedura di mobilità per 242 persone. «A Fiumicino la liberalizzazione è fuori controllo. Si fanno offerte al ribasso e le tariffe sono molto inferiori che altrove. Ai vettori principali vengono proposte riduzioni tra il 20 e il 50%. Mentre per le low cost bastano anche 30-40 euro in meno. La concorrenza spesso si fa utilizzando personale non esperto, che costa meno». Punto di vista diverso è quello degli altri handler, i più piccoli. «Il mercato è aperto – rimarca Daniele Azzarone, alla guida di Consulta - e spesso non sono i più piccoli a fare le tariffe più basse». Sul fronte sindacale, intanto, si avvicina la prospettiva di uno sciopero generale dell'handling. «Le trattative finora non hanno portato a nulla – dice Francesco Sorrentino, Fit Cisl - gli handler prendono i clienti dei concorrenti, ma non assumono i loro lavoratori. Per risparmiare ricorrono a stagionali e addetti senza esperienza». Gli fa eco Stefano Monticelli, di Filt Cgil Roma e Lazio, che avverte: «Se non ci troverà un accordo sulla clausola sociale scatterà a breve lo sciopero generale».
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Gli operatori

ALITALIA

Compagnie servite
20 tra cui, oltre Alitalia, Air France-Klm, United Airlines, Continental, Emirates
Dipendenti
2.780
Proprietà
Alitalia Cai

FLIGHTCARE

Compagnie servite
60 tra cui British Airways, Lufthansa, Cathay Pacific, Egypt Air, Wind Jet
Dipendenti
1200*
Proprietà
Flightcare (Spagna)
* Per 242 dipendenti è stata avviata la procedura di mobilità

AVIAPARTNER

Compagnie servite
29 tra cui Iberia, Blue Panorama, Brussels, Tap, Aeroflot
Dipendenti
550
Proprietà
Aviapartner (Belgio)

GLOBEGROUND

Compagnie servite
9 tra cui Meridiana, Sas, Air Malta, Csa - Czech Airlines,Ural Airlines
Dipendenti
130
Proprietà
Roberto Sartori (1° azionista)
CONSULTA

Compagnie servite
5: Turkish Airlines, Darwin Airlines, Blue Air,Israir, Italy Airlines
Dipendenti
70
Proprietà:
Daniele Azzarone
AVIATION SERVICE

Compagnie
2: EasyJet e Wizz Air
Dipendenti
170
Proprietà
Nasten Sa (Lussemburgo)

ATA

Compagnie servite
4: Russian, Ukraina, Belair**, Transair**
Dipendenti
20
Proprietà
Acquamarcia

26 gennaio 2011

Fonte Banche Dati Sole

http://eventiquattro.ilsole24ore.co...01/26/fiumicino-tensione-tra-gli-handler.aspx