Articolo sui regional dall'ultimo numero del Magazine online:
A conclusione di un intenso processo di selezione, Alitalia decide di affidarsi ai nuovi jet Regional di Embraer – a 100 e 88 posti – per consolidare e sviluppare la propria flotta Regional. Abbiamo incontrato nuovamente Mauro Anastasi, responsabile Strategie e Sviluppo Business, che ha seguito e coordinato in prima persona tutto il processo con il supporto di tutte le funzione aziendali coinvolte: «Dopo aver scrupolosamente analizzato le offerte, la nostra scelta è caduta sugli aeromobili del costruttore brasiliano, preferiti a quelli dell’italo-russo Sukhoi e a quelli del canadese Bombardier».
Cosa ha spinto Alitalia a scegliere Embraer?
Al di là delle opportune considerazioni sul valore dell’investimento, abbiamo tenuto conto di una pluralità di esigenze. Dal punto di vista strategico, gli aeromobili Embraer ci permetteranno di essere presenti sia sul segmento a 90 posti con un aereo tra i più efficienti sul mercato, sia su quello a 100 posti con un comfort analogo a quello della famiglia degli A320. Da un punto di vista operativo, avendo Alitalia già in flotta 6 aeromobili Embraer 170, la scelta del costruttore brasiliano ci permette di non dover sviluppare nuove capability. Aspetto certamente da non sottovalutare sono i tempi di consegna, in linea con il nostro piano flotta: è infatti previsto l’arrivo di 20 macchine – 15 E175 a 88 posti e 5 E190 a 100 posti – tra settembre 2011 e agosto 2012. In prospettiva, la scelta di Embraer ci offre un ampio margine di manovra, sia in termini di macchine disponibili sul mercato (possibilità di acquisire aeromobili di dimensioni superiori, fino a oltre 120 posti, rimanendo nella stessa famiglia), sia in termini di impiego (gli aeromobili selezionati possono raggiungere distanze di oltre2.500 km, garantendoci così un ottimo grado di flessibilità nella scelta del network su cui impiegarli). Non dimentichiamo poi che la scelta operata dall’azienda ha riscontrato il parere favorevole e il supporto di tutti gli attori coinvolti a vario titolo nel processo: i piloti, che ne hanno esaltato la completezza del cockpit e gli aspetti di continuità con il passato; i tecnici, che ne hanno apprezzato la reliability, le qualità costruttive e, anche in questo caso, la continuità con l’esperienza Alitalia; il personale di cabina, che ha sottolineato il fatto di poter svolgere un servizio di alto livello, inclusi pasti caldi, grazie alle ampie galley; e non ultimi i clienti che, invitati alle giornate di prova, ne hanno apprezzato lo spazio disponibile e il comfort, simile se non addirittura superiore ad aeromobili della famiglia A320.
Come si è svolta la fase di negoziazione?
Si è trattato di una fase particolarmente delicata e impegnativa in quanto i soggetti coinvolti sono stati più di uno: Embraer, costruttore della macchina; GE Aviation, costruttore dei motori, e ALC, lessor per le prime 10 macchine. Siamo riusciti ad ottenere dei costi di acquisizione molto competitivi – partendo da un valore di listino delle 20 macchine intorno ai 700 milioni di dollari – e garanzie importanti sui costi di manutenzione e sulle prestazioni. Abbiamo inoltre ottenuto una garanzia per il finanziamento tramite leasing di tutti e 20 gli aeromobili che ci permetterà di non dover sostenere un’uscita di cassa ma di sfruttare i vantaggi del leasing operativo, in linea con quanto previsto dal piano strategico dell’azienda.
Gli accordi conclusi con i fornitori sono stati poi confermati all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione di Alitalia.
Cosa rimane ancora da fare?
Abbiamo già finalizzato i documenti contrattuali che includono, tra gli altri: la manutenzione completa dei motori a un prezzo fisso per 12 anni, l’acquisto dei motori di scorta a un prezzo prefissato con consegne flessibili in base alle nostre necessità e un contratto “tutto compreso” di fornitura componenti a prezzo fisso. Un accordo in particolare che vorrei sottolineare è quello sottoscritto con GE Aviation per individuare, implementare e monitorare iniziative mirate alla significativa riduzione del consumo di carburante su tutta la flotta Alitalia. Intervenendo su tutte le operazioni di terra, di volo e di manutenzione, il nostro obiettivo è ottenere un importante risparmio sul consumo di carburante.
Restano ancora da identificare i lessor per le rimanenti 10 macchine (tema su cui stiamo lavorando in queste settimane) e organizzare le complesse operazioni per l’entrata in servizio dei nuovi aeromobili. A tal proposito stiamo anche valutando la possibilità di acquisire un simulatore a Fiumicino. Appena disponibili, i nuovi aeromobili saranno impiegati sia su rotte che servono la clientela point to point in Italia e in Europa – quali l’Alghero- Napoli, la Brindisi-Venezia, la Bologna-Bari, l’Atene-Napoli e la Venezia-Varsavia – sia per sviluppare ulteriormente la rete di collegamenti che alimentano l’hub di Roma Fiumicino, come ad esempio i collegamenti da e per Pisa, Napoli, Verona. In totale è prevista la copertura di 34 collegamenti nazionali e 13 europei.
Come si inserisce l’operazione all’interno del Piano Flotta 2011-2012?
È proprio di questi giorni la rivisitazione del Piano per identificare la modalità di uscita degli Embraer 170 e CRJ 900 attualmente in flotta e raggiungere così l’obiettivo di arrivare, entro la metà del 2012, ad avere una flotta omogenea e completamente rinnovata. Per quanto riguarda la flotta di breve-medio raggio, in aggiunta all’operazione di leasing degli aeromobili Regional, ci saranno ulteriori phase-in di aeromobili A319. Relativamente alla flotta di lungo raggio, stiamo parallelamente sostituendo i B767 con i nuovi A330 e rinnovando la
cabina dei B777. Per effetto di tutti questi interventi, entro la fine del 2012 l’età media della nostra flotta passerà dagli attuali 9,3
anni a 8,2 anni.