Se cercate su internet troverete articoli scritti da giornalisti sulle analisi che ho personalmente effettuato partendo da dati di traffico IATA e Sabre.
Non posso dare cifre, visto che si tratta di informazioni sensibili e relative a rotte specifiche, ma quello che noi abbiamo definito come "Effetto A380", e che continua ancora oggi nonostante siano passati 4 anni, e' riassumibile con questo concetto:
Premesse
- L'A380 entra in servizio per la prima volta su una rotta;
- Introduce un aumento di capacita' per la compagnia che lo opera;
- Tutti gli altri elementi dell'offerta rimangono uguali (i.e. posti offerti oltre all'A380 rimangono invariati sia per l'operatore sia per i concorrenti), dunque l'A380 e' l'unico elemento differente rispetto a prima della sua introduzione;
Analisi
- si comparano i dati di traffico di due periodi equivalenti n e n-1, es. i primi 6 mesi post-A380 vs. gli stessi 6 mesi dell'anno precedente (o anno intero, o stagione IATA, dipende);
Risultato
- I load factor dell'A380 risultano piu' elevati rispetto ai voli effettuati dagli aeromobili che sostituisce, cioe' rispetto al periodo precedente, dunque il traffico aumenta piu' che proporzionalmente rispetto all'aumento di capacita' che l'aereo introduce (fenomeno totalmente contro-intuitivo rispetto alle comuni pratiche del settore dove normalmente ci si aspetta che introducendo capacita' il traffico aumenti gradualmente e per i primi periodi il load factor sia quindi minore o, nei casi piu' positivi, rimanga stabile);
- contestualmente i competitors perdono traffico, il quale si e' portati a credere che "migri" verso l'A380. L'A380 prende dunque il "nuovo" traffico, dato dalla crescita del mercato nel periodo n rispetto a n-1 e parte del traffico che fino a prima volava con i concorrenti. Nei casi in cui i competitors hanno aumentato la capacita' offerta per stimolare il traffico e contrastare l'A380, si e' visto che il loro traffico e' aumentato molto meno rispetto ai posti incrementali offerti e dunque il loro load factor (e dunque la redditivita') si sia notevolmente abbassato.
Questo e' dunque l'effetto A380 in breve.
E' interessante sottolineare che:
- non si sono verificati casi di "cannibalizzazione" del traffico degli altri voli dell'operatore dell'A380 sulla stessa rotta, vuoi per intelligente politica di scheduling delle compagnie (hanno piazzato il volo A380 in un orario molto richiesto), vuoi perche' l'A380 contribuisce a rafforzare il brand della compagnia e dunque anche se non ci fosse posto sull'A380 il passeggero tende a volare con l'operatore o ad effettuare almeno una delle due tratte con l'A380.
- L'Effetto A380 continua, non e' un effetto "novita'" per il semplice motivo che l'attrazione dell'aereo e' piu' forte su chi ci ha gia' volato, visto che il passeggero e' capace di riconoscere la differenza rispetto ad altri widebodies (piu' spazio, volume, silenzio, stabilita', comfort in generale) e tende dunque a ripetere l'esperienza;
- collegato al punto precedente, si sono verificati molti casi (citati dalle compagnie sulla stampa) di passeggeri che hanno modificato le loro preferenze di viaggio (es. giorni di partenza/arrivo) pur di volare sull'A380. celebre e' Qantas che ha visto un deciso cambio di domanda per i voli Transpacifici quando l'A380 volava solo 3 volte alla settimana da Melbourne a Los Angeles: il giorno piu' richiesto prima dell'introduzione era il lunedi', da quando e' arrivato l'A380 (che volava solo nei giorni pari) e' diventato... il martedi'!
- L'Effetto A380 in realta' non dura per sempre: si affievolisce quando... i concorrenti introducono lo stesso aereo sulla stessa rotta! E' il caso di Qantas che nella kangaroo route Sydney-Singapore-Londra aveva perso passeggeri in favore di SIA ma li ha riguadagnati quando anch'essa ha introdotto l'A380 sulla stessa rotta.
Per questo diciamo che... It takes an A380 to compete with an A380.