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Questo il sito: http://changeyourflight.it
E questo l'articolo da Il Corriere della Sera
MILANO – C’è sempre speranza, anche per quei biglietti aerei che proprio non riusciamo a usare e che le compagnie, seguendo le trafile di legge, si rifiuterebbero di rimborsarci. Un caso che interessa in Europa sette biglietti aerei su 100, regolarmente acquistati ma non utilizzati, corrispondenti a 40mila posti vuoti sugli aeromobili in partenza ogni giorno. Proprio per dare una mano ai viaggiatori costretti a rinunciare a un volo aereo e scoraggiati dalle procedure di rimborso (cui, complici le tariffe speciali o low cost, nella maggioranza dei casi non si ha più diritto) è nato da poco tempo a Barcellona un nuovo servizio, Change your flight, che promette di aiutare chi ha perso il volo a ottenere dalla compagnia aerea un riconoscimento, anche se questo non sarebbe previsto, per via del contratto sottoscritto.
COME FUNZIONA – L’idea è semplice: il romantico Pietro, prenotato un volo per Parigi con la fidanzata, viene piantato in asso il giorno prima. Non è più interessato a partire, preferisce semmai scegliere un’altra destinazione, in un altro momento. Conscio di non avere diritti e delle procedure di richiesta di rimborso troppo complicate, si rivolge direttamente al sistema Change your flight: registra il volo perso e demanda al software la contrattazione con la compagnia aerea. In automatico Change your flight raccoglie la sua richiesta, la unisce ad altre di passeggeri nella stessa situazione per dar spessore e voce all’istanza e la trasmette alla compagnia. Quest’ultima potrà decidere di trasformare il viaggio aereo non goduto in un buono per un viaggio successivo, ovviamente con la stessa società. Per Pietro, questo diventa un modo semplice ed efficace per ottenere un rimborso, e per la compagnia aerea, uno strumento in più per riempire posti vuoti su alcuni voli, e soddisfare clienti che, con le trafile canoniche, non raramente si definiscono insoddisfatti delle procedure.
L’IDEA – Il servizio è partito lo scorso dicembre grazie a un primo accordo tra la società Change your flight e la compagnia aerea AirOne, e in queste settimane i due giovani fondatori spagnoli (che per far decollare la loro start-up hanno ricevuto l’appoggio dell’incubatore di imprese spagnolo BarcelonaActiva stanno chiudendo accordi con altre compagnie. Ma prima ancora che ai referenti tra queste società, la loro idea è piaciuta al pubblico e il loro sito ha già ricevuto premi e menzioni (come quella del Wall Street Journal) in qualità di start-up geniale e promettente. Dietro all’idea ci sono due giovani ingegneri, Iñaki Úriz (34 anni, di Pamplona) e José Luis Vilar (30 anni, di Barcellona), il primo specializzato in finanza e il secondo in design, che hanno progettato Change your flight, come spesso accade, rispondendo a un bisogno personale in seguito a una disavventura. Trovatisi con un gruppo di amici in un caffè di Parigi a fare i conti con un viaggio di gruppo saltato e con molti soldi persi, hanno studiato insieme una strategia per recuperare i voli mai presi e nel giro di due anni a Barcellona è nata la loro società. Il loro guadagno arriva direttamente dall’accordo tra Change your flight e le compagnie aeree: queste ultime cedono ai due spagnoli una percentuale sulla nuova transazione fatta dalla persona che aveva perso il volo. Il passeggero, invece, a Change your flight non deve nulla.
http://www.corriere.it/cronache/12_...ei_01ce9692-6447-11e1-9522-b1c79df94a33.shtml
E questo l'articolo da Il Corriere della Sera
MILANO – C’è sempre speranza, anche per quei biglietti aerei che proprio non riusciamo a usare e che le compagnie, seguendo le trafile di legge, si rifiuterebbero di rimborsarci. Un caso che interessa in Europa sette biglietti aerei su 100, regolarmente acquistati ma non utilizzati, corrispondenti a 40mila posti vuoti sugli aeromobili in partenza ogni giorno. Proprio per dare una mano ai viaggiatori costretti a rinunciare a un volo aereo e scoraggiati dalle procedure di rimborso (cui, complici le tariffe speciali o low cost, nella maggioranza dei casi non si ha più diritto) è nato da poco tempo a Barcellona un nuovo servizio, Change your flight, che promette di aiutare chi ha perso il volo a ottenere dalla compagnia aerea un riconoscimento, anche se questo non sarebbe previsto, per via del contratto sottoscritto.
COME FUNZIONA – L’idea è semplice: il romantico Pietro, prenotato un volo per Parigi con la fidanzata, viene piantato in asso il giorno prima. Non è più interessato a partire, preferisce semmai scegliere un’altra destinazione, in un altro momento. Conscio di non avere diritti e delle procedure di richiesta di rimborso troppo complicate, si rivolge direttamente al sistema Change your flight: registra il volo perso e demanda al software la contrattazione con la compagnia aerea. In automatico Change your flight raccoglie la sua richiesta, la unisce ad altre di passeggeri nella stessa situazione per dar spessore e voce all’istanza e la trasmette alla compagnia. Quest’ultima potrà decidere di trasformare il viaggio aereo non goduto in un buono per un viaggio successivo, ovviamente con la stessa società. Per Pietro, questo diventa un modo semplice ed efficace per ottenere un rimborso, e per la compagnia aerea, uno strumento in più per riempire posti vuoti su alcuni voli, e soddisfare clienti che, con le trafile canoniche, non raramente si definiscono insoddisfatti delle procedure.
L’IDEA – Il servizio è partito lo scorso dicembre grazie a un primo accordo tra la società Change your flight e la compagnia aerea AirOne, e in queste settimane i due giovani fondatori spagnoli (che per far decollare la loro start-up hanno ricevuto l’appoggio dell’incubatore di imprese spagnolo BarcelonaActiva stanno chiudendo accordi con altre compagnie. Ma prima ancora che ai referenti tra queste società, la loro idea è piaciuta al pubblico e il loro sito ha già ricevuto premi e menzioni (come quella del Wall Street Journal) in qualità di start-up geniale e promettente. Dietro all’idea ci sono due giovani ingegneri, Iñaki Úriz (34 anni, di Pamplona) e José Luis Vilar (30 anni, di Barcellona), il primo specializzato in finanza e il secondo in design, che hanno progettato Change your flight, come spesso accade, rispondendo a un bisogno personale in seguito a una disavventura. Trovatisi con un gruppo di amici in un caffè di Parigi a fare i conti con un viaggio di gruppo saltato e con molti soldi persi, hanno studiato insieme una strategia per recuperare i voli mai presi e nel giro di due anni a Barcellona è nata la loro società. Il loro guadagno arriva direttamente dall’accordo tra Change your flight e le compagnie aeree: queste ultime cedono ai due spagnoli una percentuale sulla nuova transazione fatta dalla persona che aveva perso il volo. Il passeggero, invece, a Change your flight non deve nulla.
http://www.corriere.it/cronache/12_...ei_01ce9692-6447-11e1-9522-b1c79df94a33.shtml