Quel volo che rivoluzionò il nostro viaggiare


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flyboy

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Museo di Kansas City spera di replicare il Burbank Washington con il quale il miliardario Hughes diede di fatto il via all'aviazione civile di massa. Con il quadrielica originale, un Constellation

Un volo commemorativo per celebrare quello che ha cambiato la storia dell'aviazione civile. Lo stanno progettando a Kansas City, nel National Airline History Museum di Kansas City, uno dei pochi luoghi, se non addirittura l'unico, dove è ancora possibile trovare un Lockheed Constellation ("Connie"), l'aereo che il 17 aprile 1944 dimezzò, con il suo volo record, i tempi di percorrenza delle tratte "coast to coast" negli Stati Uniti, aprendo di fatto la strada ai voli commerciali di linea. A bordo del velivolo Twa c'era nientemeno che Howard Hughes, coadiuvato da Jack Frye, che della Trans World Airlines che il multimiliardario-Aviatore stava letteralmente per far decollare era presidente e cofondatore (nell'immagine il miliardario che scende dal velivolo dopo l'impresa).

Il museo sta cercando di rastrellare i 3,2 milioni di dollari (2,5-2,6 milioni di euro) necessari per riportare il suo Connie - in condizioni tali da ripetere il famoso volo, entro il prossimo 17 aprile, in occasione cioè del settantesimo anniversario dell'evento. L'aereo, uno dei pochi superstiti tra gli 856 prodotti dalla Lockheed tra il 1943 e il 1958, è anche uno dei pochissimi, se non l'unico, ancora airworthy, letteralmente "degno di volare", seppure con un po' di lavoro.

Il volo non stop che aprì la strada al modo di spostarci e di conoscere il mondo come lo abbiamo ereditato oggi fu compiuto tra Burbank, California, e la capitale degli Usa, Washington. Hughes, Frye e il quadrimotore turboelica impiegarono 6 ore e 58 minuti, a una velocità media di oltre 530 chilometri all'ora, rispettivamente la metà e il doppio di quanto accadeva prima. "Un vero e proprio balzo in avanti - spiega John Roper, vicepresidente del museo, che coordina l'iniziativa, che ha anche un suo sito, Flightoftheconnie.com, che dà informazioni e anche, naturalmente, la possibilità di donazioni online -. Era come se d'un colpo solo, si passasse dalla sfera dei voli nazionali a quella globale".

E fu proprio così. L'aviazione civile e i suoi tycoon - Hughes in primis, che, va ricordato, aveva al suo attivo altri voli record, nonché incidenti quasi mortali - sembravano impazienti più di ogni altra categoria rispetto all'esito rapido della guerra. D'altra parte, l'evoluzione della tecnologia aeronautica era uno dei pochi lasciti positivi del conflitto - lo stesso Constellation fu inizialmente adibito al trasporto truppe. E non appena la guerra finì sancendo definitivamente il ruolo degli Usa come prima potenza mondiale, Connie divenne il protagonista assoluto della rivoluzione dei cieli. Veloce e capiente per i tempi (70-90 posti) fu prodotto fino al 1958, quando arrivarono i primi jet. A cominciare dal Boeing 707, il dominatore della successiva decade, non a caso prodotto da quell'anno.

Il Constellation rimase in servizio, su linee sempre più periferiche, fino agli anni Novanta, ma la sua era era finita. Ma non la sua epopea, che ora qualcuno vuole in qualche modo far rivivere. Il museo di Kansas City pensa di ricreare specularmente il viaggio iniziale, anche con l'aiuto del piano di volo originale. Si partirà da Burbank, attraversando Arizona, Nuovo Messico, Texas, Oklahoma, Kansas, Missouri, Illinois e le "Virginias", prima di arrivare in vista del Campidoglio. "Ma quello che vogliamo anche far rivivere - dice Roper - è quel modo di volare lussuoso, sfarzoso, ma allo stesso tempo pioneristico e un po' romanzesco che era tipico dell'epoca". Roper, che è anche pilota, spera di essere parte dell'equipaggio, nel quale auspica comunque di attirare qualcuna delle non poche celebrità che amano il volo e gli aerei (basti pensare a Travolta, o magari allo stesso Di Caprio che l'aviatore Hughes ha impersonato per Scorsese...).

(27 maggio 2013)

http://viaggi.repubblica.it/articolo/quel-volo-che-rivoluzion-il-nostro-viaggiare/227266?ref=HRERO-1
 

explo

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Scorzè (ve)
Interessante... però sarei curioso di sapere quali rotte operava ancora nel '90.
Se non sbaglio ce ne uno anche negli hangar della Red Bull... so che fino a qualche anno fa volava, ora è a terra e sta aspettando delle importanti riparazioni...
 

foxtrot bravo

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Ho visto il Costellation Red Bull un mese fa all'aeroporto di Zurigo, parcheggiato di fronte ad un hangar.