ATI operava Comiso-Catania-Roma con un biturboelica Fokker fine anni '60 primi '70. Ma anche LIN-PSA-CTA con DC-9. Se non ricordo male la base di armamento e/o la sede societaria era a Napoli.Se interessa, mio padre prendeva sempre il Catania-Comiso
operato con Fokker.
Me lo ricordo il volo LIN-PSA-CTA era il volo BM1118!!ATI operava Comiso-Catania-Roma con un biturboelica Fokker fine anni '60 primi '70. Ma anche LIN-PSA-CTA con DC-9. Se non ricordo male la base di armamento e/o la sede societaria era a Napoli.
Non necessariamente. L'Itavia ha avuto un BLQ-VCE quando BLQ era una specie di Hub (arrivavano quattro voli da CAG, PMO, CTA e CIA e ripartivano per GOA, TRN, MIL e VCE). Era il 1972Guardate che Itavia indicava Venezia come meta di linea ma in realtà gli aerei volavano da e per l'aeroporto di Treviso.
La base era Ciampino mentre la sede legale era Catanzaro.
hai ragione!!!!: ho appena controllato il paio di orari Itavia che ho!Non necessariamente. L'Itavia ha avuto un BLQ-VCE quando BLQ era una specie di Hub (arrivavano quattro voli da CAG, PMO, CTA e CIA e ripartivano per GOA, TRN, MIL e VCE). Era il 1972
http://www.timetableimages.com/i-gj/ih721101.jpg
Per quello che mi ricordo, il volo era diretto e proseguiva poi per LIN.Il mio primo volo è stato con ATI nel 1978, CAG-AHO, fatto proprio per avere il battesimo del volo.
Nel 1979 poi feci AHO-PSA e ritorno, sempre con ATI e sempre con DC9, ma non ricordo se il volo facesse scalo a FCO oppure no. Da quanto leggo qui sembrerebbe che il volo fosse diretto e proseguisse poi per LIN. Qualcuno avrebbe orari del 1978-79?
Fra le rotte 'strane' che non avrebbero piu' senso ora, c'era un TRS-VCE. Per quello che riguarda il 'cancello d'imbarco', io ricordo che a BLQ c'era semplicemente una barriera mobile, con un palo vicino ai punti di interruzione. Su questo palo c'era una specie di 'Cornice' (non so in che altro modo descriverla) dove infilavano la destinazione del volo (non il numero di volo, tanto all'epoca non serviva). Durante gli anni sessanta non era raro riuscire a salutare persone che partivano o arrivavano quasi sotto all'aereo.Altra rotta operata da ATI da metà anni '60 ai primi anni '70 era la PALERMO-CATANIA-PALERMO sempre con un Fokker biturboelica. Anche se oggi sembra una tratta assurda, bisogna considerare che a quei tempi non esisteva ancora l'autostrada e che l'aeroporto di Palermo era il Boccadifalco che si trovava alla periferia della città. In pratica mezz'ora di aereo contro circa quattro ore di macchina. Consideriamo che allora i tempi morti per l'imbarco erano molto ridotti rispetto agli attuali, non c'erano praticamente zone sterili se non dopo aver superato il gate (che a quei tempi si chiamava molto semplicemente "uscita d'imbarco" o "cancello d'imbarco" e che a Catania era proprio un cancelletto di ferro). Tanto per dare un'idea: all'aeroporto di Catania si potevano vedere tutti i movimenti sul piazzale stando comodamente seduti a sorbire un gelato sulla terrazzina del bar che dava direttamente sul piazzale degli aeromobili. L'ultimo saluto ai parenti si poteva dare proprio sulla soglia dell'"uscita d'imbarco".