[TR-no-TR] Di attacchi aerei e relative tecniche di autodifesa


james84

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Ottimo lavoro!
E' da un po' che sto progettando di tornare a Vigna di Valle. Vorrei tanto che riuscissero a portarci l'F-16! Ma sapete piuttosto se è in programma il trasferimento al museo di uno degli esemplari che gli americani non si sono ripresi?
 

Hurricane28

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Ottimo lavoro!
E' da un po' che sto progettando di tornare a Vigna di Valle. Vorrei tanto che riuscissero a portarci l'F-16! Ma sapete piuttosto se è in programma il trasferimento al museo di uno degli esemplari che gli americani non si sono ripresi?
Ciao james84,
scusa ma gli americani hanno lasciato in Italia qualcuno degli F16 in precedenza prese in leasing?, oppure qualche loro F16?.
Dove sono?, quanti sono.?
Grazie
 

james84

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11 Marzo 2007
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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Ciao james84,
scusa ma gli americani hanno lasciato in Italia qualcuno degli F16 in precedenza prese in leasing?, oppure qualche loro F16?.
Dove sono?, quanti sono.?
Grazie
Si, mi riferivo agli aerei che vennero presi in leasing, so che ne sono rimasti alcuni in Italia. Qui c'è qualche info a riguardo
http://www.gavs.it/forum/viewtopic.php?f=8&t=232

Dicono 4, da altre parti dicono 2... boh...
 

falkux

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Bello Aless, scritto come sempre in modo che non ti stacchi fino all'ultima riga: sembra di esserci stato!

( :) )
 

Cataplomosifone

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Scritto magistralmente Aless!
forza con il resto.

Ps. Paga, che le foto non si vedono più :D
 

aless

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Obolo pagato.
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

BUNKER SORATTE
_______________________________________________



Dunque la domanda è: come ci si protegge dagli attacchi aerei in caso di guerra?

Molte le persone che negli ultimi due secoli si sono poste questa domanda a cui, per limitarci al caso italiano, Benito Mussolini rispose negli anni '30 ordinando di scavare quasi 5 km di gallerie all'interno del Monte Soratte, nell'odierno comune di S. Oreste e poco più a nord di quel Lago di Bracciano dove c'eravamo lasciati nella scorsa puntata.

La scoperta di questo luogo eccezionale, quindi, è l'oggetto del secondo e conclusivo capitolo di questo TR-no-TR durante il quale, sempre per conto e per nome di AC, scenderemo nelle viscere della montagna per scoprire una interessantissima pagina di storia ancor meno conosciuta del fantastico Museo dell'AMI.

Per descrivervi brevemente questo posto userò le didascalie tratte dal sito dell'omonima Associazione che lo gestisce oggi, formata da un gruppo di giovani appassionati del vicino paese di S. Oreste che con un lavoro assolutamente encomiabile rende oggi possibile la visita a questo pezzo di storia.


La costruzione - 1937/1943 ha detto:
Nel 1937, per volere di Benito Mussolini, venne avviata sul Monte Soratte, data la vicinanza con la Capitale, la realizzazione di numerose gallerie all’interno della montagna, che sarebbero dovute servire da rifugio antiaereo per le alte cariche dell’Esercito Italiano, pur sotto le mentite spoglie di fabbrica di armi della Breda: le cosiddette “officine protette del Duce”. I lavori furono svolti sotto la direzione del Genio Militare di Roma e, ancora oggi, questo dedalo ipogeo costituisce una delle più grandi ed imponenti opere di ingegneria militare presenti in Europa (circa 4 km di lunghezza: una vera e propria città sotterranea).
L'occupazione tedesca - 1943/1944 ha detto:
Durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nel settembre del 1943, il “Comando Supremo del Sud” delle forze di occupazione tedesche in Italia, guidato dal Feldmaresciallo Albert Kesselring, si stabilì sul Soratte.
Per un periodo di circa dieci mesi, le gallerie si prestarono come valido rifugio segreto per le truppe naziste e resistettero al pesante bombardamento del 12 maggio 1944, effettuato da due stormi di B-17 alleati, partiti appositamente da Foggia per distruggere il quartier generale tedesco al Soratte. Sembrerebbe che, prima di abbandonare l’area, il Feldmaresciallo dette ordine di minare ed incendiare tutto il complesso ipogeo e di interrare delle casse contenenti parte dell’oro sottratto alla Banca d’Italia: le stesse non sono mai state ritrovate.
La realizzazione del Bunker Antiatomico - 1967/1972 ha detto:
Per anni, dopo la fuga delle truppe tedesche successiva al bombardamento, il complesso visse periodi di totale abbandono. Fu solamente nel 1967, durante gli anni della Guerra Fredda, che, sotto l’egida della N.A.T.O., venne modificato un tratto delle gallerie, che assunse l’aspetto di bunker anti-atomico; i lavori, solo parzialmente terminati, si protrassero fino al 1972, quando, per ragioni ancora incerte, vennero bruscamente interrotti.
Dagli anni '70 a oggi ha detto:
L’area, da alcuni anni, è stata riacquisita dal Comune di Sant’Oreste ed è oggetto di un progetto di recupero delle ex-caserme e di allestimento di un museo storico diffuso, denominato “Percorso della memoria”.
Oggi le gallerie sono visitabili grazie all'impegno della Libera Associazione Culturale Santorestese “Bunker Soratte”.
Queste e molte altre informazioni le potrete trovare sul sito web o sulla pagina FB dell'Associazione che gestisce il Bunker (http://www.bunkersoratte.it, https://www.facebook.com/groups/123393667673015/?fref=ts), assieme ad eccezionali foto d'epoca. Il mio personalissimo consiglio, però, rimane quello di visitarlo, sempre contattando i ragazzi che lo gestiscono. Questi, infatti, oltre ad essere grandi appassionati si sono dimostrati delle guide magnifiche, a cui a titolo personale e a nome di tutta Aviazione Civile rinnovo i miei complimenti.

Concludendo, era rimasto in sospeso il capitolo dei vantaggi derivanti dall'essere socio dell'Associazione Avizione Civile.
Come già detto in precedenza, l'ingresso al Museo dell'AMI è gratuito, mentre visitare il Bunker costa 7 euro (che vanno praticamente tutti a finanziare il mantenimento di questo pezzo di storia). Solo per i soci di AC, invece, il tutto è costato molto di più, mentre il fatto che contemporaneamente Sokol fosse in vacanza in mezzo al Pacifico è sicuramente una coincidenza. :D


(nda: le foto non sono molte sia perchè le condizioni di luminosità non permettevano di fare meglio, e sia perchè questo TR vuole incentivare la visita e non sostituirvisi)


Ecco come si presenta l'ingresso al lato più esterno delle Gallerie






Quindi dopo un breve briefing introduttivo a cura delle guide dell'Associazione, comincia la visita vera e propria delle gallerie.

Messaggi subliminali








I rami più esterni delle gallerie...





...e quelli interni




Da questa foto dello stato grezzo dello scavo si apprezza bene la complessità dell'opera, che ricordiamo essere stata avviata con i mezzi disponibili negli anni '30: dinamite, piccone, e segno della croce






Durante l'occupazione tedesca del Bunker, gli alleati effetturono più di un bombardamento per mezzo della tecnica del firestorm. Da qui si apprezzano un po' gli effetti






Rimane comunque impressionante come gli attacchi abbiano provocato solo danni minori, a conferma della eccezionale solidità costruttiva del Bunker.

Man mano che ci si avvia nella parte più profonda delle gallerie, quindi, cominiciano ad affiorare i luoghi interessati dal progetto di realizzazione di un bunker anti-atomico per proteggere le alte cariche del Governo in caso di attacco sovietico.
Questa, in particolare, una sezione della galleria. Se siete interessati a conoscere il dettaglio del suo funzionamento, vi tocca andarci di persona. ;)




L'ingresso di una delle sale protette, nel senso di protette da un fallout nucleare




E relativa attrezzatura






Centro di comando e controllo.
Come detto, il bunker anti-atomico non entrò mai in funzione e dunque quella che si vede qui è una riproduzione di come si sarebbe presentato. La riproduzione è tuttavia molto fedele.















E ringraziando il cielo di non aver mai avuto effettivamente bisogno di un bunker anti-atomico, questo breve reportage finisce qui.

Spero sia stato di vostro gradimento, e spero soprattutto deciderete di visitare questi interessantissimi luoghi.


A presto!
 

nicolap

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Dunque la domanda è: come ci si protegge dagli attacchi aerei in caso di guerra?

Molte le persone che negli ultimi due secoli si sono poste questa domanda
In questi 3ad si imparano sempre delle cose interessantissime.
Contando che il primo volo della storia è stato fatto nel 1903, sono affascinato dall'idea di scoprire chi si fosse posto il pericolo dei bombardamenti aerei nei novant'anni precedenti.


p.s. una curiosità: ai tempi della scuola avevi un compagno di nome Tommaso?
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

In questi 3ad si imparano sempre delle cose interessantissime.
Contando che il primo volo della storia è stato fatto nel 1903, sono affascinato dall'idea di scoprire chi si fosse posto il pericolo dei bombardamenti aerei nei novant'anni precedenti.


p.s. una curiosità: ai tempi della scuola avevi un compagno di nome Tommaso?
Nel Secolo XX e nel XXI, non negli ultimi 200 anni, pignolo! :D
 

marcofvg

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Sempre meglio. Bellissimo. Mi piacciono ste cose. Bravo.
 

pello

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

bellissimo!!!!!
 

straniero

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Bellissimo il bunker Soratte, l'ho visitato anche io l'anno scorso e l'ho trovato affascinante. Soprattutto la parte 'antiatomica' e il centro di controllo... per tacere di quei meravigliosi corridoi infiniti.

Mancava solo qualche tubo per renderla l'esperienza definitiva.
 

Seaking

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Re: [TR-no-TR] Di attacchi aerei e di relative tecniche di autodifesa

Complimenti davvero ad Aless per il racconto (scritto come sempre in modo sublime) e per le foto. Se non salta fuori l'OT, però....