Mi permetto due parole, conoscendo, seppur indirettamente e parzialmente, la situazione Meridiana da precedenti esperienze lavorative.
Sono assolutamente convinto che in linea di massima e fino a qualche annetto fa il personale dipendente di IG facesse parte di una categoria di lavoratori del tutto protetti e garantiti, per condizioni economiche, ammortizzatori sociali, ecc.; e da questa convinzione non può restare escluso nessuno che in buona fede abbia avuto modo di "toccare con mano" certe situazioni (identico discorso varrebbe per AZ).
Sono altrettanto convinto che l'insieme di scelte politiche e manageriali che si sono succedute almeno da un decennio per IG (come per AZ) abbiano determinato un vero e proprio disastro sotto tutti i punti di vista (da quello finanziario a quello commerciale a quello tecnico).
Ora, vista da un semplice lettore appassionato e che tende o almeno prova ad informarsi consapevolmente, una disquisizione come questa appena letta qui sopra, che sembra più una gara a chi provoca di più l'interlocutore, non aiuta molto la comprensione e la leggibilità anche di semplici "guest" (che sono tanti).
Ritengo che chi abbia potuto godere, da dipendente, di condizioni lavorative estremamente favorevoli nel corso degli anni e che in qualche modo garantiscano a tutt'oggi un salvacondotto onorevole, ad oggi può legittimamente lamentarsi ..ma sensibilmente meno di tanti altri colleghi molto più sfortunati.
Ritengo però anche che non è ai dipendenti, nemmeno a quelli fortunati, che si possa o si debba addebitare l'esito di conduzioni manageriali fallimentari e risibili sotto tutti i punti di vista.
Comprendo perfettamente che questa comunità, come ovvio e naturale che sia, presenti tante belle relazioni interpersonali che escono ben fuori dalla semplice lettura di un forum; e questo ne è tra l'altro un elemento di grande positività. A volte però può essere rimandata l'impressione di un circolo concettuale chiuso su determinati argomenti, e questa può essere una sensazione un po' antipatica.
In altri termini, ad espressioni di convincimenti diversi da quelli maggioritari, una risposta come quelle (cito) di dover andare a "
piangere perchè Castro è morto" o di consigliare di andare a "
scrivere su proletaricomunistitaliani" vale, come costruttività e contributo alla discussione, tanto quanto (cito) "
Marinai d'acqua dolce" o "
gli aliscafi non si ormeggiano con le chiacchiere".. almeno per un modesto lettore qualunque. Questo tipo di retorica è veramente stantia, da entrambi i lati la si osservi.
Se poi questa comunità avesse una linea editoriale/politica di segno preciso (e di questo chiedo eventualmente conferma a chi amministra e modera), chiedo venia. Ma se non fosse così, ritengo che certi livelli di provocazioni, su questa fattispecie di argomenti, si compensino vicendevolmente: non ce ne è una più intelligente dell'altra.
Scusate l'intromissione