Re: Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"
Puntuale come le tasse, anche quest'anno arriva - addirittura in anticipo - il ciclostilato messaggio del Presidente della Repubblica ai parenti delle vittime, nell'augurio che si faccia chiarezza e si rimuovano le opacità.
Ustica, Mattarella: "Rimuovere le opacità persistenti"
Nel 36esimo anniversario della strage, telegramma del presidente della Repubblica ai famigliari delle vittime: "Uno strazio che non si dimentica, vi sostengo"
BOLOGNA, 26 GIU - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 36/o anniversario della strage di Ustica (81 vittime), auspica "che passi avanti possano ancora essere compiuti, e che si riescano a rimuovere le opacità purtroppo persistenti". Lo afferma in un telegramma alla presidente dell'Associazione parenti delle vittime, Daria Bonfietti, che lo ha diffuso. "E' una domanda di giustizia quella che le famiglie rappresentano", rileva Mattarella, che esprime loro "vicinanza e sostegno".
"La ricorrenza della strage d Ustica - nella quale vennero stroncate le vite di 81 persone (passeggeri ed equipaggio del Dc9 Itavia in volo da Bologna a Palermo precipitato il 27 giugno 1980 nel mar Tirreno, ndr) - rinnova lo strazio dei familiari e il dolore del Paese intero, che non può certo dimenticare quella ferita così profonda nel proprio tessuto sociale e nella storia stessa della Nazione", scrive Mattarella nel telegramma a Daria Bonfietti.
"In questa occasione - prosegue - desidero esprimere all'Associazione parenti delle vittime e a Lei, gentile presidente, la mia vicinanza e il mio sostegno nell'instancabile impegno, che in 36 anni mai è venuto meno, per tenere viva la memoria e per continuare a cercare di gettare piena luce sulla tragedia. E' una domanda di giustizia quella che le famiglie rappresentano. A questa domanda devono corrispondere, con serietà e dedizione,
le istituzioni nazionali e quelle estere chiamate a collaborare, perchè le nostre democrazie si fondano su valori e diritti che non possono sottrarsi al criterio della verità".
"Nell'auspicio che passi avanti possano ancora essere compiuti, e che si riescano a rimuovere le opacità purtroppo persistenti, rivolgo a voi il mio saluto - conclude il presidente della Repubblica - unito al sentimento più profondo di solidarietà".
Puntuale come le tasse, anche quest'anno arriva - addirittura in anticipo - il ciclostilato messaggio del Presidente della Repubblica ai parenti delle vittime, nell'augurio che si faccia chiarezza e si rimuovano le opacità.
Ustica, Mattarella: "Rimuovere le opacità persistenti"
Nel 36esimo anniversario della strage, telegramma del presidente della Repubblica ai famigliari delle vittime: "Uno strazio che non si dimentica, vi sostengo"
BOLOGNA, 26 GIU - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 36/o anniversario della strage di Ustica (81 vittime), auspica "che passi avanti possano ancora essere compiuti, e che si riescano a rimuovere le opacità purtroppo persistenti". Lo afferma in un telegramma alla presidente dell'Associazione parenti delle vittime, Daria Bonfietti, che lo ha diffuso. "E' una domanda di giustizia quella che le famiglie rappresentano", rileva Mattarella, che esprime loro "vicinanza e sostegno".
"La ricorrenza della strage d Ustica - nella quale vennero stroncate le vite di 81 persone (passeggeri ed equipaggio del Dc9 Itavia in volo da Bologna a Palermo precipitato il 27 giugno 1980 nel mar Tirreno, ndr) - rinnova lo strazio dei familiari e il dolore del Paese intero, che non può certo dimenticare quella ferita così profonda nel proprio tessuto sociale e nella storia stessa della Nazione", scrive Mattarella nel telegramma a Daria Bonfietti.
"In questa occasione - prosegue - desidero esprimere all'Associazione parenti delle vittime e a Lei, gentile presidente, la mia vicinanza e il mio sostegno nell'instancabile impegno, che in 36 anni mai è venuto meno, per tenere viva la memoria e per continuare a cercare di gettare piena luce sulla tragedia. E' una domanda di giustizia quella che le famiglie rappresentano. A questa domanda devono corrispondere, con serietà e dedizione,
le istituzioni nazionali e quelle estere chiamate a collaborare, perchè le nostre democrazie si fondano su valori e diritti che non possono sottrarsi al criterio della verità".
"Nell'auspicio che passi avanti possano ancora essere compiuti, e che si riescano a rimuovere le opacità purtroppo persistenti, rivolgo a voi il mio saluto - conclude il presidente della Repubblica - unito al sentimento più profondo di solidarietà".