Secondo l'Organizzazione del commercio l'Unione non ha eliminato i sussidi al colosso degli aerei: nel mirino 22 miliardi di dollari in un decennio. Gli Usa, con l'alfiere Boeing, esultano
MILANO - Cresce di intensità la guerra commerciale tra Usa e Ue, con i rapporti in tensione per l'annunciato fallimento del trattato noto come Ttip e per i 13 miliardi che Bruxelles ha chiesto di recuperare da Apple all'Irlanda. Ora a finire nel mirino è Airbus, il colosso degli aerei che fa concorrenza all'americana Boeing: la World Trade Organization ha rilevato che l'Unione europea e molti Paesi membri non hanno agito correttamente in quanto ad aiuti di Stato illegittimi verso la società che ha sede a Tolosa e si regge sull'asse Francia-Germania.
Secondo l'Organizzazione mondiale del commercio non sono stati corretti gli aiuti che già in precedenza erano stati ritenuti in violazione delle norme. Un comitato per la compliance della Wto ha dato la notizia e negli Stati Uniti la decisone viene accolta come una vittoria: "E' una vittoria per gli Usa e per i nostri lavoratori" afferma il ministro del commercio americano, Michael Froman.
Secondo l'ufficio degli Stati Uniti al Wto, Airbus ha ricevuto quasi 22 miliardi di dollari - in un decennio - di sussidi illegali per la costruzione di aeromobili da parte di Ue, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. L'ufficio ha inoltre riferito che 4 miliardi di dollari di finanziamenti illegali riguardano i nuovi aerei A350 XWB Airbus. Secondo la Boeing, gli Usa potrebbero domandare 10 miliardi di dollari di danni alla Ue come compensazione per gli aiuti trasferiti ai concorrenti. Il Washington Post ricorda che il Wto aveva ordinato nel 2011 la sospensione di questi sussidi, che sarebbero costati all'economia americana miliardi di dollari in mancato export. Secondo il Wto, sarebbero costati alla Boeing almeno 400 vendite in meno nel mondo, soltanto nel biennio 2012-2013.
La sentenza arriva dopo una serie di reclami transatlantici sui sussidi al settore aereo che costituiscono la più grande disputa commerciale al mondo, ancora in corso dopo 12 anni di aspro scontro. Il Wto contesta all'Europa di non essersi conformata a tutte e 36 le contestazioni avanzate dall'organizzazione, tranne che per due di queste.
All'Organizzazione pende ancora una contro-denuncia europea su aiuti uguali e contrari da parte di Washington per la società di stanza a Chicago. La decisione presa fin qui non comporta sanzioni ed è passibile di appello da parte di Bruxelles. Ma secondo il quotidiano americano potrebbe aprire le porte a una nuova stagione di dazi nel comparto, in un periodo in cui il commercio mondiale già vive una forte fase di rallentamento e in cui molte giurisdizioni accarezzano il ritorno al protezionismo. Alla Casa Bianca, invece, sarebbe una buona prova di forza in una fase di attivismo sul fronte del commercio, anceh nei confronti della Cina con due nuove cause inoltrate alla stessa Wto.
http://www.repubblica.it/economia/2016/09/22/news/airbus_wto_usa_ue-148321444/?ref=HREA-1
MILANO - Cresce di intensità la guerra commerciale tra Usa e Ue, con i rapporti in tensione per l'annunciato fallimento del trattato noto come Ttip e per i 13 miliardi che Bruxelles ha chiesto di recuperare da Apple all'Irlanda. Ora a finire nel mirino è Airbus, il colosso degli aerei che fa concorrenza all'americana Boeing: la World Trade Organization ha rilevato che l'Unione europea e molti Paesi membri non hanno agito correttamente in quanto ad aiuti di Stato illegittimi verso la società che ha sede a Tolosa e si regge sull'asse Francia-Germania.
Secondo l'Organizzazione mondiale del commercio non sono stati corretti gli aiuti che già in precedenza erano stati ritenuti in violazione delle norme. Un comitato per la compliance della Wto ha dato la notizia e negli Stati Uniti la decisone viene accolta come una vittoria: "E' una vittoria per gli Usa e per i nostri lavoratori" afferma il ministro del commercio americano, Michael Froman.
Secondo l'ufficio degli Stati Uniti al Wto, Airbus ha ricevuto quasi 22 miliardi di dollari - in un decennio - di sussidi illegali per la costruzione di aeromobili da parte di Ue, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. L'ufficio ha inoltre riferito che 4 miliardi di dollari di finanziamenti illegali riguardano i nuovi aerei A350 XWB Airbus. Secondo la Boeing, gli Usa potrebbero domandare 10 miliardi di dollari di danni alla Ue come compensazione per gli aiuti trasferiti ai concorrenti. Il Washington Post ricorda che il Wto aveva ordinato nel 2011 la sospensione di questi sussidi, che sarebbero costati all'economia americana miliardi di dollari in mancato export. Secondo il Wto, sarebbero costati alla Boeing almeno 400 vendite in meno nel mondo, soltanto nel biennio 2012-2013.
La sentenza arriva dopo una serie di reclami transatlantici sui sussidi al settore aereo che costituiscono la più grande disputa commerciale al mondo, ancora in corso dopo 12 anni di aspro scontro. Il Wto contesta all'Europa di non essersi conformata a tutte e 36 le contestazioni avanzate dall'organizzazione, tranne che per due di queste.
All'Organizzazione pende ancora una contro-denuncia europea su aiuti uguali e contrari da parte di Washington per la società di stanza a Chicago. La decisione presa fin qui non comporta sanzioni ed è passibile di appello da parte di Bruxelles. Ma secondo il quotidiano americano potrebbe aprire le porte a una nuova stagione di dazi nel comparto, in un periodo in cui il commercio mondiale già vive una forte fase di rallentamento e in cui molte giurisdizioni accarezzano il ritorno al protezionismo. Alla Casa Bianca, invece, sarebbe una buona prova di forza in una fase di attivismo sul fronte del commercio, anceh nei confronti della Cina con due nuove cause inoltrate alla stessa Wto.
http://www.repubblica.it/economia/2016/09/22/news/airbus_wto_usa_ue-148321444/?ref=HREA-1