Un´idea sicuramente innovativa ed interessante, anche se credo sia di difficile realizzazione. L´aumento di complessitá nell´avvicinamento sopra descritto sarebbe importante.
Per le operazioni di atterraggio e decollo é molto importante la considerazione della direzione del vento per valutare non solo le performance dell´aeromabile riguardo distanza di atterraggio o vari gradienti per un´eventuale procedura di go-around, ma anche per i piloti per valutare il comportamente dell´aeromobile, il setting di potenza dei motori, l´attitude. Una pista circolare non permetterebbe in realtá di avere sempre vento frontale, come é desiderato, perché nell´avvicinamento e nel landing o take roll si avrá per forza di cosa una continua variazione del vento che complicherá la gestione delle operazioni (controllo dell´aeromobile, variazione anche sensibile delle velocitá indicati in flight deck influenzate dalla variazione continua di prua nei confronti del vento ecc).
Altro punto da valutare sarebbe la eventuale ground clearence delle ali su una pista obliqua. Per quanto oggigiorno si tenda ad effettuare atterraggio con ali livellate, in operazioni di forte crosswind non é inusuale abbassare l´ala "al vento" per mantenere la centreline della pista durante la flare.
Inoltre una considerazione é d´obbligo nei confronti di una eventuale contaminazione della pista da parte di acqua, neve o slush. Non so quanto potrebbe essere facile, misurare coficienti di friction e mantenere, per quanto possibile, una even contamination della superficie di pista.
Ultimo punto che mi viene in mente in questo momento é anche la necessitá di riportare la propria posizione in pista nel caso di un´emergenza. Non so quanto possa essere facile trovare un punto di riferimento su una pista circolare. Sicuramente la tecnologia ground radar potrebbe aiutare, ma per i piloti potrebbe essere un´ulteriore difficoltá.
Per quanto riguarda l´aiuto che una tale pista fornirebbe all´abbattimento dell´inquinamento acustico e dell´aria é anche un punto interessante.
Oggi stanno venendo valutati e testati nuovi avvicinamente satellitari chiamati GLS approaches. Basandosi sulla tecnologia GPS (o meglio "ground based augmented GPS"), questi avvicinamenti permettono un´affidibilitá e precisione di avvicinamento pari agli ILS di categoria ma, essendo basati su punti GPS, permettono cosiddetti "curved approaches". L´aeromobile non dovrá piú seguire per numerose miglia il segnale dritto del localizer come é solito oggi, ma potrá seguire una linea di avvicinamente curva in modo da poter evitare, per quanto possibile, centri abitati situati nelle vicinanze di un aeroporto.
Qui a FRA stiamo testando da diversi mesi questi GLS approaches, per ora autorizzati solo a categoria 1 (quindi no basse visibilitá) e permettono di evitare i centri abitati situati nella vicinanze dell´aeroporto, portando l´aeromobile sull extended centreline a 7.2 miglia dalla pista (nel caso della 25R) invece che le solite circa 14 miglia.
Credo che questa nuova tecnologia abbia buone possibilitá di riuscita nel futuro, abbattendo contemporaneamente rumore, consumo di carburante e anche costi di gestione per l´operatore aeroportuale, non richiedendo le stesse frequenti misurazioni e controlli da parte dei colleghi di radiomisure come nel caso dell´ILS classico.
Un saluto a tutti