Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,851
3,726
su e giu' sull'atlantico...
Una cosa è correre soli e una cosa è correre in JV. Il punto sono gli accordi di distribuzione all'interno della JV.
da componente di una JV confermo e posso solo garantire che correre da soli in un mercato iperaggressivo come il TATL ti spezza le gambe, soprattutto se parti mani e piedi legati come AZ. I vantaggi della JV possono essere straordinari e nel nostro caso lo sono; non son tutte rose e fiori, ma le spine sono davvero minimali e valgono la pena di esser prese e tolte.
Il punto e' che se AZ e' partita come la sfigata da poterci fare quel che si vuole, con peso e ricavi a percentuale minima, il problema e' all'origine; rinegoziare gli accordi e' il vulnus, ma di nuovo, AZ ha davvero ben poco da poter portare al tavolo nella atavica situazione in cui si trova.
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,669
473
Roma, 3 ott. (askanews) - Terminato, dopo circa tre ore, il vertice su Alitalia presso la sede romana di Mediobanca. All'incontro hanno partecipato i commissar straordinari Daniele Discepolo ed Enrico Laghi, oltre all'ad di Fs, Gianfranco Battisti e il dg di Atlantia, Giancarlo Guenzi. Sul tavolo la lettera inviata da Atlantia al Mise nella quale, indiscrezioni di stampa, indicano il gruppo infrastrutturale pronto ad uscire dall'operazione senza un impegno più forte da parte di Delta. In serata ci sarà appunto un conference call tra Fs, Atlantia e Delta.
 

DusCgn

Utente Registrato
9 Novembre 2005
14,680
20
.
Comunicato di SFO.

Si rimarca il fatto che sarebbe il primo nonstop SFO-FCO essendo che Norwegian opera da OAK e che in passato la stessa AZ aveva operato per circa 3 anni ma da MXP.


SFO Welcomes Alitalia Nonstop Service from SFO to Rome in 2020
Flag carrier of Italy to operate first-ever nonstop flights from SFO to Leonardo da Vinci–Fiumicino Airport


SAN FRANCISCO - October 2, 2019 – The San Francisco International Airport (SFO) welcomed Alitalia, the flag carrier of Italy, back to SFO in 2020. The largest airline in Italy plans to operate the first-ever nonstop flights between SFO and Rome beginning June 1, 2020. Alitalia will operate three flights per week from SFO to Leonardo da Vinci–Fiumicino Airport, on Mondays, Thursdays and Saturdays.

“We are thrilled to welcome Alitalia back to SFO,” said Airport Director Ivar C. Satero. “We are proud to be the international gateway airport of choice in the Bay Area, and this new service offers our customers first-ever nonstop access from SFO to Rome, one of the most beautiful cities in the world.”

Alitalia will fly this nonstop route using a 293-seat Boeing 777-200 aircraft in a three-class configuration:

30 seats in Magnifica business class (that fully recline to a comfortable flatbed position);
24 seats in premium economy class (with up to 40 percent more legroom than the economy class);
239 seats in economy class
Alitalia flights are scheduled to depart SFO at 3:15 pm and arrive in Rome at 12:15 pm local time on the following day, after 12 hours of flight. Departures from Rome will be at 9:15 am local time, arriving in San Francisco at 1:15 pm, after 13 hours of flight.

Alitalia returns to SFO after a 19-year hiatus, having last operated flights from San Francisco to Milan in October 2001.

About Alitalia
Alitalia - Società Aerea Italiana (www.alitalia.com) is the largest Italian airline. As part of its 2019 summer schedule, Alitalia flies to 100 destinations, including 27 Italian and 73 international destinations, with over 4,300 weekly flights and 150 routes. Alitalia boasts one of the most modern and efficient fleets in the world. It is a member of the SkyTeam Alliance and is part of the Transatlantic Joint Venture alongside Air France-KLM and Delta Air Lines.


About San Francisco International Airport

San Francisco International Airport (SFO) offers non-stop flights to more than 50 international cities on 45 international carriers. The Bay Area's largest airport connects non-stop with 86 cities in the U.S. on 12 domestic airlines. SFO is proud to offer upgraded free Wi-Fi with no advertising. For up-to-the-minute departure and arrival information, airport maps and details on shopping, dining, cultural exhibitions, ground transportation and more, visit www.flysfo.com.

Follow us
https://www.flysfo.com/media/press-releases/sfo-welcomes-alitalia-nonstop-service-sfo-rome-2020
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,669
473
Roma, 3 ott. (askanews) - Un vertice sull'Alitalia, a quanto si apprende, è previsto per oggi a Palazzo Chigi, con il premier Giuseppe Conte, subito dopo il Cdm. Intanto oggi si è tenuto un incontro tra i partner che dovrebbero presentare un offerta, ovvero Fs e Atlantia con i commissari straordinari della compagnia. Sul tavolo la lettera di Atlantia che avrebbe affermato di voler abbandonare l'operazione senza un coinvolgimento più forte di Delta.
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,669
473
Roma, 3 ott. (askanews) - È iniziato a Palazzo Chigi il vertice sull'Alitalia con il premier Giuseppe Conte. Presente anche Luigi Di Maio come capo delegazione dei Cinquestelle oltre ai ministri dell'Economia, Roberto Gualtieri, dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e dei Trasporti, Paola De Micheli.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,664
9,262
Che LH non pare intenzionata a ripetere (magari fosse interessata), come puoi vedere dall'operazione Brussels Airlines.
Che, l’hanno chiusa?

O hanno chiuso OS?

Farfallina, il tuo assioma LH=chiusura di FCO è un atto di fede, o ci credi o no; io non ho mai visto prove.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,834
1,773
Che, l’hanno chiusa?

O hanno chiuso OS?

Farfallina, il tuo assioma LH=chiusura di FCO è un atto di fede, o ci credi o no; io non ho mai visto prove.
Credo che farebbe piacere a tutti un progetto simil Swiss, semplicemente non mi risulta... Fra l'altro nessuno ha scritto di chiusura di FCO, ma è stato scritto che LH sarebbe interessata a LIN e poco altro. Direi cosa diversa.
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,669
473
Roma, 3 ott. (LaPresse) - "Irritazione unanime" nei confronti di Atlantia, dopo la missiva inviata dalla holding al Mise. E' quanto sarebbe emerso, secondo quanto si apprende, da parte di tutti i ministri e del premier Giuseppe Conte, presenti al vertice su Alitalia a Palazzo Chigi. Al tavolo della riunione, definita "breve e interlocutoria", il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e il ministro della Cultura Dario Franceschini e la ministra dei Trasporti Paola De Micheli. Ancora da decidere i prossimi passi, ma rimane ferma la volontà di separare il dossier Alitalia dall'avvio della procedura di revoca delle concessioni autostradali
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,669
473
Roma, 3 ott. (askanews) - La cordata che dovrebbe dar vita al rilancio dell'Alitalia, ovvero quella formata da Fs, Atlantia e Mef con l'apporto di Delta, invierà al Mise una lista di problematiche ancora aperte, alcune superabili e altre no, per la realizzazione del progetto. Questo, a quanto si apprende, è stato deciso oggi nel corso di un vertice dall'advisor Mediobanca.

Le problematiche vanno dal ruolo di Delta, giudicato ancora non sufficiente, al capitale circolante della compagnia dopo l'oèperazione, fino ad arrivare a quello degli esuberi. Una volta inviata questa lista di temi rimasti ancora irrisolti, il Governo potrebbe attivarsi per dare il massimo supporto possibile per la realizzazione dell'operazione. Dal canto loro, sempre secondo quanto si apprende, i commissari straordinari invieranno al Governo una loro lettera per rappresentargli la situazione.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,664
9,262
Credo che farebbe piacere a tutti un progetto simil Swiss, semplicemente non mi risulta... Fra l'altro nessuno ha scritto di chiusura di FCO, ma è stato scritto che LH sarebbe interessata a LIN e poco altro. Direi cosa diversa.
Scritto da chi, dove, quando?
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,669
473
ILANO— La lettera di Atlantia al ministro dello Sviluppo economico provoca un terremoto politico-industriale sul futuro di Alitalia. Soprattutto per quella «minaccia» di abbandonare il tavolo del consorzio che vuole rilevare la compagnia se la bozza di rilancio non dovesse essere rivista, perché così non garantisce la rinascita dell’azienda. E per la parte finale della missiva che citando le concessioni autostradali fa pensare a qualcuno che si tratti di un ricatto. La «minaccia» diventa la premessa dei vertici di ieri. Il primo, tecnico, nella sede romana di Mediobanca dura tre ore e vede presenti i commissari straordinari, l’ad di Fs Gianfranco Battisti, il dg di Atlantia Giancarlo Guenzi e i rappresentati del Mise e del Mef.




Le tensioni

È un faccia a faccia cruciale e a tratti teso perché — a quanto apprende il Corriere da due fonti — sono state messe sul tavolo diverse questioni. Come gli strumenti da adottare per gestire i 2-2.500 esuberi previsti. E cosa fare per garantire la continuità operativa di Alitalia. La cassa, proseguono le fonti, potrebbe esaurirsi a dicembre e la costituzione della newco richiede 2-3 mesi. Il Mef dovrebbe intervenire con un ulteriore prestito di 200 milioni di euro che si aggiungerebbe ai 900 milioni già erogati e sotto la lente della Commissione europea che ipotizza gli aiuti di Stato.

I nodi

L’altro nodo è la nuova joint venture transatlantica Delta-Air France-Klm-Virgin Atlantic. Alitalia sarebbe partner di secondo livello, ruolo marginale, denuncia da tempo Atlantia, che si aspetta dagli statunitensi segnali che facciano capire che credono in questo progetto, proprio come hanno fatto con la cilena Latam (per la quale sborseranno 1,9 miliardi di dollari per il 20%). Dal fronte americano fanno notare che certe richieste dell’holding italiana non si possono soddisfare. A questo si devono aggiungere i temi della quota di Delta che non andrebbe oltre il 10-12% (ritenuta troppo bassa dal fronte italiano), la suddivisione dei profitti e le rotte per gli Usa di Alitalia che da sole garantiscono un sesto dei ricavi complessivi del vettore tricolore e che dovrebbero proprio per questo aumentare in frequenze e destinazioni.

Il pressing del governo

Queste obiezioni — ricostruiscono le fonti — sarebbero state mosse da Atlantia che non avrebbe mancato di ricordare come l’incertezza relativa alle concessioni autostradali renderebbe complicato investire in Alitalia. Aspetto che nel secondo incontro, politico, sul vettore tricolore avrebbe irritato il premier Giuseppe Conte e alcuni ministri che hanno ribadito la separazione tra il capitolo Alitalia e quello della revoca delle concessioni autostradali. Il terzo incontro è una conference call con i dirigenti di Delta, fino a ieri pomeriggio non ancora coinvolti nelle discussioni. Gli statunitensi fanno filtrare lo stupore per quelli che definiscono i tentennamenti di Atlantia e si chiedono se non siano finalizzati a risolvere la questione delle concessioni. Intanto il governo ha chiesto a Fs e Atlantia di chiarire i punti in comune e di distacco del consorzio. Il 15 ottobre resta, per ora, il termine in cui deve pervenire l’offerta vincolante per rilevare la compagnia.

Corriere della Sera
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,669
473
La rabbia esplode a metà pomeriggio, quando Giuseppe Conte chiede ad alcuni ministri che hanno partecipato alla riunione del Consiglio dei ministri di fermarsi a palazzo Chigi. C’è da capire quale posizione assumere dopo che Atlantia ha minacciato di ritirarsi dall’operazione di salvataggio di Alitalia, a soli dodici giorni dall’ennesima scadenza rinviata già sei volte. Nella lettera inviata al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, Atlantia ha tirato in ballo la revoca della concessione ad Autostrade, società che controlla. È questo il punto che manda l’esecutivo su tutte le furie. Al tavolo del governo si respira tensione. Il ragionamento è il seguente: i Benetton hanno gettato la maschera. La mossa di Atlantia genera irritazione, delusione, ma anche difficoltà perché il governo si ritrova a dover gestire ora una trattativa delicatissima. Si riparte dalla casella iniziale.

Una decisione compiuta da parte del governo sarà presa nei prossimi giorni, spiegano alcune fonti dell’esecutivo, ma fin da subito emerge la volontà di provare a tenere separata la partita del salvataggio di Alitalia da quella della revoca della concessione ad Autostrade. Almeno questo è il tentativo. Oltre Conte, al tavolo c’erano Patuanelli, Luigi Di Maio, la titolare dei Trasporti Paola De Micheli, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Si proverà a insistere su questo punto. Appena due giorni fa, al cantiere del viadotto per Genova, Conte ha assicurato che non saranno fatti sconti. E poi ci sono i 5 stelle, che non possono permettersi di sobbarcarsi l’ennesima capriola dopo la giravolta che ha sdoganato l’ingresso dei Benetton nel consorzio che dovrà dare vita alla nuova Alitalia. Stefano Buffagni non le ha mandate a dire: “Non sottostiamo ai ricatti di nessuno”.

L’exit strategy del governo è però complessa perché nella missiva inviata da Atlanti al ministero dello Sviluppo economico c’è scritto chiaramente che il tema della concessione ad Autostrade non può essere ignorato. Si punta il dito contro una “situazione di incertezza” e l’avvio di un procedimento per la revoca che sia in termini di soldi da sborsare che sul fronte della tutela degli azionisti e dei dipendenti è ritenuta a questo punto “onerosa, di complessa gestione ed elevato rischio”.

Al di là degli interessi di parte, è evidente che il tema Autostrade diventa la questione da risolvere se si vuole arrivare al salvataggio di Alitalia. Che questa fosse la questione delle questioni era fino ad oggi nei sospetti del governo precedente e in quello attuale, ora è nei fatti. Fonti vicine alla società premono per sottolineare che non è in atto alcuna richiesta di scambio tra Autostrade e il salvataggio della compagnia aerea, ma l’obiettivo che si vuole perseguire è solamente quello di avere da parte del governo una parola chiara e definitiva su questo dossier. Troppo difficile, viene spiegato, portare avanti un’operazione industriale come Alitalia quando dall’esecutivo arrivano parole velenose su Autostrade.

E poi per Atlantia ci sono soprattutto le questioni industriali. Sono quelle, per la società, le questioni che contano. Nel primo pomeriggio i vertici di Atlantia hanno incontrato i commissari di Alitalia e i rappresentanti del Tesoro e di Fs. C’erano tutti i soggetti coinvolti nel consorzio che entro il 15 ottobre dovrebbe lanciare l’offerta per l’ex compagnia di bandiera. Mancava Delta, raggiunta con una call in serata. Nei prossimi giorni partirà una lettera, ancora indirizzata a Patuanelli. Dentro saranno elencate tutte le cose che secondo Atlantia devono cambiare. Serve chiarezza sul break even, che va garantito entro il quarto anno per non bruciare soldi in cassa: per farlo bisogna cambiare il piano industriale, garantendo ad Alitalia le rotte per il Nord America. Bisogna capire se Alitalia arriverà fino a febbraio, quando ci sarà il closing dell’operazione. Sarà contenuta anche la richiesta al governo di intervenire su Delta attraverso una moral suasion per convincerla a investire di più. Il salvataggio di Alitalia riparte anche da qui.

Huffington Post
 

atlantique

Utente Registrato
4 Ottobre 2008
2,756
77
In pratica una minaccia: o ci rinnovate la concessione o addio Alitalia...
Chi lo avrebbe mai detto 2.0

Delta mette una fiche,anche piccola, per tenere Az fuori dall'orbita LH, non ha fretta, ha portato le trattative per le lunghe, quasi costringendo i futuri soci a un prendere o lasciare vista l'esiguita' della cassa.
Atlantia ha zero interesse per Az se non che vengano sviluppati i voli per sostenere ADR e che non le vengono tolte le concessioni autostradali.
MEF costretto a entrare.
FS non ne parliamo.
 

londonfog

Moderatore
Utente Registrato
8 Luglio 2012
10,424
2,630
Londra
Basta con questa storia che in Italia il trasporto aereo non lo sa fare nessuno, il problema non è mai stato quello.
Scusami ma i risultati del trasporto aereo made in Italy non mi sembrano poi cosi' incoraggianti (a parte Neos e Air Dolomiti)

Edit per aggiungere: non escludo esempi di alta professionalita' nel setore, ma i risultatati non sono proprio incoraggianti (e non parlo solo di Air Italy, Alitalia e Blu Panorama - come vedete in stretto ordine alfabetico )
 

Vortigern

Utente Registrato
10 Ottobre 2013
1,209
200
Chi lo avrebbe mai detto 2.0

Delta mette una fiche,anche piccola, per tenere Az fuori dall'orbita LH, non ha fretta, ha portato le trattative per le lunghe, quasi costringendo i futuri soci a un prendere o lasciare vista l'esiguita' della cassa.
Atlantia ha zero interesse per Az se non che vengano sviluppati i voli per sostenere ADR e che non le vengono tolte le concessioni autostradali.
MEF costretto a entrare.
FS non ne parliamo.
Condivido assolutamente la Tua opinione. Ora Che AZ e nuovamente prossima all'asfissia, entrambe si aspettano la calata Di braghe definitiva del governo.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.